Only
Friends
Lo
sapevo. L’ho sempre saputo.
Sapevo di non essere niente più che una semplice amica per
lui. Per lui sono
solo Ellen, la sua migliore amica, quell’amica che ti conosce
da sempre,
quell’amica che è la spalla su cui piangere quando
sei triste, quell’amica con
cui passi le sere di inverno a bere cioccolate calde nei bar,
quell’amica che è
come una sorella per te. Lui non mi ha MAI guardata in quel modo.
Io sono solamente Ellen, la sua amica e nulla di più.
Perché non potevamo rimanere solo amici? Perché
non riesco a mettere da parte i
miei sentimenti? Perché quando lo vedo per i corridoi, con
la sua nuova
presunta ragazza, sento questo strano sentimento, che viene chiamato
gelosia?
Perché non riesco a guardarlo più con gli occhi
di prima? Perché non riesco più
a vederlo semplicemente come Gabriel, il mio migliore amico?
Lo vedo, mentre si avvicina a me, con uno sguardo sereno. Cerco di
abbozzare
uno sorriso altrettanto sincero, ma quello che mi esce è una
smorfia. Mi
abbraccia forte, riesco a sentire il suo dolce profumo, il suo respiro,
il
battito del suo cuore. Si stacca da me, sciogliendo
l’abbraccio delicatamente,
e mi guarda con i suoi occhi azzurri.
Gabriel è proprio un bel ragazzo. Finora non lo vedevo
realmente, in lui
scorgevo il bambino con cui giocavo a palle di neve, o con cui
costruivo delle
piccole casette con il lego. Adesso invece lo guardo per quel che
è: il ragazzo
più bello e desiderato della scuola.
Capelli neri, un po’ spettinati, occhi azzurri, fisico da
modello e simpatico,
gentile e romantico.
Non credo che esista ragazzo migliore.
“Andiamo a casa El” mi prende per mano. Salgo sulla
sua moto nera, mi avvinghio
a lui e partiamo verso la direzione di casa mia.
Chiudo gli occhi e mi godo il vento che si innalza mentre sfrecciamo
per le
strade. Le persone, le auto che ci passano accanto sono diventate
invisibili.
In questo istante ci siamo solo io e lui. Un ragazzo e una ragazza in
moto.
Potremmo passare benissimo per una coppia di innamorati, ma non
è così. Lui è
il mio migliore amico, che conosco da quando ho sette anni.
Io sono la sua migliore amica, l’amica migliore che si possa
avere. Provo a
immaginarmi come sarebbe la mia vita se lui fosse davvero il mio
ragazzo. Io e
lui cammineremmo mano per mano in centro, andremmo al cinema insieme a
vedere
film drammatici, io che piango come sempre, e lui mi consola,
accarezzandomi i
capelli e sussurrandomi parole dolci. Vedo ancora lui che mi bacia, ma
mi bacia
davvero, un vero bacio, sulle labbra. Vedo noi due a guardare il mare
durante
il tramonto … Ma poi il suo cellulare squilla, lo afferra e
legge il messaggio
che gli hanno inviato. Leggo “Claire” e il testo:
‘Ciao Gabriel! Vediamoci tra
mezz’ora, a casa mia. Ti amo sempre. Claire’.
Mi sorride per spezzare quella strana atmosfera che si è
creata tra di noi.
“Scusami
El, devo scappare, purtroppo
credo che dovremmo rimandare la pizza di stasera. Non ti offendi
vero?”.
Faccio un cenno con la testa. Deve essere stato un no,
perché nel mio dopo
memoria,vedo lui che mi da un bacio sulla guancia e mi sussurra un
‘Ti voglio
bene’. Nel mio dopo memoria, lui sale nuovamente in moto.
Questo è tutto quello
che ricordo, perché dopo la vista mi si è
appannata e dopo essere entrata in
casa, mi sono buttata sul letto e ho pianto tutte le lacrime che ero
riuscita a
trattenere prima che lui andasse via e mi lasciasse da sola.
Ma è talmente ovvio che sarà sempre
così. Saremo sempre e solo amici e nulla di
più.
Sono completamente dipendente da lui e non posso dirgli ciò
che provo
realmente. Preferisco vivere nella menzogna che senza di lui.
Ma il brutto della dipendenza è che non finisce mai bene.
Perché ad un certo
punto, quella persona che ti fa sempre sentire bene, ad un tratto ti fa
sentire
relativamente male. Si dice che non sei contento finchè non
hai superato il
limite. Ma come fai a sapere quando questo accade?
Posso di certo dire, che a volte rinunciare a quella persona
… Fa ancora più
male.