Titolo: Nell'Altra Riva
Fandom: I Segreti di Brokeback Mountain
Personaggi: Ennis del Mar, Jack Twist
Genere: Introspettivo, Romantico, Malinconico
Rating: Giallo
Avvertimenti: OneShot, Yaoi
Conteggio Parole: 694 (Word)
Note: Scritta per la mia cartella della
Criticombola su
Criticoni.
{ Nell'Altra Riva ~
" Ehi, cowboy!"
Alzò lo sguardo, distogliendolo dal fuoco acceso nell’accampamento, osservando
le brillanti iridi del compagno fissarlo divertite.
" Che c'è, Jack?"
" Mh, niente.", ghignò in risposta questo, avvicinandosi di qualche
passo.
Ennis odiava quando iniziava a comportarsi in quel modo, in quei mesi aveva
imparato a conoscerlo e sapeva che quando Twist cercava di attirare su di sé
l’attenzione, sperando di incuriosirlo, con quel suo atteggiamento, riusciva
soltanto ad irritarlo.
" Hn..."
" Ennis~", partiva ancora all'attacco, chiamandolo con un tono quasi
dolce e mieloso, in una parola infantile.
" Mh?"
" Niente. Volevo solo chiamarti.", ridacchio Jack, piegando le labbra in un
ghignetto ancor più divertito facendo brillare i denti di un’inquietante color
arancio per via del vicino fuoco.
Ennis sospirò, vedendo la sua pazienza sparire velocemente: Jack Twist sapeva
l'essere più odioso dell'intero Wyoming quando voleva ricevere delle attenzioni
che, secondo la sua ottica spesso egocentrica, gli spettavano di diritto.
" Ehi..."
" Sono stufo.", ringhiò in risposta l’altro, afferrando Jack per una caviglia
facendolo cadere con il sedere per terra. Twist gemette per la botta e neanche
si ribellò quando il compagno gli salì a cavalcioni, bloccandogli i polsi sopra
il capo con una mano, anzi, si ritrovò a ghignare ancora, in un modo quasi
compiaciuto come se tutto quello fosse il risultato di un piano geniale
perfettamente riuscito.
" Finalmente, cowboy. Iniziavo a pensare che ti ci volesse un invito scritto."
" Sei un...", sbuffò, lasciando perdere l'insulto. Sarebbe stato inutile
riprendere Jack, perché questo avrebbe riso e si sarebbe strusciato sotto di lui
come un cane in calore - ansimando e anche sbavando da quanta voglia aveva di
essere scopato lì, sull'erba accanto al fuoco dell'accampamento.
Lo conosceva fin troppo bene e, sfortunatamente, conosceva anche sé stesso e,
con un invito o non, avrebbe assecondato quella voglia di sesso del suo
compagno.
“ Allora Ennis? Vuoi farlo o devo pensarci io?”, domandò, muovendosi lentamente
contro il corpo dell’amico facendo fremere entrambi per il piacere e palesando
il comune desiderio che si era risvegliato.
“ Hn... non rovinare l’atmosfera.”, borbottò sperando di far tacere per qualche
istante Jack, iniziando ad aprirgli la camicia e facendo anche saltare qualche
bottone nella foga.
“ Atmosfera?”, ripeté l’altro per nulla interessato a tenere la bocca chiusa. “
Romantico... ma, in effetti, è una bella serata.”, concluse guardando il cielo
notturno.
“ Mh?”
“ Guarda che stelle... sono tantissime.”
Ennis allora spostò a sua volta lo sguardo verso l’alto osservando a sua volta
il cielo costellato di migliaia di stelle che brillavano come uniche testimoni
del loro rapporto.
Un tuono lo fece sussultare e, lentamente, avvertì le prime gocce di pioggia
cadere sul tetto della sua piccola abitazione con una forza sempre maggiore.
Ennis si rigirò nel letto, mugugnando frustrato fino a mettersi seduto per
carezzarsi la fronte sudata.
L’aveva sognato ancora. Il periodo alla Brokeback con Jack, quel passato
così lontano che, almeno nei sogni, pareva così vivido e vicino.
Sospirò alzandosi per prendere un qualcosa di forte per conciliargli il sonno
che, sicuramente, avrebbe faticato a riprendere.
Si trovava particolarmente diviso in quei momenti, più il tempo passava e più la
mancanza di Jack si faceva forte e neanche abbracciare le loro camicie riusciva
a riempire quel vuoto che gli faceva quasi mancare il respiro.
Aveva giurato di vivere anche per il suo amico e amante, di tirare avanti in
quella merda di vita che gli aveva divisi. Aveva giurato di non dimenticarlo
mai, ma ogni volta che lo sognava, che riviveva quelle notti che passavano su
alla Brokeback... sentiva di non volersi più svegliare.
Perché doveva svegliarsi quando lì imperversava il temporale che, con le sue
nuvole scure, nascondeva il cielo?
Non pioveva mai nei suoi sogni, era sempre sereno e lui stesso era finalmente
felice con Jack.
Nei suoi sogni, lì sull’altra riva, tutto era perfetto: nessun
pregiudizio, nessuna Alma ad aspettarlo con una promessa di matrimonio, nessun
lavoro... niente di niente.
Sull’altra riva, quella onirica, poteva abbracciare e baciare Jack, poteva
rimanere con lui, steso sulla fresca erba ad osservare il cielo stellato sul
quale non sarebbe mai sorto il sole della cruda e triste realtà.