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Autore: Nadeshiko    21/11/2009    4 recensioni
In un'assolata mattina primaverile, un'archeologa in pensione racconta alle sue due nipotine la storia di un amore sbocciato, sulle rive del Nilo, 5.000 anni fa, grazie ad un Gioco misterioso e ad un oggetto molto speciale... Naturalmente una Athem/Seth decisamente demenziale! Che potevate aspettarvi dalla sottoscritta?!
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Salve a tutti! ^__^

 Dunque, non starò a tediarvi con l’ennesima spiegazione circa il mio ennesimo ritardo! Trovate tutto scritto nel mio account! Invece, vorrei concentrarmi sull’immenso senso di gratitudine che provo nei confronti di chi è tornato a leggere e a recensire la mia storia dopo tutto questo tempo! GRAZIE!!! Grazie di cuore!

 Sigh, sigh! Perdonate le lacrimucce… la verità è che mi avete profondamente commossa! Le risposte, come al solito, le troverete nel siparietto finale!

 Ma passiamo subito al capitolo: dopo la parentesi “merenda”, si torna nel vivo della storia vera e propria! In particolare: è testé giunto il momento di dare un’occhiata ai nostri “cattivissimi” antagonisti! Per velocizzare i tempi dell’aggiornamento… con tutto quello che ho da recuperare e considerata la lunghezza complessiva del capitolo, mi ci sarebbe voluta un’altra settimana… ho diviso il tutto in tre parti! La seconda conto di postarla in settimana!  

 Ultima cosa: chiedo perdono per il titolo assolutamente orrido che ho dato al capitolo! ^^’ 

 Buona lettura a tutti!

 

 

 ALLORA: I PERSONAGGI DI QUESTA FANFICTION NON MI APPARTENGONO! IO NON GUADAGNO UN SOLDO DALLA STESURA DI QUESTA STORIELLA! SONO, INOLTRE, PERSONAGGI ASSOLUTAMENTE INVENTATI! RICORDO CHE LA STORIA D’AMORE COINVOLGE DUE RAGAZZI, MA NON CI SARANNO LEMON! I DATI STORICI RIPORTATI SONO IN GRAN PARTE MIE INVENZIONI. A VOI LA LETTURA! ^_^

 

 

CAP. 10 TRAMANDO ALL’OMBRA… DEI CORRIDOI! (Parte 1)

 

 

 

 Il rumore di passi affrettati era appena percepibile sulla fredda pietra del pavimento.

 L’andatura troppo leggera perché un orecchio distratto ed indaffarato potesse coglierla.

  Il rango del suo possessore semplicemente trascurabile perché qualcuno potesse veramente accorgersi di lui.

 Il macigno che, però, il ragazzo sentiva gravargli sul cuore non era né leggero, né trascurabile!

 Il respiro, già accelerato a causa del passo sostenuto, si fece ancora più affannoso.

 Non poteva essere!

 Quello che aveva appena visto non aveva senso!

 Non era… non poteva… essere possibile!

 Marik si strofinò forte gli occhi con una mano, quasi sperasse che, così facendo, la scena che gli si era parata dinnanzi si cancellasse magicamente dalla sua mente.

 Incurante del rischio di poter andare a sbattere contro un muro, una colonna, un dignitario altezzoso che gli avrebbe fatto pagare il suo vergognoso reato… urtarlo… a furia di scudisciate, il giovane servitore tenne ben ferme le dita sulle palpebre serrate.

 Ma non servì a niente.

 L’immagine era ancora lì.

 Nitida e perfetta, così come l’aveva scorta solo pochi attimi prima.

 Come era potuto succedere?

 Un sorriso amaro gli si dipinse sulle labbra screpolate dal sole.

 Semplice!

 Andava di fretta.

 Come sempre, data la mole quasi impossibile di compiti da svolgere che gli veniva assegnata ogni giorno! 

 Benché i pasti che gli propinassero fossero miseri… la Regina aveva deciso di fare economia per racimolare in tutta fretta il denaro necessario a riparare il tetto della sala del trono, razionando ulteriormente le già povere vivande destinate ai servitori di rango inferiore… l’idea di saltarne un altro non gli aveva sorriso affatto! Non si sarebbe retto in piedi neanche fino al tramonto!

 Per questo aveva osato.

