Disclaimer: La storia è mia invenzione. I personaggi e l'ambientazione hanno preso spunto dall'"Alice's adventures in Wonderland" di Carrol. Ovviamente non intendo rubarglieli. Punto.
Autore: Giuggiolina.
Rating: forse più giallo che arancione. ma meglio eccedere che difettere.
Personaggi: quelli di Carrol U.ù ovviamente completamente stravolti.
Genere e avvertenze: Flashfic. Dark con una leggerissima punta horror. Ah, assolutamente nonsense. (chi ha orecchie per intendere, intenda)
Note dell'autrice: *breve storia del racconto fino ad ora* ok, lo ammetto. ho scritto questa PiccolaCosaSenzaSenso per il giornalino scolastico con il quale collaboro. la mia caVa beta mi ha consigliato anche di postarla sul sito. Eccomi qui. *fine breve storia del racconto fino ad ora* Adesso, se avete visto le avvertenze e volete continuare a leggere, penso siate abbastanza grandi e vaccinati per farlo. E con questo buona lettura!
Red Alice in Wonderland;
Alice camminava nel mondo folle
del Paese delle Meraviglie.
L’aria sapeva
di ruggine, prendeva alla gola, ti impediva di
respirare.
Un fruscio, un grido attutito dalla lontananza: lo Stregato
rideva della piccola Alice e del ripetitivo gocciolare del coltello che
lei si
faceva oscillare a fianco.
Ma i suoi occhi vuoti di bambola non vedevano oltre il
sentiero rosso di sangue; le sue orecchie non sentivano che il viscido
suono
delle sue scarpe sul terreno bagnato.
Un taglio vermiglio le deturpava il viso. Una goccia rossastra le accarezzò
distrattamente
la guancia in rivolo che le rigò il volto,
come
lacrima dai suoi occhi asciutti.
Il suo vestitino azzurro era macchiato di sangue, il suo
grembiule candido era sporco come quello di un macellaio.
Alice apriva la bocca, articolava parole, ma dalle sue
labbra morsicate non usciva alcun suono.
La realtà (si trattava davvero di realtà? La
realtà esisteva
ancora?) appariva come frammenti di un sogno infranto,
trasformatosi nell'incubo di un bambino terrorizzato dal buio.
Alice
camminò ancora nel mondo folle del Paese delle
Meraviglie.
Superò il
luogo in cui il Bianconiglio nascondeva il suo
mantello divenuto scarlatto, attraversò la landa desolata
dei fiori parlanti, i
labirinti di rose della Regina di Cuori, posò lo sguardo
spento sulle carte che
giacevano sull’erba secca in mazzi disordinati.
Alice
camminò nel mondo folle del Paese delle Meraviglie
fino all’Ora del Thè.
Fruscio,
grido, risata, infine silenzio, ancora più
spaventoso e opprimente.
Uno strano sorriso le si formò in volto, quando
un
fiore sanguigno le sbocciò sul petto, dove il Cappellaio Matto
le aveva sparato.
Parole: 286