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Autore: Cathrine Jhons    19/11/2009    0 recensioni
-Aspetta guarda questa che c'è scritto Charlie?-Chiese uno dei ragazzi indicando su un giornale italiano un disegno di una casa in affitto con la seguende descrizione in italiano. -Aspetta che traduco! Allora .. C'è scritto: Affittasi casa con quattro camere da letto, una matrimoniale e tre singole, una sala, una cucina separata e due bagni. Affittasi anche garage e soffitta. Mi sembra carino! Aspetta che leggo.Dice anche piccolo appartamento in un condominio di borgo roma, un quartiere calmo vicino il centro città di Verona. La casa è situata in un vicolo cieco con scuola di teatro. Ehi mi sembra carina che ne dite Kell, Rob Tay?- Si voltò verso i tre ragazzi. -Per me va bene Charlie, però la prendo io quella matrimoniale. Poi compreremo altri tre letti matrimoniali quando saremo là! Così potrete accogliere qualche bella ragazza italiana anche voi.- Disse Kellan ridendo. Robert gli tirò una sberla sulla nuca ridendo alla sua battuta.Poi si voltò verso Charlie. -Chiama e sentiamo se è disponibile anche domani!-
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VERSO CASA DELLA LUCIA
ROBERT E LUCIA


Ero felice,il mio piano aveva funzionato,Robertr mi stava accompagnando a casa.
-Ciao-dissimo insieme salutando per l'ultima volta i miei nuovi amici e le mie amiche.Camminammo un po' in silenzio e per la tensione sospirai.
-Scusami se ti inposto la mia presenza.-Rimasi un attimo sorpresa.
-No ma che dici?Mi fa piacere invece.-Sorridemmo entrambi imbarazzati.Se volevo avvicinarmi a lui dovevo fare in fretta.Ancora pochi minuti e sarei arrivata a casa,non abitavo molto distante dal parco.
-Bè cosa mi racconti di te?-Mi guardò un attimo pensieroso per poi sorridere maliziosamente.
-Bè io sono Edward Cullen quindi....-Lo fermai immediatamente.
-Non mi importa di Edward Cullen!Certo è un bellisimo personaggio del libro,ma tu Robert chi sei?Vorrei sapere qualcosa in più di te!-Si fermò un po' sbalordito dal mio sfogo.
-wow.....bè.....io mio chiamo Robert- disse sorridendo e rimprendendo a camminare per poi aggiungere guardando a terra.
-Kellan ha detto che ce ne siamo andati per fare una pausa dalle fan, ma io volevo scappare completamente da quella vita!- Si fermò un attimo per guardarmi bene come per cercare di capire se poteva fidarsi o meno di me.
-Sputa il rospo- Dissi per spezzare quel silenzio. Lui sorrise per poi farsi immediatamente serio.
-Io me ne sono andato perchè non ce la facevo più! Odio quella situazione. Ogni volta che uscivo di casa ero perseguitato da ragazzine urlanti e giornalisti che qualunque cosa facessi lo spiattellavano su tutti i giornalini di gossip e cinema. E' una cosa insopportabile, lo so che puo sembrare il mondo che tutti vogliono e la vita che tutti vorrebbero ma non è così. Adesso ogni ragazza che incontro non so se sta con me o con Edward Cullen. E' per quello che mi ha stupito quello che hai detto! Insomma non è da tutti- Mi sorrise e io fui colta da una piccola senzazione di tristezza e collera. Come potevano torturare e perseguitare un ragazzo in quella maniera??
-Mi dispiace... Deve essere terribile.-Non potevo dire altro. Solo il pensiero di trovarmi in quella situazione mi rattristava e infuriava.
-Credo che anche i miei amici siano nella mia stessa situazione..Beh... Forse Kellan no- Sorrise tra se e se mentre io lo guardavo cercando di fargli capire che ero curiosa.
-Beh... Diciamo che è un tipo un pò da donne facili-sorrisi preoccupata però per la mia amica. Ormai eravamo davanti a casa mia quindi mi fermai.
-Beh siamo arrivati- Dissi sperando con tutto il cuore che lui prendesse l'iniziativa.
-Bella casa!- Disse indicando la casa alle mie spalle e io gli sorrisi per ringraziarlo. Eravamo in pieno imbarazzo e io non sapevo cosa dire.

