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Autore: baka_the_genius_mind    30/10/2009    14 recensioni
Ho paura. Il suo sguardo mi terrorizza e i
suoi occhi d'antracite sono i miei incubi.
Il suo disprezzo mi mette le lacrime agli occhi.
Voglio, devo essere perfetto ai suoi occhi.
Non posso permettermi il minimo errore.
(Capita di innamorarsi del proprio incubo?)
Ho paura, da morire.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto chiedo enormemente perdono.

Ultimamente io e il codice html stiamo ufficialmente trattando per il divorzio e lui si diverte a farmi incazzare.

Già con un capitolo di Sekkai  mi aveva annullato tutti gli “a capo” (e anche con la Prima Loneliness l’ha fatto)…

Poi io ho potato in stra velocità subito prima di andarmene al Lucca Comics, e mi ha avvertito quella buona anima di Aredhel che avevo fatto il macello dell’anno.

Per fortuna io –come non mi stancherò mai di dire- sono circondata da persone meravigliose e quella meravigliosa persona che risponde al nick di LadyWay mi ha modificato l’introduzione alla storia. Io non so neanche più come ringraziarla.

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Non vi sto a dire come si chiamava.

E non sto neanche a dirvi quant'era carina con quel visino d'angelo e il nasino all'insù.

Ancora oggi non riesco a capire se mi ero veramente presa una cotta per lei o se era solo ammirazione.

Bah.

Non serve a molto piangersi addosso ora, no? Era irraggiungibile, lo è rimasta fino all'ultimo e io non potevo che sognare la sua amicizia.

La shot è nata da questo.

 

Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal numero di recensitori (potrà sembravi poco, ma a me 10 recensioni fan brillare gli occhietti) e soprattutto dalla risposta positiva che ha avuto su di voi.

Insomma, alla fin fine è qualcosa di molto personale, chissà magari credevo sarebbe risultata sciocca.

Invece....angeli, uno dietro l'altro.

Dieci angeli.

Grazie.

 

Ah, piccola e pignola precisazione.

Nelle note della Prima Loneliness avevo avvertito il fedele pubblico che la shot non avrebbe trattato né di yaoishonen e intendevo nel filone principale della storia; perdonatemi ma la coppia ReitaxKai è stata una debolezza alla quale non sono riuscita a resistere.

Perciò, sì, fra i protagonisti non è presente né yaoishonen, ma siamo tutti d'accordo sul fatto che quegli altri felici beduini siano entrambi maschi, sì?

Pignola precisazione.

 

...

...

...

...okay, lo ammetto.

Ho una fottuta paura di rovinare tutta la magia creta con la Prima Loneliness -perchè è stata magia pura, quella shot- con la seconda.

Ho paura risulti banale e scontata.

Tuttavia non posso mollarvi a becco asciutto così e desidero veramente portare a termine questo progetto.

 

 

 

 

 

 

“Scoprire che non ero io che non andavo bene, mi diede un sollievo indescrivibile.

Non era lui quello sbagliato.”

Mya

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Loneliness

I'm scared

 

 

 

 

Non avrei saputo dire di preciso il momento, la svolta che ci aveva fatto precipitare in quel buio labirinto di sorrisi falsi e fredde strette di mano.

Non condividevo con lui un rapporto molto intimo, ma eravamo sempre stati buoni amici, anche solo per il fatto che eravamo entrambi innamorati persi dei suoni di una chitarra.

 

...perchè?

 

Ruki e Reita erano cresciuti con me.

Eravamo assieme alle medie, quando Takanori era così piccolo da risultare ridicolo. Un nanetto di meno di un metro e mezzo, così ingenuo e ottimista da essere incapace di difendersi dai soprusi dei bulletti dell'istituto. Puntualmente io e Ryo le prendevamo al suo posto, ma la cosa non ci pesava.

Eravamo come fratelli, così uniti da sembrare possibile l'ipotesi di una condivisione delle nostre anime.

E Kai...

Beh, con Kai era stato una sorta di colpo di fulmine.

Premettendo che fu semplicemente impossibile -anche impensabile- tentare di resistere ad un sorriso come il suo... Quello schiudersi di fossette e quella...luce sono tuttora il mio più grande punto debole.

Altro che condivisione delle anime...lui era la perfetta metà di me stesso.

 

Perchè?

Perchè?

