Bene Bene..ed eccomi con una nuova ff. Ok prima che leggiate. No non ci saranno bei vampiri ma solo bei maschietti u.u che è già qualcosa XD. Solo i personaggi principali avranno lo stesso nome, Isabella e Edward, il resto li ho cambiati però i personaggi sono miei trama mia insomma solo alcune cose c'entrano con il libro. E ora Buona lettura :D
Siamo sinceri, chi è che non conosce la storia di Edward e
Bella? un amore impossibile, un vampiro bellissimo con tutte le doti di
un
principe azzurro e anche di più....insomma tutto il necessario per
creare un
best seller. Ma ovviamente non tutti sono Edward Cullen, anzi, forse su
un
intera popolazione maschile solo uno è la copia di Edward. In poche
parole
addio bel vampiretto. Fortunatamente è ancora possibile riuscire a
trovare il
proprio ragazzo ideale, anche se è una cosa mooolto difficile. Ma
mettiamo che
la storia di Twilight venga revisionata e cambiata partendo dai
personaggi fino
ad arrivare alla trama? Del resto anche L'Anti- Edward Cullen ha il suo
fascino.
Chi?Che?Cosa?Quando?O cielo. Ma che cos'è sto rumore?! A
certo. La sveglia. Senza neanche scompormi con la grazia di cui solo io
sono
munita prendo quell'affarino demoniaco e lo getto in una parte a caso.
<< AH!!! Ma sei pazza!? >>
Apro un occhio e guardo mia madre che mi fissa terrorizzata.
Per sua fortuna la mattina ( pomeriggio,sera, notte,alba...) ho una
mira da
schifo quindi l'ho mancata di qualche centimetro. Nonostante mia madre
continua
a guardarmi con gli occhi socchiusi io continuo tranquillamente a
dormire.
<< beh? >>
roteo gli occhi << si si...scusa >>
<< ma no!! >>
<< e allora cosa? >>
<< ti devi muovere!! oggi hai il tuo primo giorno di
scuola! >>
Spalanco gli occhi e mi tiro su a sedere di scatto <<
cosa!? >>
<< su muoviti, devi stare a scuola fra dieci minuti
>>
Con una mossa degna di un cartoon della Disney mi fiondo giù
dal letto, in bagno lavandomi in meno di 40 secondi, mi vesto con le
prime cose
che mi capitano, afferro lo zaino e sto per scendere le scale quando mi
sento
afferrare per il colletto della maglietta. Scocciata guardo verso mia
madre che
sghignazza silenziosamente. << beh!? non ero in ritardo? >>
<< a dire la verità ci hai messo 5 minuti in tutto e
mancano ancora 30 minuti all'inizio delle lezioni >>
La guardo con gli occhi spalancati << 30 minuti!?!? e tu
mi hai svegliato mezz'ora prima perchè!?!? >>
<< per non farti fare tardi!! e poi volevo farti vedere
cosa ho trovato in cucina!! Cioè ti rendi conto? è una cosa per fare le
cialde!! CIALDE!! mi sento tanto mamma d'america!! >>
sconvolta cerco una via di fuga dalle
manie-adolescenziali-demenziali di mia madre e con mia somma fortuna
riesco ad
afferrare la maniglia del bagno e a rintanarmici dentro. Tiro un
sospiro di
sollievo. Cavolo. Primo giorno di scuola. Un altra volta. Già aver
affrontato
il primo giorno di scuola alle elementari, alle medie e al liceo, ci
mancava
solo un altro primo giorno ad un altro liceo. Sconsolata guardo nello
specchio
il mio riflesso. Sul naso quell'orribile minuscola cicatrice causata da
una mia
performance di volo acrobatico sul marciapiede della mia scuola. Non
che io sia
una fanatica del mio aspetto o cose così, anzi, io sono l'ultima
persona
esistente che si cura del proprio aspetto fisico, anche se ogni volta
che mi
guardo in contro luce, quell'odiosa macchiolina a forma di semi
stellina sulla
punta del naso mi irrita non poco. Anche io ho le mie manie
perdincibacco!!! e
no!! non dico ''perdincibacco'' in pubblico , però quando ci vuole ci
vuole!! (
no comment )
Mi appoggio alla porta e provo a sentire qualche movimento
sospetto che potrebbe indicare la presenza di quella pazzoide di mia
madre. Ma
niente. Così quasi strisciando esco e scendo velocemente le scale. Mio
padre
sta seduto sul divano bianco del salotto, mentre mia madre sta
incespicando con
la macchina sforna cialde, o come si chiama. Mi fiondo nel frigo e
ingurgito ,
sempre con la mia solita finezza, un bicchiere di latte. Mi sto
decisamente
americanizzando. Visto che ho ancora 20 minuti abbondanti di tempo
inizio ad
osservare la mia famiglia. Se di famiglia si possa parlare visto che
siamo in
tre a comporla. Mio padre, dal suo imponente metro e ottantacinque
d'altezza,
folti capelli neri come il mio pc, che per chi non lo sapesse è
decisamente
nero, e occhi neri come la notte. Mia madre con il suo rispettabile
metro e
sessantanove, magra come una modella, lunghi capelli color platino e
occhi
azzurro verdi. Oh si certo. Non vi dico quanto sono bella io. Capelli
neri
occhi azzurri...se, vabbè. Diciamo che dei miei genitori ho preso si e
no la
testardaggine. Capelli di un banale marrone cioccolato ondulati, occhi
marrone
cioccolata calda e un metro e settantadue di pura normalità allo strado
brado.