NELLA FOLLE MENTE DI ROBERT!!!!

-Beh... Forse Kellan no- Sorrisi ripensando alle varie ragazze che ogni giorno uscivano dal suo camerino del set cinematografico. Mi voltai verso la Lucia che si capiva lontano un miglio che era curiosa del motivo della mia risposta.
-Beh... Diciamo che è un tipo un pò da donne facili- Lei sorrise a sua volta ma non era uno di quei sorrisi che le accendevano il volto facendola risplendere di felicità come mi era gia capitato di vedere ma uno sorriso teso e forzato. Era preoccupata per la sua amica e infondo era comprensibile. Lei si fermò. Eravamo davanti a una casetta bianca a due piani che dava sul suo vicolo cieco. Era una casetta piccola ma molto carina nel complesso, si poteva scorgere solo il davanti della casa in quanto era accostata ad altre case come quelle in fila ai due lati della via. Aveva  due finestre al secondo piano e due al primo da cui si poteva scorgere la cucina.
-Beh siamo arrivati- Disse la Lucia come per attirare la mia attenzione che si era posata sulla casa.
-Bella casa- Lei mi sorrise per ringraziarmi. Dovevo farmi avanti, mi piaceva quella ragazza o come minimo mi interessava. Avevo parlato con lei della mia vita come se fossi sicuro al cento per cento che lei non era una di quelle ragazzine che spifferavano tutto per avere un pò di celebrità. E poi riuscivo a parlarle come se fossi una persona normale e non una star del momento. Basta! Dovevo farmi avanti e abbandonare quel mio imbarazzo. Mentre io riflettevo lei fece come per voltarsi e andare via ma la fermai per un braccio, mollando poi subito la presa.
-Senti... Ti andrebbe di mangiare con me?- Il mio cuore si fermo in attesa della sua risposta. Era da tanto che non mi capitava, le ultime ragazze che avevo avuto erano solo da una notte e basta e con lei invece tutto era diverso . Nell'aria c'era quell'imbarazzo che hanno i ragazzini alla prima cotta che sono insicuri di se. Ecco il mio cuore in quel momento era congelato e solo la sua risposta avrebbe potuto ridestarmi da quello stato.

TORNANDO A LUCIA


-Senti... Ti andrebbe di mangiare con me?- Il mio cuore si fermò per un lungo istante e la mia testa andò completamente in vacanza.

"Robert mi ha appena invitato a pranzo?"


Non ci potevo credere. Lui si dondolava sui piedi aspettando una mia risposta e io mi riscossi facendo un pò ripartire il cervello e il mio cuore che ricominciò a battere all'impazzata.
-Si-Riuscii a dire solo questo. Lui alzo lo sguardo su di me e il mio cervello rischiò di scollegarsi ancora per come mi sorrideva.
-Bene...Ti va di fare oggi? In fondo siamo già fuori!- Io feci segno di si e di aspettare un secondo. Entrai in casa e andai in bagno a sistemarmi un pò per poi andare in camera a prendere la borsa dove infilai anche il cellulare, il portafoglio che era sulla mia scrivania e le chiavi di casa. Stavo per uscire ma tornai in sala per scrivere un biglietto ai miei.

