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Autore: Kessi    06/12/2009    0 recensioni
“Dimmi solo una cosa Ashley” fa una pausa, poi mi guarda con un’espressione che non riesco a decifrare “Lo ami ancora?”. Non posso mentirgli di nuovo. L’ho fatto per tutto questo tempo, e questa volta voglio essere sincera con lui. “Sì” gli rispondo.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My happy ending

 

Il sole questa mattina splende alto nel cielo.
Questo è uno di quei pochi giorni in cui tutto è caldo e confortevole. Questo è uno di quei giorni in cui vorrei non andare a scuola ed andare al parco a godermi il leggero tepore del sole.
Mi faccio una doccia veloce e aspetto che arrivi Daniel, il mio ragazzo con il quale sto assieme da ben due anni. L’ho conosciuto a scuola: andiamo in classe insieme.
Lui mi ha fatto scoprire cos’è l’amore e soprattutto è riuscito (almeno in parte) a farmi dimenticare lui, il ragazzo del quale ero e probabilmente sono innamorata. Si chiama Jackson Sammy. Era un mio compagno di classe delle elementari. L’ho sempre amato e solo tre anni fa ho deciso di dirgli cosa provavo per lui: gli avevo inviato un sms.
“Ciao Jackson, sono Ashley Hellen, non so se ti ricordi di me. Sono, anzi ero una tua compagna delle elementari. Ti sto scrivendo perché finalmente ho deciso di dirti ciò che provo da 3 anni e non mi aspetto che tu ricambi, mi aspetto solo una tua risposta anche se dopo mi odierai.
Volevo dirti che … Tu sei molto importante per me e non riesco a toglierti dalla testa, nonostante tra noi non ci sia mai stato niente di più oltre che la nostra splendida amicizia. Jacky io penso di amarti e non è una semplice cotta da bambina. Ormai ho 14 anni e penso di saper riconoscere la differenza tra amore e una stupida cotta adolescenziale.
Vorrei farti capire quanto il mio amore sia importante.
Ti amo, sei il primo a cui il dico.
Spero che dopo mi risponderai, anche se mi insulterai.
Ashley.”
Ero stata un’illusa, anche solo a pensare che lui mi ricambiasse.
Non mi aspettavo nulla, ma ci speravo. Dentro di noi, c’è sempre la speranza.
D’altronde la speranza, è l’ultima a morire, no?
Avevo aspettato tutto il giorno una sua minima risposta, anche la più piccola.
A scuola non riuscivo a concentrarmi. All’epoca avevo 14 anni ora ne ho 17.
Una risposta l’avevo avuta, dalla sua amica nonché mia ex migliore amica, che oltretutto era stata con lui un paio di settimane.
La sua risposta (mai ricevuta) me l’aveva trasmessa Vanessa (già il nome era odioso, lei lo era ancora di pù), la mia “amica” nonchè sua grandissima amica.
“Ciao Ashley. Jacky mi ha risposto oggi e mi ha detto – testuali parole-: mi dispiace ma non posso ricambiare i suoi sentimenti perché non ci conosciamo molto.”. Ed era a quel punto che mi sentii crollare il mondo addosso.
Per fortuna mi ha salvato Daniel, il mio Daniel. Quando lo avevo conosciuto, si era appena trasferito in città.
Era desiderato da tutti, ma lui aveva scelto me.
Incredibile.
Sento il campanello suonare e mi precipito di corsa dal mio fidanzato. Apro la porta e me lo ritrovo davanti con un sorriso dannatamente sexy.
Capelli neri scompigliati, occhi blu mare, e fisico invidiabile: ecco chi è il mio ragazzo.
Mi prende per mano, saliamo nella sua auto e sfrecciamo per le strade di Seattle verso la nostra scuola.

