Riflessi

 

 

Primi riflessi

 

Sono solo riflessi:

immagini speculari dai contorni opachi che spesso definiscono la realtà meglio delle parole.

 

- lo specchio del bagno-

 

Un piccolo bagno 2X3m con tutto l’occorrente anche se il costo dell’appartamento è basso non manca nulla per la sopravvivenza. Un piccolo specchio 40X60 cm fa da padrone accogliendo l’inquilino prima ancora che questo si specchi, la sua superficie riflette la maniglia abbassarsi mentre la porta prende ad aprirsi verso l’interno, un giovane uomo fa il suo ingresso nel più assoluto silenzio(anche perché gli specchi non riproducono suoni), posizionandosi di fronte al vero padrone di quella stanza guardandolo.

Lo ricambiano due occhi neri un’espressione decisa incorniciati dai capelli ribelli che ogni inizio giorno porta con se, il suo stesso volto. Tutto dura all’incirca una manciata di secondi dopo i quali il volto scompare dalla visuale ricomparendo grondante d’acqua, sprofondando nuovamente nel nulla ricomparendo nuovamente con un asciugamano appoggiato sulle spalle.

 

Altra persona, altro specchio

 

-lo specchio della camera-

 

Una camera grande, spaziosa sobria ed elegante. Lo specchio che fa da padrone qui, è uno specchio che ha una certa storia dietro; ha già visto passare davanti a se tre generazioni di donne ognuna portava con sé in modo proprio biondi capelli raccolti assieme ad un’eleganza particolare. La quarta e l’ultima a specchiarsi è poco più di una ragazza, che dopo essersi vestita sobriamente si ferma davanti al vecchio specchio osservandosi con sguardo critico; inconsciamente porta una mano alla nuca accarezzando i capelli tagliati a maschio, nel farlo un lampo di rimpianto traspare dai suoi occhi. Per un secondo la ragazza rivede nello specchio i suoi lunghi capelli e con l’altra mano mima il gesto farla passare tra i capelli. Sconsolata torna alla sua precedente occupazione, riprendendo il disfacimento di una valigia appoggiata sul letto. Nel silenzio rumoroso la ragazza sussulta e corre fuori dalla stanza lasciando il lavoro incompiuto.

 

Poco distante

 

-riflesso vermiglio-

 

Il silenzio rumoroso, sentito nella stanza della ragazza, è niente al confronto del silenzio assordante che ora sommerge il suo cuore. La sagoma della ragazza viene riflessa distorta e in un rosso scuro, dalla grande macchia di sangue caduta sul pavimento, assieme a quella di due altre figure che sembrano confondersi in una.

 

-riflesso d’anima-

 

Il silenzio assordante sembra essersi propagato ovunque mentre il riflesso del giovane uomo è nitido anche se passa inosservato, è il riflesso formatosi sugli occhi lucidi e sgranati della ragazza che basita e pietrificata, in un certo senso assordata dal silenzio, lo guarda reggere il corpo esamine del proprio padre.

Il suo primo movimento è quello di spostare lo sguardo.

La figura riflessa mostra distintamente il volto disperato dell’uomo, che non crede ancora a quello che poco fa è successo davanti a lui; spostando ancora lo sguardo la figura cambia e diviene distorta, offuscata dalle lacrime.

A riflettersi è il volto stravolto del padre ormai morto, e per ironia proprio quest’immagine deformata verrà impressa indelebilmente negli occhi della ragazza.