Chiudere gli occhi e ignorare tutto almeno per un attimo... sarebbe bello se solo potessi farlo.
Socchiudo gli occhi, disturbata dalla luce del tramonto che penetra dalla finestra, illuminando la stanza completamente al buio.
Sento bussare alla porta e mi dirigo verso essa aprendola.
"Hey, Angie! Ci sei questa notte vero?" Nina... potrei definirla la mia migliore amica e diciamo che lo è.
"Domanda retorica, no?" Le rispondo sollevando un sopracciglio e scostandomi per farla entrare.
"Mica tanto! Metti caso che decidi di diventare vegetariana! Da te mi aspetto di tutto, sai?" Risponde lei buttandosi sul letto.
La guardo... probabilmente sta dicendo sul serio.
"Nina... fino a prova contraria non esiste sangue che non provenga da uomini o animali..." Le dico cercando di farle capire che quello che dice non ha senso.
Mi guarda attentamente... Probabilmente sta cercando un modo per darsi ragione.
"... Magari inizi a bere la linfa vitale degli alberi!" Mi dice tutta contenta per aver trovato una soluzione.
Io la guardo sollevando le sopracciglia.
"Nina... non per smontarti ma non possiamo sopravvivere bevendo linfa..."
"Questo non puoi dirlo! Non hai mica mai provato!" Dice lei cercando di sostenere la sua tesi senza senso.
"Nina..." Cerco di dire scuotendo la testa.
"Ok ok... Hai ragione tu..." Dice sbuffando.
Sorrido vittoriosa. Io vinco sempre.
"Comunque... Ci vediamo oggi alle 9 in punto all'entrata. Non fare tardi, altrimenti ti lasciamo qua." Mi dice alzandosi e dirigendosi verso l'uscita.
"Come se non sapessi cavarmela anche senza di voi..." Dico io sbuffando.
Nina si ferma d'avanti la porta e si gira.
"Non ho detto questo. Dico solo che non voglio ti cacci nei guai." Mi dice. Apprensiva... Troppo apprensiva.
"Sei tu quella che si caccia nei guai di solito. Non il contrario." Dico sorridendo.
Sta sospirando. Fantastico. Ramanzina.
"Angie, sai cosa intendo. Non ho intenzione di cambiare città di nuovo." Mi dice. Questa volta è talmente seria che non sembra nemmeno lei.
La guardo tristemente.
"Non è colpa mia..."
Nina mi guarda e sospira.
"So che non è colpa tua, Angie. Ma mi... ci... piacerebbe restare in una città per più di un mese..."
Non rispondo. Non so cosa dirle. Non voglio parlare.
L'unica cosa che vorrei fare adesso e urlare. Piangere. Distruggere tutto ciò che mi capita a tiro.
Non andrò con loro questa notte. Perchè è in momenti come questi che preferisco stare da sola.
"Ci vediamo domani mattina, Angie..." Mi dice lei intuendo tutto.
Le volto le spalle guardando la finestra.
E' calata la notte.
Sento la porta chiudersi alle mie spalle e il buio più totale mi avvolge.