Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Ricorda la storia  |       
Autore: XShade_Shinra    04/11/2009    2 recensioni
*} Dedicata ad aeon {*
Bakura, nella sua soffitta, trova un Diario Egizio appartenuto ad un antenato di Malik...
[ Yaoi - Thiefshipping (Bakura x Malik) ]
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Ishizu Ishtar, Marik/Malik Ishtar, Ryou Bakura, Yami no Bakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Diary-
*} Dedicata ad aeon {*
Bakura, nella sua soffitta, trova un Diario Egizio appartenuto ad un antenato di Malik... [Yaoi - Bakura x Malik]
 
-Title: Diary
-Autor: XShade-Shinra
-Manga: Yu-Gi-Oh!
-Pairing: BxM (Bakura x Malik - Thiefshipping)
-Characters: (i nomi non indicati sono i medesimi del manga)
Anzu Masaki: Tea Gardner,
Bakura: (Yami) Bakura,
Isis Ishtar: Ishizu Ishtar,
Jounouchi Katsuya: Joey Wheeler,
Malik Ishtar: (Hikari) Malik Ishtar,
Rishid: Odion,
Ryou: (Hikari) Bakura,
Yugi Muto: (Hikari) Yugi Muto
Zaffirio: OC
-Genre: Yaoi, AU, AH  
-Rating: Arancione 
-Chapters: 3 - Completa  
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi, al di fuori di Zaffirio, non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento! ^^

Sono molto affezionata a questa mia FanFiction e voglio dedicare questa versione revisionata e corretta alla persona che ho incontrato proprio grazie ad essa: aeon. ^^ 



- Diary -
Chapter 01

Sabato mattina
Ore 09:00
Casa Ryou
<< BAKURA! CHE STAI FACENDO ANCORA IN SOFFITTA??? SCENDI! >>
Ecco la voce di mia madre che mi richiamava all'ordine... che strazio!
<< AVANTI! MUOVITI! >>
Da quando mi ero trasferito, non ero più venuto a trovarli... proprio oggi che avevo deciso di fare una "visitina" alla mia famiglia, scopro che mio fratello Ryou è in gita per cinque giorni ad Osaka, mio padre è al lavoro e fa il turno del pomeriggio più gli straordinari e mia madre aspetta una sua amica per pranzo e non mi vuole in mezzo ai piedi....
<< BAKURA! MI HAI SENTITA? >>
Decisi di far finta di non averla udita. Dopotutto quella era anche casa mia. Sapevo benissimo che mi avrebbe cacciato via non appena fossi sceso... se voleva qualcosa, doveva salire! Quanto era difficile essere la pecora nera, a volte!
<< INSOMMA! SEI DIVENTATO SORDO?! >>
Feci ancora le orecchie da mercante.
Ero salito di sopra nella speranza di ritrovare la mia vecchia tombola per poterci giocare con i miei compagni di classe (naturalmente con in palio l'anima!) durante l'intervallo; avevo cercato per ben un'ora, ma invano... Pensai che mia madre potesse saperne qualcosa di più e mi venne la tentazione di scendere a chiederle dove fosse finita, ma tanto fra meno di cinque minuti sarebbe salita lei, quindi: perché farsi la rampa di scale per ben due volte?
Decisi di continuare a cercare per un po' e, con la torcia in mano (nonostante fosse giorno non si vedeva nulla!), andai a rovistare in un baule che doveva essere lì da almeno mezzo secolo visto lo strato di polvere che avrebbe fatto invidia alla sabbia del Sahara! Lo aprii e feci luce all'interno: c'erano solo vecchie cianfrusaglie...
Buca anche questa!  
Quando mia madre mette in ordine non si trova più nulla! Io l'ho sempre detto che l'ordine è un concetto relativo!
Vabbeh!
Richiusi il baule e, ormai esasperato, feci per andarmene, quando i pendenti del mio Millennium Ring iniziarono ad indicare tutti nella stessa direzione: verso ad un vecchio armadio affianco al baule. Incuriosito da quello strano fenomeno, aprii il mobile e la mia attenzione fu catturata da un tiretto con delle strane incisioni... un uccello, un coccodrillo, un sole, un uomo... Ma erano geroglifici incisi nel legno! O_O°° Aprii il cassetto e vi trovai un oggetto di forma parallelepipeda avvolto con delle garze... no, non garze... strisce di papiro!
Lo presi in mano, richiusi tutto ed andai vicino alla finestra ad osservarlo. Mi sedetti in terra e vi appoggiai anche l'oggetto avvolto nell'antica pianta di palude quindi, spinto da un'immensa curiosità, cominciai a svolgere lo strato di papiro che lo ricopriva... Appena ebbi finito, riconobbi subito di cosa si trattava: dei fogli rilegati insieme con della cordicella! E a giudicare dallo stato erano davvero vecchi! Nel primo foglio c'erano dei disegni strani in stile Egizio...
Mi convinsi che stavo sognando... un vecchio libro Egizio qui, a casa mia!? Delirio! Follia!
Forse si trattava di un antichissimo reperto!
Ridacchiai tra me e me.... Avrei potuto far soldi a palate rivendendolo ad un collezionista! $_$
Stavo per rincartare il libro nel papiro, quando una scritta in basso a sinistra del foglio attirò la mia attenzione: una firma...
No! Era uno sbaglio! C'era sicuramente un errore! Era senza ombra di dubbio una omonimia!
Il mercato nero avrebbe dovuto aspettare l'indomani!
