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Autore: VidelB    19/06/2005    8 recensioni
Cell scompare, ma Goku muore ugualmente. Chichi si sente abbandonata e per di più si scopre incinta! Ma che bella situazione...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti^^! Sono contenta che le storie che ho inviato ieri vi siano piaciute, anche se i commenti erano un po’ pochini in rapporto alle letture ç_ç. Cmnq ringrazio quanti hanno lasciato la loro opinione postando questa mini-fanfic su Goten… non che sia chissà che ovviamente (questa fu scritta poco prima di quella su Gohan) ma spero non vi dispiaccia.

E ora… buona lettura; ricordatevi del commentino finale!

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Era passato qualche giorno da quando Cell era stato sconfitto, ma a casa era ritornato solo Gohan con la notizia che Goku si era sacrificato “per la salvezza di tutti”. Chichi non riusciva ancora a rendersi conto di quello che era successo, non poteva credere che lui l’avesse lasciata per sempre; quando aveva saputo la notizia non era riuscita a trattenersi ed era scoppiata a piangere davanti a suo figlio, proprio lei che invece avrebbe dovuto fargli coraggio, bensì era stato Gohan a cercare di consolarla, dicendole che riusciva a sentire comunque la presenza del padre. Le aveva anche detto che avevano provato a far ritornare Goku con le sfere del drago, ma lui aveva scelto volontariamente di restare nell’aldilà…….perché le aveva fatto questo? Perché?
Era questa la domanda che la tormentava, infatti sapeva com’era Goku, sapeva che si sarebbe sacrificato se fosse stato necessario, ma credeva anche nei poteri delle sfere e quindi nella possibilità di farlo ritornare da loro……lui invece non aveva voluto. Perché? Non riusciva a darsi una risposta plausibile. Gohan le aveva accennato che Goku era voluto rimanere nell’aldilà per allenarsi…sempre combattere e combattere, perché non pensava anche a lei e a suo figlio? Non pensava al fatto che loro avrebbero potuto aver bisogno di lui quando invece era in un luogo lontano ad allenarsi?

Trascorsero alcune settimane e il morale di Chichi era sempre a terra, tutti i tentativi di Gohan di rallegrarla o anche soltanto di consolarla non avevano funzionato. I giorni passavano lenti finché, uno di questi scoprì… di aspettare un bambino! Sì, adesso avrebbe avuto un altro figlio…ma lui non avrebbe avuto un padre! Perché Goku non c’era? Come avrebbe fatto lei adesso? Le sarebbe toccato il duro compito di crescere un bimbo da sola e senza l’aiuto di nessuno... E poi, quando sarebbe un po’ cresciuto e le avrebbe chiesto chi era il suo papà, come avrebbe fatto a spiegargli che suo marito li aveva lasciati e non era più voluto tornare?
Si sentiva triste…ma questo non significava certo che non era felice di stare per avere un altro bambino dall’uomo che amava più di qualunque altro…anche se lui non c’era.
Passarono i mesi, il suo grembo cominciò a gonfiarsi e Gohan le chiese il motivo, quando lei gli rispose che presto avrebbe avuto un fratellino il ragazzino non ci vide più dalla gioia e ogni giorno le chiedeva quanto mancasse…”Penso entro le prossime settimane” gli rispose un giorno Chichi… invece avrebbe dovuto aspettare solo un giorno. Gohan volle subito vedere il suo fratellino. Il neonato venne portato nella stanza e lui finalmente poté vederlo: era veramente molto piccolo e paffuto… chissà se anche lui era stato così?
- Che nome gli darai mamma?
Veramente lei non ci aveva ancora pensato… osservò quel bambino, ancora così piccolino ma già così simile a Goku: nei capelli neri (anche se ancora pochi) con cui era nato, ma soprattutto nello sguardo di uno scuro così profondo e allo stesso tempo dolce e innocente… non voleva però chiamarlo con lo stesso nome del padre… decise di dargli un bel nome che rassomigliasse…
- Goten! - esclamò- Cosa ne dici? Ti piace?- rivolta al ragazzino che era rimasto a guardarla con aria interrogativa.
- Sì sì, è un bellissimo nome!- disse contento Gohan;
- E a te piccolino piace?- chiese, rivolta al fagottino che teneva in braccio- il piccino rise allegro…- Allora è deciso! – esclamò Chichi- Ti chiamerai Goten!


