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Autore: emmahp7    08/11/2009    3 recensioni
Da collocarsi subito dopo l'epilogo de "I cacciatori della notte". L'addio di Melissa al suo Rex. Buona lettura!
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I miss you

10:27

 

Ciao Loverboy

 

 

We can live like Jack and Sally if we want

Where you can always find me

And we’ll have Halloween on Christmas

And in the night will wish this never ends,

We’ll wish this never ends

< 

I miss you –Blink 182-

 

 

 

Melissa arrivò di fronte casa di Rex prima del previsto; si fermò in mezzo al giardino, alzò la testa e scrutò la coltre di nubi che oscurava il sole ormai da due settimane.

Dopo Samhain niente era più stato lo stesso, persino il tempo atmosferico sembrava essere stato modificato completamente dalla Mezzanotte. Come tutte le loro vite.

Melissa sospirò e guardò la porta chiusa che sembrava aspettarla, così come l’attendeva Rex dietro di essa. Il sapore dell’impazienza e della frustrazione che tentavano di essere tenute a bada, pizzicarono sulla sua lingua, salate. La Telepate sorrise, riusciva a vedere Rex che misurava a grandi passi lo stretto spazio dietro l’entrata.

Esci, sono qui fuori.

Cinque secondi dopo, con uno scatto, Rex aveva aperto la porta e l’aveva raggiunta, ed ora era davanti a lei che la osservava.

Rex perlustrò velocemente con lo sguardo la zona, Melissa capì che stava cercando il mezzo con il quale era arrivata a casa sua, ma non disse nulla.

Alla fine lui si arrese, - Come sei arrivata? – chiese.

- A piedi. – rispose semplicemente Melissa.

- A piedi? – ripeté Rex incredulo.

Lei fece spallucce, - Sono arrivata a piedi da te già una volta, ricordi? – si riferiva alla prima volta che si erano visti durante l’ora blu, quando erano ancora dei bambini spaventati e lei era venuta a cercarlo. Il giorno in cui era iniziato tutto.

Rex sorrise ed annuì.

Melissa sentì che il nervosismo di lui scemava, sostituito dalla malinconia del ricordo, - Mi sembrava appropriato venirti a salutare così, nello stesso modo in cui ti ho conosciuto! – concluse la Telepate.

Il sorriso di Rex si spense, la consapevolezza che il momento di separarsi era arrivato davvero si faceva largo nella sua testa e spazzava via ogni altra cosa. – Quando partite? – le domandò.

- Flyboy viene a prendermi tra poco. – si concesse una breve pausa, - Qui. – disse alla fine alludendo alla casa di Rex.

Lui la studiò un attimo, indeciso, - Avete preparato tutto?

Lei inclinò la testa, - Non c’è molto da preparare, no? Possiamo prendere quello che ci serve in qualsiasi posto, e durante l’ora blu abbiamo la Portalefiamme, non credo che avremo bisogno d’altro.

Rex annuì ancora; in realtà conosceva già ogni risposta, avevano organizzato la partenza insieme da giorni, ma Melissa non lo fermò. Sentiva che lui desiderava parlarle, ascoltare la sua voce ancora una volta, pretendeva di essere anche allora parte della sua vita. Rex non poteva sapere che avrebbe fatto parte della sua vita per sempre, che quello non era un addio, non doveva essere un addio, lei non l’avrebbe permesso.

- Qualcuno sa che state per andare? – continuò lui.

- No, Rex, tutti credono che siamo a scuola in questo preciso momento e che lo saremo per il resto della giornata.

- Già… - Rex sospirò, poi si guardò attorno. Quella parte del progetto l’aveva ideata lui: partire in giornata, mentre la gente normale era al lavoro ed i ragazzi normali a scuola, lontani dal coprifuoco notturno e dalla polizia, teoricamente senza trasgredire nessuna regola.

Avrebbero percorso la strada segnalata loro da Dess, decisa in base ai suoi calcoli; si sarebbero fermati in ogni città attraversata dal trentaseiesimo parallelo, avrebbero incontrato Jessica nella Mezzanotte e poi avrebbero aspettato; Melissa sarebbe rimasta in ascolto fino a scovare le menti degli altri Midnighters che si risvegliavano nel mondo tinto di blu, e li avrebbero istruiti sulla venticinquesima ora.