 Aveva deciso di guadagnare tempo prezioso, passando direttamente per il corridoio delle divinità. A parte qualche vecchio sacerdote e qualche guardia di ronda, a nessuno piaceva avventurarsi lungo quell’interminabile sfilata di statue di dei e dee che sembravano fissarti, ricordandoti quanto fossi manchevole e mortale!

 Se, per una volta, la fortuna lo avesse assistito, si sarebbe ritrovato nelle cucine senza essere scorto da alcuno, giusto in tempo per ricevere la sua razione!

 Ovviamente, la fortuna non lo aveva assistito.

 E, al momento, perfino l’idea di saltare il pasto era passata in secondo piano. Quanto aveva visto gli era bastato a serrargli gola e stomaco!

 Seth.

 Già solamente un incontro del genere sarebbe bastato a gettarlo, se non nel Regno delle Ombre, nel più cupo terrore!

 Se da un lato era consapevole di essere, dopotutto, solo un servitore troppo insignificante perché il sacerdote lo considerasse… figurarsi se si sarebbe abbassato al punto di sfidarlo a duello… dall’altro era sinceramente terrorizzato all’idea di tutte le altre atrocità a cui avrebbe potuto sottoporlo!

 Ra, benedetto! C’erano stati servitori, anche più anziani ed esperti di lui, che erano finiti lunghi distesi solo per un’occhiataccia del sacerdote!

 Non osava neanche immaginare cosa avrebbe potuto fargli, se avesse sentito veramente il desiderio di punirlo o ferirlo!

 Rabbrividì.

 Quel giovane uomo era malvagio. Malvagio e folle! Lo sapevano tutti a palazzo. E anche fuori!

 Recentemente, poi, sembrava che la sua pazzia fosse peggiorata.

 Ben tre principi, negli ultimi tre giorni, avevano fatto le spese dell’acuirsi della sua violenza e scelleratezza, finendo per mano sua nel Regno del non ritorno!

 Abbastanza da pregare tutti gli dei di non scorgerlo neppure da lontano!

 E lui non solo lo aveva scorto! Lo aveva scorto veramente da vicino!

 Era sbucato nel corridoio ad un passo dalla sua figura!

 La sua unica salvezza, al momento, era stata che il sacerdote fosse troppo preso da altro per accorgersi di lui!

 Già… da altro!

 Quell’altro… che per lui, ora come ora, era fonte di maggiore turbamento dell’incontro stesso!

 Seth non era stato da solo in quel corridoio!

 Inginocchiato sulla pietra fredda, teneva tra le braccia un’altra persona. Un corpo sottile, dotato di un’inconfondibile chioma ramata.

 Il principe Athem!

 E…

 E lo stava baciando!!!

 L’assurdità della situazione gli arrivò addosso tutta insieme, costringendolo a bloccare di colpo, bruscamente, il suo vagare alla cieca nel dedalo di corridoi del palazzo.

 Si guardò intorno, come spaesato, non capendo neanche dove quella sua fuga ad occhi chiusi lo avesse condotto. Sapeva solo di avere la faccia rossa, probabilmente per tutto quello sfregare e, forse, anche per qualcos’altro! Qualcosa che aveva a che fare con delle braccia abbronzate che cingevano una vita da fanciulla.

 Scosse con forza il capo, l’ennesimo, inutile tentativo di mandar via quel ricordo.

 Perché mai, Iside benedetta, Seth stava baciando il principe?!

 E perché il principe Athem sembrava ricambiarlo?!

 E le loro parole, poi! Quelle che aveva captato di sfuggita prima di ritrovarsi davanti a quel bacio impossibile!

 Si erano dati veramente un appuntamento sulle rive del Nilo?

 Indubbiamente quella era parsa l’intenzione del sacerdote. Quanto alla risposta del principe… bè, era stata sussurrata a voce talmente bassa da non permettergli di coglierla, ma, di certo, quanto aveva udito gli era bastato!

 Cosa stava accadendo?

 Che ci fosse un complotto in atto?

 Che il principe avesse escogitato il modo di salvarsi da Seth, fingendosi innamorato di lui?

 No, non lo credeva possibile!

 Non ne capiva molto di politica, ma da quello che sapeva di Seth, non era decisamente il tipo da lasciarsi abbindolare da un paio di occhioni viola!

 E da quello che sapeva di Athem, non era tanto sveglio da escogitare un piano simile! Per lo meno, era quello che aveva sempre creduto.