"Mamy, Papy sono fuori con la Chiara e la Giulia torno nel pomeriggio massimo le sei! Baci"


Lo so non dovevo mentirgli ma non potevo dirgli che uscivo con un ragazzo o no??? Tornai fuori e vidi Robert che parlava vivacemente al telefono. Io mi avvicinai a lui senza farmi sentire e quando terminò la conversazione lo feci voltare per la spalla facendolo spaventare per lo spavento.
-Mi hai fatto prendere un colpo!!! Sai che non si va mai alle spalle di un vampiro?- Disse lui con il suo sorriso sghembo. (P.S. Lo so lo so è il solito sorriso ma non si può descrivere in altro modo il sorriso di Robert ormai tutti lo descrivono così !!) Gli sorrisi per poi chiedergli
-Allora dove andiamo?- Lui assunse un espressione al quanto buffa , stava cercando di ricordare qualcosa o almeno così mi pareva.
-Ho visto una pizzeria qui in Borgo Roma ma non ricordo il nome . So solo che ha a che fare con un albero!- Capii immediatamente a quale pizzeria si riferiva e gli ricordai il nome.
-I Glicini?-
-Si proprio quella. Bè madamigella vogliamo andare?- Mi porse il braccio e io risi stando però al suo gioco.
-Certo mounsier!- Ci avviammo a braccietto verso la pizzeria sorridendo.Mi sorse poi un dubbio! Quando ero uscita Robert parlava al telefono e aveva un'espressione triste e un pò da cane bastonato. Chissà chi era all'altro capo del telefono. Magari una qualche ragazza in America o per  qualche amico famoso proveniente da chissà dove. Volevo sapere chi era! Dannata la mia curiosità. Mi voltai decisa a chiedergli chi era quando lo vidi fissarmi.
-Che c'è ho qualcosa di buffo o che non va?- Mi controllai i capelli tastandoli e lui scosse la testa.
-Eri assorta nei tuoi pensieri e chissa su cosa erano perchè sembravi combattuta tra due idee! Quando mi sono voltato ti ho vista concentrata e in questo momento vorrei avere il dono di Edward - Ecco cosa avevo! Non riuscivo mai a celare quello che mi accadeva dentro e tutti i vari pensieri. Abbassai lo sgurdo imbarazzata alla domanda che stavo per fargli, infondo io non avevo nessun diritto a saperlo e non erano fatti miei.
-Be mi chiedevo chi era al telefono che ti ha messo una strana espressione sul volto prima.- Chissà perchè ma i miei piedi mi parvero improvvisamente molto interessanti. Lui rise e mi alzo il mento con la mano libera.
-Era Charlie, il quarto e ultimo del nostro gruppo. Non so se ti è capitato di vederlo!- Io feci cenno di no e lui continuò- Bè lui diciamo che è il più grande di noi e quindi il nostro responsabile per modo di dire. L'ho chiamato per dirgli che non c'ero a pranzo e gli ho spiegato che uscivo con te! Lui... bè mi ha sgridato un pò e poi ha iniziato a dire su anche a Taylor che a quanto pare sta fuori tutto il pomeriggio. Ero solo succube di quella ramanzina- Disse infine sorridendomi. Io non potei fare a meno di pensare che Taylor era con la mia amica e mi si stampò in faccia un nuovo sorriso. Stavolta era Robert a essere curioso e io lo accontentai certo non dopo aver fatto un pò di resistenza.
-Diciamo che era un pò programmato!- Ecco lo avevo detto, ormai sapeva il mio piano anzi forse no visto che era pensieroso e non riusciva a capire.
-Cosa era programmato?- Ecco lo sapevo non aveva capito niente. Dovetti raccogliere tutta la mia buona volonta e coraggio per spiegargli.
