To be with You
Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno
trovare la sua.
Il Piccolo Principe
I've
been alone so many nights now
And I've been waiting for the stars to fall
I keep
holding out for what I don't know
To be with you
Just to be with you
La superficie lucida del
pianoforte scintillava ai pallidi riflessi di luna.
Dita lunghe e affusolate
danzavano con un’accurata lentezza sull’avorio bianco dello strumento.
Nicholas rimirò affascinato
l’immensa volta celeste che lo sovrastava a pochi chilometri di distanza dal
piedistallo sul quale il giovane e il suo strumento giacevano immobili,in
attesa di girare il nuovo video.
Con un sorriso stanco,il
ragazzo appoggiò i gomiti sul legno del pianoforte, permettendo alle stelle di
rubare il suo sguardo malinconico e rinchiuderlo al loro interno.
Nick si lasciò scappare un
sospiro,mentre con un’ occhiata distratta,notava le coppiette camminare mano
nella mano per Central Park e i suoi fratelli scherzare con alcuni membri della
Troupe.
Dopodichè chiuse gli occhi e
si lasciò avvolgere da quell’atmosfera sormontata di calma ed un pizzico di
magia.
Non c’era più nessuno: solo
lui,la sua musica e le sue stelle. Mente, cuore e anima riuniti per la prima
volta dopo tanto tempo.
Fu in quel momento, che una
manciata di ricordi sbiaditi presero a dondolarsi con dolcezza nella sua
testa,riportando alla luce quell’amore e quella dedizione che aveva sempre
nutrito per i puntini luminosi che luccicavano in lontananza come piccoli
preziosi diamanti.
Fin da piccolo, Nicholas si
era sempre sentito un po’ diverso. Non gli piaceva trascorrere il tempo
guardando
C’era una piccola parte di
Nicholas che lo punzecchiava spesso, scivolando sottoforma di minuscolo dubbio
sormontato di rugiada agli angoli del cuore. Era forse diverso dagli altri
bambini? Come mai il suo sorriso stravolgeva i suoi docili lineamenti ogni
volta che la luna si arrampicava sulla scala delle nuvole?
Era allora,che Nicholas per
rabbonirsi,sedeva sui gradini di casa sua e sollevava il nasino all’insù
rivolto all’immensa volta celeste. Gli immensi occhioni da cerbiatto affondati
nell’oceano della notte alla luce dei mille astri nei quali il suo candido sorriso
di bimbo si specchiava.
E Nicholas aveva sognato a
lungo che proprio uno di quegli astri cadesse per atterrare nel suo giardino;
la notte l’avrebbe stretto a sé e si sarebbero tenuti compagnia. Mai più,
Nicholas avrebbe avvertito quel pizzicore ad un piccolo angolo del petto..
Perché in quell’angolo ci sarebbe stata la sua stella.
La voce canzonatoria di suo
fratello lo raggiunse in lontananza distogliendo il suo cuore da malinconici
pensieri.
Nicholas sbattè le palpebre e
sciolse l’abbraccio del suo sguardo rivolto al cielo,per guardare in basso.
“Scusa Joe,mi ero incantato…”
commentò con espressione indecifrabile rivolto allo sguardo basito di Joe.
“Pensavo alle stelle…”
mormorò il ragazzo con un sorriso misterioso,accarezzando un tasto bianco con
il polpastrello dell’indice.
“Mi sono reso conto di una
cosa…” aggiunse dando l’ok ad un cameraman poco distante e preparandosi a
girare la sua scena.
“Ovvero?” lo interrogò Joe
fissandolo scettico cinque metri più sotto.
Nicholas si lasciò fuggire un
ultimo sguardo malinconico al cielo,prima di rispondere.
“Le stelle…Io ancora aspetto
le stelle.”
So here
I am, staring at the moon tonight
Wondering how you look in this light
Maybe you're somewhere thinking about me, too
To be with you... there's nothing I wouldn't do
Erin accarezzò con
tenerezza la ringhiera verniciata e si lasciò cullare dal frusciare melodico
del vento. Lo sguardo le ricadde sulla Volta, che tanto l’aveva affascinata sin
da piccola,dalla sera in cui,ancora in fasce,il padre l’aveva sorpresa a scendere
dal lettino e a gattonare fino alla finestra. Aggrappatasi al legno delle
persiane, Erin aveva spalancato la boccuccia in una piccola graziosa “o” prima
di pronunciare distintamente la parola”luna”.
Da quel giorno, il
padre si era sempre divertito a dichiarare che la sua bambina apparteneva a sé
stesso come al cielo.
Erin contemplava
Era ciecamente
convinta che gli astri mantenessero con tacito rispetto i segreti che venivano
confidati ad ognuna di loro.
C’era poi una piccola
preghierina per la luna,che
Erin era dopotutto
consapevole,che il mondo doveva essere pieno di persone che come
lei,confidavano i propri pensieri alle sue stelle,alla sua luna. Persone come
lei.
