Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: heartKILLERS    06/12/2009    3 recensioni
Cosa non si farebbe per la propria sorellina ammalata? E se quest’ultima ti implorasse facendo gli occhioni dolci... come faresti a resistere e a non assecondare ogni suo desiderio?! Già, ad Ichigo per soddisfare Yuzu ammalata tocca cucinare una torta... ma lo sapevate che era anche un gran cuoco oltre a poter vedere i fantasmi?! Rukia no di certo!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bene pìpol... questa è una traduzione di una fanfiction spagnola.. (aspettatevene un po' di questi tempi...), l'originale potete trovarla QUI...
Adesso vi lasciamo alla storia,
¡Un beso!
HeartKillers



Postre con fresas

Salì al secondo piano dove c’erano le camere da letto, ed entrò nella stanza delle sue sorelle. Lì vide Karin e Rukia sedute sul bordo del letto di Yuzu, avvolta a mo’ di bozzolo nelle coperte: non aveva una bella cera.
Ichigo le si avvicinò e posò una mano sulla sua fronte: scottava; con cura le porse il termometro per farle provare la febbre.
Ichigo si sedette sul letto di fronte a quello di Yuzu, quello di Rukia, osservando la sorellina.
-Yuzu, hai bisogno di altro?-  chiese alla piccola.
Non avrebbe mai dovuto dire una cosa del genere. Sia Yuzu che Karin sapevano bene che il loro protettivo fratello maggiore non avrebbe mai negato loro qualcosa, soprattutto in questo particolare frangente.
-Una torta di fragole!- la piccoletta stava tentando di approfittare al massimo della fortuita situazione per farsi viziare un po’. –E voglio che la faccia tu!
-Intendevo qualcosa di umanamente possibile, Yuzu...Le fragole sono fuori stagione adesso, lo sai bene.- disse il ragazzo, tentando di svicolare elegantemente la pena che la sorella voleva per forza infliggergli.
-Yuzu, sei sicura di volere che la faccia lui?- chiese preoccupata Rukia. La febbre la stava sicuramente facendo delirare.
-Certo che lo sa, e anche io lo voglio!- disse animata Karin mentre ghignava guardando suo fratello. – Ichi-nii è un grande cuoco, non lo sapevi?
-Che?!- Rukia guardò sorpresa Ichigo, che però era impegnato ad analizzare attentamente il paesaggio offerto da Karakura fuori dalla finestra -sicura che non ci avvelenerà tutti? O che metterà qualche allucinogeno nell’impasto per farci credere che sia buona?-
-Certo che no!...Onii-chan, fallo anche per Rukia-nee-chan, va bene?- Yuzu lo implorava da sotto le coperte, trafiggendolo con uno sguardo da cucciolo languido –Per favore...-
-Grr...va bene. Farò ‘sta dannata torta.
Ichigo usci dalla camera di malumore. Dove cavolo poteva trovare delle fragole in quel periodo dell’anno?!
Uscì di casa e, casualmente, di fronte avevano montato un banchetto dove vendevano fragole. Unicamente ed esclusivamente fragole: il ragazzo rimase di sasso. Non poteva essere un caso. In ogni caso, si avvicinò e comprò un pacco di fragole per poi rientrare in casa guardando stranito il venditore che gli sorrideva allegramente.
Maniaco pensò.
Quando arrivò in cucina, prese gli altri ingredienti e si mise al lavoro; Rukia, nel frattempo, lo guardava basita: avrebbe potuto pensare tutto di Ichigo, ma non che fosse bravo ai fornelli.
-Rukia, piuttosto che spiarmi dammi una mano.
-Che cosa?! Stolto! Io non ti stavo spiando!
-No, mi stavi solo guardando disinteressatamente da dietro lo stipite della porta- disse Ichigo sarcasticamente -Zitta e vieni ad aiutarmi!
La shinigami entrò in cucina digrignando i denti. Le poche volte che aveva cucinato aveva creato dei “mostri culinari”.
-Mmh... come posso aiutarti?
-Devi pulire il tavolo e mettere la tovaglia. Oh sì, e lavare i piatti, mettere in ordine camera mia, pulire il bagno...- il ragazzo avrebbe proseguito in eterno se una manciata di farina non gli fosse entrata nelle narici e imbiancato il resto della faccia.
-Ehi, per chi mi hai preso stolto? Per la tua serva?!
-Mi hai chiesto tu cosa potevi fare di utile!- disse il ragazzo, lanciandole a sua volta una manciata di farina, che le cadde sul vestito.
-Tu mi hai obbligata a lavorare!- Rukia gli lanciò un’altra manciata di farina, questa volta mirando alla testa -Guardati, sembri il Capitano Hytsugaya!-