 Non che si sapesse poi molto del principe, in effetti.

 Lui era una delle poche persone a palazzo che, per vie traverse, era riuscito a venire a conoscenza di qualcuno dei segreti che circondavano il più giovane dei figli del Faraone.

 Una volta, anni addietro, quando era ancora un bambino inconsapevole e la sua esistenza era decisamente più facile e felice, aveva prestato servizio presso una sacerdotessa. La ragazza non era particolarmente sveglia, ma nutriva un amore particolare per il suono, peraltro molto irritante, della sua voce!

 In più, essendo la figlia di una alto dignitario, aveva ottenuto un ruolo di grande prestigio, che le aveva permesso, per un certo periodo, di servire la dea leonessa niente meno che al fianco della principessa Nefer-MAI.

 La splendida primogenita del vecchio Faraone ne aveva sopportato pazientemente la vena ciarliera, ma probabilmente aveva ignorato quanto quella piccola pettegola fosse pericolosa! Era stato proprio dalle labbra della sua antica padrona, infatti, che aveva saputo cose sul principe Athem che mai avrebbe creduto possibili. E di cui nessuno, a palazzo, sembrava essere al corrente.

 Primo fra tutti: il principe, nonostante il suo aspetto femmineo e fragile, un camuffamento attuato dalla stessa sorella per proteggerlo dall’attenzione degli altri eredi al trono, era un duellante straordinario!

 La cosa lo aveva molto colpito a suo tempo, anche perché, nelle rarissime occasioni in cui aveva scorto quel bimbetto dai capelli ramati e dagli enormi occhi violetti, le uniche cose che l’avevano colpito erano state: l’aria imbelle e la corporatura sottilissima. Era più magro di lui, un servitore malnutrito!

 Venire a conoscenza della eccezionali doti di duellante celate da quell’aspetto esile ed indifeso lo aveva quasi fatto sentire meglio con se stesso!

 Gli aveva fatto sperare che magari anche lui avrebbe potuto celare sorprese inaspettate… magari anche lui, se ne avesse avuto l’opportunità, sarebbe potuto divenire un grande duellante! Aveva provato simpatia per quel piccoletto!

 Ovviamente non aveva mai avuto occasione di raccontare a nessuno le confidenze della sacerdotessa. Lei era stata allontanata dal palazzo dalla stessa Regina… suo padre, come altre decine di dignitari prima di lui, era caduto in disgrazia… ed in seguito nella fossa dei coccodrilli sacri del riverito Pegasus… dopo aver fatto un non troppo velato commento circa l’intelligenza non troppo acuta della principessa TEA.  Era stato così che lui, servitore personale della fanciulla, era stato a tutti gli effetti declassato ed era finito a svolgere mansioni sfiancanti e umilissime tra cucine, stalle e corridoi da lucidare per conto della regina stessa! Più che da paggio reale, la sua era un’esistenza da schiavo. E come tale veniva universalmente considerato! Per questo, se anche avesse voluto riferire ciò che sapeva a qualcuno, nessuno gli avrebbe mai dato ascolto.

 Sapeva solo che le doti del principe erano oscure alla maggior parte degli abitanti del palazzo.

 Di pubblico dominio, invece, sembravano essere i suoi difetti!

 La sua padrona, per esempio, era solita sminuirne l’abilità di duellante, sottolineando come il principe fosse dotato di un carattere debole. Sottomesso e poco brillante. Inadatto a governare.

 Opinione che sembrava ricalcare alla perfezione quella di coloro che un’opinione in merito sembravano averla… ovvero: quelli che, alla domanda: “Cosa ne pensate del principe Athem?”, non avrebbero risposto: “Il principe chi???”

 Pochi, molto pochi! Ma tutti dello stesso avviso!

 Per questo, abilità di duellante o no, dubitava che il ragazzo fosse l’artefice di un qualsiasi piano o complotto!

 E dubitava anche che l’idea fosse venuta alla sorella! Se lo aveva sempre protetto da tutti, non lo avrebbe certo gettato tra le braccia di un pazzo!

 Tutto questo poteva portare solo ad una possibile soluzione: era stata opera di Seth!

 La mente di Marik lavorava a pieno ritmo, mentre ricostruiva, tassello dopo tassello, l’ipotetico piano ideato dal sacerdote ai danni del principe!

