Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: MartinaJonas    10/12/2009    0 recensioni
"non mi interessa più nulla, è un ingenuo, un maledetto ingenuo!"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andai in cucina, tutti erano seduti al sul divano a guardare un stupido reality alla tv.

B:Trina! Non dovresti stare qui sai? Anche se la febbre è scesa non è proprio l'ideale camminare scalza e sopratutto stare qui, si gela!-

eh? I miei genitori avevano suggerito cosa dire a Bill? Che incubo! Mi sedetti in una sedia, e si, Bill aveva proprio ragione, SI GELAVA! Tremavo, ma non volevo darlo a vedere ai membri del gruppo. Tom continuava a gettarmi strane occhiate, che diavolo voleva ora? Era pronto per una delle sue solite battute? O voleva semplicemente irritarmi?. Bill continuava a ridere ad ogni minima frase di quel dannato reality mentre Georg era ancora chiuso in bagno.

T: hai freddo vero? - ecco, lo sapevo, doveva sempre dire qualcosa.

Tr: sto bene così grazie.-

T: non essere sciocca- e rieccolo in una delle sue dolcissime frasi! Non volevo starlo a sentire così me ne andai di nuovo in camera.

Dopo circa 10 minuti, la porta della mia stanza si aprì il fannullone entro a testa bassa. Balzai dal letto, non potevo reggere un altra delle sue stupide parole.

Tr: oh dannazione, hai voglia di insultarmi per caso?-

Tom non rispose, continuava a fissarmi, sapevo che si stava arrabbiando, vedevo le vene del suo collo pulsare.

Tr; che c'è? Hai perso la lingua?- Non rispose, di nuovo. Si avvicinò a me con un passo deciso e con lo stesso sguardo di prima.

T: Tu! Tu mi hai davvero stancato!- mi spinse violentemente contro il muro. Non avevo mai visto Tom così, mi fissava negli occhi, volevo distogliere lo sguardo dai suoi, ma non ci riuscii, ero paralizzata.

T: lo capisci o no? Cazzo! Lo capisci o no?- continuava a scuotermi le spalle contro il muro, era furioso, cavolo avevo esagerato, decisamente.

Tr: T..Tom così mi fai male, lasciami!-

T: no, guardami dannazione, guardami!!

Volevo reagire, ma i suoi occhi mi paralizzavano.

T: perchè mi eviti? Cosa ti ho fatto? Spiegamelo!- evitarlo? Io? Forse stava parlando di sé stesso.

Tr: cosa stai dicendo? Non capisco a che ti riferisci.-

T. lo sai benissimo che..

Non fece in tempo a finire la frase che Bill era già entrato in camera.

B:cosa sta succedendo? Toom! Che diavolo fai?? lasciala!- Tom se ne andò, sbattendomi un ultima volta sul muro.

B: che è successo?stai bene? Ti ha fatto male? - Bill mi guardava con quei suoi dolci occhi, ma io ero troppo impaurita, non riuscivo a dire niente.

B: vieni con me, ti faccio un bel tè caldo.- Non avevo voglia di nessun tè, non avevo voglia di niente, volevo solo parlare con lui, con quel maledetto bastardo. Sentivo ancora le sue mani addosso, e in mente avevo i suoi occhi, quegli occhi che cercavano di trasmettermi qualcosa.

T: no grazie, voglio solo stare nel letto, ho bisogno di pensare. - Bill continuava a guardarmi

B: ok, se hai bisogno di me io sono qui.- chiuse la porta di camera mia. Ero rimasta sola, sola con i miei pensieri, sola con i miei dubbi, si, decisamente sola. Sentivo delle strane urla dalla cucina, erano quelle di Tom e Bill, probabilmente stavano litigando a causa mia, a causa di quel fatto sconcertante. Volevo alzarmi, volevo andare da loro ma mi feci da parte, non volevo essere trattata male un ennesima volta. Le urla continuavano, avevo una voglia tremenda di piangere, stavo facendo litigare i gemelli, non era giusto. Un colpo, avevo sentito un forte colpo provenire dalla cucina e poi il nulla, le urla si erano cessate. Che era successo? Dovevo forse andare a controllare? No! Non sono affari miei. La mattina dopo non trovai nessuno in casa. Dove erano finiti tutti? Possibile che siano usciti senza dirmi niente? Ispezionai tutte le stanze, tranne la sua, quella del bastardo, ma di loro nemmeno l'ombra.

  
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