Melissa si avvicinò a Rex di un passo, - E’ un buon piano, ed è l’unico possibile! – gli prese la mano nella sua, entrambe protette dai guanti, ed anche attraverso la stoffa, riuscì ad assaporare la rassegnazione di lui nella sua bocca come qualcosa di liquido e dolciastro, - Solo vorrei che tu potessi venire con noi…

Rex puntò gli occhi nei suoi, scosse la testa, - Sai che non è possibile. Devo rimanere qui, studiare la tradizione, trovare un modo per liberare Jessica. E mio padre e Madeleine

Melissa lo interruppe sbuffando, - Madeleine guarirà presto, la sua mente è troppo potente per poter essere stata definitivamente danneggiata dallo scontro con l’oscuro dentro di te. Tra non molto tornerà ad essere la vecchia, spaventosa Medeleine, e a quel punto potrebbe anche prendersi cura lei di tuo padre.

Rex ridacchiò, - Sai che non lo farà, non ci aiuterà più. E sinceramente non credo di volere il suo aiuto. – spostò lo sguardo in lontananza, - E poi Jessica… Devo riportarla tra noi, deve esserci per forza una maniera per farla tornare. – fissò di nuovo Melissa, - Non dimentichiamoci che tutta Bixby è salva grazie a lei. Tutti noi le dobbiamo qualcosa…

Melissa appoggiò la mano inguantata sulla guancia di lui, il gusto deciso della sua determinazione si spanse sulla lingua.

Dovevo almeno provare… gli disse mentalmente sorridendogli.

Rex rispose al suo sorriso, Grazie per aver tentato…

Il sapore nella bocca di Melissa si trasformò, riconobbe la gradevolezza pungente del desiderio e in un istante seppe con assoluta certezza quello che stava per accadere. Non lo lasciò attendere, si avvicinò ancora di più a lui e lo baciò.

E lentamente consentì ai pensieri di Rex di abbracciarla, abbandonando il controllo che aveva raggiunto con le memorie affidatele da Madeleine, voleva perdersi in lui un’ultima volta.

La disperazione fu la prima sensazione a varcare le sue difese, così travolgente e profonda da farla tremare, gli si strinse addosso e rese il bacio più intenso, quasi con violenza. Un turbinio di nuove emozioni la attraversò: il dolore, la gelosia, la paura di perderla, il timore di non riuscire a sopravvivere senza di lei, si riversarono dentro la mente di Melissa senza filtri, così dirompenti come le provava lui.

La testa cominciò a girarle e per un attimo temette di rimanere senza fiato, ma non interruppe il contatto, si aggrappò al collo di Rex prepotentemente, lui le cinse i fianchi con la stessa veemenza e insieme scivolarono ancora più a fondo uno nell’altra.

La mente di Rex avviluppò quella di Melissa in una morsa irresistibile, gli permise di invadere le sue emozioni sostituendole con le immagini che lui le trasmetteva: la caccia, l’odore della preda, la bramosia della sua carne, del suo sangue. L’oscuro dentro di Rex sibilava e ruggiva infuriato ed eccitato allo stesso tempo. Poi Melissa colse il panico dell’amico, la creatura che fino a quel momento aveva tenuto sottomessa stava sfuggendo al suo controllo. Percepì i suoi sentimenti umani sopraffatti dagli istinti oscuri, l’angoscia di Rex che aumentava, la stretta delle sue braccia che s’indeboliva, la voglia di lui di spezzare quel legame per non farle del male.

Ma lei lo bloccò contro il suo corpo con forza, Lasciati andare, Rex, non mi farai alcun male…

Espanse il suo potere fino a sovrastare ogni pensiero del Vedente, la calma si riversò in lui come un fiume in piena, gli fece assaggiare il gusto del suo affetto, il bisogno di averlo accanto in ogni attimo, la tenerezza di cui si sentiva colma ogni volta che pensava a lui…

Vide l’oscuro fuggire, rintanarsi nell’angolo più buio dell’animo di Rex, nuovamente domato, il suo ultimo regalo prima di partire, Sei umano Loverboy, completamente umano…

Sulle labbra avvertì comparire un nuovo sapore (acidulo e leggermente amaro), quello di una frase nascosta nel profondo e che non doveva essere scovata, Non lasciarmi…

Mai, Loverboy, non ti lascerò mai…

Ruppero il bacio, ma rimasero abbracciati, le sensazioni provate che vorticavano nelle loro teste, i corpi che vibravano come se avessero appena ricevuto una scarica elettrica.

- Wow! – disse Rex a voce alta, - Avremmo dovuto farlo più spesso! – e sorrise.

Melissa identificò il gusto della sua euforia, - Ci sarà tempo, Rex, te lo prometto! – spostò lo sguardo sull’orizzonte e si staccò da lui, - Sta arrivando Flyboy. – disse.

Un attimo dopo la macchina di Jonathan entrò nel vialetto e si fermò di fronte ai due Midnighters.

Rex strinse la mano di Melissa. Lei lo guardò, - Sei ancora geloso di Flyboy? – sghignazzò sinceramente stupita e un po’ lusingata.