<< BAKURA!!! >>
Immerso com'ero nei miei pensieri, non mi accorsi che mia madre era salita in soffitta.
In quel momento le stavo dando le spalle: alla velocità del suono medio mi cacciai il libro sotto la maglietta, mi girai e le chiesi con la faccia più innocente che riuscivo a fare:
<< Sì, madre? >>
<< Cosa sei venuto a fare qui? Ci sei da tantissimo! Aspetto gente a pranzo! Non posso badare anche a te! >>
<< Madre, calma, stavo solo cercando la mia tombola... >>
<< La tua tombola? >>
Annuii.
<< Ma quella ce l'ha tuo fratello! L'ha presa per giocarci in gita con gli amici! >>
# SDONCK!!! #
In pratica mi cadde un macigno sulla testa! Mio fratello!!! Tutta colpa sua!
<< Mio fratello? >> domandai per inerzia.
<< Sì! Se me lo avessi chiesto prima, ti avrei risparmiato di prenderti la silicosi qua sopra... Coff coff! >>
"Grr... Ryou... però almeno ho trovato questo coso Egizio grazie a lui! Eheh!" pensai.
<< Su, forza, scendiamo. >> mi incitò mia madre.
<< Sì, madre! >> le feci, contrariato.
Appena fummo giù nel primo piano, scesi in tutta fretta al piano terra ed andai di filato all'ingresso; presi il giaccone e lo zaino, calzai le scarpe e salutai in tutta fretta con solo il gesto della mano.
<< Ehy, ma dove vai così di corsa? >> mi domandò.
<< Torno a Domino! >> risposi.
<< Appena torna tuo fratello da Osaka, te lo mando a casa tua, OK? >>
<< Sì! >>
<< Ciao, Bakura. >>
<< Umhpf! >>
Aprii la porta ed uscii diretto alla stazione, tenendo stretto il libro che nel frattempo avevo sfilato da sotto la maglietta e preso sottobraccio. Non c'era tempo di metterlo nello zaino, rischiavo di perdere il treno, ogni secondo era prezioso! Dovevo rientrare in città... e subito!


Più Tardi  
Ore 10:45
Casa Ishtar 
# DLIN-DLON #  
Suonai il campanello ed attesi qualche manciata di secondi.
Sentii dei passi arrivare e una voce a me famigliare mi chiese:
<< Chi è? >>
Pensai che se avesse guardato dallo spioncino avrebbe semplificato tutto! Ah, le donne! Chi le capisce non è bravo: è una donna a sua volta!
<< Sono, Bakura. >> le risposi << Aprimi, Isis. >>
La bella Egiziana mi aprì la porta e mi invitò ad entrare.
<< Ciao Bakura, il Millennium Tork mi aveva predetto che saresti venuto a trovarci! >>
<< Ah. >> feci, mentre andavamo in salotto (che veramente era una stanza un bel po' grande con due ingressi che fungeva da salotto, sala da pranzo e cucina) << E allora perché hai chiesto chi fosse? >>
<< Ehmmm... lascia stare! Diciamo che la mia collana non è infallibile. >> disse la donna, mentre si sentiva quasi il rumore dei polpastrelli fregare su uno specchio.
<< Oh, ma davvero? Allora dimmi, perché sono venuto? >>
<< ... per rubarmi il Tauk Millenario? >>
<< No. >> "Ma perché mi prendono tutti per ladro?" (Mah... chissà! NdXShade).
<< ... per chiedermi di andare al cinema con te? >>
<< EHEHEH??? Sei fuori strada! >> risposi depresso.
<< Per chiedere un altro prestito a Malik? >>
<< COME SAI CHE DEVO DEI SOLDI A TUO FRATELLO??? O_O'! >>
<< Chiamalo intuito femminile, potere paranormale o diciamo che Malik parla nel sonno... >>
<< Ah! Senti, Isis, >> le feci per niente interessato, tagliando la conversazione << ho bisogno di parlare con Malik, è in casa? >>
<< Sì, certo, vieni. >> mi disse, facendo cenno di seguirla.
Mi portò davanti ad una porta, la aprì senza chiedere il permesso ed entrammo: era la camera da letto di Malik.
<< Fratello, forza alzati! >>
<< No. >> fece il ragazzo.
Era coperto con un lenzuolo bianco fin sopra la nuca e stava riposando a pancia in giù, quindi non sapeva che ci fossi anch'io con Isis.
<< Avanti, Malik, in piedi! Sono le dieci e mezzo passate! >>
<< Uff... ma io ho sonno! >>
<< Anch'io ho sonno, ma sono sveglia dalle sette, caro mio! >> gli disse severa, incrociando le braccia al petto.
<< Avanti, ancora un po'... >> fece, supplicante.
Com'era buffo vederlo piegato agli ordini di una donna... Ihihih!
<< No. >>
E detto ciò afferrò il lenzuolo e lo scoprì... Eh!? Malik era completamente nudo!
<< Argh! Isis! >> fece molto seccato, ruotando il busto per poter fulminare la sorella con un'occhiata satanica << Lo sai che dormo nud-- >>
Non terminò la frase, o almeno, non fu capace di continuarla, quando mi vide mentre, rosso come un peperoncino da cucina Texana, che mi facevo piccolo piccolo dietro ad Isis.
