Fandom: Bones
Personaggi: Seeley Booth, Angela Montenegro
Rating: giallo
Conteggio parole: 300 (M), tripla drabble
Note: Scritta per la challenge: Special #1 di it100 per il prompt nudità.
Disclaimer: Bones e gli altri personaggi sono un'idea di Hart Hanson che ne detiene i diritti insieme a chi ha finanziato il tutto. Naturalmente la mia creazione non aggiungerà un centesimo nel mio salvadanaio. il titolo della raccolta e la frase nell'introduzione sono citazioni da "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry.
E' tardi. O molto presto, dipende dalla prospettiva. Booth si volta verso la sveglia. Le quattro, decisamente presto.
- Il materasso non ti soddisfa? - La voce è piena di sonno e di malizia. - O non hai fatto abbastanza esercizio fisico? -
- E' la sveglia. - cerca di svicolare lui, distogliendo lo sguardo.
- Non ti piace ciò che vedi? -
- Non direi. E lo sai bene. -
- Sì, lo so. - Angela si sposta nel letto, incurante del lenzuolo che scivola sempre più lontano dalla sua pelle.
Booth deglutisce. Non aveva calcolato di finire a letto con Angela.
- Io... -
- Stai cercando di scaricarmi mentre sei ancora nudo nel mio letto? -
- Sono un gentiluomo, non lo farei mai. E' solo che... - Angela sogghigna mentre Booth cerca le parole che sembrano sfuggirgli.
- E' solo che siccome sei un cavaliere dalla scintillante armatura, vuoi assumerti tutte le responsabilità dell'insano gesto che ci ha portato a rimirare i rispettivi genitali? -
La donna solleva le sopracciglia e reprime un sorriso.
- Detta così non suona molto bene. Volevo solo ringraziarti. Avevo bisogno di... - Altre parole che sfuggono. E' veramente troppo presto per una conversazione simile. E la mancanza di vestiti non lo aiuta di certo.
- Di un'amica? - Angela adora prenderlo per i fondelli.
- Di qualcuno che capisse le persone normali. -
- E che non ti giudicasse. E che fosse brava a letto. -
- Veramente quello non era essenziale. - "Però non ha guastato."
- Ma direi che non guastava. Ero quello che ti serviva dopo un caso così. -
- Sembri molto sicura di te. - Booth sta recuperando il suo aplomb. - Però anche tu avevi bisogno di me. -
- Di un uomo. - puntualizza lei. - Bastava qualcuno con i cromosomi XY. -
- Hai delle basse pretese. Non cercavi qualcuno bello, alto, misterioso e bravo a letto? -
Angela si avvicina a Booth e gli sfiora il torace. - Direi che non guastava. -