Per un brivido.

Quella sera al Victor Victrola, era stata sicuramente la più eccitante della sua vita. Perché, spogliandosi delle sue vesti, della collana di perle che le stringeva il collo, dei futili dettagli che la rendevano più divina che umana, Blair Waldorf scopriva di essere un'altra persona.

Nemmeno quando aveva ricevuto il primo bacio da Nate, si era sentita così eccitata – ed era stato parecchio agognato quel bacio, in quanto il suddetto ragazzo non voleva infangare le sue labbra, ci voleva andare cauto, già quand'erano due melensi adolescenti lui si premurava di non violentare la sua bocca.

Non ricordava di essersi mai sentita così se stessa, fino ad allora. Quando aveva lasciato liberi i boccoli castani in modo tale che vagassero sulla sua epidermide come più aggradava loro, era come se si fosse liberata della corona, come se Queen B non fosse altro che una leggenda metropolitana e la ragazza che si stava scatenando in quel momento come una qualsiasi adolescente della sua età su quel palco limitatamente grande, fosse solo una copia, una sosia della reale.

Quella sera sembrava non trovar mai fine. Come se la notte dovesse disputar col giorno il sorger del sole... D'altronde, sapevano entrambi, che col giorno maturavano nuove certezze, ora che il brivido d'eccitazione notturno era sopito del tutto. Blair si sarebbe svegliata sui sedili di una limousine, il corpo completamente succube di Chuck, il freddo che le avrebbe congelato le vene – era nuda, così come la sera prima aveva denudato la sua anima, ora, davanti al ragazzo aveva messo il suo corpo in ridicolo, offrendoglielo su un piatto d'argento.

L'eccitazione pareva un pallido ricordo, ora che una lacrima giustiziava indegnamente il suo zigomo.

Visto quanto si paga un brivido, B?

***

Mah! Un pensierino Chuck/Blair non ci sta mai male, specialmente quando si è in tutt'altre faccende affaccendati 

(Notasi: studia Filosofia). Fra un po' aggiornerò anche l'alfabeto, scusate, ma la scuola è una tortura ç_ç.

Un bacione,

Kiki =).