-Beh... diciamo che io e le mie amiche ci siamo divise apposta sperando che qualcuno ci seguisse- Il danno era fatto ormai e io abbassai lo sguardo non avendo il coraggio di guardare la sua espressione. Non rispose e non disse niente così lo guardai e lo vidi sorridere maliziosamente. Alzai le spalle come a volerlo incitare a dire qualcosa.
-Allora ?-Chiesi ancora più insistente.
-Niente niente solo che ora capisco quello che dicevi in italiano- Basta dovevo cambiare argomento- Comunque avete fatto bene!!- Continuò e a quel punto ero io a fissarlo sbalordito. Lui fece spallucce e insieme entrammo in pizzeria abbandonando quel discorso.
-Salve- Ci accolse un cameriere molto carino e alto quasi quanto Robert che mi fissava un pò troppo a mio parere. Robert si agito un pò sul posto ecco forse non era solo la mia immaginazione a vedere gli sguardi del cameriere.
-Salve un tavolo per due! Io e la mia compagna dobbiamo festeggiare un anniversario!- Mi voltai verso Robert e lo vidi mentre sorrideva molto teso al cameriere.
-Certo seguitemi!- Il cameriere fissò un attimo Robert e poi ci accompagnò in una stanza della pizzeria a un tavolo per due in mezzo alla stanza.
-Mi scusi non ha un tavolo più appartato , sa vorremmo stare un pò in intimità.- Disse ancora squadrando il cameriere. Io non dissi niente ma mi annotai nel cervello di chiedergli spiegazioni.
-Certo!-Disse il cameriere indicandoci un tavolo in un angolo della sala un po più isolato degli altri. Ci sedemmo e ordinammo velocemente le pizze per far allontanare il cameriere che mi lanciò un ultimo sguardo facendomi poi l'occhiolino prima di tornare all'entrata. Mi voltai immediatamente verso Robert.
-Allora questo è il nostro anniversario?- Chiesi sorridendo con un tono sarcastico.
-Scusa ma quel tizio ti squadrava in una maniera che non sopportavo! Non ti conosceva neanche e ti ha guardato come fossi un oggetto .. Scusa ero... Geloso-- Lo guardai sbalordita. Forse gli piacevo veramente infondo.
-Geloso è? Mi pare che anche tu mi abbia squadrata per bene quando ci siamo incontrati per la prima volta... o no?-Dissi sorridendo maliziosa e vedendo che arrossiva.
-Ok basta cambiamo argomento. Allora non mi hai detto niente di te invece!Ora tocca a te.- Disse rialzando lo sguardo e sporgendosi verso di me.
-Bè i miei genitori sono insegnanti. Mio papà di educazione fisica e mia mamma di italiano. Ho un fratello Giacomo che è in quarta elementare e...- Mi bloccò con un dito sulle labbra. Un calore sconosciuto mi invase. Era come lava bollente che mi scaldava lentamente. Tolse il dito e il calore svani . Lui mi sorrideva. Di cosa stavamo parlando?? Mi ero completamente dimenticata il nostro discorso.
-Voglio sapere di te non della tua famiglia1- Disse appoggiando il mento alla mano che teneva sulla tavola sporto sempre verso di me.
-Be io.. sono una ragazza normale! - Non sapevo che dire e feci spallucce. Ero in imbarazzo, non sapevo cosa raccontargli.
-Ok ti faccio io le domande allora! Ma questo va a tuo rischio e pericolo..- Sorrise malizioso e feci cenno di si con la testa mentre pensavo che forse avevo fatto male a dargli quella posibilità.
-Allora hai un ragazzo?-

