Una
Falena, bianca come la Luna
Incontrò
una notte un nero Ragno
E
rapita, ne ammirò il disegno
della
tela mortale. Per lacuna,
Incurante
del feroce creatore,
Cadde
preda dall’ottimo congegno.
A
lungo la osservò il predatore,
poi
domandò il ragno fosco: “Bijou,
Dimmi:
sei forse una bianca Mosca, tu?”
“Sono
Falena, sorella di Luna
E
figlia della gran dama, Buia Notte.”
Disse
Ragno: “Buona e allegra sorte.”
E
così libera la lasciò andare,
Perché
Nero Ragno sapeva amare
Le bianche e alate figlie della Luna.
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