Titolo:
La copertura
Pairing: Nessuno.
Rating: G
Conteggio Parole: 100 (Drabble)
Warnings: Nessuno.
Spoiler: Nessuno.
Note: Uhm, una cosetta da niente, a dire il vero. Mi piaceva da matti l'idea di "rigirarmi" il prompt in maniera un po' ambigua tra tutti i vari personaggi e questo momento della serie (la puntata 20, da cui è presa questa scena) mi sembrava veramente l'ideale: insomma, una perversa commedia degli equivoci giocata su quello che ognuno crede, o vuole credere, essere il suo nemico e il suo alleato.
E tutto in cento parole.
Sono fiera di me!
Disclaimer: Gundam Wing appartiene agli aventi diritto. Questa fanfiction non è scritta a scopo di lucro.
-:-:-
Pairing: Nessuno.
Rating: G
Conteggio Parole: 100 (Drabble)
Warnings: Nessuno.
Spoiler: Nessuno.
Note: Uhm, una cosetta da niente, a dire il vero. Mi piaceva da matti l'idea di "rigirarmi" il prompt in maniera un po' ambigua tra tutti i vari personaggi e questo momento della serie (la puntata 20, da cui è presa questa scena) mi sembrava veramente l'ideale: insomma, una perversa commedia degli equivoci giocata su quello che ognuno crede, o vuole credere, essere il suo nemico e il suo alleato.
E tutto in cento parole.
Sono fiera di me!
Disclaimer: Gundam Wing appartiene agli aventi diritto. Questa fanfiction non è scritta a scopo di lucro.
-:-:-
Non è
abbastanza svelto. Il soldato di OZ è già pronto,
la canna della propria pistola puntata alla sua testa.
Heero è sorpreso quando i suoi occhi incontrano il viso del ragazzo davanti a lui. Lo sguardo di Trowa è impassibile, serio, e lui lascia che la pistola gli scivoli lentamente dalle dita e finisca sul pavimento.
«Alzati e metti le mani dietro alla testa.»
Sa perfettamente cosa deve fare, come deve comportarsi. Interrompe il contatto visivo – non vuole fargli saltare la copertura – e, sotto gli occhi ammirati dei soldati di OZ, si consegna al suo nemico senza una parola.
Heero è sorpreso quando i suoi occhi incontrano il viso del ragazzo davanti a lui. Lo sguardo di Trowa è impassibile, serio, e lui lascia che la pistola gli scivoli lentamente dalle dita e finisca sul pavimento.
«Alzati e metti le mani dietro alla testa.»
Sa perfettamente cosa deve fare, come deve comportarsi. Interrompe il contatto visivo – non vuole fargli saltare la copertura – e, sotto gli occhi ammirati dei soldati di OZ, si consegna al suo nemico senza una parola.