"Dai è facile come domanda per fortuna"
Una vocina nella mia testa.

-No nessun ragazzo- Sorrise e io mi chiesi se quel sorriso poteva essere una speranza che gli piacessi o semplice curiosità .
-Come mai?-

"Ecco qui le cose si complicano!!!"


Cos'era quella strana vocina nella mia testa?? Era come se avessi due menti, una voce non mia che sentivo nella mia testa. Esprimeva i miei dubbi
alla perfezione ma non mi era mai capitato di sentirla così! Per un secondo contemplai l'idea di essere pazza e quella voce rispose ancora spaventandomi.

"Lucia muoviti Robert ti ha fatto una domanda... Ricordi?"


Cavoli quella voce aveva ragione.
-Top secret- dissi sorridendo.. Chissa forse buttandola sullo scherzo avrei evitato quella domanda. Non avevo voglia di spiegargli .
-Dai Lucia ..- Due parole e mi convinse. Non sarei mai potuta resistere al suo sguardo.
-Non ho mai trovato la persona giusta, certo qualche piccola cotta me la sono presa per qualcuno ma non ho mai trovato quello giusto con cui lasciarmi andare completamente..- Abbassai lo sguardo per non dover fissare quegli occhi stupendi che mi toglievano la logica e continuai mostrando molto interesse per le mie mani.- io penso che se stai con qualcuno devi amarlo veramente. Il ragazzo con cui sto deve impressionarmi già dalla prima volta che lo vedo. Deve essere quel ragazzo che quando lo vedi anche senza parlargli devi dire
"Quel ragazzo mi piace" . Secondo me l'amore deve scoccare subito al primo sguardo magari inizialmente solo come curiosità e interesse ma che poi si trasforma in amore...E io devo ancora trovare quel qualcuno... O quasi.. - Dissi abbassando poi la voce a un sussurro che non seppi neanche se avesse capito quelle mie ultime due parole. Lo vidi muoversi un pò sulla sedia agitato e azzardai ad alzare lo sgurdo e lo vidi bello come sempre che mi fissava curioso e meravigliato. Dovevo cambiare quell'atmosfera. Sventolai la mano davanti al suo sguardo fisso su di me e lui si riprese sorridendo.
- Wow credo che nessuno mi abbia mai parlato di amore con così tanta passione. Hai un bel modo di vederlo e provarlo. E non lo hai ancora trovato.-

"Non rispondergli"


Ecco di nuovo quella voce che mi spaventò e allo stesso tempo mi aiutò nei miei ragionamenti. Non potevo dirgli di no se no poteva pensare che lui nn mi interessava . Ma se dicevo che l'avevo trovata e lui non ricambiava sarebbe finito tutto. No non potevo rispondere.
-Ba chissà- Risposi vaga e lui parve capire il mio cambio di discorso e cominciò con altre domande più superflue. Mi chiese del mio colore preferito e del mio animale preferito. Chiese ancora dei miei amici e delle mie due amiche che chissà cosa stavano facendo in quel momento. Poco dopo tornò il cameriere sempre sorridente verso di me con le nostre due pizze. Le posò sul tavolo facendo cadere un bigliettino di carta sulle mie gambe , io lo guardai e lui mi fece nuovamente l'occhiolino. Poi se ne andò rapido e senza degnare di uno sguardo Robert.
Sentii un rumore e voltandomi verso Robert lo vidi fissare il punto esatto dove se ne era andato il cameriere con la mascella serrata. Poi si voltò verso di me e notò il biglietto tra le mie mani. Io non lo avevo ancora letto e lui veloce me lo strappo dalle mani per poi alzarsi velocemente senza spiegarmi. Mi alzai anche io e lo segui veloce vedendo che si dirigeva all'entrata della pizzeria. Robert si guardò un pò attorno e poi fisso un punto per poi avvicinarsi al bancone del bar all'entrata.
-Tu sporco verme vieni qui!- Disse quasi urlando. A chi si riferiva ? Non ci misi molto a scoprirlo visto che il cameriere di prima uscii con un sorrisetto sulle labbra.
-Cosa c'è?- chiese mostrandosi gentile.
-Non pensarci neanche -Disse Robert mentre il cameriere uscii da dietro il bancone. Si trovavano uno davanti l'altro . Robert era più alto, con la mascella tesa e arrabbiato più che mai. I suoi occhi erano il riflesso dell'ira. Il cameriere più basso sorrideva ingenuamente fronteggiando lo sguardo di Robert poi si volto verso di me.
-Be sarebbe una bella esperienza!!- Sorrise di nuovo mentre Robert lo prese per il colletto facendolo voltare per fissarlo negli occhi. Pochi secondi e Robert tirò un pugno in pieno volto al ragazzo. Poi lo lascio mentre il cameriere si asciugò il labbro sporco di sangue.
-Andiamocene -Disse prendendomi sotto braccio. Poi vedendo il gestore della pizzeria continuò- Ti conviene licenziarlo se no vedi..- Uscimmo dal locale e Robert mi trascinò per una cinquantina di metri camminando velocemente. Poi riuscii a liberarmi dalla sua stretta e a sedermi alla fermata dell'autobus che era vuota a due passi da noi. Lui mi si avvicinò per poi sedersi sospirando.
-Lucia???- Non mi voltai a guardarlo, avrei ceduto e lui non mi avrebbe detto niente. Era facile abbindolarmi con quegli occhi.
-Se non mi vuoi spiegare allora non parlare- Dissi fissando la strada davanti a noi . Aspettai un pò prima di sentirlo parlare o meglio sentirlo muoversi. Mi porse il biglietto che io presi e lessi avidamente.

