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Autore: Angels4ever    11/11/2009    2 recensioni
Una bambina in un orfanotrofio ritroverà finalmente i genitori...i suoi idoli...leggete e commentate la mia piccola shoart!!!!!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza Origine






Scommetto che tutti voi hanno dei genitori, delle persone che gli danno il bacio della buona notte ogni volta che vogliono, che gli rimboccano le coperte la sera, gli cucinano pasti succulenti, cantano le ninna nanne.


Io purtroppo, non ho avuto questa fortuna...


Sono cresciuta in un orfanotrofio di Roswall in New Messico, e spesso mi soffermavo a pensare a come fosse fatta la mia mamma. Mora o bionda? Occhi chiari o scuri? Dolce o permalosa? Simpatica o viziata? Un'amica o una di quelle mamme a cui non puoi dire niente?


Nel posto in cui ero cresciuta, non c'erano persone buone...la direttrice era una vecchia megera che ricordava tanto una befana,e non sto esagerando! E lo stesso valeva per i nostri istitutori, ambigui e senza scrupoli.


I miei compagni erano tutti più o meno simpatici, e li consideravo fratelli.


Tuttavia sentivo la mancanza di avere una famiglia...

Un giorno, all'età di cinque anni, mi avviai a passo svelto verso l'ufficio della direttrice, per chiederle anche la più piccola notizia dei miei genitori.


Ero stufa di essere presa in giro, era giunto il momento di sapere la verità, costi quel che costi.


Bussai con decisione, aspettando che la porta si aprisse, come accadde poco dopo.


L'anziana donna, per me piccola e fragile anche troppo alta, mi squadrò dall'alto in basso, intimidendomi.


Chibiusa! Che ci fai ancora in piedi? È tardi! Dovresti stare a letto con gli altri!”mi rimproverò brusca.


M-mi scusi Miss Agata...e-e...che io...”


Si mise meglio gli occhiali cerchiati di corno sul naso “Si?”mi invitò.


V-volevo sapere...s-se potevate darmi qualche...informazione sulla mia mamma!”spiegai nervosa, sbattendo gli occhioni azzurri.


...mi dispiace ma non siamo autorizzati.”


La prego Miss Agata!”


“L'unica informazione che abbiamo è quella lettera che hai tu! E il ciondolo a forma di T!”


Chinai il capo, mentre la porta mi si richiudeva davanti.


Già...la lettera...quella stessa lettera che mi trovarono in mezzo alle coperte di lino bianco, fuori dalla porta dell'orfanotrofio.


Me la facevo sempre leggere dai ragazzi più grandi, non essendone ancora capace, finché non la imparai a memoria.


Cara Chibiusa...se stai leggendo questa lettera vuol dire che sei già cresciuta, e i o non sono lì con te...sappi che la tua mamma e il tuo papà ti vogliono tanto bene e te ne vorremo sempre...ma se ti abbiamo lasciato a Roswall invece che Albuquerque era solo per proteggerti.

Spero che tu sia cresciuta felice e forte, che era la nostra unica preoccupazione...chissà...magari un giorno...ci incontreremo, mia piccola Lady...


Con amore la tua mamma


G_B



Questo però non cambiava niente. Io l'avrei tanto voluta accanto a me. Sempre e per sempre.


In più avevo anche un soprannome bellissimo “Piccola Lady”, che non riuscivo proprio a capire da dove venisse.


Amareggiata tornai nel mio lettino freddo, sotto il dolce respiro di tutti gli altri che dormivano.


Rabbrividii sotto le coperte, congelate e poco spesse.


La sera dopo era domenica, e ci avevano dato il permesso di guardare la televisione.


Purtroppo, come accadeva ogni settimana, nessuno riusciva ad accordarsi per il programma da vedere. E prendemmo a litigare...


Voglio vedere i cartoni animati!”puntualizzò Melanie, di due anni più grande di me.


Ma ti prego! Vediamoci un film d'amore!”esclamò Jude, la quindicenne e più grande insieme e Michael.


Ceeeerto...come no!”la schermì quest'ultimo “Magari uno di quelli vietati ai minori.”e ci lanciò un'occhiata lunga e penetrante, a noi più piccoli.


Perché non ci vediamo X-Factor? Oggi c'è Baby G come ospite speciale.”trillai, era la mia cantante preferita, e non solo mia, ma anche di tutti gli altri. Musica pop e un po' rock , leggera, aperta a tutte le età.


