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Autore: Lenne89    19/06/2005    1 recensioni
Salve a tutti!! Questa è la prima volta che scrivo una fanfiction! spero che vi piaccia! ^^
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO
Era una sera nebbiosa nel vecchio porto. Il mare era calmo e nessuna nave osava disturbare quella calma. Poche navi attraccavano lì ormai da molto tempo. Un uomo ubriaco con la bottiglia di vino in mano, si stava dirigendo, barcollando, verso l’unica locanda in zona, l’Occhio del Drago. Un nome insolito, ma che attirava i clienti molti anni fa, o per meglio dire marinai venuti da ogni parte del mondo, quando i pirati solcavano ancora i mari. Il porto, che era uno dei più grandi e conosciuti di tutto il continente Amantel, era una parte fondamentale per la capitale Estid. Ogni giorno milioni di navi attraccavano nel porto, con marinai muscolosi, pronti a trasportare a terra le casse piene di cibo e frutta, tabacco e polvere da sparo, che dopo il duro lavoro, sceglievano tra le tante taverne del porto e molte volte sceglievano proprio l’Occhio del Drago, la più conosciuta. Finche un giorno la più temuta banda di pirati saccheggiò e incendiò il porto e di conseguenza anche la capitale. I pirati, prima di andarsene maledissero la città. Da quel giorno l’allegria del porto di Estid, ribattezzata New Estid, diminuì per colpa della maledizione che aveva fatto allontanare le navi e quindi clientela per le taverne. Molte chiusero e alla fine l’unica che riuscì a salvarsi fu l’Occhio del Drago.
Questa era la storia che la padrona della taverna raccontava a sua figlia Yukino ogni sera. Yukino, per gli amici Yu, era una ragazzina quindicenne che adorava le storie di pirati. I suoi occhi luccicavano sempre quando sua madre le raccontava la storia della taverna che lei unica figlia avrebbe ereditato. “Se solo avessi potuto vivere in quell’ epoca” si disse Yu che voleva diventare un pirata a tutti i costi e che fantasticava delle sue avventure per i mari. Col suo corpo snello, con le mani sottili e agili, i suoi vestiti che sembravano venire proprio dall’epoca dei pirati, la sua immancabile benda blu a righe bianche e qualche finta cicatrice, Yu sembrava una pirata a tutti gli effetti. Le ragazze e ragazzi della sua età le stavano volentieri alla larga, non solo per il suo bizzarro abbigliamento, ma anche perché certe volte Yu, con i suoi occhi e capelli neri, incuteva timore. Come i suoi coetanei la ignoravano, anche lei faceva altrettanto. Da quando aveva scoperto che le ragazze della sua età si interessavano solo ai ragazzi ed erano assai delicate si allontanò da loro cercando l’amicizia dei ragazzi che credeva più coraggiosi e temerari come veri pirati. Ma anche loro si dimostrarono una vera delusione per il fatto che non erano molto differenti dalle ragazze. Di conseguenza preferiva di gran lunga la compagnia dei clienti della locanda che le raccontavano avventure per i mari dei loro nonni o bisnonni. Ovviamente si accorgeva subito se qualcuno le stava raccontando frottole perché aveva letto molto riguardo ai pirati e navi. E anche quella sera, dopo la storia di sua madre, aveva letto l’ultimo libro appena uscito sui pirati. A malincuore aveva deciso che quella sarebbe stata l’ultima sera che sua madre le raccontava la storia, perché il mattino seguente avrebbe compiuto 16 anni e le sembrava di essere troppo grande per farsela raccontare e ormai la conosceva a memoria.
Proprio quando si fu addormentata, l’ubriaco entrò nella locanda, ancora pieno di gente che conversava allegramente, e si sedette a un tavolo.
“Una birra!” ordinò al barista, padre di Yu, un uomo sulla cinquantina, grassoccio, con i baffi. Vedendo l’uomo nel stato di ubriachezza lo invitò gentilmente di andarsene. L’uomo protestò un po’ chiedendo poi indicazioni per il bagno, perché si sentiva male.
Seguendo le indicazioni del barista, arrivò al primo piano dove c’era anche la stanza di Yu che era illuminata dalla luce che lei addormentandosi non aveva potuto spegnere. Lentamente l’uomo aprì la porta e guardando verso il letto vide Yu sorridente con il libro in mano. L’uomo si giro e nel chiudere la porta diede un’altra occhiata al letto e non vide nient’altro che un libro aperto…
  
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