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Autore: Eduzzo_nanuzzo    29/10/2009    4 recensioni
E se Winry ascoltasse involontariamente una conversazione di Ed e Al, dove lei è la protagonista. Scoprendo cose che non dovrebbe sapere. E questa cosa la portasse prima al paradiso poi all'inferno, Cosa accadrebbe? Dal Primo Capitolo: "Vedi Al [...]E' da un pò che mi-mi sono accorto di una cosa...[...]" Presentato da yaya_sana e Stephany34_Chan!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una speranza mai morta






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1) Origliare



La solita giornata di sole a Reesembool, non una nuvola oscurava quel cielo limpido.

I prati verdi e i grandi alberi venivano mossi dalla leggera brezza che preparava all’estate.
I due fratelli Elric erano tornati a casa dopo quattro anni di viaggi.
Finalmente Al aveva il suo corpo, il suo sorriso felice era tornato. Pian piano riacquistava anche i ricordi del viaggio trascorso con suo fratello.
Ed era soddisfatto di se. Era riuscito a ridare il corpo al fratellino, tenendosi lui l’automail al braccio e alla gamba. Ma andava bene;
Il sorriso sul volto di Al, non aveva prezzo.
Ed eccoli ora, nella loro cara e vecchia camera in casa della nonna a Resembool.
Erano seduti sul letto, Edward leggeva un libro, mentre Al giocava con Den.
“Fratellone, è da tanto che non facciamo quattro chiacchiere.” La voce non più metallica del minore riportò Ed alla realtà. Il ragazzo posò il libro, e si concentrò su di lui.
“Hai ragione Al, e ora che tu hai ripreso il tuo corpo è anche più piacevole!” sorrise.
“Anche prima lo era, fratellone.” Al lo guardò in cagnesco. “Solo che non potevo picchiarti se dicevi cose stupide, o ti avrei ucciso” Continuò annuendo con fervore.
Ed fece il finto tonto, negando spudoratamente: “Non so a quali cose stupide tu ti riferisca!”
“Si lasciamo perdere.” Finì Al, esasperato.
Il piccolo Elric si guardò in giro, ammirando ogni angolo di quella piccola stanza, che tanto gli era mancata. “Mi è mancata tanto questa camera, questo paese... E’ bello essere a di nuovo a casa.”
Ed imitò il fratello guardandosi intorno, aveva sempre saputo che per lui quella era una casa in cui tornare. “Come sempre hai ragione fratellino, è mancata pure a me.”
Al continuò con il suo discorso nostalgico. “E la nonna, Winry. Le sgridate di Win, lo stufato della nonna... Mi sono mancate tanto anche loro.”
Edward si accigliò appena. “Già. Le sgridate di Winry.”
Al non si fece interrompere. “Le chiavi inglesi – sussurrò- che per fortuna da solo a te... La sua dolcezza quando torniamo a casa.”
“Dolce?? Quella non è dolce, quando mi picchia non è dolce!!... Bhe, forse un po’.” Si ritrovò ad ammettere l’Alchimista.
Quando ti picchia è perché hai fatto qualcosa di stupido! Sennò è sempre dolce con noi, non puoi negarlo fratellone! Ci accoglie sempre con un sorriso!” Puntualizzò il minore.
Ed si trovò a riflettere. “Chissà perché picchia sempre me?! Io non faccio niente di male, sono semplicemente io.”
“Appunto.” Annuì Al. “E non picchia me, perché io sono carino e dolce, e lei non è mica... No, niente.” Si fermò di botto, sudando freddo.
“Al, stai buono e non dire fesserie! Io sono molto più dolce e carino di tutti voi messi insieme!” Affermò il maggiore, assumendo una posa da eroe.
“Ceeeerto fratellone, come no! Ma se sei rude e antipatico con lei, la tratti sempre male!” Dichiarò Al, mettendosi una mano sulla nuca.
“IO? Lei sa a cosa mi riferisco quando mi comporto così... e poi, non sono affari tuoi!” Gli urlò, praticamente Edward, preso da un attacco di panico.
Al assunse un’ espressione furba. “Ma io non ti ho chiesto niente. Ho detto solo che chi la tratta meglio tra noi due, sono io U.U”
Ed si accigliò. “Già... Chissà perché... Al? Posso farti una domanda?”
“Dimmi.”
“T-Tu, insomma... Ti piace???” Chiese Edward, il volto completamente rosso.
“Chi?” Chiese Al, non capendo.
“Lo sai no?!”
“No, non ti capisco!!” Si imbronciò il minore.
Ed si maledì mentalmente, ma doveva farlo! “Ti piace... lei?!”
Al sorrise maliziosamente.
“Fratellone, tu mi stai seriamente chiedendo se sono innamorato di Winry?”
Ed deglutì pesantemente. “No! Cioè si! No no! Emh... Oh, insomma!”
Al cominciò seriamente a divertirsi, vedendo Ed in difficoltà.
“Ed, se non parli non ti capisco.”
Ed sospirò pesantemente. “Ecco, io.”
“Perché ti interessa?” Fu la pronta risposta di un Al sempre più divertito.
Edward cominciò a sudare freddo. “P-Pura c-curiosità!”
Al ridacchiò divertito. “Non preoccuparti fratellone, Win per me è come una sorella. Hai campo libero!”
“Cosa? Non ne sei innamorato? E aspetta, che vuol dire che ho campo libero??”
Urlò Edward, ormai completamente spaesato.

