Questa storia si colloca
nella serie Z.
Stiamo attendendo i cyborg,
Vegeta è appena partito, Bulma non sa ancora di essere incinta.
Morboso.
Ho la tua immagine che si proietta dispettosa davanti
a me.
Mi viene da ridere tanta è la
rabbia.
Sei andato via.
Dopo avermi posseduta con tutta la tua bastarda
seduzione.
Questa nuova alba ha un sapore amaro in bocca.
Fisso la nostra storia e la vedo appassire dentro ad
un quadro antico.
Mi pare di vederti come un fiero leone, lì, nella
savana, stai mangiando, stai strappando brandelli della mia anima e della
nostra storia.
La nostra storia che marcisce come carne putrefatta.
Ma quale storia!?
Con un gesto secco della mano getto per
terra tutti i miei gioielli e rimango seduta e tremante su questa sedia,
poi poggio la testa sulle mie braccia abbandonate sulla scrivania.
Non devo piangere, NON DEVO!
Non te lo meriti.
Ma quale storia…?
Quella che IO mi ero fatta nella MIA testa.
Di sere immaginante davanti al
camino, o davanti ad una tazza di tè, di giornate immaginate a tenerti vicino a me.
Pensavo di aver almeno in parte
ammansito la belva che c ‘è in te.
Invece essa non si arresta, essa non riposa.
Mi emozionavo quando riprendevi respiro e ragione sul
mio seno.
Pensavo di aver conquistato il mondo, invece per te
non esiste nessun noi, il tuo spirito guerriero non conosce
misericordia, non conosce amore, non riconosce me…
Eppure è morboso pensarti, sentirti e farmi
male di te.
Farmi male di te…
Morboso come una fitta ragnatela, attraverso il dolore
ti sento così vicino Vegeta…
Sento tra le gambe ancora il tuo bagnato passaggio e
avverto tutto ciò che mi hai riversato dentro.
Odio, angoscia, solitudine, diffidenza, sperma, il tuo
io, la tua natura sayan, la tua rabbia.
Ma comunque nulla di
positivo.
Dov’è l’amore Vegeta?
Come si arriva al tuo cuore di scimmia, di guerriero?
Come faccio invece ad estirparti da me?
Mi alzo dalla sedia e prendo a camminare avanti e
indietro per la mia stanza.
Il letto è ancora sfatto…
Come è possibile che dove stavano due persone
ora ci sia solo un lenzuolo sgualcito come il mio cuore?
La mia mano destra sorregge la mia fronte, mi sento la
testa pesante, guardo fuori dalla finestra: è una
bella giornata, di quelle giornate noiose e piacevoli che ti sbattono in faccia
i raggi solari e si burlano di te.
Nelle orecchie ho ancora il ronzio dei motori della
navicella.
La mia bocca è ancora placida e muta, non ti ho
pregato di rimanere.
Ho un orgoglio io, lì, in mezzo alle lenzuola.
Ho una dignità , e non ti
pregherò mai.
Sfumerai, come uno sbuffo di quelle stesse
galassie che starai distruggendo…
Sparirai dal mio cuore.
Sarai un morbo che si estinguerà.
E fiera ed indomita mi sorreggo su gambe tramanti e
vado incontro al mio futuro senza te.
Tanto infine, di te…non avrei saputo che farmene…
Oh
mio Signore!
Cosa non farei per te,
per tenerti un secondo
lontano dal mondo
e vicino a me?!
Oh
mio Signore!
Come si fonde il fiume Magdalena
nell’arena del mare
voglio fondermi io a te.
Ci
sono amori
che escono rafforzati dai problemi
come il vino che migliora con gli anni
allo stesso modo cresce quello che provo per te.
Ci
sono amori
che aspettano l’inverno per fiorire
e nelle noti di autunno rifioriscono
proprio come l’amore che sento io per te.
Oh
mio Signore!
Non ti dimenticare del mare
che tante notti mi ha visto piangere
per i tanti tuoi ricordi.
Oh
mio Signore!
Non ti dimenticare del giorno
che separò la tua dalla povera vita
che mi toccò vivere da allora.
Ci
sono amori
che escono rafforzati dai problemi
come il vino che migliora con gli anni
allo stesso modo cresce quello che provo per te.
Ci
sono amori
che sembra muoiano e fioriscono,
che nelle notti di autunno rifioriscono
proprio come l’amore che sento io per te…
io per te…
per te…
come l’amore che sento io per te.
Sono frivola e mi faccio ragione urlando, ho la voce stridula
e la mente bacata, ho il cuore a pezzi, ho gli occhi azzurri, castani, verdi,
neri, sono una donna, sono tutte le donne, oggi sono
forte domani sono morta, oggi sono morta domani sono forte, ho i capelli lunghi
ora corti.
Se mi fisso allo specchio scopro me
e scopro tante altre donne.
Sono sola con me stessa.
Mi getto sul divano con un peso morto nel cuore.
Dove sto andando?
Cosa sto facendo?
Finita la bruta sensualità rimane sempre una donna con
i suoi sentimenti.
Sarai felice in giro per l’universo?
Avrai trovato ciò che cerchi?
Sarai diventano il migliore?
Ed il sole sorge ed il sole tramonta, e la
gente va a lavoro e i bambini vanno a scuola, la televisione accesa, ed una
sigaretta tra le dita.
Ed invecchio ogni minuto che passa.
Qui senza di te i giorni passano.
Qui senza di te i giorni passano lo
stesso, non si fermano di certo.
Io invece sono un po’ ferma sai…
Ripenso alle tue mani addosso e al tuo respiro
arrogante.
Non mi meritavi Vegeta!
E quando la rabbia si placa, quando lo sconforto ha esaurito
la sua ansia, resta solo una donna ricoperta di terra.
La canzone è : Hay amores
di Shakira, tradotta in italiano, vi consiglio la
melodia ^^
Grazie per aver letto.
Yoite.