 Probabilmente… forse torturando qualche povero servitore come lui, a conoscenza del segreto di Athem… Seth doveva essere venuto a conoscenza sia dell’abilità del principe che del suo carattere debole!

 Abbindolando l’unico principe in grado di affrontarlo nel Gioco ad armi pari, il sacerdote doveva aver creduto di ottenere il duplice vantaggio di togliersi dai piedi un pericoloso avversario e, contemporaneamente, assicurarsi un piano di riserva nel caso in cui non fosse riuscito a salire al trono lui stesso!

 Se Athem fosse divenuto Faraone, per lui sarebbe stato uno scherzo manovrarlo a suo piacimento, spacciandosi per suo innamorato!

 Ad Athem la corona… a Seth il vero potere!

 Non riusciva a trovare altra possibile spiegazione a ciò che aveva visto!

 Lo sgomento gli mozzò il respiro, per cedere in fretta il passo allo sconforto.

 Se fosse stato effettivamente così, sarebbe passato dalla tirannia di una Regina egocentrica, crudele ed isterica alla guida di un sovrano folle e malvagio!

 La sua vita, come quella di tutti gli altri servitori come lui, non avrebbe più conosciuto un solo giorno di pace e speranza!

 Quasi senza rendersene conto, il servitore strinse forte i pugni e, in un moto di rabbia e frustrazione, colpì con forza il fusto di una colonna che si trovava a poca distanza da lui.

 La pelle già rovinata delle nocche si lacerò, causandogli un acuto dolore, ma il giovane servitore ebbe a malapena il tempo di portarsi la mano lesa alle labbra, che un frastuono improvviso lo fece sobbalzare.

 Dall’alto, dalla sommità della stessa colonna che aveva appena colpito, si udì un rumore stridulo e metallico, seguito da un raccapricciante latrato. Quindi, prima che avesse tempo anche solo di scansarsi, qualcosa di pesante gli piombò sulla spalla.
 Il dolore, stavolta, fu impossibile da sopportare in silenzio, ma il suo lamento fu letteralmente coperto dal ripresentarsi di quel latrato lugubre e cavernoso, come il ruggito di un qualche demone che giungesse dalle profondità del suo antro!

 Lottando, terrorizzato, contro le lacrime che gli annebbiavano la vista e, maledicendo gli dei che gli avevano fatto dono di una giornata tanto orribile, Marik si guardò freneticamente intorno, cercando la fonte di quel suono terribile.

 Non faticò a trovarla: ai suoi piedi era crollato qualcosa.

 Qualcosa di pesante e dorato.

 Qualcosa che aveva le sembianze di uno sciacallo.

 Una testa di sciacallo.

  Lo stupore di Marik fu grande quando si rese conto che, ad essergli piombata addosso, era stata la testa del dio Anubi! Ma ciò che provò fu niente, se paragonato al moto d’orrore che lo colse quando si ritrovò a fissare quello stesso muso metallico sollevarsi appena da terra, traballante, e cominciare a girare su se stesso! Emettendo il cupo e cavernoso lamento che lo aveva terrorizzato solo un istante prima!

 Oh, dei! Era un segno?

 Un funesto presagio?

 Una punizione divina?

 Proprio mentre queste domande si affastellavano, caotiche, le une sulle altre nella sua mente già duramente provata, la testa del dio prese a vorticare febbrilmente su se stessa, cominciando a sbattere a destra e a sinistra contro colonne e pareti, perdendosi nell’oscurità dei corridoi, sempre emettendo il suo echeggiante e lugubre latrato!

 Colto da autentico sgomento, tremante come una foglia di papiro accarezzata dalla brezza di fiume, Marik si diede alla fuga. Esattamente dalla parte opposta a quella imboccata dalla quella sinistra apparizione!

 Stringendo la spalla contusa tra le dita, iniziò a correre, imboccando passaggi e corridoi a caso, con il solo scopo di allontanarsi da lì, di abbandonare quei corridoi lugubri, stranamente deserti e infestati da presenze sinistre.

 Non avrebbe mai saputo dire per quanto tempo avesse corso a perdifiato. Fu solo quando sentì una zaffata d’aria pulita colpirgli il viso che si permise di rallentare il passo e di lasciare che un briciolo di sollievo gli alleggerisse il cuore.

