-The Truth-

Questa è la mia prima fiction, spero sia di vostro gradimento.

Non ci credo neanche io di averla scritta...^^

Capitolo 1

Non credevo potesse essere così difficile andare avanti.

Scoprire all'improvviso che l'universo che ci si era creati, in realtà era solo una mera illusione.

Ma purtroppo allora ero così accecata,così incredibilmente felice che lui mi considerasse,anche solo per poche ore, che nonostante l'evidenza, rimasi fissa sulle mie false convinzioni.

Allora però non sapevo di essere usata

...A quel tempo ero solo un'ingenua!

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Quella mattina Camelot aveva un non so ché di magico.

Tutto ciò che vedevo sembrava splendere più degli altri giorni ed un profumo di fiori selvatici inondava l'aria circostante come una specie di nebbia afrodisiaca; il freddo però era così pungente quel giorno, che tremavo come una foglia abbandonata in balia del vento, stringendomi convulsamente nella mantellina troppo leggera persino per il periodo primaverile.

Avevo avuto dei problemi ad alzarmi quella mattina e lo scoprire la mia fronte troppo calda rispetto al normale aveva confermato i dubbi della sera precedente.

Avevo la febbre.

Una serva però, non può prendersi giorni liberi per curarsi, deve sempre essere efficiente.

D'altronde Madame Annette ci avrebbe messo poco a sostituirmi.

Avevo bisogno di quel lavoro, non potevo rischiare di perderlo.

Corsi lungo tutta la strada; come serva personale di Lady Morgana dovevo portarle la colazione e il vestiario, non potevo tardare; sbrigativa preparai l'occorrente e mi avviai su per le alte torri.

Il vento pungente aprì per qualche istante la mia mantella logora, sentii una forte fitta di dolore alla testa, i brividi furono talmente forti che provai dolore, continuai però ignorando il mio corpo, un'altra folata di vento mi colpi, ma stavolta non ebbi la forza di continuare, il mio corpo reagì da solo non dandomi il tempo neanche di reagire; sentii all'improvviso qualcosa di caldo trattenermi dalla caduta...la vista si oscurò e poi il nulla.

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Aprii gli occhi lentamente, crogiolandomi nel caldo .

“Finalmente vi siete svegliata, temevo seriamente non vi foste più ripresa”disse una voce maschile

Con lo sguardo ancora appannato mi girai verso quella voce.

Era un giovane che non avevo mai visto a palazzo.

“Chi siete?”chiesi spaesata

“Potrei farvi la stessa domanda”disse gioviale

“Merlino!!!Dove diavolo siete finito?La mia armatura deve essere ancora lucidata!”disse una voce aldilà della porta.

“Pare che il mio nome l'abbiate appena sentito “sbraitare”, comunque piacere, io sono Merlino”disse il ragazzo

“Io sono Ginevra, ma tutti mi chiamano Gwen”

“Allora piacere Gwen”

La porta fu spalancata all'improvviso, il mio cuore perse un battito. Sulla soglia apparve l'uomo più desiderato dell'intero regno:

Prince Arthur

Un nome, una leggenda.

Gwen aveva sentito fanciulle lodare le sue arti amatorie in maniera ad dir poco disdicevole.

Dicevano..

Molte, moltissime donne erano passate per il suo letto.

Che fosse..

Biondi capelli dorati a contornare un viso dai lineamenti virili e fini allo stesso tempo, una bocca morbida e carnosa, un fisico statuario e poi quegli occhi; un blu così profondo da poterci affogare dentro.

...incredibilmente bello...

Un principe azzurro, che di azzurro però aveva ben poco.

Donnaiolo e don giovanni vantava conquiste in tutto il regno.

...una statua greca instancabile...

“Merlino pare che la mia armatura stia aspettando di essere lucidata; certe volte penso che se non fossi mio amico, ti avrei già mandato via a calci” disse il giovane principe non notando la mia presenza, grazie al cielo!

In quell'istante riacquisii un po' di lucidità

Dove diavolo mi trovavo?

Tende drappeggiate rosso fuoco, una stanza arredata con gusto e classe, un letto grande e comodo sulla quale ero stesa.

“Scusami sua “eccellenza”, la prossima volta cercherò di non farmi prendere a pedate allora!” disse con sarcasmo il ragazzo moro che avevo appena conosciuto.

Il mio cuore batteva all'impazzata.

Merlino guardò verso di me sorridendomi comprensivo.

