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Autore: liviawood    12/06/2005    14 recensioni
La mia prima One-Shot, ambientata dopo la fine de "Il Canocchiale d'Ambra", l'ultimo libro della trilogia "Queste Oscure Materie" di Philip Pullmann
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lyra camminava solitaria per le squallide vie periferiche della "sua" Oxford, lo sguardo perso per terra; Pantalaimon la seguiva, abbattuto.
Era passato così tanto tempo.
Eppure, se si sforzava, poteva ancora sentire il sapore di Will sulle sue labbra.
"Chissà com'è lui ora?"
Aveva il ricordo di un Will ragazzino con una Lyra ragazzina.
Ma lei non era più una ragazzina.
Ormai era una giovane donna, per di più molto bella, come lo era stata la signora Coulter, sua madre, anche se lei non se ne rendeva conto.
Era immersa nel mondo del lavoro: aveva in poco tempo recuperato la capacità di leggere l'Aletiometro, anche se non riusciva più bene come prima, e ora insegnava in un college femminile, alternando questo lavoro all'interpretazione della bussola della verità.
Ma nel suo cuore il buco lasciato da Will sanguinava ancora: non aveva più preso in considerazione neanche un uomo dopo di lui, non ci riusciva.
Sognava ancora il loro primo bacio, il loro infantile sogno d'amore, troncato sul nascere dalla loro stessa essenza; facevano parte di due mondi diversi, non avrebbero potuto vivere insieme: le porte tra i mondi andavano chiuse.
E, nonostante tutto il tempo passato, Lyra non poteva fare a meno di desiderarlo ancora, e più intensamente, con una consapevolezza maggiore, dovuta all'età.

*** ***



Will camminava solitario per le squallide vie periferiche della "sua" Oxford, lo sguardo perso per terra; il suo daimon lo seguiva, abbattuto.
Lyra, Lyra, Lyra...
Chissà com'era diventata la sua Lyra? Era diventata bella come sua madre?
Lui era cambiato molto: era diventato un giovane uomo alto e atletico, abbastanza attraente ma sempre, perennemente malinconico.
E sempre solo, sopratutto dopo la morte di sua madre: Will, un ragazzo che rifiutava ogni relazione che andava più in là della semplice amicizia, un ragazzo chiuso in se stesso, che viveva in un altro mondo.
Will se ne rendeva conto, ma il dolore lacerante che aveva provato quando aveva dato l'addio a Lyra non accennava a diminuire, logorante e bruciante, come un pugno di braci ardenti nel cuore.
Quante notti aveva passato cercando di darle un volto da adulta, sognandola, desiderandola con intensità dolorosa, tentando di abbracciare il suo corpo con la mente?
Lyra, Lyra, Lyra...
Ma...
Cos'era quella? Quell'apertura nell'aria, sospesa davanti a lui?
Il dito monco cominciò a pulsargli dolorosamente. Il ricordo della Lama Sottile, il coltello argenteo che apriva le finestre tra i mondi...
Ne era rimasta una, una che non era stata chiusa.
Era lì, davanti a lui.
Will esitò. Chissà in che mondo portava, chissà in che luogo di arcane magie?
Il suo daimon schizzò oltre la finestra.
Will sentì il familiare strappo al cuore, che però fu ben presto rimpiazzato da un'altra sensazione...
Un calore che si diffuse in tutto il suo corpo.
Una giovane donna aveva appena attraversato la finestra, una giovane e bellissima donna.
Il corpo snello e sottile era avvolto da un corto e leggero abito di seta che si appoggiava morbidamente sulle dolci curve della ragazza.
I lisci capelli biondi che le arrivavano alle spalle incorniciavano un viso dolce e in qualche modo infantile, ma molto sensuale: la piccola e invitante bocca rosse, gli enormi occhi blu circondati da folte ciglia...
Un viso che Will conosceva molto bene, anche se lo ricordava completamente diverso, il viso di una bambina.

La ragazza aprì la bocca, sconvolta dall'improvviso riconoscimento dell'uomo che aveva di fronte.
"Will..."
"Lyra..."
Non ci fu bisogno di parole.
Lyra si avvicinò a lui, finchè Will non potè sentire il calore che si irradiava dal corpo della ragazza, la quale gli cinse il collo con le braccia.
“Mi sei mancato, Will”
“Mi sei mancata anche tu, Lyra. Non ho smesso un singolo istante di pensare a te”
Will appoggiò le mani sui fianchi della ragazza.
“E ora, finalmente, siamo di nuovo insieme, Will”
“Ora e per sempre”
Will si chinò su di lei e la baciò, come non faceva da anni ormai.
E Lyra rispose al bacio, avida e impaziente come sempre.
Ormai nulla li avrebbe divisi, e lo sapevano, ma quello era il loro momento magico: dovevano gustarlo e viverlo come se fosse l’ultimo, avvinghiati e uniti nel sentimento che li legava da anni.
  
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