Fuoco divampa,
infiamma cremisi
lande desolate,
ghiacciate.
Oscilla sinuoso
al tuo incedere
nella tua polvere di diamanti.
Tagliente, gelida
su un mare bianco,
sferza,
sibila,
arrossa
il tuo viso bianco,
mirabile contrasto al cremisi.
Dominatore dei ghiacci,
evocatore di fate,
mago di folli diamanti.
Sadalsuud ti guida,
fortunato,
a te che,
maestro amato,
guida sicura,
insegnasti ad un cigno
a danzare
il suo folle volo
nella polvere di diamanti.
Guerriero implacabile,
piccolo soldato
sotto un cielo di cotone,
sogni giustizia,
tu,
simmetria vellutata di ghiaccio e fuoco,
avvolta da un’ala dorata.
Lievi ondeggiano
i tuoi capelli,
tappeto di foglie d’autunno,
ardente fuoco
freddo.
siedi su un mare nero,
sopra di te
bagliori d’incanto
aurora boreale,
sotto di te
cupo rimbombo,
ti chiama il mare,
sirena del nord
nella polvere di diamanti,
vuole avvinghiarsi a te.
Tu non temi,
custode dei ghiacci.
Anche quelle coste,
tanto amate,
lontane,
sono lambite dal mare,
pur diverso,
e pure lui,
amico d’infanzia,
compagno di lotta,
ama il mare.
Una goccia di veleno,
un lampo scarlatto
guidato dalle stelle
a scivolare
su un muro di ghiaccio eterno,
a scaldare un diamante folle.