 

Aoi era più grande di me.

Era prepotentemente entrato nella mia vita, sgomitando per avere un ruolo centrale, accecandomi con quei suoi sorrisi dalle diverse e molteplici sfumature e riempiendomi la mente delle sue risate.

Si era presentato al gruppo con un ghigno subdolo sulle labbra, che sembrava sfidare caldamente gli altri candidati a tentare di batterlo. Era entrato in quello scalcagnato sotterraneo con l'impetuosa convinzione di essere l'unica seconda chitarra che potesse fare al caso nostro.

Infatti...

 

Mi piangeva il cuore...

Non era possibile...

 

I toni del suo assolo erano una struggente dichiarazione d'amore.

Affogai dentro la mia angoscia, quando si voltò verso il vocalist per un parere.

E io?

Io chi ero?

Essendo chitarrista avrei avuto diritto al primo commento, no?

«Vecchio mio, sei un genio!»

Ruki non aveva certo di questi problemi.

Era una persona così semplice e concreta, così diretta da essere totalmente all'oscuro di problematiche del genere, legate alla paura e alla timidezza.

Ho paura.

Reita e Kai gli sorrisero in sincro, come due splendenti attori di soap.

Era stata una sorpresa enorme trovarmeli improvvisamente assieme, una sorpresa che, se inizialmente mi aveva lasciato basito, stava cominciando sempre più ad entusiasmarmi.

Vedere Kai così...luminoso mi sembrava il massimo che potessi richiedere dal versante amicizia. Tanto più che Reita sembrava felice tanto quanto il suo compagno, anche se decisamente era meno restio ad esplicare quella sua sorda gioia.

Aoi rispose con un mezzo sorriso alle lodi, accettandole con la stessa, pigra indolenza con cui si ringrazia il ricevere di qualcosa di dovuto.

Fondamentalmente Aoi era un idiota.

Un idiota come solo può esserlo un trentenne esagitato nel bel mezzo del sogno della sua vita, eccitato, euforico ed estasiato dalla svolta che ha improvvisamente preso la sua vita.

Un po' spaccone, sicuro di sé, leggermente presuntuoso.

Quando finalmente incontrò i miei occhi per chiedere il mio (ininfluente) parere di chitarrista, cominciò a battermi fortissimo il cuore.

Avevo paura di quello sguardo.

Paura di poterci trovare al suo interno uno sfumatura di disprezzo, paura che quello potesse deridermi, trascinandosi dietro -per mezzo del fascino irresistibile che suscitavano quelle iridi sottili e nere- i miei amici e metà della mia vita.

Rifuggii da quegli occhi, incollando lo sguardo al colletto della sua camicia.

Piccoli trucchetti che mi consentivano di non rimanere agghiacciato ogni qualvolta dovessi intavolare una discussione con lui.

Non sapevo bene quando esattamente aveva cominciato a farmi paura, ma sapevo che ultimamente i miei incubi portavano il suo nome e il suo ghigno.

Sentivo il suo sguardo trafiggermi le palpebre, perciò mi affrettai a sputare fuori qualsiasi frase mi consentisse di togliermi in fretta da quel gelido fuoco pericoloso.

«Mh

Sobbalzai quasi, dandomi mentalmente dell'idiota.

Mh?

Potevo forse essere così insensibile da riassumere quel connubio perfetto di note, quella melodia struggente ed eterea con un banalissimo e offensivo “mh”?

«Vado a fumare...»

Di bene in meglio.

Mi affrettai a voltare le spalle ad Aoi, giusto in tempo per vederlo abbassare con noncuranza lo sguardo sul suo spartito.

 

Perdonami.

Ma è meglio se non descrivo ad alta voce i brividi che mi ha procurato il tuo assolo...Yuu.

 

«Mi aggrego!»

Salutai quella felice uscita dello scricciolo con un caldo e sollevato sorriso, cingendogli le spalle con un braccio e sghignazzando affettuosamente quando la sua fronte si incastrò alla perfezione nell'incavo del mio collo. Mugolò come un gattino, arricciando il naso.

Alla fin fine essere quindici centimetri più bassi del mondo non si rivela un fallimento su tutti i fronti, eh, Ru-kun?

Meno male che nessuno si era accorto che avevo lo stomaco annodato come i fili di un ricamo.