-Dannata! Questa me la paghi!
Continuarono la lotta anche mentre la torta cuoceva, e presto le lamentele diventarono via via risate. Era divertente.
Qualche minuto dopo, Karin arrivò in cucina incuriosita dalle risate dei due ragazzi.
-Che state facendo, Ichi-nii?- la scena che vide la colse di sorpresa. Suo fratello stringeva Rukia da dietro, tenendola per i fianchi e riempendola de farina. Ed entrambi ridevano. La loro, si capiva, era una felicità ben più profonda perchè oltre alle risate, sorridevano di gusto anche con gli occhi.
Quando la videro, smisero di ridere, ma non accennarono a spostarsi.
-Oh Ichi-nii, sapevo che questo momento sarebbe arrivato anche per te- ghignò Karin -Io comunque non ho visto niente...- disse salendo le scale con un sorriso sornione stampato sul volto. -Yuzuuuu, lo sai che Ichi-nii...- disse a voce abbastanza alta perchè Ichigo sentisse, mentre chiudeva la porta della loro stanza.
Dopo un momento, Ichigo e Rukia si resero conto della vicinanza dei loro corpi. Si allontanarono immediatamente arrossendo visibilmente, evitando di guardarsi l’un l’altra.
Tra i due scese un silenzio imbarazzante, finchè non venne interrotto dal timer del forno che avvertiva che la torta era pronta.
Ichigo si dedicò anima e corpo alla torta, sfruttando il pretesto per non guardare la ragazza, e uscì dalla cucina. Rukia prese quattro piattini da dolce, i cucchiai, la paletta per torte e lo seguì. Quando uscirono dalla cucina, s’imbatterono subito nelle due sorelle di Ichigo, che li stavano spiando da quando Karin se ne era “andata”.
Si può sapere cosa ci fate qui?- chiese il ragazzo.
Ehm…si-siamo qui per...mangiare la torta!- balbettò Yuzu, che si sentiva meglio ad ogni secondo che passava.
Si sedettero a tavola, Yuzu e Karin vicine, in modo che i due ragazzi fossero vicini.
Ichigo e Rukia, completamente bianchi a causa della farina, si sedettero continuando a non guardarsi.
Vedendo che nessuno dei due reagiva, Yuzu prese la torta e la tagliò; dopodiché mise una fetta in ogni piatto e le servì ai fratelli e a Rukia.
Silenziosamente, Rukia prese il cucchiaino e prese un poco della sua fetta, studiandolo come in cerca di una traccia di arsenico o veleni di altro tipo.
-Ecco, sapevo di essermi dimenticato qualcosa: gli allucinogeni!- scherzò Ichigo, e sorrise nel vedere che la ragazza gli rispondeva con un’infantile linguaccia.
Finalmente si cacciò in bocca un boccone e lo assaporò per qualche secondo.
-E’ buonissima! Anche se queste fragole hanno un sapore strano, è fantastica.
-Visto? Te l’avevo detto che Oni-chan era un gran cuoco...
In quel momento si spalancò la porta e fece il suo ingresso Isshin Kurosaki.
-Buongiorno mia adorata famiglia! Yuzu! Karin! Pupazzo di neve 1! Pupazzo di neve 2! No...aspetta: pupazzi di neve?-
Isshin guardò meglio le persone intorno al tavolo. Sia Ichigo che Rukia erano completamente ricoperti di farina.
-Ichigoooo! Si può sapere cosa hai fatto a Rukia-chan?! Disgraziato! E io che credevo che mio figlio non fosse uno di quelli!
-Smettila di dire stupidaggini! Non le ho fatto niente!- ma interruppe buscamente le sue lamentele poichè la gamba del padre era in rotta di collisione con la sua testa.
Con disinvoltura Ichigo fermò la gamba di suo padre e lo lanciò in mezzo all’ingresso di casa.
-...non cambieranno mai...- sospirò Yuzu.
-Fregatene, tanto si divertono- disse sua sorella mentre continuava a mangiare la sua fetta di torta con noncuranza.
Rukia sorrise. Lì era a casa, si sentiva in una vera famiglia: Isshin la trattava come una figlia (per la quale Ichigo doveva avere sempre mille preoccupazioni), e sia Yuzu che Karin la vedevano come una sorella maggiore.
Ichigo... beh.... Ichigo era Ichigo. Non sapeva dove collocarlo nella gerarchia della sua nuova famiglia, ma di una cosa era certa: di sicuro non lo vedeva come un fratello.
Ma era felice, e non voleva andarsene da lì. Riportò la sua attenzione sul piattino e continuò a mangiare la torta che aveva fatto Ichigo.
Sì... adoro le fragole.





















Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: heartKILLERS