07/12/2009
0 recensioniPer it100, a chiusura del trittico “Gente buffa di tempi moderni” *snicker* Watson, fine 2003.
Disclaimer: Gli avvenimenti narrati sono frutto di fantasia. Non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle persone descritte né offenderle in alcun modo. Se possibile, anzi, il tutto è da intendersi come tributo di affettuosa stima.
Inizia la discesa all'insù
I'm not your
keeper
(Oasis)
Credeva che sarebbe tornato. Al lago, prima di tutto, con la sua luce soffusa. Poi alle persone che si erano radunate attorno a quella luce e a lui, che dipendevano da lui, che lo irradiavano a loro volta con amicizia, gratitudine, obbedienza, lampioni accesi per le strade.
Non troppa obbedienza, in verità. Ma questa è un’altra storia, e si dovrà raccontare un’altra volta.
Invece si scoprì a cercare i tunnel più bui, dove poter spegnere la torcia e non vedere riflessi sulle pareti lucide di nara. Non era orgoglioso di quello che stava facendo; sembrava una fuga comunque la si rigirasse. C'era sollievo nell'oscurità, ma non quello di una coperta comoda. L'oscurità di D'ni non guardava, ma poneva domande.
E quelle persone rimaste nella luce si sarebbero sgretolate senza il loro perno, alla rinfusa, senza più un perché. Se mai c'era stato, il perché. Watson non poteva fare più nulla per loro. Seduto al buio, sbucciandosi ruoli come una cipolla, la loro piccola bolla scintillante sembrava lontana, lontana.
28 dicembre, tracciò con un dito sulla pietra, come a scrivere una pagina di diario alla cieca. Origini. Percorsi. Guardarsi indietro. L'uno, prima dell'uno coi molti. Per la miseria, sembro Phil.
Da capo.
Cosa cercavo dalla Restaurazione?
Note:
@ oscurità e ritrovarsi nell'oscurità: come disse qualcuno più autorevole di me, These D´ni people who are now gone, came thousands of years ago to the shelter of the cavern to return to... leastness. They found solace in their smallness in the dark... and so did I. But light is powerful in the darkness.
@ credeva che sarebbe tornato: il 28 dicembre 2003 è l'inizio inizio del suo cambio d'animo, quando gli è appena presa la stizza della morte di Phil, ha preso e se n'è andato senza dir niente a nessuno. Forse all'inizio voleva solo una pausa di riflessione, non andarsene per sempre. Col finale anticipo un po' il tema del forse ho preso una cantonata grossa dieci anni, ma quando lo affronta nel suo diario si vede che è ancora un tema contrastatissimo (e ti credo, povero): non mi sorprenderebbe che l'avesse già intuito e rifiutato in precedenza.
@ come una cipolla: non è un Feekissimo Protagonista, è Watson, perdiana. Zandi ha l'immaginazione che trotterella perché è troppo pigro perfino per lasciarla galoppare, lui ha le metafore messe un po' così... Ha anche almeno una citazione a storia perché è un dannato nerd, e Ma questa è un’altra storia, e si dovrà raccontare un’altra volta viene da La Storia Infinita.
@ Per la miseria, sembro Phil: se questo vi sembra il diario di una persona completamente sana, beh, auguri. Che poi sia il mio idolo e il mio terzo grande amore è un'altra questione: esprimersi come lui NON è avere tutte le rotelle temporaneamente a posto. Nel migliore dei casi, sono rotelle che si stanno riconfigurando in qualcosa di più alto e migliore... ma devono ancora decisamente riassestarsi XD