Una ragazza dai bellissimi capelli biondi ed occhi chiari come il mare, era intenta ad asciugarsi le mani con un asciugamano.
Winry cominciò a salire le scale del piano superiore, per avvisare i due fratelli che il pranzo era in tavola.
Stava per aprire la porta, quando non volendo ascoltò Ed e Al.
“Hey aspetta lo dico io! Tu pensavi io fossi innamorato di Winry? Della nostra Win?” La voce di Al, le fece prendere la decisione di restare ad ascoltare, chiudendo gli occhi e pregando che non la scoprissero.
Intanto la conversazione nella camera dei due fratelli continuava come se nulla fosse.
“Bhe si insomma io credevo....insomma tu e lei…siete sempre così carini tra di voi...”Continuò l’alchimista con le gote in fiamme mentre roteava gli occhi da una parte all’altra, senza guardare negli occhi il fratello, mentre agitava le mani all’aria come un idiota.
“Perché, come ti ho detto, io la tratto bene perché le voglio bene come ad una sorella. Chi la tratta male, sei tu.” Aggiunse il minore annuendo a se stesso con fare da saggio.                                                                                                            
Ed si grattò la nuca con la mano destra cominciando a sudare freddo.          
“Io non la tratto male...” Cercò di giustificarsi inutilmente.                             
“No. Dai Ed, ammetti che non la tratti bene. La offendi sempre!” disse Al mentre lo guardava con aria di sfida. In quell’istante la ragazza dalle due pozze blu annuì concorda.                                                                                               
“Si è vero…ma vedi…ecco…Al a te posso parlare sinceramente no? Posso fidarmi?” Chiese l’alchimista con la voce arrivata ad un sussurrò quasi impercettibile. “Se non parli con me, con chi parli? Forza, sono qui per ascoltarti fratellone!” disse il minore guardandolo con attenzione cosa che fece aumentare l’angoscia sia di Ed che della ragazza dai capelli del grano.                                           
“Vedi Al…”Si guardò un po’ intorno come se qualcuno lo stesse spiando, poi abbassò il capo per non guardarlo e pregando che il fratellino non notasse il rossore eccessivo del suo volto. “ E’ da un po’…che mi-mi sono accorto di una cosa…” “Mmm?…” Al si fece più guardingo mentre Winry, ancora dietro la porta si faceva più attenta a quello che stavano per dire.

