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Autore: ice90    10/12/2009    2 recensioni
Eri irraggiungibile fin tanto che ero viva, nessuno può toccarti, nessun vivente può essere amante della Distruzione... perciò per te, mia Adorata io sono morta, così d'averti da qui all'eternità. "Ti amo... Nemesi..." L'ultima lettera d'una ragazza che muore, lasciata in dono alla Regina dei suoi dei, il lascito d'un anima al suo unico grande amore. Non è altro che la fine della storia di un personaggio che ho amato tantissimo, il capitolo finale della sua intera vita su Gold Dream. Una storia senza pretese che spero potrà anche sol allietare 5 miseri minuti del vostro tempo.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL'AUTRICE
Non so da quanto tempo è che non posto più nulla, tanto che appunto non me lo ricordo nemmeno. Torno con una piccola storia senza pretesa alcuna, una storia dedicata ad una ragazza speciale che mi sopporta nonostante tutto.
Ad uno dei miei pg più belli, al tuo che è da sempre uno dei miei preferiti ma soprattutto a te Fra, ti voglio troppo bene Mora (L)

IRRAGGIUNGIBILE
E ti guardavo ed eri irraggiungibile... di nascosto posavo questi miei occhi sbagliati sulla tua figura di finta ragazzina... ed eri irraggiungibile...
Quante volte ho allungato la mano nel tentativo di sfiorarti? Quante volte ho invocato la tua benevolenza? Troppe e non capivo che non erano le mie suppliche che volevi.
La mia forza desideravi, Sposa delle Tenebre? La mia fede reclamavi per te, Regina del Male? Io, povera piccola mortale ignorante, come potevo capire cosa tu, semidea figlia della Distruzione volevi da me.
Così, brancolando nel buio della follia, del sangue e della depravazione cercavo una luce e ancora erravo... ancora eri irraggiungibile.
Combattevo, mi ferivo, uccidevo pensando a te e chiedendomi senza fermarmi un solo istante a riposare, se mai questa mia indegna mano avrebbe potuto arrivare a toccarti e nuovamente non comprendevo.
Una fata, eri questo per me, una bellissima ed ammaliante fata, credo che la prima volta che vidi quei due specchi sul tuo viso, fu allora che cominciò la mia dannazione senza ritorno.
Strega che d'un incanto mi hai resa schiava, maga che con le sue magie m'ha messa in ginocchio... fanciulla che con un bacio m'ha portato via l'anima.
Te ne eri mai accorta Nemesi? Probabilmente no, io ero un gioco divertente, solo questo eppure quando quella tua bocca d'Inferno sfiorò le mie labbra gelide ti portasti via il mio spirito ed io non fui mai più libera.
Ti vidi ancora e ancora e mi struggevo per te, in una dolcissima tortura "Ti voglio ti voglio..." Pensieri proibiti, non concessi ad una come me, un semplice soldato, un volgare distruttore, un lurido assassino dalle mani tinte di rosso.
Volevo morire, ricevere da te la morte, credevo che sarei riuscita a farti capire quanto io... ti amavo Nemesi? Tutt'ora me lo chiedo, ero confusa e tu non eri e mai sarai una donna che va ad accontentare chi non è degno di lei. Non sono degna di te, è così ovvio, non mi hai tolto la vita, mi hai guardata con la delusione negli occhi.
Assolutamente e irrimediabilmente irraggiungibile...
Nonostante tutto, nonostante gli sforzi di capire e comprendere cos'era che provavo, cos'era che volevi da me, alla fine decisi che avrei trovato io stessa le risposte ai miei quesiti e lo feci...
Abbandonai il mondo, per recarmi tra le gelide braccia della mia dea, di tua madre, lasciai che il mio corpo perdesse quel calore umano che gli restava... uccisi la piccola e fragile mortale...
Eri arrabbiata bellissima, eri così arrabbiata eppure, non riuscivo sentirmi triste, perché avevo capito... io finalmente avevo visto la realtà.
Nell'attimo prima che l'ultimo dei miei respiri abbandonasse la mia bocca semi aperta avevo scorto quale fosse la verità...
Non sapevo cos'era l'amore ed erroneamente ne parlavo, sempre tu, eri arrivata a sbattermi in faccia tale mancanza ed è strano pensare che quel sentimento che di solito da la vita, la forza per andare avanti si svelasse a me, indegna, nell'attimo prima della fine.
Io ti amavo e ti amo tutt'ora splendore del Male, perché volevo che tu sorridessi, sì io combattevo, massacravo, uccidevo, solo per vedere quelle labbra sottili piegate verso l'alto.
Io ti amavo Nemesi... ti amo e sono giunta ad essere una bestia sanguinaria per questo sentimento, ossessione intollerabile che mi divorava il cuore.
Sorridi mia Regina, sorridi e conquista il trono del Mondo, conquistalo e sorridi, anche se non ci sono più, anche se il mio corpo non sarà al tuo fianco, ricorda sempre questo mio unico e grande amore...
Tu ti sei portata via la mia anima con un bacio, essa sempre ti apparterrà, sarò sempre vicino a te...
Ti stringerò a me, in un abbraccio invisibile, ti carezzerò con mani prive di sostanza, ti bacerò con labbra che non esistono nel tuo mondo di cose materiali...
Ti sussurrerò quanto t'amo con una voce che non ha tono.
Eri irraggiungibile fin tanto che ero viva, nessuno può toccarti, nessun vivente può essere amante della Distruzione... perciò per te, mia Adorata io sono morta, così d'averti da qui all'eternità.
"Ti amo... Nemesi..."
  
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