Sprofondai ancor di più fra le coperte in un vano e disperato tentativo di scomparire.

...capace di far cadere ai suoi piedi qualsiasi donna...

“Merlino non dirmi che hai portato una tua amante nelle mie stanze!”disse il principe.

...di appagarla completamente...

Fui presa dal panico

Oddio mi aveva vista!

“Sai che durante le ore lavorative è vietato trastullarsi?”continuò il principe con vena ironica.

...fascino, sarcasmo e potere...

“Ho imparato dal migliore” rispose merlino mentre ancora ero nascosta fra le calde coperte.

“Comunque no Artù, ho incontrato la fanciulla vicino alle scale qui di fronte, stava svenendo, aveva la febbre e la vostra era la stanza più vicina, così sapendo che eravate, in “compagnia”, in un'altra stanza, l'ho portata qui”aggiunse Merlino.

...uniti insieme da una...

“A volte mi chiedo il perché di queste tue azioni altruistiche, ma conoscendoti non mi stupisco. Comunque la tua amica ha intenzione di uscire da lì sotto oppure ha deciso di morirvi asfissiata?”disse il principe sarcasticamente

...sfacciataggine pura

“Artù così la spaventate ancora di più di quanto non lo sia già, senza contare che si è appena svegliata, aveva la febbre molto alta e credo che l'abbia ancora”

“Va bene, allora sarò gentile come si confà a un' uomo di alto prestigio quale sono”

...da un'ego e una considerazione del sé oltre l'immaginabile...

“Sempre modesto direi”

“Ovvio. Come si chiama la fanciulla? “

“Ginevra”

“Ginevra, avanti non abbiate paura, non vi farò nulla...a meno che non lo vogliate”disse il principe malizioso

...e da una libidine esasperata

“Artù!”disse merlino con tono di rimprovero

“Ok ok, stavo scherzando my lady. Il prode Merlino difenderà la vostra dote dal principe cattivo”

A mio malgrado mi sfuggi una piccola risata che però non sfuggì all'orecchio dei due giovani.

“Ebbene se la ride la giovane, mi ritiene forse un buffone?!”disse con tono finto greve il principe.

“Mi scusi sire, non intendevo mancarle di rispetto, sono veramente dispiaciuta”dissi uscendo sbrigativa da sotto le coperte, senza neanche accorgermene.

“Finalmente ho l'onore di poter guardare in viso la giovane che ha giaciuto nel mio letto per l'intera mattinata”disse il biondo

“mi scusi io...io non volevo”dissi

Il suo sguardo era così penetrante che non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi.

“De...devo tornare a lavoro”aggiunsi in preda al panico

Cercai di alzarmi, ma ero ancora debole e feci un'immensa fatica.

Il contatto con i miei piedi nudi ed il pavimento fu così scioccante che il mio corpo ebbe un brivido violento.

“No Gwen siete ancora debole, dovete riposare” disse Merlino

“Mi dispiace del disturbo, non avevo intenzione, grazie infinite di tutto, ve ne sarò sempre infinitamente riconoscente”feci qualche passo a testa bassa, poi tutto girò di nuovo.

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“Merlino certo che ve le andate a cercare complicate le donne, belle quanto testarde”disse il principe

...l'uomo perfetto per molte...

“Attento però sono proprio queste che senza neanche accorgervene vi intrappolano come un uccellino in gabbia. Meglio compagnie leggere, d'altronde a mio dire le donne servono solo per scaldare il letto”aggiunse.

“Artù le vostre teorie sono alquanto maschiliste, l'amore non è un sentimento maligno”

“Merlino come siete ingenuo, capirete un giorno che la vostra idea dell'amore è falsa quanto utopistica. L'amore non esiste. Le donne amano essere vezzeggiate, amano essere il centro delle pulsioni maschili, gioielli, vestiti e superficialità...se questo è amore Merlino...”

...per le molte che giornalmente si ritrovavano con l'altra metà del letto vuota...o cacciate via dalle stanze reali in malo modo...

“Non tutte sono come Lady Vivian”

“Le donne sono quasi tutte dello stesso genere”

...con l'orgoglio calpestato da finissime e costosissime scarpe francesi...

“Appunto, quasi”

“Avanti smettiamola con i convenevoli, la mia armatura vi aspetta”

To be continued?

Eccoci giunti a fine capitolo.

Fatemi sapere se continuare o meno la storia.

Un ringraziamento a coloro che nonostante l'orrore sono arrivati a fine pagina.