<< BAKURA!!!! >> gridò, ancora più arrabbiato di prima, mentre col cuscino cercava di coprirsi meglio che poteva ed assumeva il mio stesso colorito << COSA CAZZO CI FAI QUI??? >>
<< Ehmm io sono venuto a parlarti... ehmm... >> dissi dandogli le spalle << Ti aspetto in salotto... >>
Così uscii dalla sua camera con passo così rigido che sembravo trattato con l'amido. Mi chiusi la porta alle spalle e cominciai ad incamminarmi... ma potei comunque sentire Malik che, incazzato come una vespa, stava mandando qualche maledizione in antico egizio alla perfida sorella che gli aveva fatto fare una di quelle figure che non si scordano se non in anni!
Per quanto riguardava me, dopo quella Nirvanica visione ero al culmine della gioia! Certo che Malik ha proprio un bel culo! *_*
Mi sedetti ad aspettarlo sul divano rosso del salotto e passarono circa venti minuti, prima di sentire la voce del mio amico provenire dall'andito.
<< Ciao! >> mi salutò cortese.
<< Ciao! >> gli risposi.
<< Scusa se c'ho messo molto, ma mi stavo sistemando... >> sentii una porta chiudersi e dei passi avvicinarsi.
<< No, non preoccuparti. L'importante è che ti abbia trovato in casa. >>
Finalmente Malik fece la sua entrata in scena: varcò la soglia del salotto si appoggiò di sbieco contro lo spigolo esterno del muro, incrociò le braccia e mi sorrise. Era vestito con dei pantaloni lunghi, a vita bassissima, neri e attillatissimi che lasciavano vedere talmente tanto le sue forme che se si fosse messo una foglia di fico si sarebbe coperto di più; non indossava una maglietta, ma una camicia Hawaiiana fucsia con disegnati dei fiori gialli che aveva tenuto sbottonata... è in questi momenti che la gente vorrebbe avere la macchina fotografica!
<< Dimmi Bakura, >> disse, risvegliandomi dal coma profondo nel quale ero caduto << cosa volevi dirmi? Aspetta, non me lo dire: vuoi rendermi i soldi del presito, vero? ^_^ >>
<< No, mi dispiace! Quelli te li potrò rendere non prima di Lunedì, come d'accordo. >>
<< Vabbeh! Oggi è Sabato, credevo te li fossi procurati... >> si staccò dal muro e si sedette sulla poltrona rossa davanti a me, dall'altra parte del basso tavolo di vetro << Allora, che c'è? >>
Mi guardai intorno per assicurami che non ci fosse Isis in giro e mi infilai una mano sotto la maglietta per togliere il libro da dove lo avevo nascosto per averlo subito a portata di mano, ma Malik mi fece cenno di bloccarmi con una mano e mi disse:
<< Se vuoi davvero pagarmi in questo modo, per me non c'è problema, però non qui, Isis potrebb-- >>
<< MA COSA HAI CAPITO??? è///é >> gli feci irato al 100%! Che cretino! << Devo solo farti VEDERE una cosa! >>
<< Uff! E va bene: per solo spogliarello ti diminuisco la somma di un quarto, d'accordo? >>
L'avrei ammazzato! Poco ma sicuro!
<< No! No! No! >> e sfilai il libro << Ecco! >> dissi porgendoglielo.
Lui lo guardò esterrefatto, gli dissi di prenderlo, ma di fare attenzione che era antico.
Se lo girò e rigirò tra le mani, poi si soffermò a guardare la copertina.
<< Cos'è, Bakura? >>
<< Beh... non ne ho idea, ma penso sia un libro scritto in geroglifico... >>
<< E perché me l'hai portato? >>
<< Guarda in basso a sinistra della copertina e lo capirai... >>
Malik fece come gli avevo detto: vidi i suoi occhi leggere la parola scritta per poi sgranarsi e cercare il mio sguardo.
<< Bakura... ma qui c'è scritto... >>
<< Sì, Malik: c'è scritto il tuo nome. >>
<< Ma come... cosa... >> balbettò Malik.
<< Te l'ho portato perché so che sai leggere l'Egizio meglio di me e soprattutto perché in copertina c'è scritto 'Malik Ishtar'. Penso possa essere di qualche tuo antenato. >>
<< Cosa vuoi fare, dunque? >>
<< Senti, io te lo lascio per oggi, così cerchi un po' di capire cosa sia esattamente. In treno l'ho aperto e penso ci sia una sorta di introduzione nelle prime due pagine, prova a vedere di cosa si tratta, domani ripasso qui a casa tua, OK? >>
<< Sì, va bene... ma dove l'hai trovato? In biblioteca? O l'hai rubato da un museo? >>
"Ma perché mi danno tutti del ladro?!" pensai << No, l'ho trovato nella soffitta di casa dei miei genitori >> risposi.
Gli spiegai tutto quello che era accaduto prima e poi mi congedai, dicendo che sarei ripassato Domenica alla stessa ora.


Domenica Mattina
Ore 11:00
Casa Ishtar 
<< Cosa mi sai dire a proposito del reperto Egizio, Malik? >> chiesi, mentre sorseggiavo il tè verde offertomi da Isis.
<< Beh, un bel paio di cose interessanti! >> disse Malik sedendosi affianco a me sul divano.
<< Del tipo? >>
<< Allora: non è un libro, bensì un diario appartenuto a questo Malik Ishtar, vissuto in Egitto mentre era al potere il faraone Yugi... >>
<< YUGI?! >> feci, mentre il tè mi andava quasi per traverso a causa della sorpresa.
