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Autore: Zeu483    23/11/2009    2 recensioni
Come reagiresti sapendo che per la persona che ami non c'è più nulla da fare,che tutte le speranze sono vane? E se guardandola sentissi che non ce la farà,che non tornerà più a ridere,a vivere autonomamente..che cosa faresti?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Me ne sto qui immobile e ti fisso impotente. Ho tanti di quei rimpianti, sai. Vorrei dirti tante cose, tutte quelle che non sono riuscito a dirti prima, che ho sempre tenuto nascoste per colpa del mio stupido orgoglio... Ma tanto non puoi sentirmi.. Vorrei perdermi ancora nell'ebano nero dei tuoi occhi, ma le palpebre crudelmente chiuse me lo impediscono .Non so neanche se si riapriranno.”
Il giovane sospirò di dolore ed un'unica lacrima riuscì ad evadere dal suo occhio color nocciola. Fece un passo avanti, nel silenzio della squallida stanza bianca, avvicinandosi al lettino. Il lenzuolo azzurrino era a malapena rigonfio, incredibile pensare che al di sotto di esso si trovasse distesa una persona. Una persona a lui molto cara.
“ Sono uno cretino.. Lo sapevo, non dovevo cascarci. Avevo detto che era solo per divertimento, come per tutte le altre ragazze. Se fosse andate in quel modo non sarebbe successo niente. Io non starei soffrendo così e tu.. tu non ti trovresti qui.. Magari saresti a casa, o con le amiche.. con un nuovo amore.. Ma per colpa mia sei costretta in questo posto triste, su quella brandina fredda, dipendente da delle stupide macchine..”
 
- Tom, vai piano!-
- Zitta, Kate..E' tardi, cazzo..- sbuffò rumorosamente, continuando a premere sull'acceleratore.
- Dai, vedrai che non succederà niente! Arriveremo in tempo!-
“Sempre così ottimista.. Dolce. Tu c' eri sempre per me, a tirarmi su, a coccolarmi, non ti sei mai lamentata dei mie sbalzi d'umore, o del mio carattere pessimo..”
 
- Se perdiamo il treno Bill mi ammazza! Ha una voglia matta di rivedere la mamma..-
- E anche tu ce l'hai, vero?-
- Dai non rompere!-
- Lo so che sei un tenerone in fondo!- giocherellò un po' con uno dei suoi dreadlocks e poi si protese verso il suo viso per schioccargli un tenero bacio sulla guancia.
- Ok, manca pure a me..- borbottò il ragazzo.
- Lo sapevo! Ahah! - rise..
 
“Non sapevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che ti avrei sentito ridere.. Non riesco a credere che non sentirò mai più quel suono, non sentirò più la tua voce, non sentirò più il tuo respiro sul mio viso, non ti sentirò più dirmi che mi ami..”
 
- Attento! -
E poi fu solo buio..E tanto rumore..Confusione.
 
“Quante cose ti perderai, quante esperienze non farai.. Quanti giorni, quanti anni passeranno e tu.. non te li godrai, non li vivrai. Perchè non è vita, questa. E' solo un'inutile agonia. Per questo sono qui oggi.”
 
Con le dita accarezzò il braccio della ragazza. Che strano contrasto. La mano di lui, grande, abbronzata e forte. Quella di lei piccola, diafana e senza vita. Era bella, nonostante il pallore innaturale e la pericolosa magrezza. Le scostò i capelli biondissimi dalla fronte e le carezzò il viso con dolcezza. Avrebbe voluto tornare indietro per poter usare la stessa premura nel compiere ogni minimo gesto nei confronti della giovane.
"Vorrei essere stato più delicato. Vorrei aver assaporato ogni secondo che passavo con te, ma davo per scontato il tuo amore. E ora che non sei più al mio fianco, sento un vuoto incolmabile qui, in mezzo al petto."
Ormai piangeva senza riuscire a trattenersi. Piangeva per ciò che stava per fare, perchè sapeva che non si poteva tornare indietro. Però lo riteneva giusto. Basta sofferenze inutili e vane illusioni. Non si sarebbe più svegliata e non serviva a nulla passare le ore al suo capezzale e continuare a struggersi per lei.Non avrebe voluto che Tom lo facesse, che reagisse così male all'accaduto. La vita andava avanti,tutto sarebbe tornato alla normalità,dopo. Con un brivido,Tom Kaulitz fece scivolare le dita lungo il braccio di Kate e seguì il profilo artificiale della flebo che le trafiggeva la pelle.
"Mi manchi piccola,tanto. Ma tu non vorresti vedermi soffrire,ed io non ti deluderò." Strinse le dita attorno al piccolo apparecchio e prese fiato.
-Ti amo! - urlò,e staccò la flebo.
 
  
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