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Autore: baka_the_genius_mind    12/11/2009    15 recensioni
«No, no.»
«Yuu, io no-»
«Puoi dirmelo domani, la settimana prossima o anche non farlo. Non è questo l'importante.»
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice:

Eccoci arrivati al temibile finale.

Sono terrorizzata e non lo nascondo.

Tanto più che sono nel bel mezzo di una grande crisi emotiva adolescenziale (xD). La parola è lunga e fa paura, ma in realtà è solo un po' di confusione mentale.

E la colpa è di Shin, vedete un po' voi.

No, dai. La colpa è della delusione che provo e anche di Shin, mettiamola così xD

Bene bene.

Annunci vari.

Finalmente *rullo di tamburi e squillo di trombe* anche io mi son vista The Invisible Wall.

Sottoscrivo le parole di haha Deneb: Aoi è da appiccicare al muro. (Ho anche capito di che gioiello parlavi, adorabile haha, nella tua fic quando hai parlato del making the video, di Aoi e Hell...beh, insomma, ho capito di che collana parlavi.)

Ma se c'è qualcun altro non da appiccicare al muro...di più, è Kai in Before I Decay. Porca zozza, oh!

In volata, irisviola, attenta la prossima volta che capiti nei dintorni di Udine, perchè se so che sei a meno di 100 km da casa mia ti salterò addosso spupazzandoti, sappilo.

Primo, per le interviste. Certe mi han fatto morire dalle risate! (Reita che dice di Kai: “Mi guarda sempre” è stata la chicca xD)

Ma soprattutto quelle di Aoi...insomma, finalmente le ho lette anche io.

Grazie *inchin inchin*

E poi giusto l'altro giorno sono stata a casa di tua figlia e l'ho depredata dei famosi CD.

Senti oh, una meraviglia. Son diventati reliquie in casa mia xD

Perciò, *pchuà* bacione in fronte a te.


Poi.

Bacione in un fronte anche a Jo, per nessun motivo in particolare, per il semplice fatto che esiste, mi sembra abbastanza per ringraziarla a vita.





Ah, a proposito.

E' da un po' di tempo che volevo chiedervi questo...insomma.

Com'è possibile che un autricetta come me sia finita tra i preferiti di tanta gente?

Insomma, vi siete tutti messi d'accordo per farmi gongolare?

Aredhel...e vabbè, lei si sa che è un angelo che mi ha preso sotto la sua ala protettiva e di questo non posso che essere onorata. BlackAngel, io ancora incrocio le dita per un tuo ritorno alla ribalta, botsuraku, ti vendo il mio cervellino per tre dinari, ti va? Che ultimamente sta facendo cilecca troppo spesso (no, vederti è stato troppo...troppo...troppo. Ero completamente su di giri, non so se hai notato xD), Deneb e dico Deneb mica baobao miciomicio: io ancora mi chiedo che razza di colpo in testa gli sia arrivato per costringerla a fare ciò, irisviola, che ho ufficialmente adottato come angelo custode nel momento in cui ha comprato a me e Shin acqua fresca quando eravamo pressate in mezzo alla coda del concerto di Miyavi, Kozuna, che non si perde mezzo capitolo della mia Sekkai e che io ringrazio infinitamente, LadyWay...ah beh dico! Una persona più dolce di lei non la si trova in giro, credete a me, Narah, mi inchino a te e alle tue recensioni, Riot Star, eccolo, altro nome! Dire che adoro lei e le sue fics è un eufemismo e infine *rullo di tamburi* Shinushio, che è una gran brontolona e che ha solo tre nomi fra i preferiti. Di cui uno sono io. Immeritato fino al midollo, ma sono sinceramente onorata.

Poi un sacco di persone che purtroppo non conosco ma che ringrazio infinitamente per la fiducia e un po' di lettrici che mi seguivano ai tempi di Eclissi di Luna (vi prego, non andate a leggerla! E' il mio primo esperimento [continuo a dare questo appellativo alle mie creature xD] e sarebbe da rifare tutto da capo) e che non sento da molto. Non le biasimo perchè ho fatto un cambio radicale di fandom e se a loro quello in cui scrivo adesso non interessa è un po' inutile continuare a seguirmi, no?






Ah, perdonami se riprendo la sdolcinatezza dell'altra sera, visto che l'ho interrotta con le mie lagne sonnolente.

Sappi solo che non mi darò pace finchè non avrò estirpato quel gene da te.

Non esiste che tu soffra e che io non possa far nulla. Punto.