 

 

Una settimana dopo

Tutto era perfetto. La mia vita era perfetta … Ora la mia vita è stata sconvolta dall’ultima persona che pensavo mai di rivedere: Jackson Sammy.
Si è trasferito a Seattle insieme a sua madre,che ha ricevuto una nuova offerta di lavoro e ironia della sorte, viene nella mia stessa scuola, sul mio stesso piano e nella classe accanto alla mia.
Posso essere più sfortunata?
Nel rivederlo mi è preso quasi un colpo. Non credevo che fosse lui ma non potevo sbagliarmi … I suoi occhi chiari color nocciola, i capelli biondi e la sua statura media (il contrario di Daniel), alto più o meno come me, ma molto muscoloso.

Siamo in mensa, io sono abbracciata a Daniel e Jackson mi lancia delle occhiate così intense da farmi venire il mal di stomaco.
Imbarazzata, mi volto verso il mio ragazzo che mi bacia.

Daniel non è a scuola con me ma a casa con la febbre. Sono uscita per colpa di un tremendo mal di testa accompagnato da una nausea orribile. Sto ritornando dal bagno. I corridoi sono vuoti, tutti gli studenti della scuola sono dentro le classi, tutti eccetto uno: Jackson.
Quando lo vedo, cerco di evitarlo, ma è impossibile. Viene verso di me e mi afferra per un polso, portandomi verso la finestra.
“Ciao” mi dice semplicemente, e sentire di nuovo la sua voce così bella e calda mi fa venire ancora di più la nausea che già ho.
Lo guardo come se fosse un alieno e non gli dico nulla.
“Ti ricordi di me, vero? Beh suppongo di sì, visto che da quando sono qui, non mi hai ancora rivolto la parola e fai di tutto per evitarmi” disse brevemente.
“Che cosa vuoi?” gli chiedo acida, cercando di evitare il suo sguardo.
“Parlarti” risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
A quel punto scoppio. Faccio una risata isterica, sperando che nessuno mi abbia sentito. “Ma come? Noi non ci conosciamo” rispondo usando le sue stesse parole.
Non riesco a non trattarlo male, non dopo quello che mi ha fatto passare.
Lo vedo chiaramente ferito dalle mie parole, poiché abbassa lo sguardo, puntandolo sulle sue scarpe nere della Nike.
“Mi dispiace per quella volta. Io … Io non ero ancora pronto, capisci? Non … Quando ho ricevuto il tuo messaggio sono rimasto estremamente colpito. Non pensavo che potessi piacerti e poi io non volevo mettermi in una cosa più grande di me. Ero ancora piccolo … Non ero ancora pronto, davvero”.
Resto un minuto in silenzio, per elaborare il suo discorso così patetico e prevedibile “Stai zitto.
Sei solo un cretino. Non capisco davvero come io abbia potuto essere così superficiale da innamorarmi di te!” sbraito.
Noto che la sua mano, stringe ancora il mio polso “E adesso lasciami andare, o ti giuro che mi metto a urlare”.
“Aspetta, un’ultima cosa. Sono cambiato Ash. Mi sono reso davvero conto dei sentimenti verso di te. Quando ti ho rivisto qui, ho provato una gioia così intensa che non riesco nemmeno a descrivertela. Poi ho visto lui” pronuncia quell’ultima parola, come se fosse un insulto “e mi sono sentito uno stupido. Ti vedo Ashley, come lo guardi: sei felice con lui, ma a volte ti vedo con lo sguardo perso … Come se non fossi realmente contenta del tuo ragazzo … Si  chiama Daniel, no?” Non attende una mia risposta e continua a parlare “Ecco vedi … Quando ti vedo con Daniel io sono davvero geloso marcio e mi sento uno stupido per non avere capito che tu sei la ragazza giusta per me. Sei davvero una ragazza solare, brillante, intelligente e bellissima. Io ti amo Ashley Hellen”
A quel punto tutte le mie certezze, tutti i momenti felici che ho passato con Daniel, mi crollano addosso e mi soffocano. Sento le gambe molli, e vedo l’edificio scolastico girare.
Mi ha detto “ti amo”. Me l’ha detto e non sto sognando … Il mio unico amore, il mio primo amore mi ha detto ti amo!
Subito pero’ ritorno con i piedi per terra e il volto di Daniel appare nella mia mente. Chiudo gli occhi per chiarirmi le idee.
“Hai finito?” chiedo con voce tremolante “Ma che bel discorso! Sono davvero commossa! Ce ne hai impiegato di tempo eh? Beh mi dispiace ma sei arrivato leggermente in ritardo … E se sei convinto che io sia ancora innamorata di te, ti sbagli … Se invece sei convinto che io lasci il mio ragazzo per te,” calco il mio tono di voce su quell’ultima parola, con disprezzo “ti sbagli ancora di più! Ma cosa credi? Di arrivare qui, con il tuo bel sorriso e con mille pretese e che io ti accontenti? Che io stia insieme a te?!? Sai dovevi svegliarti un po’ prima! Come si dice? Il treno passa una sola volta e il tuo l’hai perso da un bel pezzo.
Hai idea di cosa io abbia passato per il tuo sbaglio? Ne hai la più pallida idea? Mi sono sentita malissimo, ho sentito il mondo crollarmi addosso!
Stavo annegando e Daniel mi ha salvata. Fine della storia. E per la cronaca, vaffanculo Jackson Sammy.” Mi volto e corro verso la mia classe, ignorando le lacrime che mi scendono sul viso, rigandomi le guancie.