 Un portale decorato gli si parò dinnanzi, inondando l’ultimo tratto del passaggio di luce dorata e profumo d’acqua e vegetazione.

 Era fuori dai corridoi.

 Finalmente!

 Sollevato, varcò la soglia, ritrovandosi in uno dei giardini interni del palazzo.

 Non avrebbe dovuto trovarsi lì e lo sapeva bene!

 Quel luogo era esclusivo appannaggio dei membri della famiglia reale, ma dopo le violente emozioni di cui era stato vittima, la frescura data dalle fronde e lo spettacolo dell’azzurro terso del cielo erano un sollievo.

 Per non parlare del dolore alla spalla!

 Il punto in cui la testa del dio l’aveva colpito… rabbrividì violentemente al ricordo, sforzandosi di convincersi di non aver mai visto l’oggetto animarsi magicamente davanti ai suoi occhi, perché, semplicemente, non lo avrebbe sopportato… pulsava, rendendo ancora più allettante la prospettiva di andare a bagnarsi nel canale che convogliava fin lì le acque del grande fiume.

 Si guardò intorno, fidando nella sua buona sorte quanto lo avrebbe fatto nella bontà e misericordia dei coccodrilli sacri del riverito Pegasus!

 La via sembrava libera, comunque chiese alle sue gambe un ultimo sforzo e spiccò una breve corsa fino alla riva del canale. Quindi si acquattò meglio che poté dietro a un cespuglio di papiro, stracciò un lembo della veste già lisa e lo immerse nell’acqua fresca.

 Quando premette piano la pezza bagnata sulla spalla, il bruciore lottò brevemente contro il sollievo, per poi lasciare il sopravvento a quest’ultimo. La sensazione non sarebbe mai stata bella quanto quella di uno stomaco pieno, ma, data la situazione, avrebbe potuto accontentarsi!

 A proposito di stomaci vuoti, ne approfittò anche per dissetarsi.

 Fosse stata anche sola acqua, ma qualcosa con cui riempirsi la pancia avrebbe dovuto trovarla!

 Quando fu certo di non riuscire più a mandar giù una sola sorsata, si alzò in piedi, deciso a raggiungere la sua branda e lì rimanere fino al levare del disco di Ra dell’indomani! Si sentiva veramente esausto! Ed aveva la certezza che solo dopo una bella dormita, sarebbe riuscito a dare il giusto valore ai fatti di cui era stato involontario spettatore. Se lo avessero cercato per finire di svolgere le sue mansioni… bè, avrebbero pure potuto fustigarlo, ma avrebbero dovuto farlo con lui ancorato al suo giaciglio!

 Forte di questo suo nuovo proposito, varcò nuovamente il portale, guadagnò in fretta la copertura di una colonna e… esitò. Che fosse stato sesto senso o un improvviso moto compassionevole della sua infida fortuna, Marik non mosse un passo… e questo lo salvò!

 Infatti, in quel preciso istante, da uno dei varchi laterali, proprio quello che avrebbe dovuto imboccare, fece la sua comparsa la più inquietante delle apparizioni!

 Un’altra!

 Ma ancora più terribile della precedente: una creatura insolitamente sbilenca e allampanata, bendata dalla testa ai piedi, avanzava dimenandosi ed emettendo acuti latrati che avrebbero fatto apparire quelli emessi dalla testa di Anubi come una soffice nenia!

 Il suono era così penetrante che il servitore fu costretto a tapparsi le orecchie con le mani, tremando di terrore.

 Quello non poteva essere altro che il richiamo di qualche anima dannata!

 Magari uno spettro sfuggito al marasma del Nun!

 Magari…

 Oh, Anubi benedetto! Quella era la mummia del vecchio Faraone che si era levata dalla tomba per venire a reclamare la vita della sua dispotica consorte!

 Mmm…

 Certo che, però, il vecchio Faraone avrebbe potuto ritornare dal mondo dei morti un po’ prima! Si ritrovò a pensare Marik, esitante.

 Il lamento si avvicinò ulteriormente… sempre più gracchiante e stridulo!

 Stava venendo dalla sua parte!

 Afferrato il coraggio a due mani, il ragazzo sbirciò appena da dietro la protezione della colonna.

 Ra benedetto! Il Faraone non era tornato da solo!

