Bestia
La bestia arriva al galoppo del suo nero destriero.
Avvolge di nero l'oro dei campi.
Travolge il senso della vita che scandisce il tempo.
Nitrisce e scalpita in un orto non suo.
Brucia in un silenzio innascoltato, i germogli del grano maturo.
Li arde e li imputridisce sotto il peso dei suoi zoccoli potenti.
Li dilania della sua voce incantratrice.
I gambi si anneriscono sotto il peso della responsabilità.
Si piegano si, ma non si spezzano mai.
L'arroganza della bestia è il suo stesso peccato.
Di amare passioni è fatta la sua vita meschina.
E di crudele fine, si macchia l'esistenza.
Sotto quel peso ingombrante di cenere e lapilli
Il grano continua a crescere di volontà propria