Mikeru
rimase immobile e ogni secondo che passava era una pugnalata per Arya. Dopo
qualche minuto si alzò e la prese per la vita ridendo e facendola girare, la
posò a terra e la abbracciò- Arya amore mio è meraviglioso- poi la baciò con
passione. Entrambi uscirono dalla stanza e si diressero verso il salone del
castello dove stavano tutti e prima di entrare videro Elis e Narì avvicinarsi entrambi raggianti. Si
fermarono e bastò qualche secondo per capire quello che era successo e tutti e
quattro scoppiarono a ridere e ci facevamo le congratulazioni a vicenda, poi
entrammo e ci sedemmo su delle sedie. – Ragazzi com’è che ridevate fuori- ci
chiese mia madre e subito gli altri tre si fecero più attenti. – Emm... ecco io ed Elis volevamo darvi una bellissima
notizia- e intanto osservavo la sala attenta a sorreggere mia madre se fosse
svenuta. – siamo incinta – mia madre
non ebbe la reazione che avevo previsto e si alzò rapida venendo ad
abbracciarmi facendomi gli auguri. Dopo venti minuti di congratulazioni e
chiacchiere Arya e Mikeru si congedarono e andarono in camera loro dove Arya
appena toccato il letto si addormentò. La gravidanza per una vampira era molto
faticosa e la lasciavano spossata ma il bello era che dopo non avevano più
bisogno di dormire non che prima dormissero gran che ma dopo avrebbero avuto
tutta la notte per fare quello che volevano e badare al piccolo o alla piccola. Passò qualche mese
e sia Arya sia Elis rimanevano sdraiate a letto e dormivano per la maggior
parte della giornata. Angela che non si muoveva da palazzo rimaneva sempre
accanto alle due ragazze che erano state spostate in una camera molto grande
dove c’erano 3 letti di cui uno matrimoniale e 2 singoli. Angela non si muoveva
da quella stanza e stava vicina a entrambe ma soprattutto ad Arya che rischiava
un parto prematuro e molto stancante poiché al quinto mese avevano scoperto che
non aspettava un bambino ma due gemelli, ed Elis come lei. Passò poco tempo che
venne il gran giorno a Elis si erano rotte le acque e fu portata nella vasca, aveva scelto un parto
in acqua, e dopo qualche minuto, fu in travaglio. Durò quasi tre ore e lei era
sfinita finalmente la prima bambina nacque e subito fu seguito dalla sorella e
dopo essere state lavate furono date alla madre che le guardava felice insieme
a Narì che non capiva più niente. Furono trasportati in camera loro dove c’era una
culla per tutte e due dopo aver mangiato si addormentarono e Narì le prese e le
mise nella culla si voltò verso la
moglie e le baciò la fronte poi dopo che si fu addormentata uscì dalla stanza.
Si diresse verso la camera dove stava la sorella entrò e vide gli altri che
erano lì accanto a lei e Mikeru le sorrideva guardandola dormire. Si unì a loro
e quando si svegliò si congratulò con lui per le bambine. Evidentemente mentre
dormiva aveva avuto una visione passò qualche ora e si fece tarda notte Arya
cominciò ad avere le contrazioni e subito tutti i maschi che non erano Mikeru
furono sbattuti fuori. – Ahhh!- gridava Arya in preda al dolore le contrazioni
erano sempre più vicine e lei stava stritolando la mano a Mikeru. Enailev era
insieme agli altri draghi che la stavano proteggendo dal dolore di Arya. –
Ahhh!- il dolore era forte – Ahhh! Maledizione-. Arya gridava di dolore e per
Mikeru era una tortura. Dopo qualche ora di travaglio si senti finalmente il
pianto del primo bambino e dopo qualche altro minuto di sofferenza fu raggiunto