E' tutto.

(e chi vuol capire, capisca)







La sorpresa fu tale da farmi venir voglia di piangere e ridere nello stesso tempo.

Come lo chiami se non...amore?”

Mya



















Loneliness

Beside You





Nel preciso istante in cui incontrai il suo volto mi sentii svenire.

Era così bello da sembrare finto.

I suoi occhi erano neri come la notte più buia d'inverno, neri come pece, neri come l'inchiostro, neri come le tenebre stesse...ma contenevano al loro interno una tale dolcezza che sembravano illuminare la stanza con la loro luce.

Incollai il mio sguardo al suo mento, obbligando i miei muscoli facciali ad accennare un sorriso falso e privo di significato, così vuoto che mi stupii anch'io della sua ipocrisia.

Aveva staccato prepotentemente il jack da Hellion, premurandosi di poggiarla -con delicatezza- sul divanetto di fianco all'amplificatore.

Ero troppo timido per aggredire verbalmente la gente arrogante ed autoritaria -figuriamoci Yuu- ma avrei morso a sangue chiunque avesse anche solo tentato di maltrattare la mia bambina e lui lo sapeva; da quel punto di vista mi comprendeva meglio di chiunque altro.

Rimanemmo in quella posizione per qualche minuto.

Io accovacciato per terra, le cuffie attorno al collo, lo sguardo terrorizzato che rifuggiva dal suo ed un finto sorriso sulle labbra, lui in piedi, il petto agitato da un fiatone ingiustificato, la sua En slanciata e sensuale in mano, uno sguardo umido e liquido, un'espressione spenta sul volto.

Non appena incontrai i suoi occhi ne rimasi intrappolato.

Erano fluidi, densi e scuri. Freddi.

«A-aoi...»

Il mio tremolante richiamo servì a riportarlo a terra.

Sembrò rinsavire.

Non avessi mai chiamato il suo nome...

Mi inflisse uno sguardo agghiacciante. Il sorriso mi morì sulle labbra, lo stomacò divenne all'istante una fredda e viscida poltiglia annodata.

Distolse lo sguardo per poggiarlo sul jack, abbandonato malamente a terra. Lo afferrò con grazia ed eleganza (quando mai non lo era lui, elegante?) e lo collegò ad En. Il filo si tese un poco e le file ad esso collegate mi tirarono leziosamente verso di lui, mentre prendeva posto sull'amplificatore.

Una cascata di arruffati capelli color inchiostro gli piovvero su di una spalla, mentre imbracciava la sua bambina.


Avevo incontrato Aoi per la prima volta all'età di circa vent'anni.

Avevo subito ammirato la sicurezza che ostentava, invidiato l'eleganza con qui si muoveva.

Erano tutti innamorati di lui.

E come non esserlo?

Incarnava la perfezione, sia nell'aspetto che nel carattere.

Acuto, spigliato e ironico, bello come un dio greco, affascinante, suadente.

Da lì a due anni ci ritrovammo improvvisamente famosi in tutto il Giappone, divisi fra interviste e servizi fotografici, fra live estenuanti che provavano il nostro fisico e problemi che ci mettevano l'uno contro l'altro.

Iniziammo quasi drammaticamente.

Il nostro primo show dal vivo, il primo da quando Wakaremichi era uscito, e tutto ciò che girò attorno a quella memorabile serata accadde senza che Ruki e Reita si rivolgessero parola alcuna.

Essendo cresciuto assieme a loro, nella più assoluta convinzione che condividessero il rapporto più solido e intenso possibile fra due esseri umani, vedere gli sguardi d'odio pure serpeggiare negli occhi sottili di Akira e la rabbia trasmutare le iridi color nocciola di Takanori fu sconvolgente.

Dalle poche volte in cui tentai anche solo di capire cosa fosse successo ne uscii psicologicamente annientato. Ancora oggi nessuno, a parte loro, sa cosa sia successo: è un cassetto chiuso a doppia mandata, sigillato.

Quel che non uccide, fortifica.

Il giorno in cui quel cassetto si riaprirà, morirò di dolore, ne sono certo.

Temetti più volte la distruzione di quel bocciolo appena nato e già così brutalmente esposto alle intemperie: sembrava che tutto l'amore, tutte le energie che Ruki aveva speso in quel progetto, tutto l'affetto che aveva donato alla sua nuova famiglia, fosse svanito sotto una coltre insondabile di rabbia ingiustificata. E Reita? Mi distrusse anche solo il pensiero che gli importasse così poco del gruppo, di noi.