<< Sì, esatto! In pratica Malik lavorava come vasaio e divideva il suo appartamento con un'altra persona che lo aiutava nel lavoro... ebbene, questa persona si chiamava... >>
<< GLU GLU GLU... >> bevvi il tè rimasto nella tazza e incalzai << ... Come? >>
<< Ora che hai finito di bere, te lo posso dire, si chiamava: Bakura! >>
<< EEEEHHHH???!!! >> della serie 'dall'orecchio buono?'
<< Esatto, proprio come te! >> mi sorrise.
<< Ci sono troppe coincidenze! >> feci, sospettoso.
<< Anche a me è sembrato strano, ma dopo tutto: a casa di chi abbiamo trovato il diario? >>
<< ... Mia! Hai ragione! >>
<< Esatto! E' quasi normale che ci sia anche il nome di un tuo antenato! In pratica il diario è stato donato a Malik da Bakura e lui ha descritto le sue giornate! >>
<< Quindi abbiamo tra le mani una cosa preziosissima! E' una nuova fonte sulla vita degli artigiani in Egitto! La potremo vendere al mercato nero od a qualche asta clandestina $_$ ... >>
<< No, Bakura! Appena lo avremo finito di leggere, lo daremo al museo di Domino! >> mi disse Malik, fermamente convinto.
<< Uff... ma... >>
<< Niente ma! >>
<< E va bene... a proposito, hai detto 'leggere'? >>
<< Certo! C'è la vita dei nostri avi qui! ^_^ >>
<< OK, allora! Quando iniziamo? >> chiesi, contento di poter tenere ancora per un po' quel documento.
<< Stasera! Fermati a pranzo qui! Mangiamo verso l'una e mezzo perché tanto alle due Isis deve uscire per andare a lavoro, così saremo soli e non dovremo preoccuparci delle persone che potrebbero origliare! >> mi disse.
<< OK! >>


Domenica pomeriggio
Ore 14:00
Casa Ishtar 
<< Beh, io vado! Ciao ragazzi! >> ci salutò allegramente Isis, all'ingresso << Tornerò verso le sette, aspettatemi per cena, la compro io strada facendo. ^_^ >>
<< Oh, no! Cosa ci compri? >> le chiese Malik con una faccia disperata.
<< Passo dal Cinese! Vi và? >>
Isis era particolarmente felice... mah!
<< *_*! Davvero? Niente scatolette? Isis di adoro!!! Sei la mia sorella preferita!!! >>
"Certo... è l'unica sorella che ha! =_='" pensai depresso.
<< Grazie! Divertitevi! Ciao! >>
<< Ciao Isis! >> salutammo all'unisono io e l'egiziano.
Isis uscì tutta felice e chiuse la porta; io e Malik restammo per qualche secondo fermi l'uno accanto all'altro e zitti... Da dove cominciare? Guardai la sua faccia e vi trovai un'espressione beota più o meno così: ^______^ (come uno con gravi problemi mentali, insomma... ebbi il timore di aver sbagliato ad aver accettato di stare in casa con lui!)
<< Eheheh! >> cominciò a ridacchiare. Mi si accapponò la pelle... Brrr!!! Quasi quasi mi venne voglia di scappare via! E se lo dico io, che d'Estate faccio il campeggio di una settimana in cimitero, credetemi!
<< Stasera... >> fece con voce bassa e con ancora quel sorriso preoccupante in faccia << Stasera... ... NIENTE SCATOLETE!!! >>
# STONK!!! # Altra sassata sulla testa!
Ma allora era per quello che faceva l'idiota!
<< E tu sei felice per quello?! >> gli dissi, quasi arrabbiato.
<< Ma certo! Eravamo da quattro giorni che mangiavamo solo di quelle a cena perché mia sorella torna sempre tardi di sera in questo periodo! Oggi è una bellissima giornata! >>
A quell'udire mi arrabbiai!
<< Sei felice perché mangerai manicaretti cinesi, vero? Non perché passerò con te il pomeriggio! Sei... >>
Senza alcun preavviso mi abbracciò e io da perfetto tonto non riuscii a terminare la frase, speravo solo che Malik non si accorgesse che il mio cuore stava battendo a 1000 all'ora!
<< Tu ti arrabbi per nulla, Bakura... però mi piaci di più quando sei contento... >>
Non riuscii a rispondergli!
Mi guardò e si morsicò il labbro inferiore...
<< Andiamo a leggere il diario... >> mi disse assumendo di nuovo il suo solito atteggiamento allegro ma comunque composto.
Si staccò da me e si girò, andandosene di nuovo nel salotto.
<< BASTARDO!!! >> gli gridai. Correndo lo raggiunsi, lo afferrai per un braccio e lo feci ruotare, lo afferrai per l'altra spalla e lo baciai. Entrambi chiudemmo gli occhi e ci assaporammo quegli istanti insieme... avrei voluto portarmelo a letto... se me l'avesse chiesto, saremmo andati di volata!
<< Allora, vogliamo andare, Bakura?! >> mi disse Malik.
<< EH?! >> feci sbalordito.
Ero ancora all'ingresso e Malik mi stava chiamando dall'andito per andare... in salotto T_T! La verità era che non l'avevo mai rincorso dopo che si era staccato dal nostro abbraccio... era solo un altro dei miei pensieri sporchi su me e Malik. Ne faccio spesso.
<< Ehhmmm... sì, arrivo! >> gli dissi, mentre per raggiungerlo dovetti correre!
Malik prese il diario da sopra il tavolino e si sedette sul divano, con la mano mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
Cercando di stare calmo, feci come mi aveva invitato a fare l'egiziano.