Reita si alzò con flemma, producendo un sbuffo poco significativo. Passò una mano fra i capelli di Kai, il quale gli rimandò un sorriso che solo un innamorato come lui era capace di fare.

Si poteva dare forma all'amore, in quel sorriso.

Aoi ci ignorò dandoci le spalle.

 

Yuu...

 

«Si può sapere che cazzo state combinando?!»

Se c'era una cosa nel quale Reita era completamente negato -oltre ai giri di parole, dico- era la sensibilità nell'affrontare la sofferenza altrui.

Ruki mi strinse all'altezza del fianco, in risposta al violento sussulto che mi avevano imposto le dure parole del bassista.

«Non capisco cosa tu-»

«Oh, tu lo capisci benissimo di cosa sto parlando, Kou

«Reita piantala.»

L'autorità aveva un suono.

Non avevo mai capito se fosse una particolare inflessione del timbro roco e profondo che gli aveva assicurato il posto di vocalist nel gruppo oppure una predisposizione naturale alla leadership.

Lui e Kai facevano quasi a botte, quando si trattava di decidere.

Sì, a botte per modo di dire.

Reita era il più feroce e fedele guardiano della sua anima gemella, sarebbe riuscito a proteggerlo anche da morto.

Il biondo si azzittì all'istante.

Ringraziai mentalmente il mio piccolo amico. Ma egli era del tutto intenzionato a riprendere il discorso del bassista, seppur in maniera più soft.

«Qual è il problema Uru

Incollai lo sguardo al pavimento, accendendomi una sigaretta. Mi presi tutto il tempo di questo mondo nel primo tiro, inghiottii ed espirai il fumo in una lenta e lunga boccata.

 

Ho paura. Il suo sguardo mi terrorizza e i

suoi occhi d'antracite sono i miei incubi.

Il suo disprezzo mi mette le lacrime agli occhi.

Voglio, devo essere perfetto ai suoi occhi.

Non posso permettermi il minimo errore.

 

(Capita di innamorarsi del proprio incubo?)

 

Ho paura, da morire.

 

«Ti sei innamorato di lui?»

Non c'era una particolare sfumatura nelle parole di Reita.

Non era particolarmente stupito, né curioso, né tanto meno disgustato.

Scossi la testa.

«No, io...no.»

 

Voglio solo che sia fiero di avermi al suo fianco, voglio solo che provi un briciolo dell'ammirazione che provo io per lui, voglio la sua approvazione, la sua amicizia.

Io voglio lui.

Lui e tutto ciò che ne consegue.

 

Ruki aspirò una profonda boccata, volgendo altrove lo sguardo.

Kai, avevo bisogno di Kai.

«Non ti devi vergognare dei tuoi sentimenti...»

Non rovinare il tuo innato talento nel trovare le parole giuste con queste frasi fatte, piccolo mio.

«Secondo la media giornaliera delle volte in cui ti dico che ti voglio bene io sarei una persona spaventata dai suoi sentimenti, vero?»

Ridacchiai.

Hai centrato il punto, Urupon.

Ruki si voltò con un mezzo sorriso sul volto.

«Non stai mentendo, vero?»

Scossi la testa, sorridendo. «Non sono innamorato di lui.»

«Non capisco.»

Mi voltai verso Reita, il quale mi scrutò a lungo, aspirando una profonda boccata.

«Non mi aspetta tu capisca, Rei. Non comprendo in fondo neanche io cosa...»

...mi stia succedendo?

Abbassai lo sguardo, assimilando con indolenza il grigio scuro delle fughe della terrazza.

Ruki mi battè un colpo affettuoso sulla spalla.

«Torniamo dentro va', Kai starà entrando in iperventilazione

Reita ostentò un sostenuto sguardo indifferente.

Io e il cucciolo ridacchiammo sottovoce.

Oh, non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma odiava separarsi da Yutaka anche solo per una sigaretta. E la cosa era reciproca.

Ne ero stato un po' geloso agli inizi, ma pian piano avevo capito che essere trascurato un po' dal mio migliore amico era il prezzo da pagare per averlo scodinzolante ed euforico come se fosse Natale tutto l'anno.

Un piccolo prezzo, un'inezia, in confronto al conforto che mi dava la ferrea convinzione che Kai si fosse sistemato per la vita. Nessuno era così cieco da pensare che si sarebbero mai lasciati quei due, era chiaro che si amassero follemente.

