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Autore: Laura_Harold_Westwick    02/12/2009    0 recensioni
Nella vita,ma soprattutto in amore,mai dire mai. Questa FF l'ho scritta parecchi mesi fa,nel bel mezzo della seconda stagione quando ancora non sapevamo il destino di Blair e Chuck. Si sono sempre amati eppure il loro proprio orgoglio, la loro ostinazione li teneva lontani. Ma si sa, al cuor non si comanda.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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era ora di svegliarsi.anche se il torpore nel suo corpo non aveva nessuna intenzione di andarsene.pensava "forza Blair,apri gli occhi!"e così fece.Conosceva bene quelle pareti e anche la lampada alla sua destra le era familiare. Ora ricordava.Non era tornata a casa la sera prima.Non voleva tornare a casa.Mentre pensieri vari le affollavano la mente una mano le sfiorò i capelli e le sussurrò "Buongiorno dormigliona". Conosceva quella voce e conosceva quella mano. Nessun brivido. Nessuna emozione. No,non era al Palace,era a casa di Nate,l'unico ragazzo che per lei c era sempre.Lo salutò con un bacio frettoloso sulla guancia e con la scusa di essere in ritardo corse in bagno. Si guardò allo specchio e fu proprio ad allora che quelle parole vennero a galla "you don't belong to nate.Never have.never will" DAMN MOTHERCHUCKER.Aveva ragione.Lei non era di Nate e non sentiva Nate suo. Uscì correndo dal bagno,Nate si stava mettendo la camicia.Si fermò a guardarlo. Era bello,bello come il sole,ancora più bello perche non sapeva di esserlo ma quando lo guardava il suo cuore non le batteva all'impazzata,non rimaneva senza fiato ad ogni sua parola,non sentiva il sangue scorrere sempre piu veloce dentro di lei. "Nate devo andare. Prometto che ti spiego tutto. Non odiarmi ti prego." Non gli diede nemmeno tempo di capire che cosa stesse dicendo. In un attimo era in mezzo alla strada alla ricerca di un taxi. E proprio in quel momento per la fretta si accorse di essersi dimenticata le calze. Il freddo di New york non perdonava. Sentiva il gelo sulla sua pelle. Ma non le importava. Ora sapeva cosa doveva fare. "perfavore si sbrighi.vada al Palace" il tassista la guardò dallo specchietto retrovisore e quello che vide fu una ragazza che probabilmente si era svegliata da poco e che aveva molta,ma molta fretta. Scese dal taxi e mentre correva verso l'ingresso vide qualcosa. Qualcosa che le fece tremare le gambe,perdere l'equilibrio. La terra si stava aprendo sotto di lei. E la stava per inghiottire. Un abbraccio. Tra il suo bastardo preferito e tra la ragazza che da sempre lei detestava. Gli occhi le si riempirono di lacrime.Doveva andarsene da lì,prima che lui la vedesse,prima che le corresse incontro e le dicesse "Blair ti posso spiegare". Basta,ora era davvero finita. Non poteva più aspettarlo. In quel preciso momento,mentre il freddo picchiava sempre di piu sulle sue gambe scoperte e le lacrimele rigavano il viso,realizzò che Chuck Bass non le avrebbe mai detto ti amo perche non lui non l'amava. Ebbe la forza di voltarsi,di camminare velocemente verso la strada che attraversò senza nemmeno guardare. La gente le camminava intorno e tutto quello che lei vedeva era quell'abbraccio. All improvviso una voce "B!!!fermati!Ehi mi senti???" Era Serena. "B. sembri sconvolta che cosa hai visto?un fantasma?" "Magari l avessi visto.Ho visto solamente quello che temevo." "B dicosa stai parlando?" "Chuck e Vanessa.ora non ho piu dubbi.stanno insieme." "B ma tu non ti sei rimessa con Nate?" "Sì ma siamo sinceri S!Lo sappiamo entrambe che l unica persona che io abbia mai davvero amato è Chuck!senti,non ne voglio parlare ok?devo andare a casa,fare mille cose,ci sentiamo nel pomeriggio." Serena rimase lì,immobile,senza riuscire a dire nulla.Proprio come Nate quella stessa mattina. Arrivata a casa,Dorota le diede subito un biglietto. "miss Blair,deve leggerlo subito." Blair si sedette sul divano aprì la busta e cominciò a leggere. Quella calligrafia non era di una persona qualunque. "Blair,non so dove tu sia,sospetto a casa di Nate. Volevo solo salutarti. Ho deciso che è arrivato il mio momento. Di diventare adulto,di lasciare tutti i party e tutti le sregolatezza di questo città. Le Bass Industries vanno alla grande e non vedo