Anime & Manga > Saiyuki
Segui la storia  |       
Autore: Arukochan    20/06/2005    4 recensioni
Occhi blu, occhi vuoti, occhi tristi, occhi meravigliosi... in essi si vedono riflesse le immagini di un passato tremendo e fra quegli anfratti di vita si riesce a scorgere un angelo che cade a terra con le lai spezzate... ma non tutto è perduto, forse c'è ancora una piccola, debole e forse inutile speranza di ritornare a volare in quel cielo senza nuvole, di nuovo felice, di nuovo viva, di nuovo con le ali...
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sha Gojio, Genjo Sanzo Hoshi, Gokugakuji, Kogaiji, Kanzeon Bosatsu, Cho Hakkai, Son Goku, Lirin, Yaone
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap

Cap. 1 Without meaning, without you…

 

Un altro giorno giunge al termine, un altro tramonto segna la fine dell’ennesimo momento sprecato della mia vita.

Il sole muore piano, tingendo ogni cosa del suo splendido colore, creando una sorta di cupola meravigliosa che avvolge tutto per qualche attimo prima che i suoi raggi si spengano completamente mentre un leggero vento mi scompiglia i capelli.

Sento in lontananza il rumore delle risate, il profumo del cibo, gli echi lontani ormai del tutto estranei a me di una vita che ancora non si è rivelata per quello che è realmente: un’inutile spreco di tempo.

Ho sempre pensato che gli dei fossero fortunati: nessuno di noi deve affrontare la morte, non esistono paure o apprensioni nel mondo Celeste, solo la pace che continua imperterrita intrecciata ad esistenze che scorrono piatte e uguali giorno dopo giorno, anno dopo anno, per l’eternità…

Però tutto questo mi sembrava bello: giardini pieni di fiori che non appassivano mai, nessun dolore per la perdita di chi hai amato… l’essere consapevole di tutto questo mi rendeva felice, mi faceva credere che per noi non ci sarebbe mai stato motivo di versare quelle strane gocce bianche e luminose che scendono così spesso dagli occhi dei demoni e dei mortali.

Per questo io ero felice, perché non avevo capito che cosa fosse veramente la nostra vita: solo un disturbo, un eresia, un motivo di fastidio per coloro che ci stavano attorno.

Ma io non capivo, troppo piccola per accorgermi di qualcosa e troppo ingenua per capire che quei tuoi occhi che ora rimpiango come acqua nel deserto erano tristi.

Il sole tramonta completamente e alcune stelle fanno già capolino attraverso il manto più scuro del cielo, simili a piccole macchie chiare che luccicano.

Tutto ciò che mi avvolge cade pian piano nel buio, addormentandosi con la terra e con il disco fonte della vita su questo pianeta.

I miei pensieri volano lontani, portati dal vento, e di nuovo mi ritrovo a pensare a te e a quanto mi manchi.

Quando ero piccola e ancora mi riusciva di credere nei sogni e nella vita tu mi sorridevi spesso e mi tenevi per mano, mi abbracciavi, mi volevi bene.

Erano felici i momenti in cui io potevo stare con te, i momenti in cui non avevi da fare e che potevi dedicarmi completamente senza vincoli di tempo.

Tu mi facevi giocare, portandomi in luoghi sperduti e dimenticati della Terra, facendomi sorridere e sorridendomi a tua volta.

Rido, una risata che non ha nemmeno l’ombra dell’allegria, che mi lascia in bocca il sapore delle lacrime, facendomi morire ancora e ancora.

Ripenso a quando tu sorridevi, ma non a quei sorrisi che mi rivolgevi per non farmi rattristare, i miei ricordi si focalizzano su quei pochi stracci di memoria che mi fanno pensare ai tuoi sorrisi prima che tutto il nostro mondo si spezzasse in mille frantumi sciogliendosi in un’orribile incubo dal quale non sono più riuscita a uscire.

Erano così belli quei tuoi sorrisi, quando mi sembrava che i tuoi occhi brillassero un po’ di più e vedevo in te la felicità.

Sai, anch’io ora ho perso la capacità di sorridere.