Tutti concordarono, mettendo su BBC...proprio mentre Baby G stava cominciando a cantare la sua ultima canzone....Senza Origine.


-Balla fino a che pace non c'è, balla fino a che terra non è, prendimi così stringimi a te, gira intorno a me canta con me...


Wow...è bellissima!”commentò Michael.


Già...quanto vorrei una mamma come lei!”gorgogliò Alice, mettendo voce ai miei pensieri.


Baby G era bellissima, affascinante, e a mio dire anche tanto dolce, con una vice che affascinava il suo pubblico.


Senza origine...la strada e vie, tornano in me, le strane lacrime dei re...solitudine...che inganno sei, che inganno sei nei giorni miei...”



Nonostante i suoi occhi brillassero quando cantava, ero sicura che nascondessero un oscuro passato.


E il suo volto spesso diventava cupo...


Balla fino a che pace non c'è, balla fino a che terra non è, prendimi così stringimi a te, gira intorno a me canta con te, balla fino a che pace non c'è, balla fino a che alba non è, gira intorno a me canta con me balla fino a che terra non c'è...Senza origine...tra uomini e no, scivolerò, ancora in un deserto al neon.

Per non essere...strani oramai, nemica mai negli occhi tuoi...balla fino a che pace non c'è, balla fino a che terra non è, prendimi così stringimi a te, gira intorno a me canta con me...

Balla fino a che pace non c'è, balla fino a che alba non è.

Gira intorno a me canta con me...balla fino a che pace non c'è...


Ero attratta dalla musica, ma anche dagli sport...e avrei tanto voluto saper cantare come lei..avere il suo talento...come potevo?


Piramidi che girano in un gioco di luce...non fermarti mai...in questo rito che tempo non ho...

Balla fino a che pace non c'è, balla fino a che alba non è.

Gira intorno a me canta con me, balla fino a che pace non c'è...


Quando la canzone finì la folla era in delirio, e noi con lei.


“Wow...che creatura meravigliosa...”borbottò qualcuno.


Già...sembrava un angelo...” mormorò qualcun altro.


Quella stessa notte mi addormentai al pensiero della mia cantante preferita nei panni di mamma, cullata tra le braccia di Morfeo...


Il mattino seguente la direttrice ci svegliò tutti molto presto, chiamandoci in sala da pranzo, tutti in riga e in ordine come soldatini.


Bene ragazzi...oggi verranno da noi due ospiti importanti!”puntualizzò con le mani dietro la schiena.


Chi? Jennifer Lopez?”domandò stupidamente Clarisse.


La direttrice scosse la testa “NO...Baby G e Troy Bolton.”


Troy Bolton?!!”esclamai stupidamente ad alta voce.


Si Chibiusa.”rispose un po' stizzita.


Non potevo crederci! Troy Bolton era il fenomeno di basket più ambito...oltre ad essere un bellissimo uomo! Sposato da diversi anni con Gabriella Montez, o meglio Baby G. E noi avremmo avuto la fortuna di incontrarli dal vivo. Wow!


Mi sentii improvvisamente elettrica, al settimo cielo, frizzante, di buon umore...


...quindi mi raccomando! Dovete essere perfetti. E aiuterete i professori a pulire questo posto! Deve brillare!”


Per la prima volta nessuno ebbe da ridire, volevamo tutti piacere alla coppia, essere degni di loro e delle loro attenzioni.


Quando l'orologio scoccò le quattro del pomeriggio, eravamo seduti tutti attorno al tavolo, aspettando che la direttrice entrasse con i visitatori al seguito.


Lei era bellissima...mano nella mano con il marito, che la guardava come se fosse l'unica al mondo, dolcemente.


Salve bimbi.”ci salutarono.


Salve signori Bolton...”rispondemmo in coro.


Io, seduta all'inizio del tavolo, a tre centimetri da loro arrossii, cercando di farmi piccola piccola.


Bimbi...potete rivolgere a loro tutte le domande che volete!”esclamò la direttrice con finta voce affabile.


Ehm...a-avete figli?”domandai timidamente, anche se conoscevo già la risposta.


Gabriella si irrigidì appena, senza scacciare il sorriso “No...purtroppo no...”


Baby G...sei gelosa delle fan che ha Troy?”domandò Jude.


