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Autore: MissKaulitz1995    08/11/2009    3 recensioni
One shot ispirata a Phantomaider...
Bill s'innamora di una ragazza, o meglio, di un fantasma, che ha visto solo nei sogni...
E ormai è un anno che la sogna tutte le notti, e decide di incontrarla una notte per vedere se anche lei lo sogna sempre...
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo scusa... è la prima One-Shot, e so che fa schifo... non so se il significato di Phantomaider è questo, ma è ascoltandola che è nata questa storia... Ringrazio già tutti quelli che avranno la pazienza di leggerla!! Buona fortuna!


Aura

Gas and blood
Is all I’ve got, in you I trust
The final exit’s
Passin’ by, the wheels run free
Under me
It’s you, I feel, A million sparks are
Falling Down
I turn the wheel around.

Bill era in macchina, e stringeva forte le mani sullo sterzo. Sudava freddo, ed era abbastanza preoccupato. Stava facendo una pazzia, lo sapeva bene. Ma intanto era già un anno che la sognava… Quel giorno, era già un anno. Perché proprio un anno prima iniziò a “incontrarla” tutte le notti nei suoi sogni… Era come se nei sogni avesse una secondo vita. Non conosceva il suo nome, ma solo quello… Parlavano nei sogni, molto spesso l’aveva consolata quand’era triste e lei aveva fatto lo stesso con lui.
Mentre Bill guidava nella notte pensava ai suoi lunghi capelli biondi, alla sua pelle candida e ai suoi occhi verdi come il prato dove ogni notte si incontravano. Bill aveva cercato in tutti i modi di capire dove quel prato poteva trovarsi, ma non riuscì mai a trovare nessun’indizio.
Quella notte, a un anno preciso dalla prima volta che l’aveva sognata, la ragazza gli aveva dato un messaggio molto chiaro: si sarebbero incontrati ai giardini, alle 2 di notte.
Bill non credeva che i giardini alle 2 di notte fossero aperti…. Bill non sapeva nemmeno con sicurezza se lei esistiva.
Ma no, certo che esiste… Lei mi starà aspettando adesso…
Bill accelerò. Non vedeva l’ora di stringerla tra le sue braccia.

Kiss me goodbye
Into the light like a phantom rider
I’m dying tonight
So dark and cold I drive alone
Like a phantom rider
Can’t make it all on my own

Mentre guidava, però, Bill iniziò ad avere dei dubbi… Sapeva che esisteva. Ne era sicuro… Ma era sicuro anche che lei avrebbe fatto di tutto per incontrarlo?!
Bill l’amava… sapeva anche quello… Non aveva mai pianto per lei, non l’aveva mai incontrata, avevano parlato solo nei sogni… Ma sapeva di amarla. Ma lei lo amava?!
Bill rallentò e accese la radio, visto che la musica lo faceva sempre ragionare meglio. Bill stava inseguendo un fantasma. Bill era un fantasma. Pensò a tutte le sue fan… Chissà se anche loro tutte le notti sognavano di incontrarlo e parlargli… probabilmente molte di loro lo facevano… E tra queste, sicuramente, c’era anche lei… ed era come se fossero due fantasmi… e…
Bill pensò per un attimo di essere pazzo. Ma mandò subito via quel pensiero. Si può amare qualcuno che non si è mai realmente conosciuto? Certo… l’amore è un mistero, ma più Bill si avvicinava al luogo dell’incontro più era sicuro di amare quel fantasma.

I don’t know your name
But still believe, Now it’s the time
For you and me
Time for you and me… Time for you and me…

Bill sorrise. Finalmente era arrivato. E con suo grande stupore, i cancelli dei giardini erano spalancati. Bill scese dalla macchina ed entrò. Si fermò davanti al pozzo, era li che lei gli aveva detto di aspettarlo. Aspetto 10 minuti. Mezz’ora. Un ora. E di lei nessuna traccia…
Bill si gettò a terra, con le lacrime agli occhi.
Che stupido che sono stato, che stupido… lei non esiste!! Sto solo impazzendo…
Il fatto è che ho troppo bisogno di essere amato!
Bill continuò a piangere, e non la smetteva, perché in realtà sapeva che infondo ci credeva e ci sperava ancora…

HEY!! I’M HERE…WITH YOU

Bill udì dei passi, e smise automaticamente di piangere. Alzò lo sguardo: tutto attorno a lui era immobile. Poi scorse un movimento tra i cespugli, e si alzò in piedi…

I AM HERE, HERE



Appena riuscì a farsi spazio tra gli alberi e a spostare le foglie che li coprivano la vista Bill ebbe un tuffo al cuore. Davanti a lui, a pochi centimetri, lei era seduta sotto un albero con un sorriso beato sulle labbra. Aveva in mano un cellulare e sembrava stesse aspettando qualcuno…
Me… sta aspettando me…
Bill la fissò tra le lacrime, questa volta di gioia, e prima di andare verso di lei si convinse che non aveva mai amato tanto in vita sua.

LEAVE ME ALONE…



Bill fece un passo in avanti, ma ancora non voleva farsi vedere. Non sapeva perché, ma c’era qualcosa che gli diceva di restare lì…
Poi, a un tratto, l’espressione sul suo volto ritornò infelice di nuovo. Dai cancelli entrò un ragazzo alto, con i capelli biondi e mega sorriso che stava correndo verso di lei. Bill si nascose dietro l’albero. La ragazza, adesso, rideva dalla gioia. Corse dall’altro, gli saltò al collo, e fece quello che Bill stava proprio pregando che non accadesse… Le diede un bacio, un lungo bacio, quello che Bill sperava fosse dato a lui. La guardò meglio tra le lacrime…
E’ lei… dannazione, è lei!! Perché bacia lui e non cerca me?!
Perché sto piangendo così?
Bill rimase nascosto dietro l’albero e vide il suo fantasma scomparire insieme al ragazzo dietro i cespugli. Non la seguì, anche se sapeva che non l’avrebbe più vista. Quando non ci fu più traccia di nessuno dei due, il ragazzo si alzò. Si asciugò le lacrime con la manica del cappotto. Si diresse di nuovo verso l’uscita, tirando un sospiro di sollievo. Infondo lo sapeva, lo sapeva benissimo… Lui non sarebbe mai stato amato come desiderava, mai… Lui era destinato a stare da solo… Lui, che avrebbe potuto rendere una donna davvero felice. Ma infondo, lui era un fantasma… il fantasma di tante ragazzine sognanti… Chissà quante adesso stavano sognando di stringerlo forte…. Ma i fantasmi non si possono avere realmente…. I fantasmi non vivono. E guardando il suo volto pallido allo specchio, Bill si accorse che in realtà l’unico vero fantasma era lui…

Phantom rider… always die on their own.

  
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