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Autore: Airlys    01/11/2009    10 recensioni
Conan tese la mano verso ciò che Ai gli porgeva; sul palmo della mano della bambina, all’interno di un piccolo contenitore trasparente, si trovavano due capsule: gli antidoti alla APTX4869.
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Counterpoison

 

 

“Allora ci siamo...”
“Già, è ora...”
“Sei sicura che sia definitivo?”
“Dovrebbe esserlo, si”
“Perfetto, grazie Shiho”
“Nulla, Shinichi”

 

Conan tese la mano verso ciò che Ai gli porgeva; sul palmo della mano della bambina, all’interno di un piccolo contenitore trasparente, si trovavano due capsule: gli antidoti alla APTX4869.
Il bambino afferrò con dita tremanti una capsula e la scrutò, quasi a volerne carpire ogni segreto, poi fissò Ai negli occhi, leggermente intimorito, lei gli sorrise rassicurandolo e annuì.
La bambina racchiuse il contenitore, per assistere l’amico e gli porse un bicchiere d’acqua che lui accettò e bevve, sdraiandosi poi sul letto e chiudendo gli occhi.
Non passò molto tempo prima che l’antidoto iniziasse ad agire.
Il corpo del bambino si contorceva, sopportando un dolore più grande di lui. La fronte candida, madida di sudore, il viso contratto in una smorfia di dolore.
Ai, affiancata dal Professor Agasa, gli stringeva una mano, mentre gli accarezzava i capelli, in un vano  tentativo di dare sollievo al ragazzo, del quale era segretamente innamorata.
Il Dottore, intanto, gli posava pezze bagnate sulla fronte, per abbassargli la temperatura corporea, molto alta.
Un urlo straziante spezzò il silenzio che si era creato, facendo intendere che la trasformazione stava per ultimarsi: gli arti si allungarono, il tronco si irrobustì, il viso assunse lineamenti più adulti  e il respiro si regolarizzò.
Era finita.
Shinichi aprì gli occhi e girò leggermente la testa, incontrando lo sguardo della bambina e le sorrise, quando notò che la sua mano era stretta alla sua.
La differenza, prima lieve, era ora evidente: la piccola mano di Ai spariva, se racchiusa in quella grande e sicura del ragazzo.
Lei arrossì, imbarazzata da quel semplice sguardo ed abbassò il suo.

“Come stai, Shinichi?” Chiese il Professor Agasa.
“Un po’ stanco, ma bene, grazie ad Ai” disse, rafforzando la presa sulle loro mani intrecciate. Lei sorrise.

“Credo sia il tuo turno, Shiho.”
“Già, lo penso anche io” Confermò lei.
“Solo che...” Continuò titubante.
“Cosa?” le chiese gentile il ragazzo dagli occhi blu.
“Dopo dove andrò?” proseguì tremando.
“Oh, Ai, potrai stare qui tranquillamente” lei disse il Dot. Agasa, rassicuratosi che fosse preoccupata solo per quello.
“Dice davvero?”
“Ma certo!”
“Oppure puoi venire a stare da me, abito qui di fianco, lo sai bene” si intromise il ragazzo.
Al professore non sfuggì lo sguardo che i due si lanciarono.
“Grazie...ma Ran?”
“Nessun problema con lei, capirà” le fece l’occhiolino “poi tra noi è tutto finito, anzi, non è mai cominciato...siamo come fratelli e rimarremo tali.”
La piccola annuì e bevve un po’ d’acqua, per accompagnare l’antidoto, rincuorata.
Quando iniziò a sudare, Shinichi la prese tra le braccia con fare protettivo, mentre il professore ripeteva le stesse operazioni attuate con lui poco prima.
La ragazza si dimenò, sopraffatta dal dolore, mentre il ragazzo la teneva stretta a sé. Quel piccolo corpo emanava un calore piacevole, seppur elevato, per via della febbre.
Poco tempo dopo, riaccadde ciò che era successo a lui. Il corpo riacquistò le sue sembianze naturali e, lentamente, lei riprese conoscenza.
Shinichi era rimasto incantato nel vederla, come la prima volta che era apparsa nella loro classe.
Avvolta in quel lenzuolo sulle chiare tonalità del rosa, con il suo esile corpo, i suoi capelli color del miele e i suoi profondi occhi blu, somigliava vagamente ad una Dea in terra.
Portato dall’istinto si abbassò su di lei, ancora stretta tra le sue braccia, e dopo averle sussurrato un timido ti amo, la baciò.
Il professore, inconsapevole e incurante, portò dei vestiti nei due bagni per permettere loro di cambiarsi, rompendo, però, l’idillio venutosi a creare, facendoli staccare spaventati.
Riacquistato il respiro, e appurato che il Dottore non fosse nei dintorni si avviarono mano nella mano fino alle scale, dove dovettero separarsi.  Non si accorsero che l’uomo li fissava sorridendo, felice.

 

Qualche giorno dopo, spiegata ogni cosa a chi ancora non ne era a conoscenza, Shinichi e Shiho, che si era trasferita a casa del ragazzo, si ritrovarono a festeggiare il loro ritorno e la nuova relazione appena sbocciata, insieme a Heiji, Kazuha, Ran e Toy*, come una vera a grande famiglia.

Chissà come l’avrebbero presa i Detective Boys...

* Personaggio inventato.

 

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Una breve ff  su una coppia sulla quale mai avrei pensato di poter scrivere...spero vi sia piaciuta...
Mi lasciate il segno del vostro passaggio? Sia per commenti positivi che critiche...;)

 

Vale

 

   
 
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