No ma che dico, come dice mio padre sono una ragazza speciale ed
interessante...si se lo dice lui c'è da crederci. Ritornando alla
realtà mi
alzo di scatto dal divano e esco in giardino, o meglio questa era la
mia
intenzione fino a quando non ho sentito mia madre chiamarmi. <<
che c'è?
>>
<< ma ti sei vestita così? >>
mi squadro partendo dalle converse viola passando per i jeans
blu per arrivare alla felpa glicine.
<< beh...che ho che non va? >>
<< ma...hai i jeans!! niente gonna? non vai più ad una
scuola cattolica sai? abbassa giù la cerniera della felpa!! >>
io e mio padre la guardiamo sconvolti. ok. andavo ad una
scuola cattolica,si, proprio quella piena di preti dove ti fanno dire
preghiere
all'inizio delle lezioni e dove la religione come materia conta quanto
il greco
al classico o la matematica allo scientifico, ma non per questo mi
vesto così!
sono comoda e mi piaccio così come sono. Al contrario mio padre non
l'ha presa
molto bene questa uscita di mia madre, infatti da geloso cronico
dell'unica
figlia femmina la guarda in cagnesco. Mia madre si limita a roteare gli
occhi e
a continuare a grattugiare i rimasugli di cialde da quell'affare.
Questo giorno
non so come lo vedo.
<< Io mi chiamo Isabella Rossi e sono appena arriva.
Sono qui perchè vorrei l'orario delle lezioni!!! >>
questa volta sembra aver capito, infatti mi saluta con un
sorriso enorme è dire poco, e mi consegna l'orario delle lezioni. Con
un
profondo respiro mi catapulto in quella specie di fiume in piena. Senza
respiro
mi fermo contro un muro. Ad un certo punto si ferma davanti a me una
ragazza
poco più bassa di me che mi guarda con una certa curiosità. <<
hem...ciao
sono.. >>
<< Ciao!! Tu sei quella nuova no?Io mi chiamo Elisabetta
ma tu puoi chiamarmi Bet o Betta come preferisci. Tu sei Isabella vero?
Sai non
passano inosservati i nuovi arrivi. Non è che vuoi essere chiamata
Bella, Bella
come la protagonista del libro? Sai è davvero una coincidenza che una
Bella
venga ad abitare in una cittadina sempre piovosa!!C'è pure il Bel
Vampiro!!
>>
Oddio. Vi prego stoppatela!!! Va bene che io sono una
chiacchierona, però questa esagera, non mi ha neanche fatto dire una
frase
intera!!
<< hem...no puoi chiamarmi Isa o come ti pare, si è una
coincidenza incredibile, e potresti darmi una mano con l'orario?
>>
Ora che sta ferma e zitta posso inquadrarla meglio. E'
bassina, ma ha dei folti capelli biondi e vispi occhi verdi.
<< si certo!! fammi vedere!! mhm...sei fortunata!!Sei
nella mia stessa classe!! Vieni ti accompagno! >>
''Oh ma che
fortunata coincidenza!!'' stavo per dirlo ad alta
voce, ma mi sono trattenuta. Non sono così cattiva. Anzi non lo sono
per
niente. Ma divento taciturna quando non conosco nessuno. Speriamo ci
sia
qualche persona interessante oltre al Dj qui a fianco.