I corridoi erano un viavai continuo di impiegati, managers e truccatrici, ma riuscimmo a raggiungere abbastanza in fretta la nostra sala prove.

Appena in tempo per vederne schizzare fuori Aoi, sconvolto. Ci passò rapidamente accanto, ignorando volutamente gli sguardi interrogativi di Ruki e quelli perplessi di Reita.

Io, d'altra parte, incollai automaticamente lo sguardo su Kai.

In seguito, quando riportai alla mente la scena per cercare di capire cosa diamine fosse successo, mi giustificai adducendo a quel mio gesto un bisogno fisico di sapere se il mio migliore amico stesse bene.

Solo ore e lacrime dopo capii che in realtà volevo fuggire dallo sguardo di Aoi.

Non mi credevo capace di riuscire a sopportare la tremenda intensità delle sue iridi.

Ancor di più se queste erano liquide di un pianto trattenuto e brillanti d'ira ingiustificata.

 

 

Rimasi stupidamente fuori da quella porta per parecchi minuti, accennando un sorriso quando la sua voce formulò una sonora imprecazione dopo un urto particolarmente violento contro il mobilio.

Non era mai molto “sveglio” la mattina, se mi concedete il gioco di parole.

Quando finalmente mi decisi ad entrare, la mano con cui afferrai la maniglia mi tremava.

«Oh, buongiorno.»

Okay, salutarlo ero riuscito.

Ringraziando gli dei indossava gli occhiali da sole. Mi permisero di guardare il suo volto per qualche senza tentennamenti. Ma distolsi in fretta lo sguardo: sapere che dietro a quelle lenti scure c'erano gli occhi del mio incubo mi fece vacillare.

«B-buongiorno.» soffiò lui con un mezzo sbadiglio.

Probabilmente era troppo instupidito

Individuai un paio di cuffie da studio poggiate sopra un amplificatore.

Perfetto.

Una buona scusa per evitare conversazioni imbarazzanti e tese. Aoi non era uno stupido, contrariamente a quanto si poteva supporre dai video su YouTube: avrebbe capito subito che c'era qualcosa che non andava ed era abbastanza schietto da prendermi da parte e chiedermi quale fosse il problema.

No.

Non mi sembrava proprio il caso di rischiare.

Gli feci un timido cenno, agitando la mano con cui reggevo le cuffie.

«Ripasso la mia parte.»

...così non ti disturbo.

Quante volte aveva affermato presuntuosamente di essere il più grande chitarrista di tutti i tempi?

Reita gli mollava un coppino sulla nuca, fra le risate generali, accusandolo di narcisismo e arroganza, ma sapevamo tutti che non andava mai troppo lontano dal vero.

Magari non il più grande di tutti i tempi (lui stesso riconosceva quel titolo a grandi come Hendrix o Clapton), ma sicuramente uno dei migliori contemporanei, dotato di talento e orecchio, ma soprattutto stracolmo di passione e di sentimenti da trasmettere.

Suonare davanti a lui mi metteva sempre un po' d'ansia addosso.

Il timore di veder scattare in alto una di quelle sue sopracciglia sottili e curate, di vedere il suo sguardo disprezzare il mio lavoro era impossibile da quantificare; prendeva possesso di ogni mia cellula, invadeva la mia mente ed annullava ogni pensiero coerente.

 

La paura di non valere abbastanza per lui mi annientava.

 

Cercavo sempre di provare al riparo dai suoi orecchi.

Certo, il 99% delle prove le facevamo assieme, col gruppo, ma gli studi degli assoli, delle intro e delle figure ritmiche delle chitarre li facevamo noi. Io e lui.

Sospirai, attaccando Hellion all'amplificatore e collegandoci le cuffie.

Caddi in un mondo ovattato, appena disturbato dal distorsore della mia bambina.

Accennai a qualche celebre intro, stralci di assoli e di canzoni, agganciandole assieme in un'unica e intensa spirale musicale.

Non seppi per quanto suonai.

Forse pochi minuti, forse ore.

Non vidi Aoi spogliarsi del cappotto e della sciarpa, non lo vidi afferrare la sua En, slanciata e sensuale e -soprattutto- non li vidi dirigersi ad ampie falcate verso di me.

