Titolo: Should I stay or go, now?
Autore: me medesima stessa.
Beta: will_91, come sempre <333
Pairing: Matt Tuck/Misha Collins.
Rating: Arancione, ma solo per i riferimenti.
Disclaimer: Non mi appartengono e blablabla.
Note: Nata dopo la graziosa idea di ColdBlood, ossia il JustForFun. Ecco qui le regole! :D
1. Prendete tanti foglietti e scriveteci sopra i componenti dei gruppi da voi preferiti. Più sono, meglio è. (Io, in questo caso, ho aggiunto anche alcuni attori per rendere tutto più divertente!)
2. Piegate i foglietti accuratamente, tutti nello stesso modo, e metteteli in una ciotola/capello/scatola…quello che avete in casa.
3. Mescolate e poi prendete due foglietti alla volta. I nomi che vi escono formeranno una coppia su cui scriverete una shot, una drabble, una song-fic o una flash-fic.
4. Se avete dei problemi con la trama potete prendere il vostro mp3/I-pod e mettere la riproduzione casuale. Prendete dalla prima canzone che vi esce l’idea per una trama.
5. Cosa IMPORTANTISSIMA. Fregatevene se i componenti della coppia non si conoscono/non si sono mai visti/non c'entrano nulla uno con l’altro ecc ecc. [anche perché le shot posso anche essere AU]
Come suggerisce il titolo: è solo per divertimento e quindi DIVERTITEVI!
Nota #2: qui sotto c'è l'Idiozia pura. Abbiate paura xD
Adesso enjoy! :D