Comincio a tirare fuori mille vestiti, cercando di sceglierne uno adatto alla serata: è il compleanno della mia migliore amica.
Mi trucco leggermente, afferro giacca e sciarpa e salgo in macchina con Daniel, che non appena mi vede mi abbraccia forte e mi bacia. Ricambio poco convinta. Non sono dell’umore giusto per questo genere di cose.
Arriviamo a casa sua che è stracolma di gente, inoltre ci sono mille lucine colorate appese dappertutto, rendendo il suo enorme giardino luccicante.
La musica assordante mi impedisce di sentire cosa mi urla il mio ragazzo. Intuisco che sia andato a cercare parcheggio per l’auto.
Vado in cerca della mia amica Meredith e quando la trovo mi abbraccia.
Per un po’ balliamo, poi arriva il momento di aprire i regali. Quando scarta il mio rimane a bocca aperta “Grazie Ash!!” mi urla abbracciandomi e baciandomi una guancia: le ho regalato il profumo nuovo di Chanel.
Decido che ne ho abbastanza di stare in mezzo a quel casino, così vado a cercare Daniel che è in compagnia dei suoi amici: lo lascio stare con loro ed esco dal retro della casa.
La musica ormai è diventata solo un rumore di sottofondo e l’aria fresca mi scompiglia i capelli.
Mi siedo su una panchina di pietra, quando sento qualcuno che si siede accanto a me. È Jackson.
Sorride, come se le parole che gli ho detto la scorsa settimana non fossero mai esistite.
“Ancora? Credevo di essere stata chiara. Lasciami in pace”.
“Ti lascerò in pace, ma solo dopo che mi avrai detto, guardandomi negli occhi, che tu non mi ami” dice risoluto. Gli rivolgo uno sguardo veloce: è bellissimo. Davvero, è il ragazzo più bello che io abbia mai visto in tutta la mia vita, persino più bello di Daniel. Indossa una giacca scura che gli sta a pennello, dei jeans anch’essi di colore scuro e inevitabilmente le scarpe della Nike, la sua marca preferita, quella che indossava sempre fin da quando era un bambino. I capelli biondi sono scompigliati dal vento e alcuni ciuffi gli vanno a finire negli occhi, che sono i più intensi e favolosi che io abbia mai visto.
“Jacky”. Utilizzo quel soprannome che usavo per chiamarlo quando ancora eravamo dei bambini. Mi emoziono a pronunciarlo, e anche lui rimane sorpreso. “Ti prego … Vattene via … Che vuoi da me?”
Non mi risponde, ma si limita a sorridermi dolcemente. Intanto sento che quell’orrenda musica si interrompe e si trasforma in una specie di lento, romantico da far venire le lacrime agli occhi e riesco a scorgere due ragazzi che si abbracciano e cominciano a ballare.
Sbuffo, mentre un’altra folata di vento mi scompiglia i capelli.
“Ora ti spiego perché non posso lasciare Daniel” dico continuando a fissare la pietra, di cui è costruita la panchina. “Fino a quando non è arrivato lui … Io ero come su un’altalena sospesa nel vuoto e potevo contare solo sulle mie forze per non cadere giù. Sono stata sola e indipendente per anni, poi quando è arrivato Daniel, mi ha aiutato a spingermi, a non farmi cadere … Mi ha fatto ritrovare la forza che credevo di avere perso e mi ha fatto conoscere il vero amore. Lui mi ama davvero tanto e non oso pensare alla sua reazione se io lo lasciassi. Ne uscirebbe pazzo e io non voglio questo per lui.”.