A quel tempo Kai non aveva acquisito ancora sufficiente sicurezza per poter reggere l'intensa personalità di Akira, men che meno la rabbia autoritaria di Takanori. Si piegò come un fuscello sotto lo sguardo di Reita, si sottomise alla voce di Ruki: non gli rimase altro che crogiolarsi, solo, nel suo dolore straziante rifiutando persino la mia presenza.

La cosa si era risolta poche settimane dopo.

Fu il periodo più angoscioso della mia intera esistenza, secondo soltanto a quello totalmente penoso che passai terrorizzato da Yuu. Ci intendiamo? Terrorizzato da mio fratello.

Successe proprio la sera del live.

Io e Aoi dormivamo assieme in una doppia, la fama non ci aveva reso ancora così importanti da poter pretendere delle singole. Per uno scherzo del destino ci era pure capitata una matrimoniale, ma avevamo cassato il problema con una risata sincera e qualche battutina.

Si era improvvisamente voltato nelle lenzuola. Era buio, non seppi neanche se stesse pensando che dormivo o meno.

«Ruki e Reita sono estranei nella propria famiglia.»

Non riuscii ad emettere altro che un sospiro carico di dolore. Facilmente equivocabile col respiro di un addormentato.

«Prego gli dei perchè non accada mai a me e te. Non sarei assolutamente capace di reggere un tuo sguardo disprezzante.»


Erano solo parole, Aoi? O lo credevi davvero?

Credevi davvero che sarei mai riuscito a guardarti con disprezzo?


Il suo sguardo trovò il mio a pendere spudoratamente dalle sue labbra. Non riuscii neanche ad abbassare gli occhi in tempo.

Semplicemente annegai dentro ad un'immensa pozza di tenebre. Si sciolse in un sorriso così luminoso che rischiai di mettermi a singhiozzare. Abbagliava.

Quando tese le mani verso il mio volto, sussultai.

Mi sistemò le cuffie in testa, avvicinandosi al mio viso ed assicurandosi che fossero ben posizionate all'altezza delle orecchie.

«Ascolta, Kouyou.»

Avvertii il suo sussurro sfiorarmi la pelle.

Poi, nient'altro che la sua angoscia suonare cupa nella mia mente.



~ Dolore.



La sua espressione cambiò non appena accennai a qualche nota.

Le dita mi tremavano a tal punto che dovetti interrompermi e fare un grosso sospiro.

Strinsi con forza il manico di En.

Fargli ascoltare quell'assolo era l'unico mio obiettivo. Fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto prima di piegarmi sotto al suo sguardo.

«Questo...è per te.»

Il doloroso grido di En ebbe su di lui -su di noi-il potere di una scarica elettrica.

Sussultò, sbarrando gli occhi color miele.


Posa i tuoi occhi su di me, angelo.


Mi immersi nel mio tormentoso assolo.

Potete anche solo cercare di immaginare quanto, la consapevolezza della nostra effimera unione mi riempisse di emozioni?

Raccontai a Kouyou tutte le notti insonni, le lacrime, la disperazione e lo sconforto che mi dava averlo ogni giorno così vicino e nello stesso tempo lontano anni luce. Gli raccontai il mio dolore, la mia ansia e le mie paure.

Attraverso le strazianti note di quel dannato assolo gli aprii il mio cuore.

Altro che dichiarazione di amore.

Quell'assolo era un attestato di completa sottomissione a lui.

Che facesse di me quel che desiderava. Che prendesse il mio cuore per disintegrarlo fra le dita, che mi annientasse con la sua indifferenza, che mi uccidesse col suo sguardo.

Non mi importava.

Ero soggiogato al suo volere.


Non è amore questo?

Quanto sottile è la linea?


L'ultima nota rimase a vibrare nell'aria per lunghi istanti.

Serrai gli occhi con così tanta forza che mi bruciarono le palpebre.

Stupidamente, non riuscii neanche a trattenere una lacrima furiosa e avvilita. Cominciai a piangere silenziosamente, imbarazzato dalla mia stessa debolezza.

Attendevo con rassegnazione il colpo di grazia.


Sarei sopravvissuto?


Ne dubitavo.

La tensione delle mie emozioni si sciolse in un pianto vergognoso, muto e dilaniante.

Che ne sarebbe stato di me?

Socchiusi gli occhi appena in tempo per assistere alla sua spaventosa reazione.


Kouyou?