<< Alle cinque, se vuoi, prendiamo un tè, OK? >> mi propose.
<< Sì! Perché no? >>
<< Bene! Cominciamo dal primo giorno... fammi cercare la pagina... >>
Mentre era intento a trovare la pagina giusta lo guardai... quel giorno aveva dei jeans blu scuri ed una maglietta rosso vermiglio. Che delizia per lo sguardo!
<< Trovata! OK, iniziamo! >>
<< Malik, prima di iniziare, dimmi: tu non hai caldo? >> non c'era malizia nella mia frase: sentivo un'afa insopportabile.
<< Uhmm... No, anzi. Perché, tu? >>
<< Mi sto squagliando! Posso aprire una finestra? >>
<< No, entrano gli insetti e mi gelo; togliti la maglietta se hai caldo! >>
"Togliermi la maglietta... QUI? Davanti a Malik??? Ma stiamo scherzando?!" pensai, ma comunque avevo troppo caldo e me la tolsi. A quel gesto ebbi la sensazione di avere la faccia in fiamme...
<< Bakura, sei sicuro di sentirti bene? >>
<< Sto benissimo, grazie! >>
<< Sei rosso e stai sudando, eppure non c'è affatto caldo! >> mi pose una mano sulla fronte << Non mi sembra che tu abbia la febbre... >>
<< No! Te l'ho detto: sto a meraviglia! >>
Non era vero, stavo male... ma non volevo ammetterlo. Lo sapevo benissimo perché ero in quelle condizioni... stare solo in casa con Malik, essere vicino a lui ed ora pure a petto nudo, mi sconvolgeva. Dopo quel pensiero sporco, poi!
Malik mi guardò con aria premurosa e mi chiese:
<< Vuoi sdraiarti un po' a letto? Andiamo lì a leggere, se ne hai voglia. >>
Dopo quella frase mi passò la voglia di leggere... Se andassimo in camera sua, probabilmente non riuscirei a controllare i miei impulsi animali.  
<< No. >> risposi (da perfetto scemo) << Tanto ora mi passa... >>
<< Pressione alta? >>
<< Penso di sì... >>
<< Mi dispiace... >>
Non fui certo di quello che avevo sentito: Malik mi aveva appena detto: 'mi dispiace?'. Forse allora teneva a me...
<< Malik... ughm... no nulla. >> volevo chiedergli se davvero gli dispiaceva, ma non mi sembrò il caso.
<< Bakura, da quando siamo soli ti comporti in modo alquanto strano... cosa c'è? Ti imbarazza stare con me? >> chiese, sorridendo candido.
Che perfido! Chiedermi queste cose!
<< Ma dai! Buffone! Avanti, leggi. >>
<< Allora... >>
Malik lesse il diario per circa un paio d'ore, fermandosi di tanto in tanto per dire la sua e parlare con me.
Dopo circa un'oretta mi ero calmato e mi ero rimesso la maglietta. C'era comunque molto caldo in quella casa, sicuramente Isis e Malik, essendo egiziani, non lo soffrivano più di tanto.
Nel diario non c'era nulla degno di nota, a parte che ,da quanto scriveva l'avo di Malik,c'era una persona nel suo cuore che poteva solo amare a distanza, della quale non aveva scritto il nome. Mi ricordò la mia storia di come mi piaceva Malik; anche se dovevo  amarlo distanza non volevo rinunciare a lui.
Poi di notevole c'era che lo scrittore del diario aveva l'identico carattere di Malik! Incredibile!
Passate le due ore, si erano fatte più o meno le quattro e mezzo. L'egiziano chiuse il diario e mi sorrise.
<< Bene, >> mi disse contento << il mio antenato mi ha fatto seccare la gola, tanto parlare, ma almeno ho rinfrescato il mio Egizio! >>  
<< Hai letto molto bene, sai? >>
<< Grazie, ma ora sono stanco. Riprendiamo dopo cena? >>
<< Sì, nessun problema. >>
<< A proposito, come stai, ora? >>
Che gentile, si preoccupava davvero di me.
<< Bene. >>
Mi sorrise scarmigliandomi i capelli e si alzò dal divano.
<< Vuoi che preparo un dolce da mangiare con il tè? >>
<< Sai cucinare?? Ed allora perché a cena tu ed Isis mangiate scatolette? >>
<< ^_^ Perché la aspetto per cena, solo che torna tardi e non mi sembra il caso di cucinare oltre dieci. >>
<< Beh, hai ragione, ma potresti cucinare da prima e poi riscaldare la cena. >>
<< No, a volte Isis non ha voglia di cenare. Tanto vale mangiare una scatoletta. >>
<< Mah... >> feci non molto convinto... Sarà perché a cena mangio gli avanzi del pranzo!
<< Per esempio, oggi a pranzo la salsa al curry sul riso l'ho fatta io! >>
"COOOSAAA?!?! Riso al curry?!?! Ora ho capito perché stavo morendo di caldo!!!" capii.
<< Fammi indovinare, Malik, a te piace piccante il curry? >>
<< Sì. >>
<< Lo supponevo... >> borbottai e gli spiegai che avevo capito il perché stessi morendo di caldo subito dopo pranzo.
<< Ma scusa, non te n'eri accorto? >> mi chiese.
<< No, mi sembrava qualcos'altro... >>
<< ... >> "Oh, buon Ra..."