Ora che tu non ci sei tutto è morto dentro di me, tutto ciò che amavo se ne è andato con te, quel giorno in cui le mie illusioni si frantumarono contro la realtà.

Scusami se non sono riuscita a starti vicino, scusami se non ho avuto il coraggio e la forza per aiutarti come avrei dovuto, scusami se ho capito troppo tardi quanto soffrivi e scusami di più per essere fuggita da tutto quel dolore, lasciandoti solo a sopportarlo anche per me.

Non riesco e credo che non ci riuscirò mai a perdonarmi la mia debolezza, la mia paura, la mia incapacità di fronte alle difficoltà della vita.

Tu mi hai sempre capito, tu mi hai sempre protetta da tutto ciò che poteva farmi del male, ricoprendomi di un affetto che altro non era che il tuo dolore che tu per me trasformavi in amore e tenerezza.

Mi hai resa cieca alla verità, mi hai impedito di capire sino che la realtà non mi si è presentata davanti agli occhi e mi ha strappato via i sogni.

Sento le lacrime che scendono dal mio viso e gli occhi mi bruciano, gli occhi del colore del mare che tanto ti piaceva, quel colore che ci rendeva identici, incatenati in un legame indissolubile, nemmeno dalla morte…

Oh almeno così mi illudo che possa essere, perché l’idea che tu mi abbia dimenticata mi fa morire del tutto, sradicando anche l’ultima briciola di speranza dentro il mio cuore ormai freddo.

Perché da quando tu non ci sei più io sono fredda, una sorta di bambola di porcellana rotta, di cui i cocci vuoti sono sparsi per un pavimento rivestito di velluto rosso.

Non ho più la forza di oppormi a questa condizione e, sinceramente, non voglio farlo.

Non ha più senso, non riesco più a credere nei sogni, non riesco più a chiudere gli occhi e a volare con la mente, ad immaginare il mio futuro che si susseguirà a questo giorno sempre nello stesso inutile modo.

Sono cresciuta, ho perso la capacità di illudermi e di sognare e con essa è morta la mia anima di bambina, quella che ancora mi tratteneva accanto a te e che capricciosa si rifiutava di accettare la verità…

…Già, la verità…

Perché non mi hai protetta anche da questo? Perché non mi hai insegnato a continuare a sognare? Perchè non mi hai preparata ad un presente senza di te?

Io sono poco più che una bimba, una capricciosa bambina bionda che non è capace di continuare ad illudere il suo cuore dicendosi che i miracoli esistono e che qualche volta si avverano.

Perché con te sono morta anch’io, con te io ho perso la voglia di vivere, perché con te se ne è andato il mio mondo e il mio cuore…

Mi passo una mano fra i capelli e mi asciugo le lacrime con le dita, facendo tintinnare i bracciali d’oro che porto ai polsi.

Me li hai regalati tu, ricordi?

Mi alzo dalla mia postazione, mi aggiusto i vestiti con qualche passata di mano, dopodichè mi allontano dal luogo in cui ho trascorso tutte le sere e buona parte del giorno di quest’ultima settimana, dirigendomi non so nemmeno io dove, nel vano tentativo di trovare qualcosa che mi restituisca la capacità di sognare.

Ormai persino la paura del buio se n’è andata, perché da quando sei morto attorno a me c’è solo il buio e con il tempo ho imparato ad abituarmici.

Sento in lontananza il rumore di uno sparo, ma non riesco ad interessarmene…

Tutto è senza un senso senza di te, sai?

Chi avrebbe mai detto che il mio amore per te era profondo sino a questo punto? Io no di certo tesoro mio, perché nella mia vita sei sempre stato una sorta di presenza scontata.

Tu c’eri sempre e per me era una sorta d’abitudine, a volte persino un fastidio.

Che stupida, sciocca e stolta bambina che sono, Houmura, che sciocca sorella che hai e questo è in parte colpa tua.

Anzi, è solo colpa tua!!!

Avresti dovuto prepararmi, proteggermi, farmi capire, aiutarmi, spiegarmi, ma soprattutto avresti dovuto insegnarmi a vivere senza di te.

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saiyuki / Vai alla pagina dell'autore: Arukochan