Risveglio
Camus si mosse un po’ nel sonno.
Si sentiva leggero, come se la sua mente
vagasse nel vuoto. Non voleva pensare.
Si sentiva stranamente bene e non voleva
rovinare quel momento. C’era tempo per svegliarsi.
Si sistemò meglio sul cuscino.
Era più liscio del solito e anche più caldo,
però gli piaceva. Lo faceva stare bene.
Lo accarezzò. Ci strofinò contro la guancia.
Per un attimo ebbe anche la tentazione di baciarlo.
In uno sprazzo di lucidità pensò a quanto
fosse stupido da parte sua amoreggiare con un
cuscino, però non ci badò più di tanto.
Stava troppo bene.
Ancora mezzo incosciente lo accarezzò
godendosi quel calore a contatto con il suo corpo.
:-Ti amo-:
Mormorò per scherzo.
:-Anche io-:
Camus spalancò gli occhi.
Il cuscino gli aveva risposto?!
No… quel calore, quella pelle morbida contro
la sua…
Quello non era per niente un cuscino: quello
era…
:-MILOOOOOO!!!!-:
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Konnichiwa
mina-san!
Tanto per cominciare grazie a tutti
quelli che hanno letto questo breve capitolo introduttivo.
Diciamo che questo è il mio primo
esperimento di shonen-ai a capitoli e per cominciare a sperimentare non potevo
che scegliere la mia coppia preferita: MiloxCamus!
Mi sarebbe piaciuta anche una
SagaXAioros, ma conoscendo me stessa so già che avrei tirato fuori qualcosa di
estremamente angst così alla fine ho deciso di occuparmi dello scorpioncino e
dell’adorabile pupazzetto di neve…
Avete presente Colorado Cafè? La
scena di Rossella Brescia che si spiaccica sul pupazzo di neve non vi ha mai
fatto venire in mente Milo e Camus?
Ovviamente no, solo io sono tanto
pirla…