I quattro erano
appena partiti da Liverpool. John,Ringo e George conobbero il nonno di Paul,un
ometto intelligente,con un carattere
assolutamente diverso da quello dell’altro nonno di Paul,che viveva
nella stessa casa del ragazzo. Dopo un lungo viaggio trascorso a rincorrere il
signor McCartney per il treno,a sentire le lamentele di Norman e le frasi
scialbe di Shake,e a giocare a carte nello scompartimento degli animali,i
nostri 7 arrivarono finalmente a Londra.Dopo aver evitato una folla accanita di
giovani fan,i ragazzi arrivarono in un confortevole albergo.
Norman ruppe
il silenzio che si era creato con queste parole:
-Ragazzi,stasera
avete un concerto in un piccolo pub - i ragazzi urlarono all’unisono:
-Si Norman –
-E lei -
Norman si voltò verso il nonnino –dovrebbe stare con noi. Non deve scappare
come ha fatto stamattina.-
Nonno McCartney guardò arrabbiato Norman:
-Ragazzo,io
so badare a me stesso. Un adulto non ha bisogno di bambini che gli facciano da
bambinaia-
-Ah,Paul…ma che nonnetto pulito che
hai!! –
Paul,un po’
scocciato, rispose a Norman -Quante volte l’avrai detto,Norman??-
-Ho perso il
conto.Forza ragazzi,adesso riposatevi per un po’…magari….rispondete alle lettere delle vostre fan. E poi,spiacciatevi il concerto inizierà tra poche ore. Non mi
fate fare brutta figura,stanotte io e Shake non ci saremo…dovremo
stare con il signor McCartney,passeremo da voi con il furgoncino del signor
Smith solo per portarvi gli strumenti –
Il signor John
McCartney interruppe Norman subito dopo:
-Ragazzo gliel’ho
già detto…non ho bisogno di bambinaie-
-No ma lei è
meglio che stia in compagnia- .In questo momento,Paul intervenne:
-Se questa
volta lo riperderete,giuro che… - Ma Norman
interruppe subito il ragazzo,facendolo tranquillizzare.
Appena Norman
e Shake andarono dal signor Smith per fissare l’appuntamento,i ragazzi trovarono
una via “libera”,poiché decisero di “scappare” dall’albergo: non vedevano l’ora
di andare via di farsi un giro per i pub,di bere della buona birra,e di fumare
le loro sigarette.
I 4 ragazzi
andarono in un night club. Paul insistette ad andare in quel night club…doveva incontrare “qualcuno”,che aveva chiamato in una
cabina telefonica, appena erano usciti dall’abergo…ma
non disse a nessuno il nome di “quella persona”.Nel night club i 4 si
sorpresero quando sentirono le loro canzoni come brani della serata...il night
club era un piccolo posto tranquillo,con tanti ragazzi e ragazze…alla
vista dei giovani musicisti,nessuno si avvicinò per assalirli,ma per
complimentarli della loro musica.