Si portò le mani a coprirsi le orecchie.

Sangue, sangue, sangue.

Vedeva sangue ovunque,
La sua vittima urlava di dolore.

Non poteva crederci.
Aveva ucciso una persone, un essere umano.
Era andato contro tutti i principi per i quali L si era sempre battuto.
Era andato contro la sua stessa morale.
Aveva ucciso.

Provava disgusto per se stesso.
Avrebbe solo voluto farla finita, prendere la pistola e spararsi un colpo alla testa.
Ma non aveva il coraggio di farlo.
Era così codardo?
No.
In realtà non gli importava niente della sua vittima.
Ciò che davvero gli importava era di essere sceso agli stessi livelli di Kira.

Ma se Kira giocava sporco, perchè non avrebbe potuto farlo anche lui?
Una lotta contro il tempo.
Una lotta contro se stessi per difendere la propria vita.
E bastava solo un nome.

Con quelle poche forza che le rimanevano la sua vittima continuò ad urlare.
La rabbia gli montava dentro.
Riprese la pistola e sparò.
Continuò a sparare
Uno, due tre, quattro colpi.

"Muori maledetta, muori!"

Finchè non ce la fece più.
Abbandonò la pistola e si guardò le mani.
Cosa aveva fatto?
Non meritava nemmeno di esistere.

Riprese la pistola e scappò via.
Via.
Il più lontano possibile da quel cadavere.

Per entrare nella mafia e catturare Kira aveva dovuto uccidere.
Ma l'avrebbe fatto ancora se fosse servito.
Perchè lui Mello, Mihael Keehl, avrebbe catturato Kira.

Aveva ucciso una persona.
E si accorse che non esisteva esperienza più divertente.