Tutto il pomeriggio passò tranquillo - la crostata di Malik era buonissima - e dopo la sostanziosa merenda, andammo a giocare a Magic & Wizards: tre partite, la prima la vinse Malik, la seconda io e la bella pari! Per la prima volta non giocammo con ologrammi ma su un tavolino... come persone normali! Per quanto sia normale io, lo spirito di un millenario anello, innamorato di lui, un Egiziano che prima aveva cercato di confinare la mia anima e quella dei miei 'amici' nel regno delle ombre!
Così ci divertimmo tutto il pomeriggio in santa pace, finché....


Domenica sera
Ore 20:00  
Casa Ishtar 
Alla TV stavano trasmettendo le nuove puntate di "Slam Dunk" e io ed il mio amico eravamo appiccicati allo schermo, finché non sentimmo il suono del campanello.
# DLIN-DLON #
<< Il campanello! Che barba! >> fece Malik, alzandosi dalla sedia del rettangolare tavolo di cucina << Vado io, tu dimmi cosa succede! >>
<< Sì. >>
Sentii la porta aprirsi e qualche cosa che suonava come un: 'Fammi passare, svelto!', dei passi in corsa e poi vidi Isis fiondarsi a mille sul tavolo con le braccia cariche di buste.
<< Isis!!! >> feci un po' spaventato da quell'irruzione.
<< Ciao Bakura! Allora... >> nel frattempo arrivò anche suo fratello << vi ho portato la cena, però non posso trattenervi con voi perché Seto mi ha chiesto di uscire con lui [Noooo! T_T NdYugi] per mostrarmi un progetto [Ah, allora va bene! ^_^ NdYugi], quindi buon appetito. Ora io esco, ci vediamo! Ciao! >> ci salutò, sorridendo in maniera preoccupante, lo stesso sorriso del fratello.
Senza darci il tempo di chiederle una qualsiasi cosa, corse via e richiuse la porta.
Malik aggrottò le sopracciglia e commentò:
<< E non si è nemmeno tolta la scarpe per entrare... >>
<< Ti aiuto a pulire... >>
<< Ma no, tu sei l'ospite! Finisci di guardare l'anime e se vuoi comincia a vedere cosa c'ha comprato Isis. >>
Era incredibile, per tutto il giorno mi aveva trattato come se fossi di cristallo: era attento a tutto quello che facevo, si preoccupava per me, mi trattava con tutta la gentilezza possibile.
<< OK. >>
Mentre Malik lavava in terra, mi guardai la fine di Slam Dunk e poi cominciai ad apparecchiare il tavolo.
Verso le otto e mezza, Malik finì di pulire e, dopo essersi lavato le mani, venne in cucina. Io lo attesi all'entrata.
<< Ora chiudi gli occhi e seguimi. >> gli feci.
Lui obbedì, chiuse gli occhi e mi tese la mano. Gliela strinsi fra la mia, spensi la luce dell'andito, lo portai in cucina e lo feci sedere al suo posto.
<< Posso aprirli, ora? >>
Mi misi seduto anch'io nel posto davanti al lui, dalla parte più stretta del tavolo, e poi gli risposi.
<< Certo! >>
Aprì gli occhi e trovò la tavola perfettamente apparecchiata, con le portate su diversi piatti di ceramica ed una candela bianca al centro del tavolo, unica fonte di illuminazione della stanza dato che la TV era spenta.
<< TADAAN! Per Antipasto: Antipasto Caldo con Pane Fritto; Primo: Spaghetti di Soia alla Piastra; Frutta: Occhi di Drago e Dessert: Gelato Fritto! >> gli elencai.
<< Bakura, non ti dovevi disturbare tanto a mettere il tavolo! >> mi fece.
<< Beh, per tutto il giorno hai lavorato tu, almeno qualcosa fammela fare. >>
<< Allora, grazie! Ah! Come è finito Slam Dunk? >>
<< Hanamichi ha fatto il tonto come al solito e non ha passato la palla a Rukawa... così ora sono sotto di cinque punti ad un minuto e mezzo dalla fine. >> gli raccontai.
<< Me lo aspettavo... non l'avrebbe mai passata a Rukawa! >> disse depresso.
<< Già! >> risposi con lo stesso tono.  
Mangiammo l'antipasto senza particolari discussioni, quando mi vennero in mente una domanda.
<< Come mai Isis avrà scelto questo menù? >> gli chiesi.
<< Mah... sarà perché è quello preferito dall'autrice! Ehy, autrice fallita? Visto che in questo periodo sei in vena di scrivere, di a tutti cosa e come sono questi piatti! >>

*Faccio la mia entrata in scena prendendo una vignetta a parte*
Il Pane Fritto non è un piatto tipico cinese, più che altro lo danno a noi italiani nel caso che qualcuno lo richieda visto che non mettono il pane in tavola.
L'Antipasto Caldo è un mix di antipasti: nuvole di drago che sono delle cosette che sembrano patatine fritte rotonde e bianche molto sottili e spugnose che hanno sapore di pesce (a me non piacciono se non accompagnati da una salsetta agrodolce rossastra della quale non ho mai saputo il nome), involtini primavera, una cosa non meglio nota a forma di mezzaluna ripiena con al centro della carne, le verdure fritte, un parallelepipedo a base rettangolare di carne poggiato sopra una sfoglia di soia dal nome a me sconosciuto e mi sembra basta. Esiste anche l'antipasto freddo, ma non l'ho mai assaggiato.
Gli Spaghetti di Soia alla Piastra sono spaghetti di soia cotti alla piastra con contorno di verdure.