Cadde sulle mie ginocchia con un sibilo, nascose il volto fra le braccia incrociate sulle mie gambe e scoppiò in singhiozzi intensi che gli scuotevano lo sterno.

Il suo capo biondo tremava senza sosta e la sua voce, solitamente così sicura e forte, si esprimeva in sordi singulti senza suono e rauchi gemiti.

«Kou...»

Mi rispose con un gemito un po' più acuto dei precedenti, artigliando con le dita la stoffa dei miei jeans; non mi era possibile vedere i suoi occhi, ma il pensiero delle sue iridi color miele liquide di un pianto che io avevo provocato mi dava i brividi.

L'urgenza era fermare le sue lacrime.

Ci avrei pensato dopo al motivo di tale scoppio.

«Kou, ti supplico...»

«Mi dispiace...» mi interruppe con voce flebile, soffocata dalla sua maglietta.

Feci forza su me stesso per afferrargli il mento con due dita ed alzargli il volto; oppose una debole resistenza, prima di lasciarsi accompagnare dalla mia mano con un sospiro tremante.

Le sue guance erano rigate di lacrime, le palpebre rosse e gonfie, gli occhi liquefatti come tazze di caffè d'orzo; in quella limpide superficie ci vidi specchiate le mie iridi, nere e tremanti.

«Io non...non vedevo, non mi accorgevo...»

Gli tappai a forza la bocca.


A cosa serve scusarsi adesso Kou?


«No, no.»

«Yuu, io no-»

«Puoi dirmelo domani, la settimana prossima o anche non farlo. Non è questo l'importante.»


Averti al mio fianco è la priorità.


«Scusami...»

Appoggiò avvilito la guancia sopra le sue braccia incrociate.


Troppo tempo.


«Kou...»

Nello stesso istante in cui alzò lo sguardo su di me rispondendo a quel flebile richiamo, affondai una mano fra i suoi capelli, attirandolo verso di me. Una sua mano scivolò automaticamente sulla mia spalla; mi afferrò per la nuca.

Ci incontrammo a metà strada in uno scomodo abbraccio.

Lentamente scivolai per terra, abbandonando malamente En sul pavimento. Non appena ebbi entrambe le mani libere cercai la sua schiena con le dita, artigliando la sua maglietta e quasi fondendolo al mio corpo.

«Era...»

«...DIM Scene.»

Emise un roco sospiro.

«Meraviglioso.»

Mi liquefeci in un secondo, umiliante pianto.

Grazie, Kouyou.

«E' per te, Kou. Voglio che lo suoni tu.»


«Yuu! Hai sentito?»

Sorridesti come un bambino. Un sorriso puro come i tuoi occhi.

«Non è bello, Yuu?»

«Molto, Kou. Molto.»

Continuasti a ripetere quel graffiante assolo per quelle che a me parvero ore. Man mano che il tempo passava ci aggiungevi nuove note, gioendo d'estasi se queste si incastravano alla perfezione nella melodia, storcendo teneramente il naso se producevano un suono discordante.

D'un tratto abbandonasti la tua Hellion sul divano; la afferrai giusto un attimo prima che scivolasse a terra, complice della tua goffaggine e della forza di gravità.

Sorrisi.

Eri così preso dalla foga di mettere su carta la limpidezza dei tuoi sentimenti fatta a musica che non ti eri neanche accorto di aver involontariamente attentato alla salute della tua bambina.

Scossi la testa, mentre ti affannavi per trascrivere su carta quello splendido assolo che mi avevi appena fatto sentire.

Ripresi a suonare a casaccio, socchiudendo gli occhi ed abbandonandomi all'abbraccio sensuale dell'unico e più duraturo amore della mia vita.

«Yuu!»

Sobbalzai, trovandoti improvvisamente davanti al mio naso.

«Tieni. E' per te.»

Inarcai interrogativamente un sopracciglio. Presi il foglio che mi porgeva, improvvisamente entusiasta.

«E'...per me?»

«Voglio che lo suoni tu, Yuu.»


«Io non-»

«Shh, non parlare. Non ce n'è bisogno.»

Singhiozzò ancora, posando il volto nell'incavo del mio collo.

«Grazie Yuu.»


Grazie a te Kouyou.


«Ho avuto paura di perderti.»

«Ma io-»

«Lo so Yuu.» mormorava contro il mio collo; d'un tratto mi strinse forte il braccio ed avvertii il suo suo sorriso sulla pelle. «Sono stato un'idiot-»

Gli mollai un legger schiaffo sulla nuca.

