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Autore: Gienah    18/11/2009    7 recensioni
Siamo sinceri, chi è che non conosce la storia di Edward e Bella? un amore impossibile, un vampiro bellissimo con tutte le doti di un principe azzurro e anche di più....insomma tutto il necessario per creare un best seller. Ma ovviamente non tutti sono Edward Cullen, anzi, forse su un intera popolazione maschile solo uno è la copia di Edward. In poche parole addio bel vampiretto. Fortunatamente è ancora possibile riuscire a trovare il proprio ragazzo ideale, anche se è una cosa mooolto difficile. Ma mettiamo che la storia di Twilight venga revisionata e cambiata partendo dai personaggi fino ad arrivare alla trama? Del resto anche L'Anti- Edward Cullen ha il suo fascino
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bene Bene..ed eccomi con una nuova ff. Ok prima che leggiate. No non ci saranno bei vampiri ma solo bei maschietti u.u che è già qualcosa XD. Solo i personaggi principali avranno lo stesso nome, Isabella e Edward, il resto li ho cambiati però i personaggi sono miei trama mia insomma solo alcune cose c'entrano con il libro. E ora Buona lettura :D


Siamo sinceri, chi è che non conosce la storia di Edward e Bella? un amore impossibile, un vampiro bellissimo con tutte le doti di un principe azzurro e anche di più....insomma tutto il necessario per creare un best seller. Ma ovviamente non tutti sono Edward Cullen, anzi, forse su un intera popolazione maschile solo uno è la copia di Edward. In poche parole addio bel vampiretto. Fortunatamente è ancora possibile riuscire a trovare il proprio ragazzo ideale, anche se è una cosa mooolto difficile. Ma mettiamo che la storia di Twilight venga revisionata e cambiata partendo dai personaggi fino ad arrivare alla trama? Del resto anche L'Anti- Edward Cullen ha il suo fascino.


Alberi. Solo alberi per chilometri e chilometri. Sarebbe bello sapere cosa è passato per la testa dei mio padre quando ha accettato una proposta di lavoro in uno dei posti più sperduti e monotoni del paese. Ma ovviamente tenere all'oscuro dei propri piani di vita l'unica figlia adolescente è una prerogativa di ogni genitore. Darei la mia mano destra per poter vedere il lontananza anche solo l'ombra del mare. MARE. Acqua pulita e limpida, libertà di movimento e tanto sole. Questa è la mia idea di casa. Ma ovviamente non è possibile. Dalle coste sabbiose e calde del SUD alle spigolose e umide vette del nord. Una differenza da poco. Sconsolata guardo fuori dal finestrino nel disperato tentativo di vedere qualcosa che non sia verde o viscida. Le uniche cose che non corrispondono a questa descrizione sono le persone. Uomini per lo più che guardano la nostra auto stra carica passare per le vie di una città in cui nessuno si sognerebbe di vivere. Guardo lo schermo nero del mio cellulare e tiro un sospiro quando vedo che non ci sono ne chiamate ne messaggi. Amici. che parolone. Uno dice che si trasferisce e per le ultime settimane sono tutti pianti e addii biascicati, ma una volta partiti è storia vecchia, si viene accantonati in un cestino dell'usato. Bella fine. Non mi è dispiaciuto tanto doverli lasciare. Non ho mai avuto amiche o amici del cuore, nessuno con cui potermi confidare o cose così. Mai avuto niente del genere. E per il momento non ne ho mai neanche sentito il bisogno. Fare cose come leggere, leggere studiare mangiare tennis e leggere ti tengono occupata la mente da possibili piagnistei o compatimenti. Ma ora? libri finiti, in più non so neanche se avrò la possibilità di giocare a tennis in questa....cittadinella. L'unica nota positiva di questa faccenda è che magari qui la gente non è ne pidocchiosa ne schifettosa come le persone della mia città natale. Si in effetti persone semplici e alla mano come queste potrebbero fare a caso mio. Sempre se ce ne siano. Finalmente l'auto di ferma. Le mie preghiere sono state ascoltate!!!( in parte ) Praticamente la metà inferiore del mio corpo è diventata insensibile e quando scendo dall'auto l'unica cosa che ottengo è l'inciampare nei miei piedi rimediando un occhiata afflitta dai miei genitori. Beh, se sono imbranata da farmi male da sola almeno una volta al giorno devono centrare qualcosa pure loro no!? Questa nuova ''avventura'' sta iniziando con il piede storto.

