L'autore/autrice è pregato/a di inserire un'introduzione valida, ovvero che presenti una trama della storia o una citazione della stessa. Lely1441, assistente amministratrice
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
credevate di esservi liberate di me?! ebbene no!
u.u ho finito la prima ff giusto 3 o 4 giorni fa ed è stato
quasi orribile, è la mia prima storia e ci sono affezzionata
parecchio :) ma adesso sono tornata con una nuova storia, spero vi
piaccia come l'altra e che magari ci siano più recensioni xD
non voglio dilungarmi, vi lascio alla mia nuova storia!
HOTEL
JONAS, 3 STELLE [+ UN BONUS]
CAPITOLO 1
E anche luglio è arrivato. Già luglio 2010. La
mia amica melanie ha appena finito la scuola superiore diplomandosi in
lingue.E proprio questa scuola le ha dato una borsa di studio in
america, stiamo attendendo la destinazione e il periodo in cui
andrà. Io sono ashley, una ragazza italiana ma con madre
inglese, ed è proprio qui che mi sono trasferita dopo il
diploma e dove ho conosciuto mel, divenuta mia coinquilina e migliore
amica. Abitiamo a londra, vicino camden town, io sono un anno
più grande di lei, quindi essendo patentata le faccio da
autista. Proprio come sto facendo adesso, sta comprando tutto quello
che le serve per l’america oltre l’armadio enorme
che ha.
Io: mel sono stanca di guidare per tutta londra! Ho il cofano della
macchina pieno! – ho un alfa 159, importata
dall’italia da mio padre e per riempire il cofano ce ne
vuole! –
Mel: ma dai che sarà mai! Sono solo 7 – 8 buste!
Io: larghe quanto un letto quasi! – puntualizzo –
Mel: uffa ok! Torniamo a casa! Sei peggio di mia madre! –
sbotta seccata –
Io: dai sono molto più giovane io! – ironizzo
– e poi ricordati che i tuoi ti lasciano vivere con me ma sei
sotto la mia responsabilità! – dico rimettendo in
moto l’auto –
Mel: dettagli cara…
Ridiamo divertite e riprendiamo la strada per tornare a casa. Mentre
scendiamo dall’auto il postino sta appena imbucando la posta
nella cassetta delle lettere e mel si fionda a prenderla.
*Mel POV*
Io: mi scusi? Dia a me la posta! – dico bloccando il postino
che voltandosi mi consegna la posta –
Ci sono le solite bollette da pagare ma una busta gialli è
molto insolita… è la lettera della scuola che mi
dice finalmente dove andrò. Non voglio dirlo ad ash, prima
voglio vedere da sola di cosa si tratta.
Ash: mel cosa è arrivato? – dice avvicinandosi con
le mie buste –
Io: nono niente il solito… le bollette da pagare…
- dico nascondendo la lettera nella borsa – dai qua ti do una
mano…
Porto di corsa le buste in camera e senza dire altro alla mia amica mi
ci chiudo dentro. Apro la busta e comincio a scorrere tra le
righe… “o porca…” non ci
credo! Non è possibile che io vada li! Se lo dico a ash le
viene un colpo e si chiude in valigia!
Ash: mel? Mel? Ma che hai? – dice bussando con insistenza
alla porta – non ti senti bene? Perché hai chiusa
la porta a chiave??
Io: no ash tranquilla… c’era un casino pazzesco e
non volevo fartelo vedere – dico aprendo –
Ash: mi stavo preoccupando… senti cosa vuoi per pranzo?
Io: ma fai quello che vuoi… anzi no! Cucino io che
è meglio! – mi tornano in mente le sue doti
culinarie molto scarse –
Mentre preparo il pranzo ho solo un pensiero nella testa, non se dire a
ash qual’è la mia destinazione o meno. Non come la
prenderebbe. Sarebbe capace di comprarsi all’ultimo momento
un biglietto e venire con me.
Ash: mel ma si sa quando partirai e dove andra? – ma
perché me lo chiede?!-
Io: si ash… - mormoro e sospiro per farmi coraggio
– vado a new york – non ce l’ho fatta
–
Ash: bello! – dice entusiasta – ma quando parti? E
per quanto tempo?
Mel: parto dopo domani e sto via 2 settimane… diciamo che
più che una borsa di studio è una vacanza
studio…
Ash: bene… ricordati la maglietta dell’hard rock
cafè altrimenti non ti faccio tornare a casa! –
dice severa –
Diciamo che non mi dispiacerebbe restare lì… tu
credi io vada a new york ma ti sbagli… e ho già
in mente come fartelo sapere… non so se mi ringrazierai, se
prenderai il primo volo o se mi odierai per non avertelo detto
subito… ma preferisco non dirtelo perché so come
sei… ti farai i complessi, mi dirai cosa fare per farti
felice, mi tartasserai di chiamate e non voglio che spendi tanto per me
e poi so che staresti male sapendo che io sono li e tu qui…
sola…