Ora che era
cresciuta,la giovane aveva dimenticato il segreto per riuscire a comunicare con gli Astri; tuttavia,non perdeva mai occasione di contemplarli affascinata con
un luminoso sorriso addolcito dai vecchi ricordi. In quei momenti Erin non
poteva fare a meno di domandarsi se qualcun altro stesse facendo lo stesso. Se
c’era,da qualche parte,qualcuno che stesse osservando lo stesso angolo di
cielo,nello stesso istante e che stesse…
…Pensando a lui,proprio come Nicholas pensava a lei. Che era una lei, il giovane ne era certo.
La sua parte mancante si trovava da qualche parte,oltre quel cielo trapuntato di diamanti; la stella caduta dal cielo che da bambino aveva tanto atteso speranzoso.
And I
can't imagine two worlds spinning apart,
Come together eventually
“Dove sei?” mormorò fra sè fissando le stelle con aria
grave; lo scintillio degli astri pareva rispecchiarsi nelle pagliuzze d’orate
che illuminavano gli occhioni da
cerbiatto del giovane.
“Ti sto aspettando…” aggiunse sentendosi improvvisamente inquieto,tamburellando
con i polpastrelli lungo il legno verniciato del pianoforte.
Una foglia si staccò dalla punta di un ramo e volteggiò in
circolo più volte prima di atterrare a pochi centimetri di distanza dal
ragazzo.
Nick la raccolse con un piccolo sorrisetto canzonatorio
dipinto in viso.
“è un segnale questo?” domandò girandosi la fogliolina fra
le mani.
…La foglia tremò leggermente
animata da un sottile alito di vento e si arrese alla presa delicata di Erin,fragile
come un petalo di rosa appena venuto al mondo.
Come vittima di un
improvviso richiamo,lo sguardo della giovane fu nuovamente attratto dalla Volta
che si stagliava limpida e fiera brandendo ogni angolo della sua immaginazione
e rendendolo magico,vivo.
“Sono qui…” mormorò la
fanciulla raccogliendo la piccola foglia fra l’indice e il medio e lasciandola
scorrere,avvertendo la fragilità della sua superficie friabile lungo la pelle.
“Qui… Dall’altra parte
della luna…”
Sorrise al tenue
bagliore lattiginoso che tingeva le chiome degli alberi di sfumature innaturali,quasi
fossero cosparse di polvere di fata.
Con un ultimo sguardo
all’immenso soffitto stellare e alle sue docili fantasie di piccola sognatrice…
I'll be at the end of my restless road
But this journey, it was worth the fight
To be with you
Interruppe il
suo passo avvertendo una fastidiosa presenza alle sue spalle. Senza
voltare la schiena al viale,volse lo sguardo dietro di sé
accompagnato dall’inebriante
frusciare del vento. Scrutò con insistenza l’intero spazio
compreso dalla sua
visuale,ma nulla se non la gigantessa Luna ricambiò il suo
sguardo.
Sorrise e permise al movimento
irregolare di una seconda foglia trascinata dal vento di catturare la sua attenzione guidandola con attitudini
esperte lungo una traiettoria concentrica,fino a…
…Scivolare di
fronte a sé attratta da una forza misteriosa e per nulla ostile. Nicholas
sorrise affascinato allo scarto improvviso della piccola foglia e si voltò per
afferrarla,quando…
…Due mani più grandi e affusolate
delle sue presero a danzare libere nel vento e senza alcuna esitazione si strinsero
attorno alla stessa foglia: l’esile creatura avvolta da due diverse paia di
dita che si sfiorarono per magia,come attratte da una sottile carica di
energia.
And when you're standing here in front of me
That's when I know that God does exist
….Occhi simili ai suoi.
“Ciao”. La voce del ragazzo era docile e melodiosa,in
perfetta armonia con il frusciare irregolare delle fronde animate dal richiamo
del vento.
“Ciao.” Con un sorriso timido e lo
sguardo completamente assorto dalla luce mistica emanata dallo suo sguardo,Erin
lasciò andare la fogliolina ed osservò il giovane ritirare la sua mano verso il
petto,sfiorando la fogliolina con l’indice e il medio,così come aveva fatto lei
solo qualche minuto prima.
Nicholas sorrise
alla giovane che dava le spalle alla Luna,ma al tempo stesso pareva gioire
della sua luce,come se non fosse altro che un’eco,una piccola ombra,un riflesso
del luminoso satellite.
“E tu cosa cerchi?”
Erin avvertì un leggero alito di vento
sospingere il suo corpo verso la traiettoria del suo sguardo e la luce della
Luna irradiare benevola lo scenario da fiaba che avvolgeva i due protagonisti.
Sollevò lo sguardo un’ultima volta
catturando in un unico istante cumuli di immagini sbiadite e frammenti di
ricordi appartenuti al suo cuore:ma ora lei li donava alla Luna.
'Cause he will have answered every single prayer
To be with you
ANGOLO DELLA (FOLLE)AUTRICE:
Oggi,spolverando tra
i vecchi archivi,ho riletto il pezzettino già scritto e armatami di buona
volontà ho provato a terminarla.
Come è
venuta?Non ne ho idea,questo lo lascio a decidere a voi.
Un bacio.
Laura
P.S. La
canzone utilizzata s’intitola “To be
with you” (sì,lo so che l’avevate capito,ma andava trascritto per
correttezza non trovate?) ed è cantata da David
Archuleta.