Il Galles.
Non riusciva proprio a capire perchè dovessero andare lì. Non ci erano mai andati e a lui era andato benissimo così, il Galles non gli piaceva tanto. Ci era stato, un paio di volte, ma a parte le pecore e le capre non aveva visto poi molto. I gallesi, poi, si erano rivelati scortesi e antipatici, almeno quelli che aveva conosciuto lui.
Sbuffò.
Che palle quel posto. Doveva trovare assolutamente qualcosa da fare o sarebbe morto di noia all'istante.
Spense la tivvù della camera con un altro sbuffo -non passavano niente di decente, dannazione, che schifo!- e si alzò dal comodo letto cominciando a gironzolare per la stanza.
Prese le chiavi e uscì in fretta, pensando di scendere giù al bar dell'hotel e farsi un paio di bicchieri, quella era di certo una bella idea.
Quando arrivò al bar la sua attenzione fu calamitata da un gruppo di quattro ragazzi seduti a un tavolo e intenti a mandar giù quanto più alcohol il loro corpo potesse contenere. Erano vestiti in modo abbastanza strano -cioè, strano per lui. Jeans scuri, maglie scure, capelli scuri, tatuaggi e piercing a non finire. Per non parlare poi di quei capelli lunghi, eww.
Li ignorò e prese posto a un tavolo qualsiasi, aspettando che il cameriere venisse a prendere la sua ordinazione. Aveva pensato che lì avrebbe trovato qualcuno degli altri. Jared e Jensen, magari. Insieme, ovviamente, perchè non c'era una dannata cosa che quei due facessero separati, fosse pure andare in bagno -o sotto la doccia, lui era ormai convinto che facessero insieme anche quella. Le fan non avevano poi tanto torto, forse...
Magari Jim, Jim avrebbe dovuto di certo essere lì! O Richard, sì, Richard avrebbe dovuto star seduto al tavolo a bere come un dannato.
E invece niente. Niente di niente, nessuno dei suoi colleghi era reperibile. 'Fanculo, sicuramente erano tutti andati in giro per la città.
Il suo drink arrivò accompagnato dal sorriso della cameriera che lui non vide neanche, così immerso nei suoi pensieri e cercando di escludere il baccano di quei quattro ubriaconi dalle sue orecchie.
Poi, inaspettatamente, uno dei quattro ubriaconi si sedette proprio di fronte a lui.
Aveva i capelli neri, lunghi e lisci. La pelle chiara, delle belle mani dalle dita sottili come quelle di chi suona un qualche strumento e, doveva ammetterlo, un paio di occhi blu disarmanti.
-Ciao- disse l'ubriacone con un forte accento gallese percepibile già da una sola parola.
-Via, ragazzino-
-Non sono un ragazzino e non ho intenzione di andarmene- rispose il gallese ubriacone guardandolo dritto negli occhi con un sorriso sghembo sul volto.
-Ripeto, ragazzino, sparisci-
Non aveva minimamente intenzione di stare a sentire gli sproloqui di un ragazzino ubriaco, proprio per niente. Ma il ragazzino in questione si era messo più comodo sulla sedia e continuava a guardarlo, impertinente e con un guizzo negli occhi blu.
-Forse non sai chi sono io- disse il ragazzino avvicinandosi e respirandogli addosso. Mmh, profumava di menta, nonostante i quintali di alcohol che aveva ingerito.
-No, e non mi interessa-
Non sapeva nemmeno perchè si stava comportando a quel modo, a dirla tutta. Di solito era un tipo abbastanza socievole, estroverso, molto stupido e incline all'idiozia. Quel comportamento scocciato era strano anche per lui che ogni tanto, quando gli giravano male, non aveva voglia di parlare o vedere nessuno.
-Sono Matt Tuck, idiota!-
Il ragazzino lo guardò con gli occhi spalancati per l'indignazione. Lui alzò un sopracciglio.
-E io sono Castiel-
-Piacere-
No, il ragazzino non poteva essere serio. Non poteva non aver capito che lui stava scherzando. Okay, probabilmente non lo conosceva per niente, ma credere a qualcuno che ti dice di chiamarsi Castiel è da idioti, no? La sua vocina interiore si esibì in un teatrale facepalm.
-Allora, Cas- continuò il ragazzo chiamando con un cenno della mano il cameriere e facendosi portare un bicchiere di qualcosa. -Come mai qui tutto solo?-
-Dean e Sam, i miei amici e compagni di viaggio, sono andati a sbrigare delle cose- rispose lui sorridendo internamente. Ci stava prendendo gusto a prendere in giro il ragazzino. Era divertente, e lo aiutava a passare il tempo senza annoiarsi.
-E perchè sei in viaggio con questi tuoi amici?- chiese ancora il ragazzino di nome Matt prendendo il bicchiere che gli era appena stato portato e cominciando a bere. Lui alzò le spalle.
-Il viaggio principalmente è loro, io mi sono unito per... dare una mano, in caso dovesse servire-
-Dare una mano? Cos'è, una threesome?-. Il ragazzino -Matt, sorrise sfacciatamente, ma il suo sorriso diminuì un pochino quando vide la sua espressione divertita.
-Io preferisco di gran lunga Dean, anche se Sam non è male. Ma al cuore non si comanda- rispose finendo con un tono triste. Abbassò gli occhi sul tavolo e rimase in silenzio. Uno, due, tre...
-E questo Dean, lui non ricambia?-
Tac, anzi, Tuck, il ragazzino aveva abboccato.
-Non proprio, in realtà-
-Preferisce Sam, uh?-
-Sì, preferisce suo fratello a me-
Tuck, e due. La faccia sconvolta di Matt e lui che tentava di nasconderla erano qualcosa di davvero piacevole e divertente da vedere. Quella serata si stava rivelando niente male, in effetti.
-Sì, che vuoi farci... quello è suo fratello, lo ama più della sua stessa vita. Io? Io resto in disparte, mi accontento di starlo a guardare da lontano-
-Ma è incesto- replicò Matt, un tantino shockato. -Cioè, è... è sbagliato-
-Credi che non lo sappia?- disse accompagnando la frase con una risata amara e una divertita sotto ai baffi. -Lo dice anche la Bibbia, chiunque sa che è sbagliato. Ma loro sono davvero uniti, si amano davvero, morirebbero l'uno per l'altro e io non sono nessuno per pretendere che la smettano-
-Ci penso io a tirarti su- disse poi Matt con un bagliore malizioso negli occhi blu. Mmh, situazione interessante.
-E come vorresti fare?-
A quella domanda Matt si leccò sensualmente il labbro inferiore. -Oh, conosco un modo. Ti farò toccare il Paradiso-
-Ci sono già stato, devo dire che è abbastanza noioso per i miei gusti- rise lui ordinando un altro whiskey. Matt sorrise, di nuovo.
-Oh be', allora opteremo per l'Inferno, quello è abbastanza eccitante-
Situazione decisamente interessante. Avrebbe dovuto farci un pensierino.
-Vuoi ancora che me ne vada?- chiese Matt spostando la sedia e sistemandosi accanto a lui, il viso troppo vicino al suo collo.
-Direi che puoi restare, ragazzino- sussurrò mentre un brivido gli correva lungo la schiena. Forse il Galles non era poi così male.
-Bene, Mr Collins, lascia che ti mostri l'Inferno e affanculo l'Apocalisse, per il momento-
Fangirl.

*The End*


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Spero vi sia piaciuta... me lo lasciate un commentino? :D
Xoxo, B.