perche non dovrei ampliarle anche in Europa. Non riesco a salutare Nate. E' sempre stato un buon amico ma pensavo davero che avesse capito quali erano i miei sentimenti per te. Ma ora non ha piu senso. Tu stai con lui. Sembri felice. Ti ho sempre detto che non gli appartieni. Forse mi sbagliavo. Ebbene si,anche il grande Chuck Bass sbaglia. Ma con te ho pagato caro i miei errori. Ho rovinato tutto,lo so. Ed è troppo tardi. So anche questo. Pensa che l unica persona con cui riesco a parlare senza ripensare a tutti i miei errori è Vanessa. Lo so,non ti piace e dubito che mai ti piacerà. La consideri un mio sbaglio. Forse hai ragione.Forse io e lei ci siamo usati a vicenda ma abbiamo imparato molto sai?Abbiamo imparato che puoi cercare di ingannare gli altri,ma non te stesso.Il tuo cuore non lo puoi eludere. Perche la sera,quando vai a letto e chiudi gli occhi,sai perchè il tuo cuore batte.O meglio,sai per CHI batte. Blair,cerca di essere felice. Almeno tu. CHUCK" "Dorota quando l ha portato?" "Ieri sera ma lei era gia uscita con Mister Nate" "Dovevi chiamarmi Dorota.E' Chuck!Dovevi!" "Ma Miss Blair lei mi ha sempre detto Mister Chuck non doveva mai sapere dove andava lei" Blair si alzò. Forse non era troppo tardi. Lei lo sapeva. Il viaggio verso l areporto sembrava interminabile. E seduta su quel taxi pensava a tutte le volte che lei e Chuck avevano sprecato il fiato a litigare,a gridarsi cose orribili,a darsi la caccia inutilmente, a fingere di essere felici con altre persone. Perche quella mattina si era fatta trovare a casa con Carter Baizen? Perche Chuck aveva baciato Vanessa davanti a lei e Nate?Perche lui l'aveva abbandonata all eliporto prima della loro vacanza?Storia antica le avrebbe detto Chuck. Perche lui non le aveva mai detto ti amo? perche non gliel ha scritto sul quel foglio di carta che le ha lassciato?perche?perche amava lui?Finalmente il taxi si fermò. In mezzo ai baci,agli abbracci e alle lacrime delle persone ferme ai gates,l'unica cosa che lei cercava era il suo Chuck. Cosa doveva dirgli?forse gli avrebbe ripetuto le stesse parole che gli disse il giorno del funerale di Bart. Ma quella volta lui se ne andò. "Blair?" La sua voce.Quella era la sua voce. Si girò. Erà lì di fronte a lui.Con il suo cappotto porpora il suo sguardo che la faceva sentire viva. "Chuck non partire"Le parole le uscirono spontanee dalla bocca. "Blair che ci fai qui?Io devo andare,è la mia chiamata.Non posso rimanere" "Si che puoi.DEVI.Se non vuoi farlo per me,fallo per te.Dimmelo chuck.alla sera quando ti corichi,per chi batte il tuo cuore?"Chuck la guardò come quella volta al Victrola,quando la Blair che lui conosceva,divenne la Blair che lui voleva. "chuck io lo so per chi batte il mio cuore. Me lo sta dicendo ora.Batte per te." "Blair....se ti dicessi che anche il mio cuore batte per te dovrei comunque prendere quell aereo,dovrei comunque andare in europa.E starei male.Peggio di come sto ora.Tornerò.Sistemo le cose là e torno.Del tmepo lontano ci farà solo bene" Per la seconda volta in quel giorno le gambe le tremarono e il pavimento ne era sicura,la stava per inghiottire. Gli altoparlanti ricordavano che era il momento di imbarcarsi.ULTIMA CHIAMATA. Chuck la baciò sulla guancia,anche i suoi occhi ora si stavano riempiendo di lacrime. Si voltò e scomparse in mezzo alla folla. Forse passò piu di qualche minuto prima che Blair si decise ad andarsene da lì. Lui non era rimasto. Lui non la voleva. Il rientro a casa fu traumatico. Nate e Serena la tormentavano con sms e chiamate che lei,ovviamente,negava. E ancora una volta Dorota era lì,con un'altra busta in mano. La prese e questa volta non si sedette nemmeno. Doveva essere di Chuck. Lo sentiva."Blair,questo è un biglietto per Monaco. Io ora sono gia in volo,questo parte esattamente 24 ore dopo il mio.Cosi avrai un giorno intero per pensarci.se mi vuoi nella tua vita prendi questo aereo e vieni da me.Ma se non ti vedrò all areporto non ti preoccupare ti capisco.Non ti odierò Waldorf.Non potrei.non si puo odiare la parte piu importante di se stessi. CHUCK" Cominciò a piangere,come quella volta che suo padre la venne a trovare a sorpresa dopo tanto tempo. Ora sapeva cosa doveva fare. "Dorota,prepara i bagagli!"
  
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