Gli Occhi di Drago è uva bianca sciroppata.
Il Gelato Fritto è una pallina di normalissimo gelato avvolto nella frittura.
Un consiglio: Con tutta questa roba fritta vi verrà l'aerofagia e, se non date ascolto alla natura che vuole eliminare il gas, avvertirete pesantezza di stomaco per parecchio tempo dopo il dessert, quindi non ingozzatevi e ruttate dopo i pasti.  
Ringrazio i miei parenti che mi hanno aiutata a ricordare che cosa contiene l'antipasto caldo.
Grazie per l'attenzione, vi lascio di nuovo a quei due... che a quel che vedo sono arrivati già agli Occhi di Drago.
Ciao-Ciao! 

<< Ottima cena! >> disse felice Malik.
<< Ma se non hai nemmeno finito! >> scherzai.
<< Ahah! Tanto ci manca solo il gelato. >> rise.
Durante la cena cazzeggiammo allegramente, parlando del più e del meno. Era così bello parlare con lui, di solito non ci soffermavamo mai in lunghi discorsi, un vero peccato. Oltre a essere stupendo, Malik era anche molto intelligente.
Appena finimmo la frutta sciroppata, ritirai i piatti e li misi nel lavandino tra le lamentele dell'egiziano che non voleva che lo facessi perché era lui il padrone di casa... che tipo!
Avvicinai i due piatti del dolce ai nostri posti e mi risedetti; così, armati di cucchiaino, arrivammo al tanto sognato dessert entrambi erano al cioccolato: erano a dir poco squisiti!
Guardai Malik mentre leccava il cucchiaino... avrei tanto voluto essere quel gelato per toccare le sue carnose labbra ed essere lambito dalla sua dolce lingua... Oppure avrei preferito che mi chiedesse di pulirli le labbra dal gelato una volta terminato.
Nemmeno il tempo di finire un altro dei miei soliti pensieri che, mentre Malik stava portando verso la bocca il gelato, questo gli cadde dalla posata e gli finì proprio sul giugulo.
Si mise una mano a coprirsi gli occhi.
<< Nooo. Che idiota che sono! >> esclamò.
Cavolo! Quando si dice che basta chiedere...
Senza lasciargli tempo di realizzare quanto stava accadendo, mi alzai, aggirai il tavolo, mi sedetti a cavalcioni sulle sue cosce e cominciai a leccargli sensualmente il gelato che gli era caduto.
Lui cominciò ad ansimare, reclinò la testa all'indietro e mi abbracciò stringendo le mani nella mia maglietta.
Mi stava lasciando fare, era un ottimo segno!
Una volta finito, cominciai a dargli piccoli baci sul collo. Lo sentivo tremare, con le sue sottili mani scese più giù della mia schiena, fino ad arrivare al fondoschiena e quando sentii che mi stava stringendo forte produssi un suono che sapeva di piacere.
<< Bakura... >> sussurrò e lo vidi arrossire.
Ma che stavo facendo? No, sicuramente era un'altro di quei miei sogni erotici... però non ne avevo mai fatto uno così reale.
Malik mi guardò e mi prese le mani con le quali gli stavo accarezzando la testa e se ne fece scorrere una sul busto, per poi arrivare all'altezza della vita dove si fermò un attimo, per poi insinuarmela sotto la sua maglia vermiglio e lasciala andare. Come attratto da una misteriosa forza, gli sollevai la maglietta e cominciai ad accarezzargli il petto, mentre Malik poggiava l'altra mia mano sulla sua intimità. Dopo quel gesto, capii che non avevo più il completo controllo del mio corpo, così dovetti alzarmi da lui, prima di commettere qualcosa di cui mi sarei pentito perché avrebbe potuto veramente intaccare l'amicizia tra me e l'egiziano.
Per fortuna non mi fece domande, anche perché sarebbe stato imbarazzante anche per uno come me.
Tornai al mi posto, mi risedetti e gli sorrisi.
<< Mangia il gelato che con questo caldo si scioglie... >> gli dissi in tono neutro.
<< Ma tu hai sempre caldo, Bakura? >> scherzò, con le guance ancora rosate.
<< Perché, tu no? >>
<< Ora sì... >> fece malizioso.
<< Ahahaha! Cerca di non sporcarti più, OK? >>
<< Ci provo! >>
Finimmo in pace il dolce e sparecchiai la tavola mentre Malik mi aiutava.
<< Ora faccio i piatti. >> dissi fermamente convinto.
Il mio... complice? partner? amante? o era ancora semplicemente un amico dopo quello che stava per succede? comunque, Malik, mi lanciò un'occhiataccia, ma io gli dissi severo:
<< Tu vai a scuotere la tovaglia! >>
<< No, Bakura! Lascia fare a me! >>
<< No. Io lavo i piatti, altrimenti non ti parlo più! >>
Con una faccia arrabbiata nera, prese la tovaglia e, borbottando arrabbiato, andò alla finestra.
Mi rimboccai le maniche della maglietta a strisce orizzontali bianche e celesti ed aprii il rubinetto dell'acqua calda.
<< Malik? >> lo chiamai << Dove lo trovo un grembiule? >> non avevo certo intenzione di bagnarmi!
<< Appeso. >> mi rispose secco.
<< 'Evviva l'allegria!' >> gli feci di rimando << Perché ora sei così arido con me? >>
<< Perché non dovresti lavorare! >> quasi mi urlò contro, ripiegando la tovaglia e mettendola in un cassetto della credenza.
