“Sei così fortunata!!!” Sussurrò Akiko, coprendo la bocca con una mano per non farsi sentire da altre persone se non la sua amica. “Ci pensi che                                                                                   Tatewaki  Aristocrat-Kuno, il ragazzo più ambito della scuola, si è dichiarato a te, a te sola?” 

                          L’amica arrossì e chinò il capo. “Oh, su non fare così! Non è poi questo gran che!” Tentò di minimizzare . 

“Ti dico di si, invece! Probabilmente non te ne rendi conto, ma sei la ragazza più invidiata di tutto il Liceo Furinkan!!!” Un leggero sorriso increspò le labbra dell’interessata a queste parole. Un sorriso triste. 

Lei era sempre, da sempre e per sempre la ragazza da invidiare. Invidiata per i voti a scuola, sempre eccellenti, invidiata per il carattere, forte e dolce. Invidiata per la caparbietà e la testardaggine, invidiata per l’intelligenza.  Invidiata per l’aspetto fisico, poco femminile eppure così disarmante, con i lunghi capelli neri, gli occhi grandi e le mani che spaccavano rocce. Invidiata per la corte di tutti quei ragazzi, a loro volta così ligi, intelligenti, dolci, forti, caparbi, invidiata persino per il nome della sua famiglia, che era pieno di onore, nonostante tutto. Invidiata perfettamente poiché perfetta, invidiata completamente perchè così ovviamente completa. Oh, quanto si sbagliavano. 

 Lei, si proprio lei, non era completa. No. Assolutamente. 

Qualcosa mancava al suo equilibrio, una parte importante. Una sfaccettatura così fondamentale eppure così irrimediabilmente sfuggente. Persino lei ignorava cosa fosse. Ma, a dispetto di tutti gli altri, si accorgeva della sua mancanza. E malediva la loro stupida devozione. Ne aveva quasi dolore. Pensava a loro, a come la vedevano, e le sembrava di essere come un’altra Alice in Wonderland. Unico spazio delineato in un mondo sovrapposto e mescolato. Logica dolorosa in mezzo a mari di beata irrazionalità. Era così sbagliato che loro venerassero lei, così incompleta da non capire neppure cosa le mancasse!!!  Un sospiro, e subito dopo un sorriso. Altri sguardi, altri complimenti in una giostra continua, in una catena lunghissima, fino al giungere della sera. 

Un uomo dall’aspetto severo e giusto osservava i movimenti potenti ed aggraziati della ragazza con orgoglio manifesto, ed aspettativa: sapeva che non sarebbe rimasto deluso. Si schiarì la voce ed entrò nel Dojo. “ Raggiungimi, con le tue sorelle, non appena avrai terminato gli allenamenti, Akane. Un mio caro amico mi ha scritto dalla Cina e porta notizie che cambieranno la tua vita  completamente .”