03/12/2009
3 recensioniWhat does - really - matter?
Eccitata, la mascella si serra sulla tavoletta di cioccolato scuro, staccandone con i denti bianchi un pezzo considerevole per poi introdurlo in bocca, a giocare con la lingua.
E’ una smorfia che vuole dire tutto e niente quella che si dipinge sulle labbra di Mello, piegandone gli angoli all’insù in un ghigno un po’ perverso.
D’altronde, è proprio quella sua sfrontatezza riservata ad ogni singola cosa – ogni persona che ha la sfacciataggine di stargli attorno - che lo consegnerà ad una morte più che sicura.
Ma non importa, non ora.
Ad altri momenti vuoi riservare la tua mente calcolatrice, ora sarebbe uno scempio usarla. E anche se volessi, Near, tentare di distrarti ipotizzando assurde teorie basate su pericolanti probabilità, ci sarebbe quella lingua, ci sarebbero quegli occhi a sottrarti – con estrema violenza - alla tua nicchia isolata.
Mello non conosce pietà, dovresti saperlo. Non conosce alcuna tenerezza.
Lo vedi, tornare a piegarsi su di te – prima ti ha gettato su quel letto bianco senza nulla chiederti, le sue braccia non avevano trovato alcuna resistenza a fermarle – e quello stesso ghigno che ti irrita nel profondo si posa sulle tue labbra e ivi preme, muovendosi appena.
Sa di cioccolato: questo lo noti subito, un poco stupidamente.
E’ violento anche nel dare un semplice bacio, arrogante nella sua inesperienza che si rivela nel troppo entusiasmo che usa nel volerti sottomettere.
Ti prende i capelli con una mano in quella che dovrebbe parere una carezza un poco ortodossa, ma non ti lamenti, l’avevi previsto. Così come avevi previsto che le tue mani si sarebbero alzate – da sole, senza che tu ti ricordassi di dar loro l’ordine di muoversi – verso di lui e gli avrebbero cinto il collo, rudemente. E così avevi previsto anche che a quel punto Mello si sarebbe fatto più insistente, riuscendo nel tentativo di baciarti come si deve.
E’ la prima volta che senti una lingua penetrare la tua bocca. Constati che non è così male come temevi.
Ciò che però non avevi previsto era che Near – sì, proprio Near, proprio tu – rispondesse a tal impeto con un impeto ugualmente intenso.
La tua mente preparata alla ragione più compita non aveva preso in esame l’elemento importante della passionalità. E ciò significa solamente una cosa.
Lo vedi nell’espressione di Mello, nei suoi occhi che brillano di soddisfazione prima di tornare a fissarti con tutto quel desiderio.
-Hai perso questa volta Near… ho vinto io…-
Ma a questo punto, cosa davvero è importante?
Siate IMMENSAMENTE clementi, per favore.
E' la mia prima MelloNear, il mio nuovissimo OTP di Death Note.
Li adoro assieme. E so purtroppo quanto possano risultare agli occhi degli esperti ooc. Me ne scuso, per ora non so fare meglio di così.
Per ora, appunto.
Spero che almeno un poco vi sia piaciuta ^^
A presto :3