07/12/2009
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me
Faceva freddo. Forse troppo per quella notte di primavera.
Eppure lui era lì, immerso nei suoi pensieri.
Seduto su quella piccola sedia di legno, ammirava il cielo ormai scuro.
Il venticello gli dava un senso di sollievo sulla pelle delle braccia, lasciata scoperta dalla leggera camicia bianca.
Chiuse gli occhi color miele, lasciandosi travolgere dai ricordi. Era tornato a casa da quanto?
Una settimana.
Ed era stata la settimana più felice e gioiosa della sua vita.
Inspirò a gran polmoni, stiracchiandosi.
Sentì dietro di lui qualche asse del pavimento scricchiolare. Si voltò poco, per far entrare nella sua visuale due occhi magnetici color cobalto. Due occhi incredibili dove solo lui vedeva delle piccole pagliuzze argentate.
Li conosceva talmente bene che poteva dire di averli dentro i suoi... I suoi occhi dolci, color oceano nei suoi caldi, d’oro liquido.
Quasi blu metallici
Quasi come elettrici
Quegli occhi che
Ricordo anche se
Non li ho visti mai.
Forse solo dentro ai miei
Sogni che forse dovrei
Spiegarti se
Non fosse che tu
Non ci crederai.
Winry gli sorrise dolcemente, per poi raggiungerlo affianco alla piccola sedia.
Non parlò. Tra loro due non v'era mai stato bisogno di parole; con un semplice sguardo si capivano al volo.
Il silenzio non era imbarazzante. Era una sorta di magia...
Edward fingeva di osservare le stelle, al contrario ammirava la sua amica d’infanzia in tutto il suo splendore. I capelli biondi le ricascavano morbidi sulla schiena, così come il leggero top che indossava.
Gli occhi blu erano fissi al cielo scuro.
Ed non capì bene come, ma gli parve di vedere un'aura angelica, intorno a quel corpo che non aveva mai stretto a se; ma che adesso, avrebbe desiderato abbracciare.
Strano che un Dio, in cui non credeva, gli avesse concesso il dono di tornare a casa regalandogli anche il suo angelo più bello.
Il giovane sorrise osservando gli occhi di lei brillare, catturati da una stella cadente. Il suo desiderio?
Sperava solo che quell’Angelo non volasse via, che non tornasse a casa. E che scegliesse lui...
Perché nemmeno io
Riesco a credere che un Dio
Si sia un po' distratto
Perdendo un angelo
Davanti a me
Ma ormai già che sei qui
Ma ormai già che è così
Non ritornare a casa
O almeno portami con te
Scegli me...
Quasi blu metallici
Quasi come elettrici
Quegli occhi che
Ricordo e forse
Non rivedrò mai.
Edward era ancora assorto nei suoi ragionamenti, mentre gli occhi erano fissi su Winry. Tanto che non si accorse che lei si girò, sentendosi osservata.
Lui non si voltò restando a guardarla, mentre le gote della ragazza si arrossavano.
Come avrebbe fatto lui senza il suo Angelo?
Il suo angelo che lo aspettava con un sorriso;
che lo sgridava;
che lo aiutava a rialzarsi a ogni più piccola caduta.
Semplicemente il regalo più grande, rimanere con lui.
Come avrebbe fatto se fosse volata via? Se non ci fosse più stata?
No. Voleva a tutti i costi che scegliesse lui. Doveva scegliere lui.
Se la giovane avesse deciso di tornare a casa, l'avrebbe implorata di portarlo con sé.
Perché non avrebbe vissuto senza quegli occhi cobalto che lo fissavano, timidi e imbarazzati da un semplice sguardo di troppo.
Se solo l’Angelo poteva ascoltare il suo cuore. Il cuore che ora aveva aumentato i battiti perché lei si stava avvicinando...
Ma non volare via
Ti prego, cambia idea
Non ritornare a casa
O almeno portami con te
Scegli me...
Tu, dal cielo un angelo
Ascolta il mio respiro
E scegli me...
Mai, nemmeno un attimo
Ti pentirai se adesso
Scegli me...
Stai sentendo il battito
Di un cuore che ti chiede
Scegli me.
La biondina si piegò poco, posando le sue labbra calde sulla guancia fredda di Ed.
L’Alchimista rimase immobile e rigido, mentre le gote erano in fiamme. Sentì la ragazza staccarsi, e deglutendo si voltò verso di lei, guardandola sorridere.
“Buonanotte Ed.” Gli sussurrò Winry, per poi entrare in casa, accostando la porta.
Edward ancora spaesato si toccò leggermente la guancia.
Ora era una certezza, non poteva vivere senza di lei. Si alzò dalla piccola sedia entrando in casa, salendo le scale per andare al piano superiore, spegnendo le luci al suo passaggio.
Si fermò davanti alla porta di Winry, sorridendo radioso.
Sapeva che aveva scelto; Aveva scelto lui.
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Angoletto dell'autrice:
Questa song mi è venuta fuori ieri sera. Non so nemmeno come... xD
So solo che la canzone mi ispirava, e mi mancavano Ed e Win u.ù
Adesso i ringraziamenti per questa piccola song:
A bloodina, la mia beta personale che io adoro, visto che mi sopporta sempre! xD Grazie tesò!
E yaya_sana, che subito mi ha spinta a scriverla. Grazie yaya, ti adoro *_*
Direi che ho finito u.ù Ci sentiamo alla prossima!
Steph