Jackson mi guarda comprensivo “Questa si chiama compassione Ashley. Sai cos’è la compassione?”.
Faccio una smorfia “Per chi mi hai preso? Ovvio che so cos’è!” ribatto offesa.
Lui ride “Sei ancora rimasta la bambina che ricordavo …” dice soprappensiero “Ash, tu stai con lui per compassione e non perché  lo ami. Tu non ami Daniel Gibson, dannazione!” dice alzando la voce.
Sento pizzicare gli occhi, e so che tra poco comincerò a piangere. Piango perché sono stata colpita dalla verità, come uno schiaffo e fa male. Brucia tremendamente.
“No … Non è vero” ma il mio è un sussurro, e sembra che stia cercando convincere me stessa piuttosto che lui.
Mi scosta una ciocca di capelli neri dagli occhi e mi guarda con quello sguardo che solo lui puo’ avere, quella dolcezza infinita che solo con me usa. Si avvicina a me pericolosamente. Sento ogni muscolo bloccato e capisco di non riuscire a muovermi. Cerco con tutte le mie forze di allontanarmi ma il mio corpo me lo impedisce. E poi accade.
Inevitabilmente accade l’irreparabile.
Lui mi bacia.
Lui bacia me. Le sue labbra sono fredde, come le mie. Sono sconosciute, ma subito si adattano alla forma delle mie, come se ci conoscessimo da sempre. Provo a opporre resistenza ma alla fine cedo, e non perché lui sia più forte di me, ma perché la mia volontà è stata sbriciolata: questo bacio lo volevo anche io, questo bacio lo aspettavo da sempre.
Non c’è la minima traccia di desiderio in questo bacio, ma solo tantissima dolcezza.
Mi accorgo che Jackson ha sempre avuto ragione: io non amo Daniel, amo lui. Il suo cuore è sempre stato solo suo.
Si stacca da me delicatamente, poi mi sfiora una guancia con le sue dita che sono ghiacciate per il freddo. Lui ha sempre avuto freddo.
Ci guardiamo. I suoi occhi color nocciola sono intensi ed espressivi e osservano i miei occhi verdi. Mi alzo in piedi e lui mi imita.
Mi abbraccia forte, come se avesse paura di perdermi e capisco che tutto quello che voglio è stare con lui. Stavolta sono io a baciarlo. Non ho bisogno di alzarmi in punta di piedi, poiché lui è alto come me, forse un poco di più.
“Ti amo Jackson” sussurro e non so se lui mi ha sentito. Mi bacia la fronte e riesco a percepire un “ti amo anche io”.
La nostra complicità pero’, viene spezzata da un paio di occhi blu che ci guardano furiosi. Ora sì che sono nei guai.
Vedo Daniel andare via, e lo rincorro. “Aspetta!” gli urlo.
Lui si blocca di colpo, come se una freccia l’avesse trafitto.
Si volta di scatto “Che cosa vuoi?”. I suoi bellissimi occhi blu sono pieni di dolore, e so che è a causa mia e mi sento terribilmente in colpa.
“Mi dispiace” riesco solo a farfugliare e non so se lui ha compreso ciò che gli ho detto.
Chiude gli occhi, come per calmarsi.
“Ti ho visto con Jackson prima, mentre lo baciavi”.
“Lo so”.
“Dimmi solo una cosa Ashley” fa una pausa, poi mi guarda con un’espressione che non riesco a decifrare “Lo ami ancora?”.
Non posso mentirgli di nuovo. L’ho fatto per tutto questo tempo, e questa volta voglio essere sincera con lui.
 “Sì” gli rispondo. In quel momento vedo tutti i nostri istanti passati insieme sgretolarsi, rompersi in tanti piccoli frammenti che sono impossibili da rimettere insieme e aggiustare.