 Dietro di lui, piangendo e balbettando, trotterellava una figuretta vestita di ricchi abiti, ma, nel complesso, dall’aspetto alquanto miserabile.

 E alquanto… vivo!

 Una punta di delusione fece breccia attraverso il terrore e la stanchezza.

 Forse non era ancora giunto il momento che lo spirito del compianto Re venisse a liberarli tutti.

 

FINE 10 CAPITOLO.

 

 E anche questo capitolo è andato! Accidenti, sembra quasi una cosa seria! Mmm… più o meno… Di sicuro, Marik, ha avuto una giornataccia! ^^ E devo constatare che, in questa fic, le statue di Anubi sono terribilmente pericolose! Oltre che animate! Ma chissà come mai!? ^_^

Certo che anche le supposizioni dei personaggi non sono da meno! Come non biasimare il povero Marik? Con la giornatina che ha avuto e con la nomea di Seth, non mi sorprende che non riesca proprio ad immaginarsi che la spiegazione al suo dilemma possa essere un’altra, la più semplice… Vi stupisce l’opinione comune che si ha del nostro piccolo Athi? E chi saranno mai queste due figure così bizzarre? Aspetto il vostro parere sul capitolo! Mi raccomando, fatemi sapere!

 Non ho ancora capito se vogliate lo spoiler o no… la situazione, complessivamente, mi pare dubbia… Quindi vi lascio uno spoilerino lillipuziano, ad alto tasso di incomprensibilità! Aspetto le vostre reazioni, fiduciosa! ^^

 Ringrazio tutti coloro che sono giunti a leggere sin qui! Un grazie particolare a chi recensisce! Senza di voi, penso che la mia voglia di scrivere sarebbe miseramente caduta sotto i colpi di tutti i contrattempi ed inconvenienti vari che si presentano puntualmente alla mia porta! Un grazie anche a chi ha messo questa fic tra le preferite e le seguite! Sono molto onorata!

 Profondo inchino della vostra Nadeshiko!

 Alla prossima! 

 

 

 

SIPARIETTO DELLO SPOILER:

 

“-Hai finito di tediarmi con la tua stupidissima ed inutile balbuzie!!!???-“

 

 

 

 

SIPARIETTO DEI RINGRAZIAMENTI:

 

 

 

 reader=  Ma salve! Che gioia ritrovarti ancora qui a recensire, dopo tutto questo tempo! Grazie di cuore! Per i complimenti, per l’entusiasmo, per la dedizione… ma sopratutto per non avermi minacciata di morte! ^___^ Scherzi a parte, come avrai notato, sono finalmente riuscita ad accontentarti… almeno un pochino! Questo capitolo è stato tutto dedicato a Marik (Che, tra l’altro, è l’unico personaggio in grado di inibire la mia vena comica! Quando si tratta di lui, mi riesce di scrivere solo cose serie!) e prestissimo avrai notizie anche di Bakura! Promesso! Quanto alla comparsata riservata ai miei lettori nella fic, visto che è passato molto tempo, nel prossimo capitolo chiederò conferma delle vostri intenzioni! Magari alcuni non vorranno più seguirla… non li biasimo per questo, colpa mia… e non vorranno neanche più apparire. Quindi rifarò la domanda fatidica! Ho come il sospetto di sapere già quale sarà la tua risposta… ^^ Come avrai notato, gli occhi non erano quelli di Jono! Quando sarà lui a scoprirlo, le cose saranno un po’ diverse, ma non ti anticipo altro! Non so se mi si possa definire sadica… Buahahahahahah… sicuramente sto cercando di rendere il tutto un po’ più… interessante! Spero di riuscirci! Aspetto il tuo commento a questo nuovo capitolo! GRAZIE ancora! A presto! SMILE!