Mi strappò la chitarra dalle mani, scollegandola dall'ampli; poi sembrò quasi rinsavire e uso molta più delicatezza per poggiarla sul divanetto affianco a lui.

Terrore o no, l'avrei semplicemente annientato se avesse osato rovinare Hellion.

Quando la rabbia ceca per essere stato interrotto e per aver visto la mia piccola strappatami dalle braccia svanì in non più di un battito di ciglia, caddi in una sorda angoscia pulsante.

 

Yuu...

 

«...Kouyou.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Uruha o Aoi?

Fate la vostra scelta gente.

 

 

 

Ormai avete capito come sono, no?

Quelle buone anime pie che seguono le mie fics dall'inizio di Sekkai (solo aprile gente? Mi sembra siano anni!), sanno come sono fatta, conoscono i miei standard, i miei ritardi e le mie abitudini.

Si dice che solo gli stolti non cambino le proprie abitudini.

Chissà, forse sono troppo ottimista, ho una visione del mondo troppo rosea e perfetta...sono della filosofia del “Tutto si può aggiustare”, magari è anche ora che mi svegli da questo sogno confettato e affronti la realtà.

Tuttavia...concedetemelo.

Poi prometto -giuro- che mi sforzerò di spaziare, ma concedetemi questo piccolo sfizio.

 

Non è che non ci provi, io proprio non ci riesco.

Le eccezioni alla regola si presentano sotto forma di “Sekkai” e “la Lista”, ma essendo esse long-fic in via di svolgimento posso ancora decidere di stravolgere la storia e piazzarci un bel happy ending mieloso e sdolcinato, uno di quelli che mi piacciono tanto.

 

Chi si è fatto un piccolo bozzetto mentale di quella che sarà la Terza Loneliness, colei che avrà l'onore di chiudere questo connubio di dolore e struggimenti, dopo aver letto queste parole comprenderà cosa lo aspetta.

Chiedo umilmente venia, ma non sono emotivamente in grado di non farli riappacificare.

 

 

 

Commentando questa shot posso dire che, come si rivela quasi sempre nei seguiti, non mi convince.

Insomma, le magie sono uniche no? Sento di non essere riuscita a ricreare quell'atmosfera angosciosa che c'era nella Prima Loneliness.

Tuttavia spero possa colpire come la prima, spero possa piacere e spero davvero che non vi abbia deluso.

 

La parola “grazie” sta ormai perdendo significato uscendo dalle mie labbra.

 

Cominciamo con Aredhel Noldoriel.

Se leggete la sua ultima shot (e non è un consiglio, eh... più che altro è un velato ordine mascherato cortesemente ^^), vi renderete conto almeno in parte di cosa hanno fatto le mie sinapsi nel tempo libero dell'ultima settimana precedente alla sua pubblicazione.

Ovvero ridere, ridere e ancora ridere.

Non potrò mai ringraziarla abbastanza, e il fatto che abbia reso la mia giornata a Lucca uno delle più luminose e serene della mia vita contribuisce di certo a farmela amare ancor di più.

Arigatou Jo-hime, arigatou.

 

[Non ho mai avuto un soprannome più bello di Chibikai ^^ seguono a ruota la Genius Mind e “ehi tu!”]

 

Poi c'è LadyWay, che dire di lei.

Un angelo fatto e finito, inciampato su una nuvoletta e caduto sulla Terra.

Grazie Guren, grazie per l’aiuto e per la telefonata.

E' dolce, spiritosa, gentilissima e adorabile, cosa si può volere di più da una figlia? Mi lascia pure l'incesto coi nipoti (e che nipoti!), cosa posso volere di più dalla vita?

Messaggio da madre apprensiva a chiunque voglia capire: trattamela bene, eh!

E DEBO94, che si preoccupa di non sapere cosa scrivere xD

Perchè, credi che nelle mie recensioni si trovi qualcosina di pertinente alla storia? XD

Più che altro sproloquio a casaccio, sperando che l'autore si diverta con le mie stupidate tralasci la penosità di ciò che scrivo...è una strategia come un'altra eh xD

E irisviola, che quando si è messa al computer con l'intento di scrivermi una recensione ha deciso di sancire l'ora della mia morte: 22:49 del giorno 26 Ottobre 2009.

Buddha in carriola”?

No dico, ma tu hai una vaghissima idea di quanto mi hai fatto ridere?