Scoppiarono a ridere, guardandosi per un tempo interminabile, poi lei rispose


Certo che lo sono! Ma io mi fido di lui...e di quelle galline che non mi fido!”

Chibiusa...vuoi fare qualche domanda tu?”mi chiese la direttrice con voce furba “Sei una grande fan di questa giovane coppia....o sbaglio?”


Arrossii se possibile ancora di più. Lo stava facendo a posta per mettermi in imbarazzo, sapendo della mia timidezza.


E-ecco...i-io...”balbettai.


Gabriella e Troy strabuzzarono gli occhi, per poi guardarsi. Non capivo il perché di tale reazione...


Mi avvicinai timidamente, e la signora Bolton si chinò su di me, prendendomi in braccio, baciandomi una guancia.


Lo sai che sei proprio una bella bimba? Hai degli occhi bellissimi. Quanti anni hai?”


Cinque...”risposi contando con le dita.


Lei annuì come se si aspettasse tale risposta.


Sei piuttosto pesantuccia.”ammise poggiandomi giù. Peccato, il contatto con la sua pelle e con il suo profumo mi piaceva.


Rimasi imbambolata a fissarli...erano bellissimi. Incontrare uno dei due ti faceva impazzire, ma vederli insieme era qualcosa di indescrivibile.


Miss Agata, possiamo parlarle un attimo?”intervenne Troy, con voce leggermente fredda.


Lei annuì conducendoli nel suo studio.


Senza farmi vedere gli seguii...la porta era rimasta leggermente aperta, e potevo vedere con esattezza Miss Agata camminare per la stanza, i coniugi Bolton stranamente nervosi, quasi irritati.


La risposta rimane sempre la stessa...”borbottò la vecchia megera.


Ma Miss Agata! Non può impedircelo!”protestò Troy facendo un passo avanti.


No?” la direttrice aggrottò la fronte scettica “Cinque anni fa però ve ne siete sbarazzati!”


Sa anche lei perché l'abbiamo fatto!”obbiettò Gabriella con le lacrime agli occhi, stringendosi di più al marito.


Chibiusa adesso è mia proprietà!”urlò la vecchia.


SUA PROPRIETA'??? Miss Agata!!!! E' di una bambina che stiamo parlando! È nostra figlia!!!!”


A quelle parole aprii la porta di scatto, tutti i presenti si girarono verso di me.


Tremavo e non avevo la forza di muovermi.


O no...Chibiusa...”mormorò Gabriella, coprendosi la bocca con la mano.


Piccola Lady...”sussurrò Troy. Ma ormai le loro voci erano suoni indistinti e lontani.


Troy mi fu accanto prima che toccassi terra, stringendomi tra le sue forti braccia, portandomi in alto...il mio papà...avevo sognato così tanto quel giorno!


E adesso non potevo crederci che fossero i miei idoli. Era impossibile...


Papà...”balbettai. “perché mi avete lasciata qui?”


Oh piccola...”gorgogliò la mamma avvicinandosi “Non avremmo mai voluto! Ma...c'era una donna che...ci minacciava...e non volevamo metterti in pericolo...”


Davvero?”domandai innocentemente.


Certo...piccola...tu sei sempre stata nei nostri pensieri. Eri il nostro angelo.”aggiunse papà.


A quelle parole scoppiai a piangere, senza riuscire a trattenermi.


No...ti prego piccola calmati!”esclamò mamma spaventata.


Cercai di riprendere un certo contegno.


Ho tante domande da farvi!!! Tipo...”


Tipo?”mi incalzarono.


Quando sono nata?”


Scoppiarono a ridere “l'11 novembre.”


Che bello! Avevo una famiglia!!!! con due genitori stra mitici...in più Miss Agata non aveva nessun diritto su di me...potevo desiderare di più?






NOTA AUTORE:


Ok gente...è da un po che non scrivo qui vero???? xD xD...bé...oggi è un giorno mooooolto importante...xk è nata la “figlia” MIGLIORE che si possa mai desiderare!!!!!!!!!Sono molto fiera di leiiiii...tanto tanto...xD

mitika_fra...o per me Chibiusa, Piccola Lady.

Tanti tanti tanti tanti auguriiiiiiiiiiiiiiiii di buon compleanno...ti voglio tanto tanto tanto tanto beneeeeee

So che non è il massimo...ma in questi giorni sono moralmente abbattuta...quindi non ho molta ispirazione...pardon!!!!!!!!!!!!



  
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