Dopo essermi alzata a fatica e aver rimediato altre risatine dei miei genitori il mio campo visivo viene occupato da una specie di cottege di montagna. Tipo quelli che si vedono nelle commedie americane con trame amorose impossibili da ricordare. E' una villetta a due piani in mattoncini con una grande vetrata che sostituiva 2 pareti del piano di sopra e una del piano di sotto. Neanche a dirlo, anche questa villetta circondata dagli alberi. Inizio a dubitare che in questo posto ci sia anche solo l'ombra del giallo del sole o del blu del cielo in estate. Strascico i piedi lentamente ed entro nella nuova ''dimora'' ignorando le proteste dei miei genitori sulle valigie che non ne volevano sapere di uscire dalla macchina. Beh se loro hanno stra caricato la valigia sono problemi loro. Giro le stanze ad una ad una e più le guardo e più mi vengono in mente quelle commedie americane. Cucina ad isola, enorme camino, piante qua e la e,dulcis in fundo , una delle camere da letto al piano superiore ha un letto a baldacchino come quello delle principesse, una vetrata al posto della parete e nella parete a fianco una porta a vetri con un piccolo balconcino, e sulla parete opposta una grande libreria che occupa tutta la parete con vari scompartimenti. Ed infine, cosa straordinaria, un bagno personale. Ok. Ho appena preso possesso di questa camera, e senza neanche andare a vedere se l'altra camera ha un letto matrimoniale o singolo butto il mio borsone sulla scrivania e mi fiondo sul letto. Munita di Ipod chiudo gli occhi e nonostante questa giornata non sia iniziata per il verso giusto mi addormento quasi subito.

Driiiiiiiiiiiin. Driiiiiiiiiiiiiiiiiiin
Chi?Che?Cosa?Quando?O cielo. Ma che cos'è sto rumore?! A certo. La sveglia. Senza neanche scompormi con la grazia di cui solo io sono munita prendo quell'affarino demoniaco e lo getto in una parte a caso.
<< AH!!! Ma sei pazza!? >>
Apro un occhio e guardo mia madre che mi fissa terrorizzata. Per sua fortuna la mattina ( pomeriggio,sera, notte,alba...) ho una mira da schifo quindi l'ho mancata di qualche centimetro. Nonostante mia madre continua a guardarmi con gli occhi socchiusi io continuo tranquillamente a dormire.
<< beh? >>
roteo gli occhi << si si...scusa >>
<< ma no!! >>
<< e allora cosa? >>
<< ti devi muovere!! oggi hai il tuo primo giorno di scuola! >>
Spalanco gli occhi e mi tiro su a sedere di scatto << cosa!? >>
<< su muoviti, devi stare a scuola fra dieci minuti >>
Con una mossa degna di un cartoon della Disney mi fiondo giù dal letto, in bagno lavandomi in meno di 40 secondi, mi vesto con le prime cose che mi capitano, afferro lo zaino e sto per scendere le scale quando mi sento afferrare per il colletto della maglietta. Scocciata guardo verso mia madre che sghignazza silenziosamente. << beh!? non ero in ritardo? >>
<< a dire la verità ci hai messo 5 minuti in tutto e mancano ancora 30 minuti all'inizio delle lezioni >>
La guardo con gli occhi spalancati << 30 minuti!?!? e tu mi hai svegliato mezz'ora prima perchè!?!? >>
<< per non farti fare tardi!! e poi volevo farti vedere cosa ho trovato in cucina!! Cioè ti rendi conto? è una cosa per fare le cialde!! CIALDE!! mi sento tanto mamma d'america!! >>
sconvolta cerco una via di fuga dalle manie-adolescenziali-demenziali di mia madre e con mia somma fortuna riesco ad afferrare la maniglia del bagno e a rintanarmici dentro. Tiro un sospiro di sollievo. Cavolo. Primo giorno di scuola. Un altra volta. Già aver affrontato il primo giorno di scuola alle elementari, alle medie e al liceo, ci mancava solo un altro primo giorno ad un altro liceo. Sconsolata guardo nello specchio il mio riflesso. Sul naso quell'orribile minuscola cicatrice causata da una mia performance di volo acrobatico sul marciapiede della mia scuola. Non che io sia una fanatica del mio aspetto o cose così, anzi, io sono l'ultima persona esistente che si cura del proprio aspetto fisico, anche se ogni volta che mi guardo in contro luce, quell'odiosa macchiolina a forma di semi stellina sulla punta del naso mi irrita non poco. Anche io ho le mie manie perdincibacco!!! e no!! non dico ''perdincibacco'' in pubblico , però quando ci vuole ci vuole!! ( no comment )
Mi appoggio alla porta e provo a sentire qualche movimento sospetto che potrebbe indicare la presenza di quella pazzoide di mia madre. Ma niente. Così quasi strisciando esco e scendo velocemente le scale. Mio padre sta seduto sul divano bianco del salotto, mentre mia madre sta incespicando con la macchina sforna cialde, o come si chiama. Mi fiondo nel frigo e ingurgito , sempre con la mia solita finezza, un bicchiere di latte. Mi sto decisamente americanizzando. Visto che ho ancora 20 minuti abbondanti di tempo inizio ad osservare la mia famiglia. Se di famiglia si possa parlare visto che siamo in tre a comporla. Mio padre, dal suo imponente metro e ottantacinque d'altezza, folti capelli neri come il mio pc, che per chi non lo sapesse è decisamente nero, e occhi neri come la notte. Mia madre con il suo rispettabile metro e sessantanove, magra come una modella, lunghi capelli color platino e occhi azzurro verdi. Oh si certo. Non vi dico quanto sono bella io. Capelli neri occhi azzurri...se, vabbè. Diciamo che dei miei genitori ho preso si e no la testardaggine. Capelli di un banale marrone cioccolato ondulati, occhi marrone cioccolata calda e un metro e settantadue di pura normalità allo strado brado. No ma che dico, come dice mio padre sono una ragazza speciale ed interessante...si se lo dice lui c'è da crederci. Ritornando alla realtà mi alzo di scatto dal divano e esco in giardino, o meglio questa era la mia intenzione fino a quando non ho sentito mia madre chiamarmi. << che c'è? >>
<< ma ti sei vestita così? >>
mi squadro partendo dalle converse viola passando per i jeans blu per arrivare alla felpa glicine.
<< beh...che ho che non va? >>
<< ma...hai i jeans!! niente gonna? non vai più ad una scuola cattolica sai? abbassa giù la cerniera della felpa!! >>
io e mio padre la guardiamo sconvolti. ok. andavo ad una scuola cattolica,si, proprio quella piena di preti dove ti fanno dire preghiere all'inizio delle lezioni e dove la religione come materia conta quanto il greco al classico o la matematica allo scientifico, ma non per questo mi vesto così! sono comoda e mi piaccio così come sono. Al contrario mio padre non l'ha presa molto bene questa uscita di mia madre, infatti da geloso cronico dell'unica figlia femmina la guarda in cagnesco. Mia madre si limita a roteare gli occhi e a continuare a grattugiare i rimasugli di cialde da quell'affare. Questo giorno non so come lo vedo.