 

 Ichigo Shirogane = Oh, giorno gaudioso! ICHIGO!!! Ho i lacrimoni per la gran gioia di ritrovarti qui a recensire (E a lasciarmi citazioni!!! ç____________ç Quanto mi sono mancate!!!), nonostante sia passato un abominio di tempo!!! GRAZIE cara!!! Mi sei mancata molto anche tu! E stai tranquilla: tu puoi disseminare recensioni dove e come più ti pare! Io le ritroverò sempre! ^__^ Ma passiamo alla risposta seria… ehm… si, ci siamo capite: il capitolo scorso è stato giusto un siparietto, non previsto, che è servito più a me, per riprendere confidenza con la storia, che per altro, ma sono contenta che tu l’abbia trovato divertente! Ora siamo ritornati nel vivo della vicenda! Non credo di aver scritto un capitolo particolarmente divertente.. Marik mi fa questo effetto, senza contare che il meglio di me, almeno dal punto di vista comico, lo darò nelle prossime due parti… ma sicuramente si sono verificati eventi bizzarri, si sono chiarite un po’ di questioni e, soprattutto: quanto sta accadendo ora sarà determinante nella scoperta da parte di Seth del…per citarti… “potere segreto” di Athi! Non credo sarà un bel momento quello, ma tutto nasce da qui!! Per ora non ti spoilero altro! Ti ringrazio ancora per la dedizione e il sostegno sempre preziosissimi che mi riservi! Aspetto una tua opinione su questo nuovo capitolo! Un bacio! A presto! SMILE!

 

 Lally92= Ciao cara!!! Che gioia risentirti! Duplice recensione??? Addirittura???!!! Non merito tanta considerazione… ^///^ soprattutto, considerando che sono sparita per dei mesi… e che la mia fic ha preso ad infestare i tuoi sogni!!! (Ma povera!) Sto pensando ad un modo per rimborsarti le ore di sonno perse! Hai richieste particolari? (Che so: uno spoiler in particolare? Che mi dia una mossa con gli aggiornamenti e le mail? Mmmm… mi sa che sarebbe più facile per me posticipare la fine del mondo! ^///^) Tutto questo discorso contorto per dirti: GRAZIE! Per aver continuato a leggere e a recensire questa storiella, per i complimenti (Sei troppo buona!) che mi fai e per il sostegno!!! Sono preziosissimi! Sono contenta che il capitoletto scorso ti sia piaciuto e ti abbia divertita! Anche se mi sento un po’ responsabile per le tue povere costole! ^^ Quei due tesori di nipoti sono una gioia… ma accolgo di buon grado il suggerimento della mazzafrusta! Sai dove potrei procuramene una? Non si sa mai… la fic è ancora lunga… NCIS me lo ero completamente dimenticato! Lo inserirò prontamente alla prima occasione! Mi auguro che questo nuovo capitolo possa piacerti, anche se non mi pare particolarmente comico! (Non so perché, ma la presenza di Marik tende a farmi scrivere cose serie! Sarà colpa del soggetto?) Un po’ strano, ma indispensabile per lo svolgersi della storia! La nostra amata coppietta ci farà sospirare ancora per un po’… devo pubblicare ancora le altre due parti di questo capitolo prima del loro ritorno, ma saprò rifarmi! Vedere Seth in love-mode vale l’attesa! Athem, poi! Siccome sono malvagia non ti dico altro! ^^ Tieni d’occhio il siparietto dello spoiler! Aspetto il tuo parere su questo nuovo capitolo, cara! Fammi sapere cosa ne pensi! Un bacio! E a presto! SMILE!

 

 kelly= Oh!!! La mia piccola kelly! Sei tornata a recensirmi, nonostante sia sparita per mesi e mesi! Ma GRAZIE cara!!! Che gioia risentirti! Mi sono commossa anche io ç______ç!!! La tua recensione è adorabilmente affollata e divertente! E mi hai lasciato anche ben due citazioni! Non merito tanto, cara! Sono contentissima di sapere che lo scorso capitoletto ti sia piaciuto e che ti abbia divertita! Spero che questo nuovo capitolo abbia, almeno in parte, appagato la tua curiosità! Non trovo che sia particolarmente divertente… semmai è ricco di eventi bizzarri… ma Marik tende ad inibire la mia vena comica, senza contare che le parti più comiche ci saranno nelle prossime due parti! Spero che possa piacerti lo stesso! Quanto all’alimentazione delle due pargolette, diciamo che i genitori non vi prestano particolare attenzione! Non aggiungo altro per non spoilerarti! ^_- Fammi sapere cosa ne pensi di questo nuovo capitolo, mi raccomando! Aspetto tuoi commenti in merito! E ti ringrazio ancora moltissimo per essere tornata a leggere e a recensire questa fic! (Grazie anche per il cucù nuovo! Ho apprezzato molto il gesto! ^^) Sei un sostegno costante! A prestissimo! Un bacio! SMILE!

 

 

  
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