Non ti preoccupare, si capisce che ti è piaciuta ^^

Anche se mai e poi mai avrei voluto far piangere mio suocero!

Ecco, una cosa...ti scoccerebbe passarmi qualche loro intervista? Così magari mi faccio un'idea più chiara su cosa sto scrivendo (è un comportamento serio? No, ditemi, è serio?).

Te ne sarei gratissima!

Passiamo e ci fermiamo ad eleo_chan, che ha capito il nocciolo della shot.

Hai detto bene. Io so.

So cosa significhi ammirare.

Grazie, la tua recensione mi ha fatto bene immensamente.

Yoake: ovvero la diretta colpevole di Loneliness xD

Che ho appena scoperto che non riuscirò a vedere al Lucca Comics (tristezza çç), ma che come al solito è così frizzante che mi fa sbaccanare ogni volta che ci troviamo su msn...

Unica pecca...come si fa a dire che Miyavi ed Aoi non sono fatti l'uno per l'altro?

Si amano alla follia, mia cara, è palese agli occhi di tutti u.u

Un bacione **

E qui ci si ferma a parlare di questa personcina, che risponde al nick di Narah.

Ordunque.

Io, al contrario, per quanto sappia morte e miracoli di tutto ciò che riguarda la loro musica, non mi sono mai posta la curiosità di andare a spulciare qualcosina loro personale. Forse perchè pensavo che fossero, che so, dei irraggiungibili, dalla rosea vita perfetta, o solamente soltanto dei musicisti incredibilmente bravi che non hanno bisogno di raccontare la loro vita privata, io questo non te lo so dire...non mi vanto di sapere cosa alberga in questa corrotto cervellino.

Infatti quando ho saputo ciò ci sono rimasta a dir poco da schifo.

Contando il fatto che una situazione del genere io l'ho vissuta sulla mia pelle, ci sono rimasta doppiamente male: uno perchè veramente e stupidamente, non li consideravo neanche...come posso dire, concreti, non so come spiegare. E due perchè so cosa prova Aoi.

Magari non esattamente, ma lo capisco.

Quindi, dopo questo enorme sproloquio (ah, non mi da mica fastidio se sproloqui nelle mie recensioni eh ^^ i tuoi ragionamenti sono sempre molto interessanti!), ti ringrazio molto per la recensione.

Certo che puoi aggiungermi su msn!

Ahhh, non son riuscita a vederti! Aredhel ti ha intravisto mi ha detto, e io son stata col collo allungato tutto il giorno per riuscire a scorgerti ma niente!

Hai ragione, è una questione di principio! Noi dobbiamo vederci!!

E ultima, ma non meno importante, cucciola81, che io devo ancora bene capire se posso riferirmi ad entrambe le sorelle e quindi usare il plurale o non so xD Sto facendo un po' di confusione, lo ammetto xD

Sono felicissima di averti fatto emozionare, volevo colpire e, secondo la tua recensione, ci sono riuscita ^^

Grazie a me? Grazie a te (o voi xD) in caso!

*passo al plurale va' xD*

Siete sempre di una gentilezza UNICA nei vostri commenti.

Grazie, grazie davvero.

 

Ah, ecco.

Ringrazio Deneb per la preoccupazione.

Non sono molte le persone che si preoccuperebbero per qualcuno che infondo neanche conoscono,

grazie haha.

 

 

 

Colonna sonora:

~Miyavi - Onpu no Tegami

~Elisa - Hikari*

~The GazettE - Taion

 

 

*Sì, sempre lei.

Ho come la vaga impressione che diventerà la colonna sonora portante di queste shot, anche se ho fregato l'idea a Shin.

Vabbè, mi perdonerà, è sempre così buona con me ^^

Colgo l'occasione per ringraziarla...non si sa bene di cosa, ma la ringrazio.

 

 

Sssì, colgo l’occasione per ringraziare la persona le cui parole mi han quasi fatto piangere come una fontanella.

Ehm, kiki91, se non vado errata (ovvero…Jo mi dai l’okay? xD).

Beh, ecco. Lei assieme alla sopraccitata nekogami miagolante, mi han detto, domenica, le più belle parole che un’autricetta come me potesse mai desiderar di sentire.

Io…non so cosa dire, grazie è poco.

 

 

Un saluto a tutti quanti,

Mya

  
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