dal fratellino, entrambi piangevano a squarciagola e dopo essere stati lavati
furono avvolti in copertine azzurre e portati alla madre che esausta era
appoggiata ai cuscini e Mikeru le accarezzava la fronte sudata, il suo corpo
era già tornato normale visto che il suo corpo di vampira si allargava solo
durante la gravidanza. Islanzadi prese i piccoli e li diede alla figlia che
vedendo le copertine azzurre sorrise
felice li prese e Mikeru appena li vide li abbracciò al settimo cielo sarebbe
scoppiato a piangere se avesse potuto. Portarono anche Arya e i bambini nella
loro camera ma rimasero con loro poiché lei non aveva più bisogno di dormire e
dopo un po’ andarono tutti a dormire. – Sono meravigliosi- disse Mikeru abbracciandola
da dietro e coccolandola. Dopo qualche minuto i bambini si svegliarono e Arya li prese per dargli da mangiare presero
delle tazze modellate per fare in modo che i due potessero ciucciare il sangue
contenuto dentro. Infatti, i due erano dei bellissimi vampiri che sarebbero
cresciuti fino a raggiungere la maturità e poi si sarebbero fermati. Finito
sbadigliarono e tornarono a dormire avrebbero potuto dormire fino a quando non
avessero avuto un anno di età, dopo non
ne avrebbero più avuto bisogno. Presto il sole sorse e illuminò la stanza e
tutti i suoi occupanti cominciarono a brillare a quanto pareva i bambini
avevano ereditato la loro immunità al sole. Li presero in braccio e si
diressero verso la camera di Elis e Narì. Sentirono che tutti erano già alzati
e quando entrarono tutti si voltarono a guardarli Arya era tornata bella ed
eterea e i bambini in braccio a loro erano stupendi. Si sedettero e sia Arya sia
Elis osservavano i loro nipoti. -Le bambine sono magnifiche e nel futuro
saranno splendide- disse Arya a Elis. Entrambe si sorrisero e si abbracciarono.
I bambini si svegliarono e quando aprirono gli occhi e videro tutte quelle
persone cominciarono a ridere e ad attirare l’attenzione anche le due gemelline
si svegliarono e anche loro vollero la loro parte di attenzione. – Allora neo
genitori avete già deciso i nomi per i bambini- chiesero Islanzadi e Nasuada
con in braccio Laetri e Gabriel che guardavano sorridenti i quattro bambini.
Arya guardò Mikeru negli occhi e sorrise ne avevano parlato e avevano deciso. –
Si- e anche gli altri due annuirono. – Bene Arya Mikeru cominciate voi? - - Va
bene il primogenito si chiamerà Alec e il secondo Evandar – Islanzadi erano
commossi e presero a coccolare i nipoti felici, - e voi?- chiese Oromis – la
primogenita Airis e la secondogenita Analìsia - e tutti sorrisero e
cominciarono a parlare e giocare con i bambini. Erano passati pochi giorni
dalla nascita dei bambini e fu chiaro a tutti di che razza erano. Alec aveva
preso dalla madre e dalla schiena già si vedeva un piccolo accenno delle ali,
Evandar era abbastanza normale solo che aveva preso i poteri del padre, e come
lui era un vampiro. Invece Airis e Analìsia avevano preso dai genitori e erano
2 bellissime lupi mannari. Il colore del loro pelo si capiva dal colore dei
loro capelli che entrambe avevano preso dalla madre, un bellissimo arancione
scuro con venature rossicce. Passarono altri due anni e tutti si domandarono
dove fosse finito Galbatorix. Erano tornati ad Aberon da un anno e mezzo e
quando Oromis pose questa domanda Arya disse speranzosa – Magari è morto- - no
non credo, anche se l’ultima volta l’avete ridotto malissimo- le rispose Il
padre – e lasciami sperare – disse Arya sbuffando e Mikeru la abbraccio.
