Il demone lanciava sfere di fuoco e Corvina le inglobava nel suo schermo nero, rimandandogliele con forza.
Ma nessuno dei due era ancora stato ferito.
E lei era stanca.
Non ce la faceva quasi più.
- Saremo le potenze più forti! Se mi donerai i tuoi poteri saremo invincibili. - cercava di convincerla.
Ma lei non lo ascoltva.
Sentiva solo il battito del suo cuore e il rumore dell'aria smossa dall'energia della loro magia.
Nessuno dei due riusciva ad avere la meglio sull'altro.
Però la ragazza sapeva che era solo questione di tempo.
Uno dei due doveva morire.
Per forza.
Una palla centrò in pieno petto Corvina che cadde all'indietro.
Era rannicchiata su se stessa, il demone che la sovrastava.
Suo padre esultò pensando di averla finta.
Anche lei ormai la pensava così.
Il fuoco l'aveva colpita in pieno, non poteva salvarsi.
Eppure...
eppure non sentiva niente, né dolore, né bruciore, né nient'altro...
Si rialzò, praticamente incolume.
Una luce bianca e rossa l'aveva protetta.
Si guardò incredula le mani.
Era completamente vestita di bianco.
Sentiva una forza crescerle nel petto e premere per uscire.
Si alzò in volo e disse a suo padre
- Sai, un tempo la pensavo come te: l'amore fa male, anzi, a volte può perfino uccidere, ma oggi so che l'amore può anche salvarti la vita!
Lo sommerse di magia pura e lui ne fu distrutto.
Ora era veramente finita.
Un Lupo verde le si avvicinò.
Svenne.