<< Uffa! A me fa piacere! >> gli risposi indossando il grembiule.
<< A me no. >>
Mi girai, presi il detersivo dal ripiano sotto il lavandino e cominciai a sciacquare i piatti.  
<< Mi tratti come se fossi tua moglie incinta... >> dissi,più a me stesso che a Malik.
Appena terminai di dirlo, sentii Malik abbracciarmi la vita da dietro ed appoggiare la testa sulla mia spalla.
<< Malik... >> feci stupito, sussultando.
<< Shhh... >>
E restammo entrambi così ad ascoltare il suono del silenzio di quella stanza buia illuminata ancora da quella candelina che avevo messo vicino a me per farmi un po' di luce... un suono offuscato dal nostro respiro, dall'acqua che scorreva e dalle stoviglie che mettevo nello scola piatti ad asciugare...


Subito Dopo
Ore 21:45
Casa Ishtar 
Quando finii di lavare i piatti, Malik mi accompagnò all'uscita. Ormai era tardi e dovevo tornare a casa, anche se mi sarebbe piaciuto restare a casa Ishtar a 'dormire' con Malik, magari nella stessa stanza... o meglio nello stesso letto... nello stesso corpo...
<< Spero che abbia gradito la cena! >> feci con un ghigno.
<< Beh, il massimo sarebbe stato se ti fossi fatto trovare sdraiato sul tavolo, tutto coperto di panna... >> mi disse, rispondendo al mio ghigno << ... ma anche così è stata bellissima... >> si avvicinò a me e fece scorrere le sue labbra sulla mia pelle, partendo dal collo per arrivare all'orecchio, mentre una mano mi teneva un braccio e l'altra mi accarezzava i capelli; mi sembrava di essere in uno di quei sogni erotici su me e Malik che facevo spesso... << Grazie per l'indimenticabile giornata... >> detto questo mi diede un bacio sulla guancia, molto vicino alla mia bocca.
<< Malik, di niente, grazie a te. >> dissi abbracciandolo << Ci vediamo domani? >>
<< Certo, vieni quando vuoi... >> sussurrò, sussultando.
Non ce la feci più a trattenere gli istinti animali soffocati per tutta la cena, così gli diedi un bacio sulla guancia e mi voltai per andarmene in fretta e furia, ma Malik mi abbracciò da dietro.
<< Buonanotte, Bakura... >> mi disse, più dolce del miele.
<< Malik... >>
<< Vai o farai tardi, ti aspetto domani... guai a te se non viene almeno per le nove... >> disse, arricciando appena il labbro superiore. Sembrava felice.
<< D'accordo, Malik. >>
<< Butterò mia sorella fuori di casa con qualche scusa, OK? >> disse senza malizia.
<< Perfetto! >> risposi e detto ciò me ne andai come un fulmine da quella casa, perché mi sentivo i pantaloni particolarmente stretti sul davanti, e restare lì sarebbe stato un grosso rischio!


Più Tardi
Ore 22:35
Casa di Bakura  
Mi stavo facendo un bel bagno rilassante pensando a Malik quando ad un certo punto mi ricordai di una cosa importantissima! Schizzai fuori dalla vasca, afferrai il primo asciugamano che trovai a tiro e mi precipitai al telefono.
Composi il numero di casa di Malik e aspettai con impazienza che qualcuno rispondesse.
# TUU... TUU... TUU... #
Cribbio! Muovetevi a rispondere!!! è_é'
# TU-- CLICK # << Pronto? >>
Finalmente sentii una voce dall'altro capo del filo... la bella voce di Malik.
<< Malik, ciao! Sono Bakura! >>
<< Ciao Bakura, dimmi! >> lo sentì un po' imbarazzato, non si aspettava la mia chiamata.
<< Senti, per domani c'è un grosso problema: vedi, mi sono dimenticato che devo lavorare di mattina, inizio alle sei e mezzo e finisco alle tre, quindi prima delle quattro non posso venire a casa tua. Mi dispiace non essermene ricordato prima. >>
<< Ah... capisco... >> disse mogio. Dalla voce sembrava triste...
<< Davvero Malik, mi dispiace tantissimo. >>
<< Non importa... >> mi sussurrò triste; sicuramente gli importava eccome!
<< Ci vediamo domani pomeriggio, allora. >>
<< Sì... va bene... Buonanotte... >> soffiò.
<< Buonanotte. >>
<< Ehm... Bakura... ? >>
<< Sì? >> incalzai.
<< No, nulla... 'Notte >> sussurrò.
<< 'Notte >> e mettemmo entrambi giù il ricevitore.
Mi dispiaceva davvero non poter passare un'altra giornata intera con lui, però il lavoro non poteva aspettare. Non potevo nemmeno chiedere un cambio ad un collega perché l'indomani avremo lavorato tutti in quanto due dei nostri erano in malattia... che dura la vita di un cameriere!
Così tornai a risciacquarmi e, una volta finito, mi coricai mentre i pensieri delle cose accadute quel giorno mi si facevano strada nella mente, cullandomi fino a farmi addormentare nel sogno più dolce che abbia mai fatto in cinquemila anni....

[ Continua... ]




-Note: Slam Dunk è un manga sportivo che parla di Basket. Hanamichi e Rukawa sono due componenti della stessa squadra protagonista, lo Shohoku, sempre in rivalità tra loro, al punto di non aiutarsi quasi mai durante le partite, mandandoci di mezzo anche la vittoria della squadra. 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: XShade_Shinra