Continuarono a parlare per qualche ora ma furono interrotti dal pianto dei
bambini. Arya e Elis si alzarono a
prendere i bambini, dopo poco le due tornarono e i mariti presero Analìsia e
Evandar in braccio mentre le compagne calmavano Alec e Airis. Dopo qualche ora
i due si calmarono e Alec si strinse alla madre, si rilassò e si addormentò con
il sorriso sulle labbra. Dopo poco rientrarono Laetri e Gabriel di corsa stringendo
uno il braccio l’altro la gamba. – Laetri, Gabriel cosa vi è successo?- chiese
Arya vedendoli. – Un uomo qui fuori ci ha detto di dirti di uscire subito fuori
o la prossima volta ci avrebbe fatto provare più dolore. Non devi uscire, ti
farà del male – spiegò Laetri, stringendo il braccio. – Come si chiama ve lo ha
detto?- chiese lei avvicinandosi. – Ha detto di chiamarsi Reden – le rispose
lui che continuava a stringersi il braccio. Arya dopo aver dato Alec alla madre
si avvicinò ai bambini e con le mani
toccò le parti doloranti e subito i due stettero meglio. Poi si alzò e si voltò
verso la porta impietrita, sulla soglia c’era un ragazzo che non mostrava più
di 17 anni, con i capelli bruni e gli occhi blu come quelli di Arya, che si
avvicinò ad Arya e fece per sfiorarla ma Mikeru si frappose tra i due
ringhiando. Poco dopo però Arya lo spostò e Reden la strinse tra le braccia da
dietro e usò il suo potere. Arya cominciò ad urlare e a divincolarsi continuò
così per 5 ore consecutive poi si stancò e la mollò. Lei si accasciò per terra
e prima che sbattesse la testa Mikeru la prese e la sorresse e prendendola in
braccio e portandola in camera loro, Islanzadi che aveva i bambini in braccio
lo seguì e gli lasciò i bambini. Mikeru li appoggiò sul letto e appena
toccarono il materasso cominciarono a gattonare fino a mettersi accanto alla
madre con la testa poggiata sulla sua guancia, si stese accanto alla moglie e i
bambini in mezzo si staccarono. Alec si strinse ad Arya e Evandar si strinse a
Mikeru. Passò qualche anno e sia Alec e Evandar che Airis e Analìsia crescevano
forti e sani. Ora Arya, Mikeru, Narì, e Elis potevano andare in missione. Un
giorno Nasuada chiamò i 4 e disse – Ragazzi ho una missione sotto copertura per
due di voi, dovrete infiltrarvi nel covo dei mannari e dei vampiri, così
sapremo i piani dei nemici- disse la regina – Andremo noi- dissero i due uomini.
– No dobbiamo andare noi, voi siete troppo riconoscibili- dissero le ragazze. –
Mi sembra un’ottima idea – disse Nasuada e la decisione fu presa. Passarono
dieci giorni e le ragazze si prepararono per partire, salutarono tutti
specialmente i bambini e i mariti , e partirono. Arya volò verso le i monti
Beor e dopo dieci giorni di volo senza sosta, arrivò nei pressi di Dalgon, si
fermò un po’per cacciare e poi riprese a volare senza sosta. Dopo un mese
riuscì ad atterrare all’ingresso del covo dei vampiri. Un vampiro si fece
avanti e chiese – Chi sei?- - Mi chiamo Gemel – rispose lei. – Bene Gemel che
cosa sei venuta a fare qui da noi?- le chiese ancora quello – cerco un posto
dove andare al sud la gente a paura di me e sono stata costretta ad andarmene –
disse lei, - sei nella stessa situazione di tutti noi, ben venuta nel nostro
clan – le disse la guardia e poi con un sorriso la fece entrare e la portò in
una strana costruzione. – Dove siamo?- chiese lei curiosa, - Qui ci diranno
cosa puoi fare, i tuoi occhi hanno un colore interessante, come fai ad averli
azzurro elettrici?- chiese la guardia curiosa – non lo so da quando sono stata
trasformata dopo aver fatto il mio primo
pasto mi sono diventati così- rispose lei con nonchalance. Entrarono e li un
uomo la guardò meravigliato come un ragazzo a cui regali il suo primo pugnale,
- Eric sai cos’è lei?- disse l’uomo – No Reian ma scommetto che me lo dirai tu
ora- rispose Eric. – Si bravo. Lei è un angelo vampiro, la creatura più potente
della nostra specie, ho già il lavoro giusto per te. – e con questo entrò in
una stanza e quando ne uscì teneva in mano un completo nero i pelle completa di
mantello e stivali. – Aspetta non ho finito - dopo di che uscì e ritorno con
delle armi di magnifica fattura. – Queste saranno più utili di quelle che hai
perché sono fatte su misura per la nostra e la tua specie, ha differenza delle
tue che sono armi elfiche, molto buone ma poco resistenti contro di noi e
brandite da noi con troppa forza- le
consegnò tutto e poi le disse – benvenuta fra noi Cacciatrice-.
Angolo
autrice
Perdonate l’enorme
ritardo ma tra la scuola e lo studio a casa non sapevo come fare. Spero che
questo capitolo sia di vostro gradimento. Lasciate un commentino please. Un saluto Aras.