“Come puoi amarlo dopo tutto quello che ti ha fatto? Come fai ancora a provare un qualcosa per lui? Non ti ricordi forse come eri … distrutta quando ti ho conosciuta? Come eri infelice? Non ti importa niente questo? Non ti importa che lui non ti abbia voluta?” urla disperato.
“Io …”
“Tu devi stare con me Ashley! Tu non puoi lasciarmi! E tutte le promesse che ci siamo fatti? Dove cazzo vanno a finire, eh?”. Capisco che è chiaramente fuori di sé. Daniel è sempre stato un ragazzo educato e gentile con tutti. “Tutto quello che hai passato con me, non conta più niente?!?”.
“Non … Non rendere tutto più difficile, ti prego” piagnucolo inutilmente. “Io ti voglio bene Daniel. Non ti amo. Me ne sono accorta quando lui mi ha baciata. Tu sei stato una specie di mio migliore amico, con cui potevo confidarmi. Sei stato il mio sole durante tutti questi giorni di pioggia” dico fissando i fili d’erba smossi dal vento.
Mi trafigge con lo sguardo, rivolgendomi un’occhiata davvero crudele “Non rinuncerò a te così facilmente” grugnisce “Non ti lascerò andare da lui!”.
“Daniel ti prego! Non fare così …
Io ti voglio bene, perciò ti prego, non costringermi a scegliere tra te e lui.. Perchè sceglierei lui.. Io avrei scelto LUI..sempre!” gli dico con le lacrime che mi rigano le guancie.
Il mio ragazzo mi guarda e nei suoi occhi riesco a leggere la rassegnazione “Lui ti farà stare di nuovo male, ti lascerà ancora … E quando questo succederà, io non sarò qui”.
Si avvicina a me, poi mi bacia la fronte. Le sue labbra sono calde: il contrario di Jackson.
“Addio” mi sussurra “Sii felice”.
“Daniel” bisbiglio piangendo. Ma lo vedo mentre è già salito in auto. Ingrana la prima e sfreccia a tutta velocità, mentre le ruote che sfregano  sull’asfalto, producono un rumore agghiacciante. Mi ha lasciata …. Per sempre.
Piango, piango come non mai, perché mi fa male. Non per il fatto che mi abbia lasciata, ma perché lui soffrirà tremendamente ed è tutta colpa mia.
Non riesco a smettere di piangere.
Sento dei passi avvicinarsi verso di me, mentre un paio di braccia forti mi cingono il collo dolcemente “Ssh … Smettila di piangere Ash … Gli passerà vedrai. Dagli un po’ di tempo” mi sussurra.
Lo abbraccio e il mio pianto disperato si trasforma in una serie di singhiozzi.
Comincio a calmarmi, grazie al mio unico amore, che mi accarezza i capelli dolcemente. Lui lo sa che questo mi calma. Ha sempre funzionato e continua a funzionare tutt’ora
“Jackson” sussurro.
Mi alza il mento con l’indice, in modo da potermi guardare.
“Sono qui. Non ti lascerò … Mai più. Hai capito? Sono qui e ci sarò sempre Ash. Ti amo”. Mi bacia, premendo le sue labbra delicatamente contro le mie.
Siamo in perfetta sincronia, come due ballerini che si conoscono da una vita e disegnano una coreografia perfetta. Tu sei la mia unica metà Jackson.
Ti Amo.




Spazio Autrice: Questa one – shot è scritta di corsa e fa schifo, ma lo so.
Ho voluto scriverla perché sentivo il bisogno di farlo.
Racconta più o meno la mia storia. Ovviamente, come si capisce dal titolo, non mi è andata bene come Ashley. Il mio Jackson non è mai tornato a dirmi che mi ama, e non ho mai avuto un Daniel a differenza della protagonista.
Che dire? È la mia storia, semplicemente la mia storia.
Kessi


  
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