Mio padre mi ha appena ''mollato'' letteralmente sul marciapiede della mia nuova scuola. Avete presente gli animali allo zoo? ecco ora io sono come un pinguino che si trova fra i cammelli. Mi squadrano tutti come se avessi tre occhi e sei braccia. Eppure sono tutti così..normali. Non come a scuola mia dove c'erano certi soggetti. Fino ad adesso ho visto solo ragazzi dai capelli neri e ragazze dai capelli neri o biondi. Al diavolo chi dice che quelli del nord sono tutti biondi. Posso capire che la ragazza nuova susciti interesse, ma se continuano a scrutarmi così mi metto ad urlare. Abbasso lo sguardo e cammino a testa bassa sgusciando fra gli studenti. Questa scuola è ENORME. E la mia vecchia scuola non era mica piccola, ma questa ricorda veramente i college americani. Gli studenti si spostano fra le aule, e ci sono gli armadietti!! Armadietti!! No voglio dire, armadietti!!! Cos'è che mi sconvolge tanto? Non lo so ma dopo anni a vederli nei telefilm pensavo a qualcosa di interessante. Invece ora mi sembrano solo cosi grigi ingombranti. Mi fermo davanti alla porta con su scritto ''segreteria'' ed entro titubante uscendo dal mare di gente che mi aveva travolto. La segretaria è una donna rossa riccia con gli occhiali tipici da segretaria anni ottanta. Dopo una buona decina di minuti in cui le ho ripetuto il mio nome tentando di farle capire chi sono esasperata passo una mano sugli occhi e le ripeto per la centesima volta il mio nome
<< Io mi chiamo Isabella Rossi e sono appena arriva. Sono qui perchè vorrei l'orario delle lezioni!!! >>
questa volta sembra aver capito, infatti mi saluta con un sorriso enorme è dire poco, e mi consegna l'orario delle lezioni. Con un profondo respiro mi catapulto in quella specie di fiume in piena. Senza respiro mi fermo contro un muro. Ad un certo punto si ferma davanti a me una ragazza poco più bassa di me che mi guarda con una certa curiosità. << hem...ciao sono.. >>
<< Ciao!! Tu sei quella nuova no?Io mi chiamo Elisabetta ma tu puoi chiamarmi Bet o Betta come preferisci. Tu sei Isabella vero? Sai non passano inosservati i nuovi arrivi. Non è che vuoi essere chiamata Bella, Bella come la protagonista del libro? Sai è davvero una coincidenza che una Bella venga ad abitare in una cittadina sempre piovosa!!C'è pure il Bel Vampiro!! >>
Oddio. Vi prego stoppatela!!! Va bene che io sono una chiacchierona, però questa esagera, non mi ha neanche fatto dire una frase intera!!
<< hem...no puoi chiamarmi Isa o come ti pare, si è una coincidenza incredibile, e potresti darmi una mano con l'orario? >>
Ora che sta ferma e zitta posso inquadrarla meglio. E' bassina, ma ha dei folti capelli biondi e vispi occhi verdi.
<< si certo!! fammi vedere!! mhm...sei fortunata!!Sei nella mia stessa classe!! Vieni ti accompagno! >>

''Oh ma che fortunata coincidenza!!'' stavo per dirlo ad alta voce, ma mi sono trattenuta. Non sono così cattiva. Anzi non lo sono per niente. Ma divento taciturna quando non conosco nessuno. Speriamo ci sia qualche persona interessante oltre al Dj qui a fianco.

  
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