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Autore: Anthy    06/12/2009    8 recensioni
"Il freddo pungente pizzica la pelle, ma c’è un punto che rimane caldo, piacevolmente caldo: è la tua mano sinistra, stretta nella sua. [...]
Non te la sei sentita di mollare la presa, proprio no. Ora, ogni volta che il tuo sguardo cade sulle vostre mani intrecciate, quel calore che senti lo provi pure nelle guance.
E nel tuo petto.
Dannazione, quella ragazzina sarà la tua rovina!"

Un hanyou a spasso fra le bancarelle natalizie si ritroverà a fare pensieri fin troppo profondi.
Ma forse, non ne è poi così dispiaciuto...
Mini shot.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DolceCalore
Dolce calore







<< Come mai proprio lei
che conosco da tanto
improvvisamente
voglio lei proprio lei

...E parlarle d'amore sarà imbarazzante>>

Riccardo Cocciante


Come ti abbia convinto, non lo sai neppure te.
O almeno credi. Perché di sicuro non può essere stato vedere il suo viso triste, dopo il tuo primo secco rifiuto, né il fastidio – perché fastidio era, non gelosia, tsk! – nell’immaginarla insieme a quell’idiota umano. Quell’Hojo.
Ed eccoti qui, a seguirla tra le vie illuminate della sua città, infastidito da tutto quel chiasso a tuo avviso inutile. I rumori peggiori provengono dai bambini, con quegli strilli acuti e quei piagnistei per non aver ottenuto ciò che desiderano.
Osservi la figura accanto a te, che cammina indifferente a tutto quel rumore.

Kagome.

Non hai ancora capito come quella ragazza possa avere una così forte influenza su di te. Non si tratta solo del Rosario della Soggiogazione – anche se è un dettaglio non indifferente – è qualcosa di più… profondo.
Un qualcosa che ti rende ansioso quando incappate in un nemico; un qualcosa che ti rende irritato, quando vi imbattete in Koga; un qualcosa che effettivamente non provavi dai tempi in cui Kikyo era in vita.
Non sai se esserne spaventato o meno.
Perché nonostante tu non abbia capito cosa sia questo “qualcosa”, forse l’hai intuito. E hai paura di vederlo fiorire. Non ci sono certezze future, non ci sono sicurezze su come finirà la vostra battaglia.
Troppe incognite.
Eppure, dentro di te, non puoi non ammettere che sarebbe piacevole godere attimo dopo attimo della sua vicinanza.

Forse, inconsciamente, è questo il motivo per cui ora sei qui con lei, in mezzo a quelle che lei ha chiamato “bancarelle natalizie”. Il freddo pungente pizzica la pelle, ma c’è un punto che rimane caldo, piacevolmente caldo: è la tua mano sinistra, stretta nella sua. O meglio, sei tu che la stringi vista la notevole differenza di dimensione.
È stata lei la prima a compiere quel passo, con la naturalezza che la contraddistingue. Non te la sei sentita di mollare la presa, proprio no.  Ora, ogni volta che il tuo sguardo cade sulle vostre mani intrecciate, quel calore che senti lo provi pure nelle guance.
E nel tuo petto.

Dannazione, quella ragazzina sarà la tua rovina!

<< Inuyasha, mi stai ascoltando?>> sobbalzi nel sentire la sua voce, una nota di rimprovero chiaramente riconoscibile. Effettivamente no, non la stavi ascoltando.
Ma non puoi certo dirle a cosa fossero rivolti i tuoi pensieri. O a chi…
Ti limiti a bofonchiare un sì che sa di no, voltando la testa dall’altra parte rispetto a quegli occhi il cui colore è ormai fin troppo famigliare; tuttavia, la tua mente ha registrato subito la perdita del contatto.
La perdita di quel calore.
Ne sei infastidito...

La senti sospirare, per cui ti azzardi ad osservarla con la coda dell’occhio. Ti fissa, le braccia incrociate, una smorfia che sembra spazientita.
<< Ti ho chiesto se ti piace.>> indica intorno a voi, con un gesto ampio. Le tue orecchie di mezzo demone scorgono sotto quel tono indifferente una reale curiosità.
Un tempo, probabilmente, le avresti risposto in malo modo, asserendo che tutta quella confusione ti infastidiva.
Ma l’aspettativa presente in quegli occhi profondi ti blocca le parole in gola, impappinandoti il cervello.
Ti ritrovi a mormorare un << Sì, carino.>> e ad ammirare quel volto illuminarsi dalla gioia.
E di nuovo, quel dannato calore si appropria delle tue guance.
Imbarazzato – kami, quanto ti costa ammetterlo! – riprendi a camminare, imperterrito, chiedendoti come tu possa esserti ridotto a questo modo.
Ma quando una piccola mano si riappropria della tua, ogni domanda non ha più importanza.
Almeno per il momento…




Note: uhm... Mi piace. ^^ Stranamente mi piace.
Mini-shot incentrata sui pensieri di Inuyasha. Avevo tentato di allungarla e renderla una One-shot decente, ma mi sembrava solo dispersiva. Meglio piccola ma efficacie (a mio avviso s'intende ^^).
L'immagine è stata scelta a causa delle guanciotte rosse del piccolo Inu-chan. E perchè alla sottoscritta piaceva molto. ^^

Vorrei aggiungere che la mia conoscenza su “Inuyasha” si basa sull'anime (purtroppo) e la mia memoria, visto che è passato tempo da quando MTV lo trasmetteva, comincia a dare segni di decadenza (povera me, ho solo diciannove anni ç_ç).
Perché vi dico questo? Perché spero di non aver sforato nell'OOC. A mio avviso, no. Inuyasha è un concentrato di ingenuità, di testardaggine, di orgoglio e di profondità stupefacente, poco importa se gli aggettivi sono in antitesi. Burbero e dolce.
Non ho messo quindi l'avviso di OOC per questi motivi. Ah, non ho messo neppure AU, perché non lo è.

Per chi aspetta “Chocolat”, chiedo scusa del ritardo. Ho messo in cantiere tante storie e mi sono presa indietro con l'ultimo capitolo. Arriverà entro l'anno, promesso!

Un bacione e grazie a chi commenterà, mi farà molto felice. ^^
Anthea
   
 
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