“Non guardarmi così Al!” Disse l’alchimista mentre guardava l’espressione del volto del ragazzo. “E’ vero mi sono accorto di qualcosa che… non me la sento più di tacere…devo parlarne con qualcuno o rischio di sentirmi male!”                                 
“Forza fratellone dimmi” disse il ragazzo quasi preoccupato dal tono e dall’atteggiamento del fratello maggiore. “Al, è difficile da dire per me...ma vorrei delle risposte... delle curiosità anzi, ecco, come si chiama quel sentimento... che non ti fa dormire, che ti tormenta i sogni, che non ti fa mangiare ne bere... che ti fa palpitare il cuore alle stelle, che ti fa sentire impotente e vulnerabile?”

Al rimase a contemplare le parole del fratello poi batté le mani con sguardo illuminato. “Questa la so fratellone! È la fame!”.                                                        
Entrambi, sia Ed in camera, che Win dietro la porta, sospirarono rassegnati.                    
“Ah... la fame eh?capisco.” Ed si afflosciò sul letto appoggiando la schiena sullo schienale con lo sguardo più confuso di prima. “Ed guarda che scherzavo, scemo” Al incrociò le braccia al petto e poi lo guardò con fare pratico. “ Allora hai detto che non ti fa dormire, che ti tormenta i sogni, che non ti fa ne mangiare ne bere, che ti fa palpitare il cuore e che ti rende vulnerabile? Ed... sei cotto. Questi tuoi sintomi portano ad una sola conclusione e questa è l’amore.” Ed sembrò essere colpito come da un fulmine; sgranò gli occhi dalla sorpresa e alzò di scatto lo sguardo verso il fratello mentre il volto era pervaso dalla sorpresa. “Amore...? Tu credi sul serio che questo... sia amore?”                                                    
“Si fratellone, come ti ho detto i sintomi ci sono tutti. Allora, dimmi chi è la fortunata che ti ha rubato il cuore?” Chiese il ragazzo, curioso, con occhi grandi e limpidi che fissavano il fratello con determinazione. Ed lo vide, poi sorrise malinconico mentre la tristezza lo assaliva completamente. “Di chi sono innamorato dici?”cominciò Ed arrossendo ancora facendogli venire gli occhi lucidi come perle. “Della ragazza... più dolce, bella e simpatica che io abbia mai visto... ma purtroppo questo mio amore sarà una cosa impossibile Al, pazienza” Il tono di voce del maggiore degli Elric era cupo e malinconico; di certo quelle parole gli erano uscite a forza dalle labbra. “Non devi dire così fratellone! Forza, dimmi almeno come si chiama”. La ragazza dietro la porta aveva stretto le mani sulla sua giaccia blu mentre sentiva le lacrime che stavano scendendo nel suo volto limpido... sentiva le gambe cedergli e aveva una gran voglia di urlare. Ed era innamorato di qualcun’altra... era arrivata tardi non c’era più posto per lei.
“Come si chiama vuoi sapere? Prova a indovinare?” chiese il ragazzo mentre accennava ad un sorriso sconfitto mentre le ciocche dei capelli gli coprivano metà del volto. Al ci pensò qualche secondo poi sorrise mesto mentre corrucciò poco la fronte.                                                                                                            
“Io un nome ce l’avrei. Per caso è bionda, bella, occhi azzurro cielo, è una delle cose più preziose che hai e in questo momento si trova proprio qui sotto?”. Da dietro la porta, Winry perse qualche battito del cuore.

Ed guardò il fratello con sorpresa... aveva capito tutto anche questa volta. Si alzò dal letto e poi si diresse verso la finestra ampia della stanza e si ritrovò a fissare l’immenso tramonto di Reseembool che tanto amava. Abbassò il capo mentre i capelli gli volavano sprezzanti su tutto il volto malinconico e sorridente. Con la mano sinistra cercò di tenersi i capelli della fronte a posto ma poi li lasciò liberi.

“E’ per questo, che non posso, non posso... non può accadere e non accadrà”.









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Salve a tutti siamo yaya_sana e Stephany345_Chan!
Ci siamo organizzate e abbiamo ideato questa nuova ff sulla nostra coppia preferita Edward e Winry!
Speriamo tanto che vi piaccia! Buona lettura e fateci sapere ^_^
  
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