My Sweetest Memory Is Gone
Rows and rows of white lies keep trying
Is that any way to live?
Don't come to our home thinking I don't care
“Sono venuto a prendere le
mie cose…” mi hai detto, con tono basso ed un espressione fredda sul volto. Non
mi aspettavo di vederti. Pensavo, speravo, che avresti mandato qualcun altro a
riprendere quegli ultimi scatoloni rimasti li, in quella casa che ormai era
piena di sofferenza per me.
Sei entrato come se niente
fosse, lasciandomi con lo sguardo perso su di te ed una mano ancora sulla
maniglia della porta.
Perché eri così
tranquillo? Come hai fatto a nascondere tutti i tuoi
sentimenti?
Ti avrei chiesto in ginocchio di insegnarmi, perché io non ci riuscivo.
Ti avrei voluto chiedere in ginocchio di mostrarmi cosa davvero provavi. Davvero non ti importava?
Non riuscivo a fingere che non me ne importasse nulla. Ti volevo ancora con me.
Sei entrato e sei andato
dritto nella nostra camera, quella che era stata la nostra camera.
Avrei voluto venirti
dietro e impedirti di portare via quegli scatoloni. Erano l’unica che mi era
rimasta di te. Gli unici ricordi che avevo bisogno di guardare prima di
addormentarmi la sera, sognando che accanto a me ci fossi ancora
tu.
Ma vedendoti uscire una
manciata di secondi dopo con quegli stessi scatoloni tra le mani, l’unica cosa
che avrei voluto fare era cacciarti dalla mia casa, quella che era stata la nostra casa, e dirti di non tornare più.
E lo feci. Ti presi per
l’avambraccio e gli scatoloni quasi non ti caddero per
terra.
- Non venire nella nostra
casa, pensando che non mi importi –
E tu non sei più tornato.
Do you think we can feel it too?
Do you want to see this last or
do you even care?
Our sweetest memory is gone
La
nostra casa.
Quanto
tempo ho impiegato per convincerti a prendere una casa
insieme?
Pensavi
che non fosse una buona idea.
Due
uomini che vivono insieme? No, troppe spiegazioni da dare, troppe occhiate da
sopportare.
Eravamo
diversi.
Ho
passato la vita con la voglia di essere diverso, di tirarmi fuori dalla massa ed
essere me stesso, e invece mi sono reso conto che iniziavo a desiderare di era
essere come tutti gli altri. Perché quando si è diversi, si è soli, e quando si
è soli…si soffre.
Ma
ti volevo. Non posso negarlo.
Volevo
per noi una vita felice, come tutte le coppie normali.
Ma
noi non eravamo normali, vero?
Pensi
che anche noi possiamo provarlo?
Provare
com’è stare insieme alla luce del sole? Essere normali?
Ma
ero disposto ad essere diverso, se lo ero con te.
E
ricordo, com’era bello essere diverso con te tra le mie braccia.
Dio,
più il tempo passa, più i ricordi si affievoliscono.
Cerco
di tenerli con me, forse sono l’unica cosa che mi danno
forza.
Ma
stanno andando via.
Give it up, give it up
Because the end is near
Our sweetest
memory is gone
Sogno
spesso una delle nostre ultime conversazioni. C’è l’ho stampata nella mente.
Potrei
far qualcosa per cancellarla? Non ci riesco.
Eri
distante, nervoso e diventavi insofferente quando eri con noi del
gruppo.
Passavi
sempre più tempo con gli altri e non vedevo più la tua partecipazione viva, come
era stata in passato.
Ero
arrabbiato, e geloso del tuo altro gruppo. Ero arrabbiato con te.
E
ti vedevo sorridere, quando parlavi di loro, delle prove, delle cover.
-
Dobbiamo completare questo maledetto album, poi potrai lasciarci e andartene
dove cazzo preferisci! – ti urlai un giorno, quando ti scoprì completamente
estraneo a quello di cui stavamo parlando in sala di
registrazione.
Non
ero l’unico ad aver capito che eri stanco. Del gruppo…di me.
Mi
ero già arreso. Sentivo che la fine era vicina.
Years and years between the lines gone tainted
Is that any way to
live?
I hope it's worth it, worth all the pain
Per
quanto mi sforzi di riportare alla mente solo i ricordi più belli, non ci sono
solo quelli.
Le
liti, le scappatelle, le bugie e i perdoni.
I pianti, la disperazione, l’odio e le urla.
I fraintendimenti, gli ultimatum, il dolore e il nascondersi continuamente.
Era
possibile vivere per sempre così? Forse la nostra fine era già nel nostro
destino.
Mi
sono chiesto spesso se ne valesse la pena, se valesse la pena di tutto il dolore
e la sofferenza.
Quando
eri tra le mie braccia, a notte fonda, e mi dicevi che ero l’unico per te, ero
convinto che si, ne valeva la pena, per momenti come
quelli.
Ma
quando ti addormentavi, e nel sonno, mi davi le spalle, i dubbi tornavano
prepotenti.
Non
so neanche adesso se ne è valsa la pena, ma dopotutto sono ancora qui a
pensarci.
Here we are
Do you want to see me last or do you even care?
Our sweetest memory is gone
Ancora
qui.
Mi
chiedo dove sei, in questo momento.
Sono
due anni che non ti vedo ormai, ma vorrei rincontrare i tuoi occhi un giorno o
l’altro.
Magari
i ricordi che piano piano si stanno affievolendo, tornerebbero a farmi
compagnia.
Mi
chiedo se anche tu provi lo stesso. Magari non ti importa di vedermi.
Magari
non c’è spazio nella tua vita, per i ricordi.
Non
lo so, non posso saperlo.
So
solo che tu, Mick, sei il mio ricordo più dolce, e stai andando via.
Salve
=)
Eccomi tornata con una
brevissima song-fic scritta in, umm, un quarto d’ora?
È stata scritta parecchio
di getto, per rilassarmi un po’ dato che domani è davvero una giornataccia per
scuola. Ho passato il pomeriggio a studiare e ho pensato che scrivere un po’ mi
avrebbe fatto bene. Ma ovviamente il mio stato d’animo ha avuto la meglio e
questo è quello che mi è uscito.
Okay, ora vado a dormire
che sono davvero stanca! Speriamo bene per domani!
Un commentino? Anche se lo
so che non è nulla di che! =)
Notte
Vale
Ps. A breve chiederò
all’amministratrice del sito di mettere una cartella per gli Eighteen Visions,
visto che sono un bel po’ ormai [anche se la maggior parte tutte mie! xD]