«Mi pareva d'averti chiesto di non parlare, Kou.»

Sbuffò una risata.

Cadde poi un silenzio che avvolse entrambi.


«Prometti che non mi lascerai più? Lo prometti?»


Vicino a te. Vicino a te.
































Note dell'autrice:

Coff coff *le febbri la scuotono*

Aohn *gemito*

Io odio ammalarmi.

Mi sto trascinando per casa come una dannata anima in pena, me tapina.




Allora allora allora.

Perdonate la sdolcinatezza del finale di questo terzetto di shots, ma vi avevo avvertito che io e il mio buon cuore (e questo mi ricorda di quando Shin era venuta da me ed eravamo andate al centro commerciale; nel viaggio di ritorno un bambinetto piccolo e con gli occhi grandi guardava con gola il palloncino rosa a forma di cuore che mi avevano regalato in un negozio...e io non ho potuto fare a meno di regalarglielo, stella ^^) siamo psicologicamente incapaci anche di concepire un finale che non sia smielato e felice.

E quindi beccatevi questo connubio di zucchero, anime mie.



Ringrazio innanzitutto LadyWay, per il grandissimo favore che mi ha fatto. Grazie cucciola, l'ho davvero apprezzato ^^

Beh, ma la zuccata potrebbe essere stato qualcosa di positivo no? ù.ù

Nuuuu çç Ma come mi precludi l'incesto, non puoi essere così crudele! *piange lacrime amare*

Guren, ti adoro. Sei fondamentalmente una delle persone migliori che abbia conosciuto quest'anno.

I pinguini regnano xDDD

Kailandia **

Oooooh ** Per Natale mi regali un biglietto di sola andata per questo fantastico posticino? **

Ehm, a volte quando mi ci metto sono un po' chiocchia xD

Saranno Kai e Aradhel che mi hanno attaccato la sindrome della mamma chiocchia xD

Grazie Guren, grazie davvero infinite.


Ringrazio Shinushio.

E mi chiede per che cazzo la debba ringraziare, orca miseria.

Per il semplice fatto che esista mi fa ringraziare l'intera comunità di divinità presenti lassù *indica le nuvolette*, hide-sama, Miyavi-sama, Yoshiki-sama, Elvis, Sid Vicious, Jimi Hendrix eccetera eccetera.

Sai? Per quante volte ti ringrazierò, non sarà mai abbastanza.

Grazie.

Ti adoro Shin.


Ringrazio poi DEBO94.

La ringrazio per la recensione e per la chiacchierata su msn ^^

Un bacione, cara ^^


Ringrazio eleo_chan; non smetterò mai di ringraziarla. Ho trovato qualcuno che capisce e credo abbia provato ciò che ho provato io e saperlo mi riempie di...non so. Ti ringrazio perchè mi fa bene sentire che qualcuno mi capisce.

Dio, non so come rispondere adeguatamente alla tua recensione. E' amara, mi ha fatto riflettere.

Ti ringrazio davvero, grazie.


Ringrazio anche kiki91.

Fra i complimenti migliori che potessi e volessi mai ricevere.

Cavolo, ma davvero esistono persone così? Dio, mi sono sentita orgogliosa di me stessa, grazie.

Conoscerti (anche se per solo una giornata) è stato meraviglioso.


Ringrazio Aredhel Noldoriel, ovvero la mia Hime.

Reduce da una pazzesca conversazione a tre con lei e Shin xD

Una perla fra le perle”...lo sai vero che sei una delle persone più preziose che io conosca?

Cavolo anche tu mi manchi da morire. Se solo avessi più disponibilità sarei a Pisa ogni week-end ^^ E mi trascinerei dietro quell'altra xD

Grazie di esserci, grazie delle risate e grazie delle mail.

Ti voglio bene, Jo-hime.


E infime, cucciola81, le mie cucciole ^^

Sono felice vi sia piaciuta, spero che anche il finale non vi deluda.

Anche io adoro Reita e Kai assieme, ma questo credo lo sappiano perfino i muri xD

Grazie per i complimenti e per le recensioni,

Un bacione ^^





Colonna sonora:

~The GazettE - Kugutsue *

~Elisa – Hikari **

~The GazettE - Kyomu no Owari Hakozume no Mokushi *





*** Che dire.

Recentissime scoperte.

Mi hanno sinceramente emozionato.


** Sempre lei.

Mi ci sono affezionata.


Grazie a tutti,

grazie del sostegno ^^

Mya

  
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