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Autore: Tynuccia    10/12/2009    3 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Arthur si leccò la punta delle labbra, iniziando la lettura più difficile che avesse mai intrapreso.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Lettera






Arthur Trine si lasciò cadere sulla sedia, massaggiandosi stancamente gli occhi. Dopo la guerra aveva lavorato come uno schiavo a causa di tutte le pratiche che i superiori gli avevano affidato e che necessitavano una firma. Assolutamente.

Ora era lui il capitano della leggendaria Minerva perché Talia Gladys, il suo predecessore, era saltata in aria con Gilbert Dullindal e Rey Za Burrell quando la Messiah, al limite delle sue possibilità, si era distrutta, lasciando un enorme vuoto. Soprattutto nel petto dell'impacciato soldato dai capelli chiari: non aveva più un cuore, bensì un cratere ancora fumante, ricco di macerie, sangue e lacrime.

Lanciò un'occhiata al file che aveva trovato sulla scrivania della donna il giorno dopo l'ultima battaglia, senza avere il coraggio di infilarlo nel computer. Era indirizzato a lui nello specifico e, nonostante tutto, il cratere tra le sue costole riusciva ancora a palpitare se pensava che lei avesse avuto un pensiero così gentile nei suoi confronti.

Ciliegina sulla torta era stata la visita del vice-capitano della Voltaire, Shiho Hahnenfuß, qualche giorno prima. Con il suo tono pacato ed un leggero accento tedesco che Arthur aveva trovato piacevolissimo, la ragazza gli aveva comunicato che il suo superiore diretto, Yzak Joule, aveva parlato con Lacus Clyne ed insieme erano giunti ad una decisione: imbarcare lui e Meyrin Hawke sull'Eternal.

Quella nave era altrettanto leggendaria e tremendamente affascinante visti i suoi precedenti ribelli e traditori, ma per Arthur sarebbe stato altamente difficile scegliere. La Minerva era la sua casa, gloriosa ed accogliente, il luogo in cui sentiva di appartenere e che non poteva abbandonare. Non ora che le scartoffie erano tante e Talia non era più tra loro.

Cacciando indietro una lacrima trovò il coraggio di inserire il file nel computer e scoprire finalmente cosa conteneva. Decise che, alla fine di tutta quella storia, avrebbe chiamato Shiho Hahnenfuß in ogni caso per comunicarle la sua decisione. Nonostante la reazione di Yzak Joule ad un no lo spaventava a morte.

Una cartella si aprì sul suo display, conteneva solamente un documento. Tremante, Arthur lo aprì, trovandosi di fronte ad una lettera. Le ultime parole che Talia Gladys aveva lasciato al suo collaboratore.

Arthur si leccò la punta delle labbra, iniziando la lettura più difficile che avesse mai intrapreso. Peggio, perfino, de I fratelli Karamazov, letti dal soldato di ZAFT almeno un paio di volte.

*

Caro Arthur,
Non so se e quando leggerai queste righe, ma, se dovessi farlo, vorrà dire che la guerra sarà finita a causa della morte del presidente Dullindal e che io, purtroppo, non ci sarò più.
Questi mesi trascorsi assieme sono stati deliziosi, devo ammetterlo. Quando lessi il tuo nome sull'elenco dell'equipaggio sorrisi mestamente: la tua fama ti precede, sai? Avevo sentito dire che eri un guastafeste impacciato, più adatto a vendere pomodori al mercato che dare ordine ai sottoposti di sparare con i vari cannoni di cui una nave da guerra è munita. Una quantità immane di commenti orribili, mi sentii quasi mortificata per quelle affermazioni così taglienti e mi chiesi che razza di vice-capitano mi avessero affibbiato, ahimè.
Contro ogni pronostico, invece, ti sei rivelato uno dei collaboratori più preziosi che abbia mai incontrato durante la mia carriera militare e, nonostante la tua adorabile goffaggine, hai sempre agito con lucidità, dimostrando un grande senso del dovere ed un obbedienza paragonabile a quella di un servo fedele. Per questo ti ringrazio dal più profondo del cuore, Arthur, e mi auguro che tu sia intelligente abbastanza da non deprimerti a causa delle malelingue. Ci saranno sempre e tu non potrai mai fare niente per zittirle. In ogni caso credo che la divisa nera che indossi sia una prova tangibile del tuo grande, grandissimo valore. Sono fiera di te.

Per quanto riguarda il nostro rapporto… si è instaurato un bellissimo legame tra di noi. Non era niente di formale ed artificiale. Anzi. Abbiamo trascorso un sacco di tempo insieme, chiacchierando di tutto e di niente, passando interminabili minuti di silenzio che a me sembravano grida assordanti da tanto eri imbarazzato, mangiando allo stesso tavolo e ridendo. Soprattutto ridendo. Nonostante le difficile battaglie che abbiamo combattuto, i miei giorni sulla Minerva rimarranno sempre ancorati saldamente nel mio cuore, un ricordo meraviglioso ed indelebile. L'unica mia speranza è di non averti illuso troppo. Sei un uomo gentile e premuroso, ma, come ben saprai, appartengo già, anima e corpo, a Gilbert. Se hai sofferto a causa mia ti chiedo perdono. E mi prostrerei ai tuoi piedi, se solo potessi.

A causa del mio amore per il presidente ho fatto una scelta radicale e, permettimi la scarsa modestia, abbastanza coraggiosa. Gilbert è fragile e, se ho lasciato il posto di comando, è stato solo per assisterlo negli ultimi minuti di vita. Sappi solo che me ne sono andata felice. Molto felice.

Arthur, ora ti devo proprio lasciare. Mi duole ammetterlo, ma sto piangendo. Ho un figlio, su Aprilius One. Se mai volessi andare a trovarlo e raccontargli di quell'idiota di sua madre contatta Murrue Ramius. Lei dovrebbe saperne di più, credo.

Mi ha fatto piacere essere il tuo capo, spero la cosa sia reciproca.
In fede e con affetto,
Talia Gladys – Capitano della Minerva ed Ufficiale della Zodiac Alliance of Freedom Treaty.

*

Arthur lesse la lettera altre cinque volte prima di calmarsi un po'. Talia era davvero una grande donna ed il cratere fumante che aveva nel petto palpitava all'impazzata, pieno di sentimenti, mentre si trasformava nuovamente in un cuore.

Si asciugò gli occhi con la manica ed alzò la cornetta del telefono, componendo un numero.

"Ufficio di Yzak Joule, parla Shiho Hahnenfuß."

"Maggiore Hahnenfuß? Sono Arthur Trine… quando devo imbaracarmi sull'Eternal?"

L'uomo sorrise raggiante mentre la ragazza rispondeva alla sua domanda.






Alè, un'altra storia bella allegra e comica! Scusate, ma la fine del Destiny mi ha portata a scrivere questa breve one-shot (le uniche lacrime che ho versato sono state quando Rey, Talia e Gilbert muoiono, capitemi) di cui sono grosso modo soddisfatta.
Un grazie ed un saluto veloce a chi legge e commenta!
P.S.: so che probabilmente nessuno si immagina Arthur davanti all'opera di Dostoevskij, ma secondo me il poveretto è un genio incompreso e quel mattone di libro è il primo esempio che mi è saltato in testa XD.
P.P.S.: ovviamente non appena posso inserire Shiho e Yzak lo faccio. Stavolta, però, mi sono cimentata in una cosa che ho sempre ritenuto possibile, ossia che la ragazza abbia un lieve accento tedesco. Del resto il suo cognome parla da solo, no?
Hanako-chan.
  
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