In quel momento, Gohan avvertì improvvisamente una strana aura, sembrava proprio quella del padre, ma era molto lontana…. allora capì: il suo papà stava per parlargli! Quanto tempo che non lo sentiva più!
- Ciao a tutti!- era infatti la voce di Goku; la donna non fece una piega.
- Ciao papà!! Come stai? Che fai nell’aldilà?
- Ciao figliolo… beh, non so, visto dove mi trovo, ma credo di poter dire che sto bene! Quassù mi diverto proprio, sai ho partecipato ad un torneo in cui ho conosciuto e ho combattuto contro i guerrieri più forti dell’universo. E da voi come va??… Strano, sento anche l’aura di Chichi, ma è lì insieme a te o mi sbaglio?
Gohan si era accorto dell’espressione furibonda della madre:
- Sì papà, la mamma è qui, solo che…
- Sono qui Goku…
- Oh ciao! Non sentivo la tua voce e credevo di essermi sbagliato! Allora come va?
- Come va???!!!- urlò lei piena di rabbia.
- Sì, come ve la passate?
Chichi ne aveva avuto abbastanza: fino ad adesso aveva cercato di trattenersi ma ora era arrivata davvero al limite della sopportazione! Non ci vide più, e si sfogò dei pensieri che l’avevano tormentata per tutti quei mesi:
- Hai ancora il coraggio di rivolgermi la parola? Non ci credo.
- Ma che c’è? Che ho fatto?
- Senti, non fare il finto tonto: ci hai lasciati e non sei voluto tornare quando potevi, adesso mi dirai anche che era per allenarti! Bè se proprio lo vuoi sapere a me non importa proprio niente dei tuoi allenamenti; potevamo, anzi, abbiamo avuto bisogno di te e invece non c’eri, da come ti comporti sembra proprio che la tua famiglia non ti interessi; visto che mi hai sposato e dici di amarmi, hai anche delle responsabilità a cui non puoi sottrarti, se ho portato in grembo un bimbo e questo è nato quando tu non c’eri, cosa potrò dirgli del padre? Che ci ha abbandonato dal momento che è stato concepito? Bada che non parlo solo nel mio interesse ma in quello dell’intera famiglia, non hai un briciolo di sensibilità?!-
Goku non sapeva cosa dire, non si aspettava una raffica di parole così pungenti e dette tutte insieme, e soprattutto in un primo momento, un po’ intontito dalla sgridata, non riusciva a comprenderne la causa, sapeva che Chichi era una donna abbastanza possessiva nei suoi riguardi e… no, non poteva parlare di Gohan, era con lei quando era nato… finalmente credé di capire. Ma quando poteva essere successo? … Ma prima che partisse… che stupido! Poi ripensò che poco prima, quando ancora li stava salutando, oltre alle due aure che conosceva bene, gli sembrava di aver sentito e di sentirne ancora una molto più piccola che non aveva mai avvertito:
- Vuoi forse dire che… una delle aure che sento è di… insomma, abbiamo avuto un altro bambino?!
- Finalmente ci sei arrivato! Sì, l’altra aura che senti è proprio quella del nostro secondo figlio, il bimbo che abbiamo concepito prima che tu andassi da Cell senza più tornare!
Goku impallidì rimanendo senza parole, non sapeva che dire:
- Ma… io non pensavo che…
Chichi cercava di trattenersi, ma mentre parlava cominciarono e scenderle grosse lacrime sulle guance:
- Mi hai abbandonato proprio nel momento del bisogno, perché mi hai fatto questo Goku? Ti sei spesso allontanato per tanto tempo da casa, ma non credevo che arrivassi a tanto, non ti riconosco più! Per allenarti avrai sempre tempo, per vedere questo nostro figlio nascere o almeno appena nato invece avevi solo una possibilità… e ormai l’hai persa.- i singhiozzi quindi presero il sopravvento e non disse nient’altro per un po’.

Goten restò silenzioso in un angolo della stanza.
Goku allora trovò il coraggio di parlare:
- Chichi, se avessi saputo prima che eri rimasta incinta, sarei voluto ritornare con le sfere ma… mi dispiace, non volevo ferirti in questo modo, spero che tu e il nostro nuovo bambino e ovviamente anche Gohan stiate tutti bene, sappi che sono comunque sono sempre con voi in ogni momento e non vi abbandonerò mai. Volevo anche dirti che… contro Cell ho cercato di salvare tutti, anche se so che alla fine il mio può esserti sembrato un gesto stupido e inutile, ma l’ho fatto soprattutto per salvare voi, la mia famiglia, perché so che una vita senza di voi non sarebbe degna di questo nome; smettila di piangere Chichi, hai già sofferto abbastanza per colpa mia. E poi… sono riuscito a convincere Obaba a concedermi qualche giorno sulla Terra: la prossima settimana potrò venire da voi, ho poco tempo a disposizione ma in questo modo riuscirò almeno a riabbracciarvi e rivedervi tutti dopo così tanto tempo. Fra poco vi devo lasciare… non vorrei però forzarvi quindi chiedo il tuo permesso Chichi, verrò solo se tu sei d’accordo, so che è difficile ma spero che tu mi possa perdonare in qualche modo perché, almeno per quanto mi riguarda, sento molto la vostra mancanza… cosa ne dici?-
Chichi era riuscita finalmente a calmarsi rimanendo commossa alle parole di Goku. Sentiva che adesso nel suo cuore la rabbia e la tristezza se ne erano andate lasciando tutto il posto alla tenerezza e alla felicità nella convinzione che lo avrebbe rivisto e avuto accanto a sé molto presto… e lui avrebbe visto per la prima volta Goten… a proposito, non gli aveva ancora detto come si chiamava, e com’era. Con voce di nuovo limpida e serena disse:
- Goku, se è questo quello che pensi veramente allora puoi venire. Ti ho già detto come si chiama il piccolo?
- Veramente no.
- L’ho chiamato Goten, è piaciuto molto sia a lui sia a Gohan inoltre…
- E’ un nome molto bello Chichi, e… cosa?
- Inoltre ti assomiglia tantissimo. Questi nostri due bambini hanno i tuoi stessi occhi e questo mi riempie di gioia. Ti amo Goku… non farci aspettare troppo!
Il sayan arrossì, sollevato dalla risposta positiva:
- Sono felice di avervi potuto parlare, adesso devo proprio andare ma ci vediamo presto! Ciao Chichi, ciao Gohan, e salutatemi anche Goten!
- Ciao Goku!
- A presto papà!

