Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: dark93    18/11/2009    1 recensioni
un non-sense senza senso...mi andava solo di scriverlo xD
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sentii la sveglia di mia madre suonare, ma non mi allarmai più di tanto, visto che ero sveglio da almeno un’ora prima. Erano precisamente le 7 del mattina e quando mia madre venne in camera per svegliarmi le dissi: -Sono già sveglio, mà!-, allora con tutta la fretta del mondo, mia madre si precipitò in bagno a preparasi. Con lentezza mi tolsi il pigiama e mi alzai, andando vicino alla mia scrivania e prendendo l’mp3: selezionai la canzone dei Linkin Park “Leave out all the rest” cominciai a rifarmi il letto; dirigendomi in bagno notai che mia sorella stava ancora dormendo, ronfando, perché lei se la prendeva sempre comoda e poi pagavo io le conseguenze del nostro ritardo. In bagno mi lavai e poi tornai in camera e spalancai l’armadio, prendendo le prima robe che mi capitavano sotto mano: un paio di jeans scuri, una maglietta nera a maniche lunghe e infine una felpa nera col cappuccio. Aprii il cassetto e scelsi un paio di calzini neri, infilandomeli; le scarpe che misi erano delle adidas bianche e nere. Mi avvicinai al comodino e inforcai gli occhiali: ora mi sembrava che il mondo avesse una logica e non fosse fatto di tutte quelle immagini e ombre sfumate. In cucina trovai mia sorella già alzata, quando fino a poco tempo fa era nel suo letto. Lei faceva sempre colazione prima di me, ma era molto più lenta, infatti, aspettai sbuffando impazientemente, 5 minuti davanti alla porta, prima che potessi entrare per fare colazione. Aprii il frigo e presi la busta del latte con cui riempii il bicchiere che era sul tavolo, presi il pacco dei biscotti e mi sedetti, ascoltando “What I’ve done” e mangiando la mia colazione al buio: odiavo la luce la mattina appena svegliato, preferivo di gran lunga la penombra.. Mangiai una decina di biscotti, visto che quel giorno avevo fame, anche se in occasione dei compiti in classe, ne mangiavo solo un paio, a causa del fatto che al posto dei biscotti, nel mio stomaco, c’erano già le farfalle... Quest’anno ho iniziato il terzo superiore e ci sarebbero stati i crediti, che per me volevano dire solo una cosa: una rottura di scatole da parte dei professori e dei genitori, che mi avrebbero assillato fino alla fine dell’anno dicendo che gli esami di maturità si avvicinavano. Finii di mangiare e tornai in bagno, dove mi lavai i denti e mi misi un po’ di gel ai capelli, che fosse stato per me, non sarebbero mai stati perfetti, anche per il fatto che non mi piaceva il mio viso: avevo un profilo troppo affilato e accentuato, con delle orecchie aperte, che di certo non aiutavano a migliorare la mia immagine estetica. Gli occhiali adagiati sulla parte superiore del naso ricadevano leggermente sul lato destro, facendomi sembrare un mezzo ubriaco e la barba non fatta si notava leggermente sopra le labbra e sotto il mento, dove si potevano scorgere puntini neri qua e là. Ma queste erano cose a cui di solito non badavo, tanto ci ero abituato, però ogni mattina prima di andare a scuola erano questi i pensieri stupidi che affollavano la mia mente. Eravamo in ritardo, a quanto diceva mia madre, naturalmente, quindi, corsi in camera tirai il giubbotto bianco invernale fuori dall’armadio e mi issai lo zaino sulla spalla sinistra, dopo aver indossato il giubbotto. Mi avviai precipitosamente in corridoio per uscire dal portone di casa, con l’immagine di mia madre davanti a me che mi incitava a sbrigarmi, ma non sentivo i suoi rimproveri: vedevo solo la sue espressione e le sue labbra muoversi…avevo l’mp3 nelle orecchie e sorridevo…
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: dark93