"Ehi se ti va puoi abbandonare quel tuo ragazzo e uscire con me! Che ne dici? Di certo non posso essere peggio di lui e poi caso mai potremmo conoscerci più intimamente. Sai mi sembri molto carina fammi un cenno per un si!"
                                                                                        -Jeb-


-Cosa???- Rilessi il biglietto per poi strapparlo e buttarlo nel cestino affianco a me .
Mi alzai, non volevo stare seduta ero troppo scossa. Robert si alzo per poi fermarmi per le spalle. Alzai lo sguardo e vidi il mio riflesso nei suoi occhi azzurri. Strano li avevo visti solo marroni !
-Lucia lascia stare, ci ha già rovinato il pranzo e..- Ecco il mio corpo non riusciva a starsene zitto e solo alla parola pranzo iniziò a brontolare interrompendolo. Mi portai istintivamente le mani alla pancia. Lui sorrise abbassando lo sguardo per guardarmi. Dio quanto era alto??? Lui sorrise un pò per poi continuare a parlare.
-Lucia ti va di venire a mangiare da me? -

"Cosaaaaaa!!!! Mi stava chiedendo di andare a casa sua????"

Rimasi ferma cercando di capire se era un sogno o la realtà . Il cuore stava per esplodermi tanto ero agitata. Lo guardai e poi cercai di ritrovare almeno un pò di contegno.
-Si ma solo perchè ho fame!!! Di certo non lo faccio per te..- Mi voltai e iniziai ad andare verso casa delle mie amiche. Robert un attimo sorpreso rimase indietro ma poco dopo lo sentii raggiungermi. Camminammo verso casa sua quando mi ricordai che era il pianerottolo più popolato che mai e poi a casa sua c'erano anche Kellan e Taylor oltre a Charlie.
-Ma gli altri non sono a casa?- Lui sorrise mentre con una mano tirò fuori il cellulare e mi mostrò due messaggi. Il primo era di Taylor e il secondo di Kellan.

"Rob io sto fuori a pranzo ci vediamo questo pomeriggio. Ciao"

"Evvai forse mi sono trovato qualcosa di meglio dell'accompagnarti a portare fuori il cane! Comunque grazie per averci lasciato patty.Oggi sto fuori ciao"


Rilessi il messaggio di Kellan e non potei fare a meno di preoccuparmi. se era come diceva Robert non doveva avvicinarsi alla mia amica o per lo meno non doveva giocarci come faceva con qualsiasi altra ragazza.
-Bene- Dissi rimuginando ancora sul messaggio.
-Non ti preoccupare per la tua amica non permetterò che Kellan faccia i suoi soliti giochetti- Cavoli aveva capito la mia preoccupazione. Era impressionante. Eravamo arrivati al cancello esterno e senza aspettare che lui aprisse con le chiavi infilai il braccio nella ringhiera per poi schiacciare il pulsante nascosto che apriva il cancello.
-Visto che maga?- Dissi sorridendo e entrando in giardino.
- Però una vera maga! Scommetto che non riesci ad aprire la porta di casa mia. Anzi no forse la Chiara o la Giulia hanno un doppione. Devo avere paura? Siete pericolose?- Scoppiammo tutti e due a ridere entrando poi in ascensore. Arrivammo al terzo piano e uscendo vedemmo una scena davvero inaspettata.
-Taylor?-Esclamò Robert
-Giulia?- Dissi io poco dopo.

  
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