La settimana scorreva lentamente, ogni giorno sembrava interminabile nell’attesa del ritorno di Goku, ma madre e figlio avevano la certezza che avrebbe mantenuto la sua promessa.
Finalmente arrivò il giorno tanto sospirato, la notte precedente nessuno in casa Son era riuscito a dormire per l’eccitazione (tranne l’inconsapevole Goten); Goku sarebbe arrivato nella tarda mattinata e si sarebbero incontrati all’ombra del grande albero di mele vicino casa… Chichi per l’occasione aveva comprato una bella tutina color azzurro con tanto di cuffietta per il più piccolo, a Gohan aveva suggerito qualcosa che non fosse la tuta da combattimento e confidava nel suo buon senso; per quanto invece la riguardava si era vestita con un bell’abito nuovo, intanto lo aspettava con sempre più impazienza. Si era anche svegliata sul presto per preparare “alcune” cose da mangiare per il caro maritino che, era certa, sarebbe tornato con una gran fame come al solito; Chichi aveva preso in braccio il neonato e adesso erano tutti all’ombra dell’albero che aspettavano ansiosi. In quel momento i pensieri di ognuno erano rivolti a Goku, Goten dal canto suo si chiedeva perché fossero andati tutti lì ma ancora non era capace di parlare e doveva aspettare per capire cosa sarebbe successo.
Improvvisamente sentirono qualcuno avvicinarsi alle loro spalle, si voltarono e…
Lei fu la prima a vederlo:
- Sei tu Goku! Tesoro, sei tornato!-
Gohan gli andò incontrò correndo velocissimo e in un attimo gli fu sulle spalle:
- Papà!! Che bello, sei qui! Finalmente, sembrava che non saresti arrivato più!
- Non sarei mai mancato, era un appuntamento troppo importante! Andiamo dalla mamma adesso!
Goku si affrettò con Gohan sulle spalle, il quale una volta arrivato vicino all’albero saltò giù. Chichi era rimasta immobile con il suo bambino in braccio, le lacrime le avevano riempito gli occhi non appena capito che Goku era lì vicino e aveva stretto un pochino di più il piccino contro il suo petto come per proteggerlo e per difendersi lei stessa dall’emozione che la stava sconvolgendo nel più profondo del cuore.
Ma adesso Goku era arrivato di fronte a lei, avrebbe voluto abbracciarlo e stringerlo a sé come non mai, ma perché allora non riusciva a muoversi? Le gambe le tremavano e non osavano fare un passo per paura di cadere, le lacrime intanto cominciarono a scenderle prima lentamente, poi sempre più abbondanti dagli occhi sulle guance arrossate. Suo marito ora in piedi davanti a lei la guardava in viso con profonda felicità e dolcezza, sapevano di provare entrambi gli stessi sentimenti in quel momento; poi lui spostò il suo sguardo più in basso all’altezza del seno e del grembo, dove fra le braccia di Chichi vi era raggomitolato un bimbo piccolissimo di una settimana, questi rideva e stendeva le piccole braccia verso di lui come a volerlo prendere. Il ragazzo, vedendola piangere, le si avvicinò ancora di più e l’abbracciò delicatamente per non far male al piccolo che questa teneva fra le braccia, sussurrandole nell’orecchio:
- Ti voglio tanto bene e questo bimbo è veramente bellissimo… - la giovane donna allora lo strinse ancora per quel che poteva:
- Mi sei mancato da morire… ma finalmente adesso sei qui.- gli sussurrò in preda all’emozione.
Si scostarono allora di un po’ l’uno dall’altro e Goku guardò più attentamente il suo secondo figlio, aveva tutta l’aria di voler andare verso di lui, allora lo prese in braccio con tutta la delicatezza che poté, e osservandolo ripensò a quanto tempo era stato via da casa… se lo era ripromesso, avrebbe dedicato quei pochi giorni solo alla sua famiglia e così doveva essere.

VidelB



  
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