Lui sospirò, scosse la testa, - Lo so, scusami. Immagino che dovrò farci l’abitudine!

Spero proprio di no! Gli rispose lei con la mente.

E risero.

Jonathan fece scendere il finestrino, - Rex. – e abbozzò con la testa un cenno di saluto.

- Jonathan. – pronunciò Rex imitando il gesto del ragazzo.

Melissa aprì la portiera della macchina, si sedette dalla parte del passeggero e attese che Rex chiudesse lo sportello. Si sporse dal finestrino abbassato e prese la mano dell’amico per l’ultima volta, - Ci vediamo, Loverboy.

Ciao Cowgirl.

Jonathan mise in moto, le mani si separarono e la macchina sparì all’orizzonte sollevando una leggera nuvola di polvere.

 

 

 

 

 

 

00:00

 

 

 

 

- Si chiama “distaccamento”. – disse fiera Dess mentre mostrava il suo nuovo giocattolo: un’alta lancia realizzata da una sbarra di metallo pulito, molto simile a quella che aveva utilizzato Melissa ad Halloween per uccidere un oscuro.

Rex rabbrividì all’udire il nome dell’arnese e si chiese se, in fondo, la Polimatematica non godesse perversamente del fatto che erano rimasti solo in due a Bixby durante l’ora blu.

Probabilmente si.

– Grazie, ma non credo di averne bisogno! – affermò alzando le mani.

- Oh, eddai, Rex, l’ho fatta apposta per te! – rispose Dess piuttosto contrariata.

Rex sbuffò, - E va bene! – afferrò l’arma rassegnato e la soppesò passandola da una mano all’altra, benedicendo il fatto di non doverla toccare con la pelle nuda dato che anche quella sera si era ricordato di mettere i guanti.

– E’ davvero bella! – dichiarò notando le incisioni che correvano lungo il corpo metallico.

Dess annuì soddisfatta, - Sapevo che ti sarebbe piaciuta! – poi divenne seria, - Novità?

Rex scrollò la testa, - Niente. Tu non hai idea di quanto sia vasta la tradizione fuori da Bixby… - avvertì lo sconforto farsi strada nel suo cuore; aiutare Jessica si stava rivelando molto più difficile del previsto, specialmente dopo aver scoperto, con la collaborazione di Angie, che esistevano altre culture che potevano essere ricollegate alla Mezzanotte.

Dess tirò fuori dallo zaino una lunga catena tintinnante, - Non c’è niente di meglio di una bella battuta di caccia per risollevare gli animi! – assicurò la ragazza riferendosi agli oscuri, o almeno a quei pochi che avevano ancora il coraggio di farsi vedere in giro.

La bestia dentro Rex ruggì disapprovazione, lui la ignorò, - Non so se sono dell’umore giusto, Dess… - gli mancava terribilmente Melissa, gli mancava confrontarsi con lei, il suo sostegno in ogni situazione. I giorni sembravano più lunghi e la Mezzanotte gli riportava alla memoria i momenti passati insieme.

- Tornerà. – disse piano la Polimatematica senza guardarlo.

Rex chiuse gli occhi e si sentì straordinariamente stanco.

E d’un tratto, ai bordi della mente, percepì un flebile contatto, una connessione conosciuta, una carezza.

Cowgirl 

Si concentrò su quella presenza, riconoscendone il tocco, il suo sapore sulla lingua.

Melissa…

L’aveva trovato anche se era a chilometri di distanza. L’avrebbe trovato ovunque…

- Tornerà. – dichiarò ad alta voce.

Strinse la lancia in mano e si dedicò Dess che lo aspettava a pochi passi di distanza, - Andiamo a sperimentare il tuo regalo.

Lei sorrise e s’incamminarono assieme nell’ora blu, con la consapevolezza che prima o poi le cose sarebbero andate per il verso giusto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho scritto questa ff a tempo record, un giorno (record per i miei standard… di solito in un giorno io scrivo una frase!). Ho finito ieri di leggere il capitolo finale della trilogia “I DIARI DELLA MEZZANOTTE” -I cacciatori della notte-, che tra l’altro ho trovato bellissimo e mi ha commosso quasi fino alle lacrime, e mi è venuto subito in mente questo…

Ho cercato di essere il più possibile fedele all’originale e spero di esserci riuscita. Ditemi voi.

È la prima volta che mi cimento con qualcosa che non sia Harry Potter e mi auguro di non aver combinato un disastro, d'altronde Rex e Melissa hanno stimolato la mia fantasia ed io ho dovuto rispondere al richiamo dell’ispirazione. Vi chiedo scusa se non è di vostro gradimento e sentitevi liberi di qualsiasi genere di commento…

Grazie a chiunque leggerà.

Alla prossima.

 

Emmahp7

   
 
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